Domani avvenne: da lunedì 18 dicembre 2023 a domenica 24 dicembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

18 Dicembre 1943: a Dartford (UK), in una famiglia proletaria, nasce Keith Richards. Da bambino si innamora della chitarra del nonno: ma il sadico vecchietto gliela mette in alto, su un mobile, sfidando a prenderla… Ci vorranno decine di tentativi, ma da quando se ne impossesserà non la lascerà più! Alle elementari, Keith conosce il piccolo e benestante Mick Jagger, ma i due si perdono di vista: si incontrano di nuovo su un treno, nel 1960, e scoprono la comune passione per il blues e il rock’n’roll… Nascono così The Blue Boys: segue l’incontro con Brian Jones, e – nel ’62 – i Rolling Stones! Band di cui Richards è ancora adesso chitarrista, co-autore principale, e occasionalmente cantante. Lunga vita a Keith, oggi ottantenne: l’uomo dal fegato indistruttibile!

19 Dicembre 1918: a Bogalusa (Louisiana) nasce Henry Roeland “Roy” Byrd, in arte Professor Longhair. Pianista dal grande talento, molto famoso a New Orleans ma scarsamente noto nel resto della nazione, il Professore è un performer selvaggio, erede della tradizione barrelhouse, e un cantante rauco e sinistro: suo marchio di fabbrica sono le poliritmie e i contrasti ritmici di memoria africana e gusto caraibico.

20 Dicembre 1970: per la Reprise esce “Desertshore“, terzo album della cantante e autrice Nico. Co-prodotto da John Cale, questo disco propone uno stile di musica e canto apolide, tragico e teatrale, dominato in lungo e in largo dalla voce sinistra e dall’harmonium di Nico: un capolavoro di straniamento e sospensione.

21 Dicembre 1970: Elvis Presley si presenta senza preavviso alla Casa Bianca, chiedendo con urgenza un incontro col presidente Nixon. Il suo scopo? Come annotato su una lettera scritta al volo durante il… volo aereo da Los Angeles, The King si propone come aiuto per recuperare ai giovani un genuino sentimento americano, combattere l’uso delle droghe e… ottenere l’ambito distintivo del Bureau Of Narcotics and Dangerous Drugs da aggiungere alla sua collezione! E Nixon gli apre le porte dello Studio Ovale, lo ascolta e gli consegna un distintivo onorario. Povero Elvis…

22 Dicembre 1958: a Canberra (Australia) nasce Frank Gambale. Di origine italiana, Frank approccia la chitarra a 7 anni, crescendo in tecnica a conoscenza, fino a quando, negli anni Ottanta, si unisce a Chick Corea: diventa così famoso come uno dei chitarristi fusion più importanti e virtuosi di sempre, cui ha donato innovazioni tecniche e stilistiche originali.

23 Dicembre 1978: a Pisa, nasce Andrea Appino. Cantante e autore, nel ’94 fonda la sua prima band, gli Zen: gruppo che, attraverso successivi cambi di formazione, nel 2000 diventa The Zen Circus. Dopo i primi lavori in inglese arriva il passaggio alla lingua italiana, e l’album “Andate tutti affanculo”, il loro capolavoro e una delle icone del rock alternativo italiano. Appino, oltre alla carriera negli Zen Circus, ha pubblicato dischi solisti, e ha intrapreso la strada della produzione discografica.

24 Dicembre 1974: “Hotel California, il sesto album degli Eagles, inizia la sua prima delle otto (non consecutive) settimane in testa alla classifica statunitense degli album più venduti degli Stati Uniti.

Domani avvenne: da lunedì 27 febbraio 2023 a domenica 5 marzo

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

27 Febbraio 1963: a Bologna nasce Massimo Riva. Giovanissimo chitarrista, a 12 anni entra in contatto con Vasco Rossi, e inizia a collaborare con lui: dalla loro penna escono canzoni storiche, come “Albachiara”, “Non mi va”, “Vivere”, “Stupendo”. Massimo, assieme a Elmi e Solieri, nel 1980 fonda la Steve Rogers Band: gruppo che, oltre ad avere una vita propria, accompagna Vasco nei tour sino all’87. Tutto questo sino alla sua fine prematura, nel 1999.

28 Febbraio 1983: per la Island Records esce “War“, terzo album degli U2. Musicalmente in linea con i lavori precedenti, “War” inizia a mettere in mostra una maggiore attenzione lirica verso l’impegno sociale: prodotto da Steve Lillywhite, allinea in scaletta classici come “Sunday Bloody Sunday”, “Seconds”, “New Year’s Day” e “Two Hearts Beat As One”. Con questo album, gli U2 raggiungono per la prima volta la vetta della classifica inglese.

1° Marzo 1968: dopo una frequentazione di 12 anni, Johnny Cash sposa June Carter. Un matrimonio che lega in modo indissolubile due stelle assolute: The Man in Black, uno dei più grandi autori e cantanti folk Outlaw, e la figlia d’arte June, erede di una delle più influenti famiglie musicali del Country, la Carter Family. Il matrimonio avviene a una sola settimana di distanza dalla proposta, avvenuta durante un concerto!

2 Marzo 2008: a 42 anni, a Toronto, ci lascia il grande chitarrista rock-blues Jeff Healey. Rimasto cieco a 1 anno, a 6 anni Jeff è già in grado di esibirsi in pubblico: grazie a una jam con Steve Ray Vaughan, nel 1985, si fa notare a livello mondiale, e inizia una rapida scalata al successo. Jeff si fa notare, oltre che per un gran talento, per la sua particolare tecnica, che lo vede suonare seduto, con la chitarra appoggiata sulle ginocchia. La morte avviene a causa di una recidiva del retinoblastoma che lo aveva reso cieco.

3 Marzo 1956: a cinque settimane dalla sua uscita il singolo “Heartbreak Hotel“, di Elvis Presley, va in vetta alla classifica dei singoli. Canzone straordinaria, ispirata agli autori dalla notizia del suicidio di un ragazzo (e composta in soli 30 minuti!), rappresenta il primo “number one” della carriera di Elvis, e il suo primo million-seller.

4 Marzo 1943: a Bologna nasce Lucio Dalla. Il padre, Giuseppe, è direttore del club cittadino di tiro a volo, la madre, Jole, è una modista: e il piccolo Lucio mostra subito un talento precoce e anarchico per la musica e lo spettacolo. Jazzista autodidatta, polistrumentista e cantante, autore e showman, pian piano si avvicina alla canzone d’autore italiana, fino a diventarne uno degli interpreti più originali e importanti. Alla sua data di nascita è dedicata la famosissima e omonima canzone “4/3/1943”: che, manco a dirlo, incontrò gli strali della censura.

5 Marzo 1943: a Londra nasce Murray Head. Autore, incontra il successo dopo anni di tentativi grazie alla partecipazione al musical “Jesus Christ Superstar” nel ruolo di Giuda: negli anni Settanta affronta più volte il ruolo di attore prima di tornare prepotentemente nella musica grazie al successo internazionale del singolo “One Night in Bangkok“.

Domani avvenne: da lunedì 19 settembre 2022 a domenica 25 settembre

19 Settembre 1952: a New York nasce Nile Rodgers. Autore e chitarrista, inizia la carriera come session man: nel ’77, assieme a Bernard Edwards e  Tony Thompson forma una band di funky/disco music, gli Chic: sono loro alcuni fra i maggiori successi di sempre della disco music del decennio, come “Everybody Dance” e “Le Freak. In parallelo, Rodgers e Edwards producono dischi di enorme successo come “We Are Family” delle Sister Sledge, e cantanti come Diana Ross, David Bowie, Madonna e i Duran Duran.

20 Settembre 1957: per la Coral Records esce “Peggy Sue“, singolo di Buddy Holly. La canzone ha un’architettura assai semplice: tre accordi, minime variazioni di melodia, e un testo di pochissime parole (più che altro il nome della ragazza)… Eppure, a dispetto di questa essenzialità, rappresenta uno dei vertici di Holly, ed è un vero e proprio gioiellino di arrangiamento: e, anche, un grande successo commerciale.

21 Settembre 1972: a Manchester (UK) nasce Liam Gallagher. Cresciuto in una famiglia problematica, si appassiona alla musica grazie a un concerto degli Stone Roses, ed entra nei Rain in qualità di cantante: nel ’91 il fratello Noel ne nota le capacità vocali e sceniche, e per seguirlo ne diventa socio. Nel frattempo i Rain cambiano nome nel più noto Oasis, e nel ’94 debuttano nel mercato discografico: inizia così una delle carriere più redditizie e gloriose del Britpop, con oltre 70 milioni di dischi venduti. Liam, dal carattere bizzoso, lascia gli Oasis nel 2008, e fonda i Beady Eye. Molto riconoscibile la sua posa scenica, leggermente piegata in avanti e con le mani intrecciate dietro la schiena.

22 Settembre 1951: a Saltburn-by-the-Sea (UK) nasce David Coverdale. A 14 anni inizia a esibirsi come cantante nella zona dello Yorkshire, e si fa subito notare per un timbro di voce profondo e hard, “blues” e allo stesso tempo melodico. Nel 1973 risponde a un annuncio su Melody Maker, e invia un nastro mal inciso, in cui esegue alcune cover dei Beatles: dietro l’annuncio ci sono i Deep Purple, orfani di Ian Gillan, che si innamorano della sua voce e lo assumono. Con loro David passa dall’anonimato alla fama mondiale: allo scioglimento del gruppo, nel 1978 fonda i Whitesnake, band hard rock in cui occasionalmente militeranno anche alcuni ex-Purple, e la cui discografia continua sino ai giorni nostri.

23 Settembre 2020: a Ramatuelle (Francia), alla veneranda età di 92 anni, muore Juliette Greco. Cantante nei caffè parigini di Saint-Germain-des-Prés, si getta anima e corpo nel mood bohemienne, e diventa la musa non ufficiale degli esistenzialisti francesi. Il suo repertorio si incentra su versi scritti da autori famosi (Rayond Queneau, Jean-Paul Sartre, Jacques Prévert). Leggendaria la sua relazione con Miles Davis, e la partecipazione iconica al vecchio sceneggiato tv “Belfagor”.

24 Settembre 1957: per la RCA esce “Jailhouse Rock“, storico singolo di Elvis Presley. Scritto dalla premiata ditta Leiber & Stoller, e parte della colonna sonora dell’omonimo film, è uno dei brani più famosi della storia: un boogie con un walking bass scalmanato, liriche irriverenti, lo “staccato” di chitarra di Scotty Moore a sottolineare gli slogan urlati dal cantante, e un intermezzo strumentale da pandemonio.

25 Settembre 1980: a Windsor (UK), nel castello di Jimmy Page, i Led Zeppelin stanno provando nuovi pezzi. John Bonham, il batterista, continua a bere: troppo alterato (si favoleggia di circa 40 shot di vodka…), è trasportato di peso in una stanza, e lasciato a dormire. Al mattino, John Paul Jones e il tour manager, aprendo la porta, lo trovano ormai cadavere, soffocato dal suo stesso vomito. Ci lascia in questo modo il più grande batterista rock di tutti i tempi: all’epoca, “Bonzo” ha solo 32 anni.

“Elvis” – Il film

No, “Elvis” non è un Biopic, almeno in senso stretto: troppe le ellissi, i salti temporali, i personaggi mancanti, le cose date per scontate, quelle taciute e quelle falsate per esserlo davvero. Il film, infatti, si concentra sul periodo 1956-’58, e su quello 1968-’77, descrivendo solo per accenni il resto della vita del King.

E, ancora, “Elvis” non è un film sul rock’n’roll, anche se avrebbe potuto esserlo. Ci sono stato un po’ male quando ho visto che – tranne un prologo più evocativo che fattuale – la narrazione iniziava con un Elvis già assurto a piccolo divo del Sud… Mancando, invece, di quello che – per un appassionato – è il cuore di tutto: quando, assieme ai compagni Scotty e Bill, prende un blues e lo suona e incide come un country (“It’s All Right Mama”), e cambia la storia. E tace di molte altri momenti, musicologicamente fondamentali: le radici country di Presley, il passaggio alla major RCA e al suo rigido sistema produttivo, il ricorso costante a autori esterni, lo spiazzante declino degli anni Sessanta, i dischi di gospel…

Diceva il geniale producer della Sun Records, Sam Phillips, poco prima di incontrare Elvis: “Se trovassi un bianco che canta con l’anima di un nero, diventerei miliardario!“. E l’aveva trovato: peccato che, tempo 18 mesi, e il contratto della giovane promessa di Memphis venisse rilevato dal nuovo e spregiudicato manager, il “Colonnello” Tom Parker. Ed è qui che il film “Elvis” trova la sua ragione d’essere: nel descrivere il rapporto che per 21 anni ha legato i due, fra sospetti, fedeltà, tradimenti e milionate di dollari. Continua a leggere ““Elvis” – Il film”

I falsi miti della musica #1 – Debunking Elvis

Ciao a tutti, inauguro oggi una nuova rubrica, che intende sfatare qualche falso mito in cui gli appassionati di musica possono incappare, presi come siamo – perché, ovviamente, nel novero mi inserisco anche io! – dall’amore per i nostri artisti preferiti. Mi è successo un sacco di volte di credere che “X” avesse cantato la tal cosa per primo, e che la scrittura della canzone “Y” fosse avvenuta in tal altro modo: e la delusione, quando ho scoperto il contrario, è stata spesso intensa: ma pazienza, sono i “dolori della crescita”! E poi, in epoca di “Fake News”, mi va di fare un po’ di sana (e leggera) attività di debunking!

Inizio da colui col quale… tutto ha avuto inizio! Si, lui, il camionista di Memphis, il ciuffo brillantinato del rock’n’roll, l’uomo della pelvica: Elvis Aaron Presley. Piaccia o meno, è da lui, e dalla storica incisione del 1954 di “That’s All Right”, che la marea che ancora ci travolge prende il via. Per molti, soprattutto negli States, “The King” è un qualcosa di irripetibile, un mito che non ammette discussioni, un dio in terra, che ha fatto tutto e cui tutto si deve; e, come potrebbe pensare un ascoltatore poco avvezzo ai meccanismi contrattuali, non solo un grandioso performer, ma anche l’autore dei suoi successi più famosi. Ma sarà davvero così?

Si stima – eh si, il conteggio è pur esso materia di discussione – che Elvis abbia inciso circa 711 canzoni, oltre a innumerevoli bootleg, alternate take o lavori incompiuti: ma la sua firma compare solamente 8 (si, OTTO) volte, e sempre come co-autore.

Ma vediamo, più o meno rapidamente, quali sono le otto canzoni co-firmate da Elvis, la loro storia e la parte avuta: Continua a leggere “I falsi miti della musica #1 – Debunking Elvis”

Domani avvenne: da lunedì 31 maggio 2021 a domenica 6 giugno

31 Maggio 1948: a Redditch (UK) pesta i primi colpi sulla culla John Bonham…. Tanto che a 5 anni inizia a percuotere un drum kit di latte di caffè, e a 15 entra in una band locale. Nei Crawling King Snakes conosce il giovane Robert Plant, con cui pochi anni dopo forma i Band of Joy… e da lì la strada verso i Led Zeppelin è breve. Con i Led, “Bonzo” Bonham si impone per il suo drumming tempestoso, fatto di estro, potenza e creatività: non a caso è stato votato da diverse riviste (prima fra tutte “Rolling Stone”) come il miglior batterista rock della storia.

1° Giugno 1968: il singolo “Mrs. Robinson“, del duo Simon & Garfunkel, a poco meno di due mesi dalla sua uscita, arriva al primo posto della classifica americana. Nata col titolo provvisorio di “Mrs. Roosevelt”, è riscritta e inserita nella colonna sonora del film “The Graduate” (1967), e pubblicata col testo definitivo nell’album “Bookends”.

2 Giugno 1941: a Londra nasce Charlie Watts. Indeciso fra un buon impiego di grafico pubblicitario e batterista, nel ’60 si unisce ai Blues Incorporated di Alexis Corner: nei concerti all’Ealing Club è avvicinato dal giovane Brian Jones, e da lì a poco incrocia pure Mick Jagger e Keith Richards. Watts esordisce nei neoformati Rolling Stones il 12 luglio 1962, ed entra ufficialmente nella band nel gennaio 1963: appassionato di swing, “impara” il R&B dai colleghi, ma non perde il tocco leggero e jazzato che contraddistingue il suo stile. Sposato dal ’64 con la stessa donna (una rarità nel mondo rock!), è ancora oggi il batterista ufficiale degli Stones.

3 Giugno 1974: a Cwmaman (Galles) nasce Kelly Jones. Oltre al talento per il pugilato, il giovane Kelly mostra inclinazione anche per la musica: assieme agli amici Stuart Cable e Richard Jones fonda la cover band Tragic Love Company, che presto muta nome nel definitivo Stereophonics. La band, nel 1996, firma il primo contratto professionistico, e debutta nel ’97 con “Word Gets Around”, imponendosi come una delle band più frizzanti del cosiddetto Brit Pop. Kelly è il principale autore, oltre che frontman e chitarrista.

4 Giugno 1997: è rinvenuto il corpo senza vita del cantante Jeff Buckley, impigliato tra i rami di un albero sotto il ponte di Beale Street (Memphis). Jeff si era immerso nel Wolf River (un affluente del Mississippi) il 29 Maggio, per puro sfizio, senza togliersi stivali e vestiti, mentre stava recandosi agli studi di registrazione: il passaggio di un battello probabilmente creò un gorgo, e scomparve alla vista del suo amico, che lo aspettava sulla sponda… Fino al tragico ritrovamento.

5 Giugno 1956: Elvis Presley debutta al Milton Berle Show. Elvis, in diretta tv nazionale, si lancia in un’energetica e scatenata “Hound dog”, una cover del rhythm’n’blues del ’52 di Big Mama Thornton, con tanto di contorcimenti e mosse del bacino. Al mattino, l’America si sveglia con un nuovo nemico: per i giornali, è un pericoloso corruttore della morale, mentre l’anchorman Ed Sullivan lo irride con un nomignolo insolente, ma perfettamente adeguato… “Elvis the Pelvis”.

6 Giugno 1961: a Viña del Mar (Cile) nasce Tomás Enrique Araya Díaz, in arte Tom Araya. A 5 anni, con la famiglia, Tom arriva in California, e inizia presto a imbracciare il basso elettrico: nel 1981, a Los Angeles, assieme a Kerry King, Jeff Hanneman e Dave Lombardo, fonda il gruppo degli Slayer, che diventa una delle band più rappresentative del genere Thrash Metal di tutti gli anni Ottanta. Negli Slayer, Tom ricopre il ruolo di bassista, cantante e autore di testi: accusato di satanismo, Araya ha invece spesso ribadito la sua forte fede cattolica.