Domani avvenne: da lunedì 26 febbraio 2024 a domenica 3 marzo

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

26 Febbraio 2008: a Austin (Texas), a 60 anni, muore George “Buddy” Miles. Batterista di ispirazione jazz-rock, nel 1966 – con Mike Bloomfield – fonda gli Electric Flag, dediti a un intenso crossover blues-fusion. Intrapresa la carriera solista con i Buddy Miles Express, entra nella scuderia di Jimi Hendrix, con cui collabora al doppio “Electric Ladyland”. La cooperazione con Hendrix prosegue nell’effimero progetto “Band of Gyspys”: la sua carriera prosegue poi a fianco di Carlos Santana, e con varie esperienze solistiche.

27 Febbraio 1959: a Jacksonville (Florida) nasce Johnny Van Zant. Cantante, è il fratello minore di Ronnie (leader storico della Southern band Lynyrd Skynyrd) e Donnie Van Zant (attivo invece nei 38 Special): nel 1987, a seguito della ricostituzione dei Lynyrd Skynyrd, ne diventa il nuovo frontman e leader.

28 Febbraio 1976: a Fidenza (PR) nasce Giuseppe Peveri. Dopo qualche esperienza semi-professionista, nel 2006 si mette in proprio con lo pseudonimo di Dente (suo soprannome infantile), e trova il successo di critica nel 2010: i suoi lavori sono caratterizzati da brani minimalisti, ironici e naif, un po’ trasognati un po’ malinconici, spesso costruiti su giochi di parole. L’album “L’amore non è bello” (2009) vince il Premio Italiano della Musica Indipendente.

29 Febbraio 1960: a Orano (Algeria) nasce Khaled. Cantante, a 16 anni debutta col primo singolo, ma il genere che frequenta – il raï – è all’epoca proibito, in quanto ricco di riferimenti ad alcool e sesso… tanto che nel 1985 –  dopo una fatwā proclamata dai fondamentalisti in risposta allo sdoganamento ufficiale del raï – è costretto a riparare in Francia. Nel 1992 Khaled raggiunge il successo planetario con “Didi”, e continua una carriera ricca di soddisfazioni artistiche, costellate da prese di posizione politiche libertarie.

1° Marzo 1969: i Doors stanno sostenendo un concerto al Dinner Key Auditorium di Miami.  Jim Morrison arriva in netto ritardo, e ubriaco: e inizia a provocare il pubblico e la polizia, fra insulti volgari e dichiarazioni d’amore sperticate… Fino a quando prende a spogliarsi, e – così diranno alcuni: ma filmati e prove certe non ci sono – tirarsi giù la patta, simulando una masturbazione. Il tutto porterà Morrison davanti a un tribunale, con l’accusa di atti osceni. Rosa Chemical, ci fai un baffo!

2 Marzo 1999: a Henley-on-Thames (UK), a 60 anni, ci lascia Mary Isabel Catherine Bernadette O’Brien. A dispetto del nome da bambolina, la ragazza è un vero maschiaccio: tanto che i bimbi del quartiere la soprannominano “Dusty” (“polverosa”, “mal vestita”). Nel ’63, Dusty Springfield realizza il suo primo 45 giri, dove emerge una voce potente e soul: lentamente la sua fama arriva negli Stati Uniti, dove ottiene un grande successo con “You Don’t Have to Say You Love Me” – adattamento di “Io che non vivo (senza te)” – “The Look of Love” e “Goin’ Back”. Una vera star: alla sua morte, persino la Regina rompe il suo abituale rigore per dichiararsi pubblicamente rattristata.

3 Marzo 1965: Eric Clapton suona in concerto, per l’ultima volta, col gruppo che gli ha dato la fama, gli Yardbirds: e dopo 8 giorni annuncia l’abbandono, verso i Bluesbreakers di John Mayall. Il motivo della lite? Gli Yardbirds, a suo dire, stanno diventando “troppo pop”, e lui preferisce mantenere la fede nel blues ortodosso. Al suo posto, un giovane chitarrista sponsorizzato proprio da Clapton: il grandissimo Jeff Beck.

Domani avvenne: da lunedì 27 novembre 2023 a domenica 3 dicembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

27 Novembre 1987: presso la Church of the Holy Trinity a Toronto, con l’ausilio di un unico microfono e in un’unico giorno, i Cowboy Junkies registrano i 12 brani che andranno a costituire l’album “The Trinity Sessions”. Un miracolo di equilibrio, omogeneo, notturno e sottilmente sensuale, in cui i fratelli Timmins inanellano una serie di cover da brividi, e di canzoni a propria firma. La rilettura di “Sweet Jane” dei Velvet Underground, è poi così a fuoco da meritare l’entusiasta plauso dell’autore Lou Reed… E scusate se è poco.

28 Novembre 1943: a Los Angeles nasce Randall “Randy” Newman. Pianista, cantante e autore, debutta nel professionismo musicale a 19 anni, ma il primo album arriva nel 1968: lentamente, ma inesorabilmente, Randy diventa una delle personalità musicali più interessanti e originali d’America, con canzoni che mescolano pop, swing, folk e rhythm and blues, e che raccontano in modo ironico e cinico le anime del suo Paese. Di rilievo la produzione di colonne sonore, che gli guadagna 15 nominations e due vittorie. E’ sua, fra l’altro, la notissima “You Can Leave Your Hat On”.

29 Novembre 1968: per la Warner Bros. esce “Astral Weeks“, secondo album del cantante e autore irlandese Van Morrison. Registrato in sole tre sessioni, questo disco espone un innovativo mix acustico fra blues, folk e jazz, mistico e impressionistico, onirico e romantico, che non ha precedenti nella storia della pop music. Non di accesso immediato, ma imperdibile.

30 Novembre 1955: a Londra nasce William Michael Albert Broad. Ancora adolescente, assume lo pseudonimo con cui diventerà famoso: Billy Idol. Cantante, nel ’76 inizia a bazzicare il giro del punk, e fonda i Generation X, alle prese con un punk molto blando e orecchiabile. Nel 1981 Billy si mette in proprio, e l’anno dopo ottiene successo mondiale grazie ai singoli “White Wedding”, “Eyes Without a Face” e “Rebel Yell”: la sua stella inizia a declinare negli anni Novanta, per poi riprendere luce nel nuovo Secolo.

1° Dicembre 1944: a Los Angeles nasce John Densmore. Dopo un’infanzia in cui è obbligato a studiare piano classico, da adolescente riesce finalmente a toccare la sua prima batteria: e ci passa ore e ore, avvicinandosi al jazz. Verso la metà degli anni Sessanta si unisce al chitarrista Robbie Krieger negli Psychedelic Rangers: i due sono notati dal tastierista Ray Manzarek, che vuole formare una band assieme al poeta e cantante Jim Morrison, e portati a bordo. Sono appena nati i Doors: storica band in cui John fornirà un contributo sonoro unico, espressionistico e minimalista, per tutta la loro carriera.

2 Dicembre 1983: MTV trasmette per la prima volta in assoluto il videoclip di “Thriller”, di Michael Jackson. Una mini-opera di 13 minuti, diretta da John Landis e con un cameo di Vincent Price, con tanto di trama horror, prologo, balletti e musica: è uno dei video più influenti della storia, che apre le porte alla collaborazione fra il mondo dei video-clip e gli autori cinematografici di grido, e che stabilisce nuovi standard di costo (circa 500.000 dollari). Del video esistono 4 versioni, con lunghezze differenti.

3 Dicembre 1999: a Los Angeles, all’età di 57 anni, ci lascia John Paul Larkin. Pianista jazz, ma anche gravemente balbuziente, trova nel canto scat il modo per superare il suo handicap: all’inizio degli anni Novanta abbandona il piano e si dedica completamente al canto, assumendo il nome d’arte di Scatman John e contaminando l’amato jazz con hip hop e dance… Idea vincente, grazie cui le sue hit “Scatman (Ski Ba Bop Ba Dop Bop)” e “Scatman’s World”, fra il ’94 e il ’96 si impongono in mezzo mondo, piazzando oltre 50 milioni di copie.

Domani avvenne: da lunedì 18 settembre 2023 a domenica 24 settembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

18 Settembre 1983: davanti alle telecamere di MTV e al veejay J.J. Jackson, i Kiss si presentano per la prima volta nella loro storia senza trucco, mostrando i loro “veri” volti. Ciò avviene in concomitanza alla presentazione ufficiale del loro nuovo disco, “Lick It Up”.

19 Settembre 1973: a Joshua Tree (California), a soli 26 anni, per un’overdose, ci lascia Ingram Cecil Connor III, in arte Gram Parsons. Autore e musicista, cresciuto in una famiglia problematica, nel 1968 si unisce ai Byrds: grazie al suo contributo decisivo si completa la svolta verso la fase country-rock dei Byrds, ben evidenziata dal disco “Sweetheart of the Rodeo”. Dai Byrds esce però subito, per fondare i Flying Burrito Brothers, e nel 1973 arriva la morte. Tragicomica la vicenda che segue: per mantenere fede alla volontà di Gram di essere cremato e deposto a Joshua Tree, il manager Phil Kaufman ruba il cadavere e lo fa cremare, riuscendoci però solo a metà… e trovandosi con un corpo semi-carbonizzato.

20 Settembre 1970: si conclude il processo “The State of Florida vs James Douglas Morrison”, nel quale il leader dei Doors è imputato per atti osceni: l’accusa è di aver esposto i genitali durante un concerto, simulando una masturbazione. Per lui 500 dollari di multa e sei mesi di lavori socialmente utili: subito si apre il ricorso, ma nel frattempo Morrison muore. Nel 2010, decisamente post mortem, Jim sarà infine graziato.

21 Settembre 1993: per la Geffen Records esce “In Utero“, terzo album della grunge band Nirvana. Scritto al 95% da Kurt Cobain, e prodotto da Steve Albini, originariamente doveva intitolarsi “I Hate Myself and I Want to Die”. Gran disco, si differenzia dal precedente “Nevermind” per un sound più grezzo, e contiene canzoni fenomenali come “Serve the Servants”, “Heart-shaped Box”, “Rape Me”, “Pennyroyal Tea” e “All Apologies”.

22 Settembre 1989: a New York, alla bell’età di 101 anni, muore Izrail’ Moiseevič Bejlin, in arte Irving Berlin. Ebreo di origine russa, cresce a New York: dotato di un talento cristallino per la musica, totalmente autodidatta e “musicalmente analfabeta”, è uno degli autori americani più prolifici e geniali di sempre: il suo carnet comprende famosissimi brani di musical (“Cheek to Cheek”,  “Top Hat, White Tie and Tails”, ”Puttin’ on the Ritz”, “There’s no Business Like Show Business”), e altrettanto famose canzoni sparse (“Alexander’s Ragtime Band”, “God Bless America” e “White Christmas”), per un totale di oltre 1500 pezzi!

23 Settembre 1970: a Buffalo (New York) nasce Angela “Ani” DiFranco. A soli 15 anni, Ani lascia casa e inizia a mantenersi come musicista, e a 18 fonda la sua casa discografica, con cui nel ’90 pubblica il proprio debutto: e, da allora, inizia un’attività intensissima, fra live e dischi, con una media lusinghiera di un album l’anno. Il suo stile è un crossover fra folk, pop, rock alternativo, indie e una miriade di altri influssi, colorato da un forte impegno politico e sociale.

24 Settembre 1998: per la Polygram esce “Gommalacca“, ventesimo album di Franco Battiato. Scritto assieme al paroliere-filosofo Manlio Sgalambro, in questo lavoro Battiato dà vita a un sound coraggioso, fra techno e hard rock, melodie perfette e riflessioni esistenziali, forse il risultato più maturo e compiuto dai tempi di “La voce del padrone”. In scaletta, “Shock in my town”, “Auto da fè”, “La preda”, “Il mantello e la spiga”, e la sperimentale “Shakleton”.

Domani avvenne: da lunedì 14 agosto 2023 a domenica 20 agosto

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

14 Agosto 1962: dopo 2 anni di collaborazioni, una miriade di concerti (a Liverpool e Amburgo), per il primo batterista dei Beatles, Pete Best, arriva la fine: non gradito dal producer George Martin, riceve il benservito dagli altri tre Scarabei, e si avvia a diventare una delle “leggende sfortunate” del rock. Al suo posto, Ringo Starr, con cui i Beatles hanno più volte intrecciato la strada, e che da qualche mese vuole cambiare casacca. Detto, fatto!

15 Agosto 1979: per la Swan Song Records esce “In Through the Out Door“, ottavo album dei Led Zeppelin e ultimo inciso con il batterista John Bonham. Disco in tono minore, in cui pesa la latitanza compositiva di Jimmy Page, e caratterizzato da una evidente presenza del sintetizzatore, presenta un curioso packaging: la foto di copertina ritrae sette persone all’interno di un bar, ma esistono ben sei versioni differenti, ciascuna delle quali inquadra la scena dal punto di vista di uno dei personaggi.

16 Agosto 2018: a Detroit, all’età di 76 anni, per un cancro al pancreas, ci lascia un monumento assoluto della vocalità mondiale, Aretha Franklin. Una carriera di successo, di vendite e di critica senza se e senza ma, la sua, culminata con 21 Grammy Award (otto dei quali consecutivi), 75 milioni di pezzi venduti e la stima e l’affetto di milioni di ascoltatori. E, per me, sarà per sempre la gestrice della rosticceria che canta, in ciabatte rosa, “Think”, nel film “The Blues Brothers”!

17 Agosto 1968: a circa un mese dalla pubblicazione “Waiting for the Sun” – terzo album dei californiani Doors – raggiunge la vetta della classifica americana. Rispetto ai due dischi precedenti, questo lavoro mostra un lieve ammorbidimento del sound: ma presenta in scaletta alcuni classici assoluti, come la stentorea “Five to One”, la polemica “The Unknown Soldier” e l’onirica “Spanish Caravan”. In origine il disco doveva contenere anche la title track e il lungo trip “Celebration of the Lizard” ma che – non ancora pronte – saranno rilasciate solo successivamente.

18 Agosto 1968: a Roma nasce Daniele Silvestri. Autore, cantante e musicista, esordisce nel ’94 con un disco che si aggiudica la Targa Tenco: il 2002 è l’anno della svolta, grazie al singolo “Salirò”, che ottiene grande successo di pubblico. Cantante che non ha mai nascosto le sue simpatie politiche, ha spesso affiancato la produzione musicale a un chiaro e netto impegno sociale: importante anche la sua collaborazione con Max Gazzè e Niccolò Fabi, amici da sempre.

19 Agosto 1963: a  Upplands Väsby (Svezia) nasce Joakim Larsson, cantante e musicista, leader dei Roxanne. Nel 1979, dall’incontro fra i WC del talentuoso solista John Norum e i Roxanne, nascono i Force: che nel 1982 partecipano a un talent col nuovo nome di Europe, mente Joakim assume il nome d’arte Joey Tempest. Dopo la vittoria, arriva il debutto discografico: e, nel giro di pochi anni, gli Europe diventano una delle star più famose di ambito soft-metal, con il milionario hit “The Final Countdown”. Con gli Europe, Tempest resta per tutta la durata della loro vicenda, ancora oggi attiva.

20 Agosto 1979: per la CBS Records esce “Slow Train Coming”, diciannovesimo album di Bob Dylan. Con questo lavoro Bob – tanto per cambiare – sorprende tutti, e imprime l’ennesima svolta musicale e ideologica alla sua carriera: ora è un “Cristiano Rinato”, e tutto il disco risuona di questa sua rinnovata fede, al limite del bigotto. Le musiche – peraltro ottime – oscillano fra gospel, sermoni e canti di redenzione, cui giova non poco la produzione elegante di Mark Knopfler: in scaletta la famosa “Gotta Serve Somebody”. Il fervore mistico (per fortuna…) si affievolisce nel 1983: “Doveva accadere. Quando vengo coinvolto in qualcosa, vengo coinvolto in maniera totale, non marginale.

Domani avvenne: da lunedì 15 maggio 2023 a domenica 21 maggio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

15 Maggio 1975: per la Polydor esce “Rising“, secondo album degli inglesi Rainbow. Vero e proprio masterpiece del magico duo Ricthie Blackmore / Ronnie James Dio, contiene alcuni classici assoluti, fra cui “Tarot Woman”, “Starstruck” e la cavalcata epica “Stargazer”.

16 Maggio 1913: a Milwaukee (Wisconsin) nasce Woodrow “Woody” Herman. Sassofonista, clarinettista e cantante, nel 1936 assume il ruolo di bandleader in una big band specializzata in orchestrazioni vicine al blues; dopo la Guerra diviene uno dei più straordinari capobanda degli States, scopritore di talenti e capace di arrivare sino agli anni Settanta, innestando anche strumentazioni rock in ambito jazz.

17 Maggio 1968: a Stamford (Connecticut) nasce Dave Abbruzzese. Batterista, nel ’91 entra nei Pearl Jam, poco prima dell’uscita del loro album d’esordio: con la grande band Grunge incide i fondamentali album “Vs” e “Vitalogy”, prima di esserne allontanato per divergenze artistiche.

18 Maggio 2011: al Saban Theatre di Beverly Hills è venduto all’asta il manoscritto di “Lucy in the Sky with Diamonds” dei Beatles al prezzo di oltre 237.ooo dollari: sul pezzo di carta compaiono, vergati dalla mano di John Lennon, il terzo verso della canzone, le prime parole di “She’s Leaving Home”, e uno schizzo a penna.

19 Maggio 1948: a Spanish Town (Giamaica) nasce Grace Jones. Modella, nel 1975 inizia la carriera discografica, e diventa subito famosa per un look androgino molto spinto: dai primi lavori, vicino alla disco, si avvicina poi al sound new wave e funk. Famose, e vendutissime, le hit “Slave to the Rhythm”, “Pull Up to the Bumper” e la cover “La Vie en rose”. La Jones ha anche recitato in alcuni film, fra cui “Conan il distruttore” e “007 Bersaglio mobile”.

20 Maggio 2013: a Rosenheim (Germania) ci lascia il tastierista e autore Ray Manzarek. Dopo l’esperienza nel gruppo Rick & the Ravens, nel 1965 incontra Jim Morrison, con cui fonda i Doors. Col suo Fender Rhodes Piano Bass, Ray intreccia intricate e ipnotiche linee melodiche, mentre la mano sinistra sostituisce il bassista, di cui i Doors sono privi. Importante il suo ruolo di autore, avendo collaborato (fra le molte) alla scrittura di “Light My Fire”, “When the Music’s Over” e “Riders on the Storm”. Dopo lo scioglimento dei Doors, Ray suona e produce per un’infinità di artisti. Muore a 72 anni, dopo una lunga battaglia contro il cancro.

21 Maggio 1943: a North Shields (UK) nasce Hilton Valentine. Dopo gli inizi come chitarrista in un gruppo skiffle, e poi in un ensemble rock’n’roll, è notato da Chas Chandler e nel ’63 diventa parte integrante degli Animals. Col gruppo di Eric Burdon resta fino al ’66, godendosi i pochi ma fenomenali anni d’oro della band.

Domani avvenne: da lunedì 17 aprile 2023 a domenica 23 aprile

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito domani? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

17 Aprile 1943: a Santa Ana (California) nasce Roy Estrada. Bassista elettrico, è fra i fondatori originali delle Mothers of Invention di Frank Zappa: sul finire degli anni Sessanta Roy lascia Zappa ed entra nei Little Feat, per poi tornare, una decina d’anni dopo, alla corte del Re Freak. Pessimi gli ultimi anni: condannato per violenza su minori, è stato condannato a 25 anni di carcere: uscirà nel 2037. Giustamente.

18 Aprile 1924: a Vinton (Louisiana) nasce Clarence “Gatemouth” Brown. Chitarrista – e polistrumentista – di ambito blues, inizia la carriera nel ’47: successivamente approda alla televisione, e negli anni Settanta trova la fama in Europa, tanto che il suo tour in Unione Sovietica del ’79 diventa il più lungo mai tenuto da un americano in un paese oltre Cortina. La qualifica di bluesman in realtà gli va stretta: la sua musica dialoga continuamente con country, jazz, cajun e r&b.

19 Aprile 1971: per la Elektra esce “L.A. Woman“, sesto album dei Doors e l’ultimo con Jim Morrison. Registrato quasi esclusivamente in presa diretta, è forse il disco dove le influenze blues dei quattro sono più forti, sebbene faccia capolino anche la psichedelia di “L’America”, e il pop di “Love Her Madly”. Il pezzo più famoso è la notturna, onirica e sperimentale “Riders on the Storm“: un capolavoro.

20 Aprile 1993: per la Interscope esce “Pork Soda“, terzo album del gruppo statunitense Primus. Band freak per eccellenza, a cavallo fra prog, hardcore e indie, i Primus danno alle stampe un lavoro che rappresenta l’apice della loro ricerca e un raggiunto equilibrio stilistico e formale. In scaletta, “Hamburger Train”, “Welcome To This World,” e “The Ol’ Diamond Black Sturgeon”.

21 Aprile 2003: a Carry-le-Rouet (Francia), ci lascia, a 70 anni, e a causa delle complicazioni di un tumore al seno, Eunice Kathleen Waymon, in arte Nina Simone. Giovanissima pianista, Eunice dimostra fin da piccola due particolari talenti: uno straordinario orecchio per la musica, e una bruciante passione civile. Ad Atlantic City adotta il suo nome d’arte, ed inizia una carriera solista, che ne fa una delle performer più straordinarie di sempre, a cavallo fra gospel, jazz, pop e classica, e capace di concerti indimenticabili, fra l’ipnosi di massa e il sermone religioso. Nella sua vita si è spesa moltissimo per l’abolizione delle leggi razziali, spesso con posizioni radicali. Dopo la morte è cremata e le sue ceneri sparse in vari luoghi d’Africa, terra d’origine dei suoi antenati.

22 Aprile 1950: a Beckenham (UK) nasce Peter Frampton. Chitarrista e cantante, inizia la carriera professionista negli Humble Pie, e nel ’72 si mette in proprio: il suo “Frampton Comes Alive!” – raccolta live dei suoi successi – è ancora adesso il “live” più venduto di sempre, con undici milioni di copie. Il brano più noto è “Show Me the Way”, dominato dal Talk Box: apparecchio che consente  di modificare il suono di uno strumento attraverso la propria bocca.

23 Aprile 1995: Peter Hodgson, saldatore di Liverpool, trova in soffitta un registratore a bobine contenente 16 incisioni dei Quarrymen di Lennon e McCartney: fra i vari pezzi si notano “Hello Little Girl”, brano di Lennon-McCartney poi divenuto un successo per i Fourmost (ma mai pubblicata dai Beatles), e la cover di Ray Charles “Hallelujah, I Love Her So”. Si tratta della più remota incisione dei futuri Beatles mai giunta a noi.