Domani avvenne: da lunedì 27 marzo 2023 a domenica 2 aprile

27 Marzo 1979: al Temple Bethel di Tucson (Arizona), Eric Clapton sposa Pattie Boyd. La modella Pattie ha avuto una vita amorosa di tutto rispetto: fidanzata di George Harrison dal 1964, e sua moglie dal ’66, ha poi intessuto brevi relazioni con Mick Jagger e altri musicisti. Il matrimonio con Eric “manolenta” Clapton arriva dopo un lungo corteggiamento, ma non sarà tutto rose e fiori: la coppia annuncerà il divorzio nel 1989.

28 Marzo 1958: a New York, a causa di una polmonite, ci lascia l’ottantacinquenne William ChristopherW.C.” Handy. Cornettista, capobanda di ambito vaudeville e minstrel, direttore e istruttore, dopo il 1905 imbocca la strada che lo porterà al successo: con la stampa di “St. Louis Blues” si proporrà come uno dei primissimi autori professionali di blues, e si guadagnerà fama e riconoscimenti universali. Dagli anni Trenta, infatti, W.C. potrà ritirarsi e vivere di rendita, curando immagine e diritti d’autore: al suo funerale del “Padre del Blues” presenziano più di 25.000 persone.

29 Marzo 1943: a Agria (Grecia) nasce Evangelos Odysseas Papathanassiou. Polistrumentista autodidatta e autore, nel ’67 fonda il gruppo prog greco Aphrodite’s Child: e nel 1973 inizia la carriera solista col nome d’arte di Vangelis. Oltre a album in proprio, e a numerosissime collaborazioni in qualità di musicista e arrangiatore, nel 1982 vince l’Oscar per la celeberrima colonna sonora di “Momenti di gloria“: sono sue, inoltre, le colonne sonore di “Missing” e “Blade Runner” e l’inno dei Mondiali di Calcio 2002. Il suo stile, composito ed eclettico, accosta strumentazioni elettroniche, partiture orchestrali e ritmi ipnotici.

30 Marzo 2013: ad Acilia (Roma), all’età di 75 anni, muore il cantante a autore Franco Califano. Personaggio eccentrico, donnaiolo, disincantato e ironico, conosce il primo successo con la scrittura dei testi di “E la chiamano estate” e “La musica è finita”: nel ’73 è l’ora di “Minuetto” e dei primi lavori solisti, con hit come “Tutto il resto è noia”. Accanto al successo arrivano i guai giudiziari, con l’accusa di spaccio di cocaina, poi rivelatasi senza fondamento. Il “Califfo”, sulla lapide, ha voluto apposto il titolo di una sua canzone: “Non escludo il ritorno”.

31 Marzo 1958: per la Chess Records esce il singolo “Johnny B. Goode“, scritto, cantato e suonato da Chuck Berry. Aperto da uno dei riff di chitarra più riconoscibili della storia, questo brillante rock’n’roll narra di un ragazzo senza arte né parte che diviene famoso grazie alla musica. E’ una canzone in larga parte autobiografica: Berry è infatti nato a Goode Avenue, Saint Louis, Missouri. Il singolo arriva al secondo posto della classifica, e diventa un classico: e, se non la conoscete, pensate alla performance di Marty McFly in “Ritorno al futuro”!

1° Aprile 1944: a St. James (Giamaica) nasce James Chambers, in arte Jimmy Cliff. Cantante reggae, esce dai confini natali nel ’68, e con “Vietnam” si conquista la stima pubblica di Bob Dylan: e con la colonna sonora di “The Harder They Come” (1973) si propone come uno degli ambasciatori del reggae nel mondo. Famose le hit “Many Rivers to Cross”, “Reggae Night” e la cover in stile di “Wild World”.

2 Aprile 1928: a Parigi, da una famiglia ebraica di origine ucraine, nasce Lucien Ginsburg, per tutti Serge Gainsbourg: pianista e autore, inizia la carriera al servizio di Juliette Gréco, e presto passa a proporsi in prima persona. Dalle ballate notturne dei primi lavori, intrise di jazz e malinconia, all’inizio degli anni Settanta prende il largo, sperimentando il pop orchestrale psichedelico, il rock blues e infine il reggae-dub. Personalità decadente e maudit, dalle relazioni amorose leggendarie e tempestose (Brigitte Bardot in primis), alcolista e fumatore più che accanito, è famoso ai più per la piccante “Je t’aime… moi non plus“, cantata in coppia con Jane Birkin, e che si attira le ire del Vaticano!

The Beatles – “Please Please Me”

Sessant’anni possono essere pochi, tantissimi, o niente… Per una persona, sono spesso una buona fetta di vita; per un ragazzo d’oggi sono un tempo che equivale, più o meno, all’età della pietra; e per un buon disco, a volte, un nonnulla.

Sessant’anni fa, proprio oggi, la Parlophone – succursale della EMI – metteva sul mercato il primo album dei Beatles: intitolato “Please Please Me“, seguiva il singolo d’esordio “Love Me Do” (pubblicato a Ottobre ’62) e ripeteva il titolo dell’omonimo 45 giri uscito due mesi prima. Le aspettative erano alte: il singolo “Please Please Me”, come pronosticato dal producer George Martin, era arrivato al primo posto, e negli uffici di Londra si capiva che qualcosa bolliva in pentola. E così fu: dando il via a una carriera di straordinario successo e, ancor più importante, a una valanga destinata a travolgere e cambiare per sempre la musica pop. Continua a leggere “The Beatles – “Please Please Me””

Domani avvenne: da lunedì 20 marzo 2023 a domenica 26 marzo

20 Marzo 1988: a Cuernavaca (Messico) ci lascia il settantaseienne pianista e autore jazz Gil Evans. Di nascita canadese, Gil arriva negli States a rimorchio della famiglia, e inizia a suonare in radio e a proporsi come arrangiatore: dal 1947 in poi Evans diviene una vera e propria eminenza grigia del jazz, in proprio o affiancato a Lee Konitz, Gerry Mulligan e Miles Davis, collaborando a innovare il filone cool e il jazz modale.

21 Marzo 1988: per la 4AD Records esce “Surfer Rosa“, l’album d’esordio degli statunitensi Pixies. Con un budget di 10.000, e in soli dieci giorni, il gruppo di Black Francis sforna uno dei dischi più importanti degli anni Ottanta, capace di influenzare il giovane Kurt Cobain, destare ammirazione in David Bowie, e cambiare il concetto stesso di “indie rock”. In scaletta “Gigantic”, “Vamos”, “Tony’s Theme” e la famosa “Where Is My Mind?”, che i fan di “Fight Club” ben conoscono!

22 Marzo 1963: per la Parlophone esce “Please Please Me“, l’album di esordio dei Beatles. Una data e un avvenimento tanto particolari e determinanti non possono essere schiacciati fra queste poche righe: ve ne parlo in modo più esteso in un post in uscita il 22.

23 Marzo 1953: a Chicago nasce Yvette Marie Stevens, in arte Chaka Khan. Cantante funk, nel ’78 abbandona The Rufus e si mette in proprio, abbracciando soul, blues, hip hop e blues, con successi come “I’m Every Woman”, “Ain’t Nobody” e “I Feel for You”.

24 Marzo 1935: a Everett (Washington) nasce Carole Kaye. Bassista, Carole è stata parte di quel fondamentale collettivo di session men con base a Los Angeles dal nome di “The Wrecking Crew“, ed è una delle turniste più famose e presenti del pop a stelle e strisce, avendo collaborato ad oltre diecimila sessioni di incisione: fra le partnership più note quelle con Simon & Garfunkel, Beach Boys e Frank Zappa.

25 Marzo 1947: a Pinner (UK) nasce Reginald Kenneth Dwight. A tre anni il piccolo Reginald suona il pianoforte a orecchio, e a sette entra al conservatorio: ma presto si accorge che il cuore batte per il rock’n’roll. Nel ’62 inizia a esibirsi nei pub, e forma la sua prima band, con cui accompagna varie star americane durante i tour inglesi: e nel ’67 si mette in proprio, col nome d’arte di Elton John, e trova nel paroliere Bernie Taupin il partner perfetto. Inizia così una carriera straordinaria, costellata da vendite stratosferiche (300 milioni di copie), 6 Grammy e 2 Oscar, e svariati record: un vero e proprio mito.

26 Marzo 2006: a New York muore Adrian Nicholas Godfrey, in arte Nikki Sudden. Cantautore britannico, col fratello Kevin all’inizio degli anni Settanta fonda gli Swell Maps, gruppo di rock sperimentale: lasciata la band, nel 1980, inizia una carriera solista prolifica, a cavallo fra garage, ballate decadenti e austeri blues, spesso con l’aiuto del complesso-satellite Jacobites. La fine giunge per un infarto, all’età di 49 anni.

Il mondo di Giulio

Ciao a tutti. Chi mi segue sa che in questo blog si parla, al 99%, di musica o di cinema: ma, prima o poi, arriva il momento anche per il restante 1%!

Venerdì scorso la mia signora ed io avevamo in programma un bel fritto misto (ah, il colesterolo!) con un amico: peccato che il paese di quest’ultimo fosse investito da un mini-uragano di vento, con alberi spezzati, tegole divelte e black-out. Comprensibile che il pover’uomo non volesse uscire di casa; e comprensibile che noi due, in considerazione dell’acquolina ormai inarrestabile e del frigo vuoto, decidessimo comunque di mangiare qualcosa fuori, senza pretese.

Era presto, solo le sette di sera: ma la fame c’era, e in zona ci sono un paio di posti che a quell’ora sono già aperti. Fuori, un ventaccio clamoroso: e, mentre stiamo per imboccare la strada a destra, la signora timidamente suggerisce: “E se andassimo dal sardo?“. “Si, bella idea…”. Ma chi è il sardo? Riavvolgiamo la pellicola… Continua a leggere “Il mondo di Giulio”

Domani avvenne: da lunedì 13 marzo 2023 a domenica 19 marzo

13 Marzo 1933: a Long Island (New York) nasce Mike Stoller. Pianista dilettante, durante la permanenza al college, a Los Angeles, conosce il paroliere Jerry Leiber: entrambi provenienti da famiglie di origine ebraica, si gettano molto presto nell’agone discografico in qualità di autori, e conquistano le case discografiche, le classifiche, e i maggiori artisti della scena. Fra le hit scritte dalla premiata ditta vi sono “Hound Dog” e “Jailhouse Rock” (per Presley), “Stand by Me” (in coppia con Ben E. King), “Ruby Baby” (per i Drifters) e i novelty “Yakety Yak”, “Poison Ivy” e “Charlie Brown” (per i Coasters).

14 Marzo 1983: il cantante Jon Bon Jovi, assieme al chitarrista Dave Sabo, al batterista Tico Torres e al bassista Alec John Such, si trova in studio per promuovere “Runaway”: brano dell’80 scritto da Jon e che, inserito in una compilation, ha intanto raggiunto un buon successo. E’ l’atto di nascita dei Bon Jovi: band destinata a segnare l’hard rock americano nel periodo fra gli anni Ottanta e Novanta, con classici come “Livin’ on a Prayer”, “You Give Love a Bad Name” e “Wanted Dead or Alive”.

15 Marzo 1994: alla cerimonia del 21° American Music Awards, la cantante Whitney Houston si aggiudica – ed è un record! – ben sette premi. Come lei, solamente Michael Jackson.

16 Marzo 1948: a Napoli nasce Eugenio Bennato. Polistrumentista, cantante e autore, nel 1967 fonda la Nuova Compagnia di Canto Popolare: ensemble che opera una scrupolosa ricerca filologica del repertorio folk campano, e che di fatto fonda la moderna scuola cantautorale napoletana. Fratello di Edoardo, negli anni ha continuato la sua ricerca, espandendo i suoi interessi alle musiche mediterranee.

17 Marzo 2008: a Maiorca (Spagna) ci lascia Ola Brunkert. Nato in Svezia 61 anni prima, Ola è stato il batterista degli ABBA: assieme al bassista Rutger Gunnarsson, è l’unico session man ad aver suonato in tutti i dischi della pop band svedese.

18 Marzo 1965: i Rolling Stones stanno tornando a casa dopo un concerto: il bassista, Bill Wyman, ha un “bisognino” impellente, e la band si ferma a una stazione di servizio. Davanti al rifiuto del gestore di aprire il bagno, Jagger esclama: “Pisceremo ovunque, amico“: detto, fatto… Proprio contro un muro. La polizia, allertata, arriva subito: il giorno dopo è tutto sui giornali, e Bill è accusato non di atti osceni, ma di… violazione di domicilio!

19 Marzo 2005: il gangsta rapper 50 Cent diventa il primo artista americano ad avere contemporaneamente tre singoli nei primi cinque posti della classifica di Billboard: “Candy Shop”, “Disco Inferno” e “How We Do”.

I miei vinili: #10 – L’ascolto

Ciao a tutti. Ripassando i contenuti della serie “I miei vinili” mi sono accorto di una mancanza: e cioè che, zigzagando fra dischi e vhs, acquisti agognati e armadi traboccanti cd, non ho ancora parlato di una componente essenziale della musica. E, cioè, il suo ascolto. Ovviamente non il “come si dovrebbe ascoltare la musica”: ma come la ascolto io, cosa significa per me ascoltare, e come negli anni ho cambiato, in modo e momenti.

All’inizio fu la radio. Mi ricordo, in particolare, di una radio locale che, alla sera, mandava in onda un nastro preinciso con un’ora abbondante di canzoni, senza interventi parlati. Non sempre era facile, senza suggerimenti, internet e app, riconoscere artisti e titoli!: ma sentivo, cantavo, ripetevo, memorizzavo. Ed è in quel momento, forse, che ho iniziato ad appassionarmi alla musica: immaginando i volti di quei cantanti a me ignoti, investendoli di un’importanza che magari non avevano, e immagazzinando parole, note, suoni. Continua a leggere “I miei vinili: #10 – L’ascolto”