Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!
26 Febbraio 2008: a Austin (Texas), a 60 anni, muore George “Buddy” Miles. Batterista di ispirazione jazz-rock, nel 1966 – con Mike Bloomfield – fonda gli Electric Flag, dediti a un intenso crossover blues-fusion. Intrapresa la carriera solista con i Buddy Miles Express, entra nella scuderia di Jimi Hendrix, con cui collabora al doppio “Electric Ladyland”. La cooperazione con Hendrix prosegue nell’effimero progetto “Band of Gyspys”: la sua carriera prosegue poi a fianco di Carlos Santana, e con varie esperienze solistiche.
27 Febbraio 1959: a Jacksonville (Florida) nasce Johnny Van Zant. Cantante, è il fratello minore di Ronnie (leader storico della Southern band Lynyrd Skynyrd) e Donnie Van Zant (attivo invece nei 38 Special): nel 1987, a seguito della ricostituzione dei Lynyrd Skynyrd, ne diventa il nuovo frontman e leader.
28 Febbraio 1976: a Fidenza (PR) nasce Giuseppe Peveri. Dopo qualche esperienza semi-professionista, nel 2006 si mette in proprio con lo pseudonimo di Dente (suo soprannome infantile), e trova il successo di critica nel 2010: i suoi lavori sono caratterizzati da brani minimalisti, ironici e naif, un po’ trasognati un po’ malinconici, spesso costruiti su giochi di parole. L’album “L’amore non è bello” (2009) vince il Premio Italiano della Musica Indipendente.
29 Febbraio 1960: a Orano (Algeria) nasce Khaled. Cantante, a 16 anni debutta col primo singolo, ma il genere che frequenta – il raï – è all’epoca proibito, in quanto ricco di riferimenti ad alcool e sesso… tanto che nel 1985 – dopo una fatwā proclamata dai fondamentalisti in risposta allo sdoganamento ufficiale del raï – è costretto a riparare in Francia. Nel 1992 Khaled raggiunge il successo planetario con “Didi”, e continua una carriera ricca di soddisfazioni artistiche, costellate da prese di posizione politiche libertarie.
1° Marzo 1969: i Doors stanno sostenendo un concerto al Dinner Key Auditorium di Miami. Jim Morrison arriva in netto ritardo, e ubriaco: e inizia a provocare il pubblico e la polizia, fra insulti volgari e dichiarazioni d’amore sperticate… Fino a quando prende a spogliarsi, e – così diranno alcuni: ma filmati e prove certe non ci sono – tirarsi giù la patta, simulando una masturbazione. Il tutto porterà Morrison davanti a un tribunale, con l’accusa di atti osceni. Rosa Chemical, ci fai un baffo!
2 Marzo 1999: a Henley-on-Thames (UK), a 60 anni, ci lascia Mary Isabel Catherine Bernadette O’Brien. A dispetto del nome da bambolina, la ragazza è un vero maschiaccio: tanto che i bimbi del quartiere la soprannominano “Dusty” (“polverosa”, “mal vestita”). Nel ’63, Dusty Springfield realizza il suo primo 45 giri, dove emerge una voce potente e soul: lentamente la sua fama arriva negli Stati Uniti, dove ottiene un grande successo con “You Don’t Have to Say You Love Me” – adattamento di “Io che non vivo (senza te)” – “The Look of Love” e “Goin’ Back”. Una vera star: alla sua morte, persino la Regina rompe il suo abituale rigore per dichiararsi pubblicamente rattristata.
3 Marzo 1965: Eric Clapton suona in concerto, per l’ultima volta, col gruppo che gli ha dato la fama, gli Yardbirds: e dopo 8 giorni annuncia l’abbandono, verso i Bluesbreakers di John Mayall. Il motivo della lite? Gli Yardbirds, a suo dire, stanno diventando “troppo pop”, e lui preferisce mantenere la fede nel blues ortodosso. Al suo posto, un giovane chitarrista sponsorizzato proprio da Clapton: il grandissimo Jeff Beck.