I miei dischi dell’anno #10 – Il 1992

Ciao a tutti. E benvenuti a una nuova puntata della rubrica “I miei dischi dell’anno“: ora è la volta del 1992, anno del primo SMS della storia, delle Stragi di Capaci e di Via d’Amelio, della dissoluzione della Jugoslavia, dell’inizio di Tangentopoli, della storica vittoria danese agli Europei di calcio… E di un sacco di novità musicali.

Come al solito, vi propongo un estratto dalle classifiche ufficiali di vendita, e le mie illuminatissime integrazioni “fuori menù” 🙂 Continua a leggere “I miei dischi dell’anno #10 – Il 1992”

Domani avvenne: da lunedì 6 giugno 2022 a domenica 12 giugno

6 Giugno 1902: a Fulton (Mississippi) nasce Jimmie Lunceford. Giunto a Denver, si dedica al sax e al ruolo di band leader, e nel 1927 dà vita alla sua orchestra. Dal 1934 Jimmie diventa ospite fisso al Cotton Club di Harlem, e grazie all’arrangiatore Sy Oliver fa il botto: i suoi pezzi swing si basano su un sincopato in 2/4, il cosiddetto bounce (dall’inglese “to bounce”, rimbalzare), dal fascino sbalorditivo. Assieme a quella di Duke Ellington, la band di Lunceford è una delle novità più eccitanti di quegli anni, e unisce perfezione tecnica, disciplina, divertimento e spirito swing.

7 Giugno 1977: i Sex Pistols, il giorno esatto del Giubileo della Regina Elisabetta, suonano sul Tamigi a bordo del battello “Queen Elizabeth”, e proprio davanti a Westminster, il loro recentissimo singolo “God Save the Queen”… Una “provocazione punk” bella e buona, interrotta dalla polizia con undici arresti.

8 Giugno 1985: per la Polidor esce “Our Favourite Shop“, il secondo disco degli inglesi Style Council di Paul Weller. Album eclettico, allinea soul, rap, rock e sound jazzato, e testi riflessivi e pessimistici. In scaletta, “Boy Who Cried Wolf”, “The Lodgers”, “Walls Come Tumbling Down!” e “Homebreakers”. Negli Stati Uniti, il pezzo esce col titolo di “Internationalists”.

9 Giugno 1972: il giovane Bruce Springsteen incontra John Hammond, lo storico producer della Columbia: lo stesso che, una decina d’anni prima, aveva scoperto Bob Dylan. Il manager del Boss, Mike Appel, ha la faccia tosta di irridere Hammond dicendogli “Vediamo se dieci anni fa ha solo avuto fortuna…”. Appena sente due pezzi, Hammond resta folgorato e mette la firma sul contratto di Springsteen: e il resto è storia.

10 Giugno 1965: a Manila (Filippine) nasce Joey Santiago. Nel 1972 arriva con la famiglia negli States, e nel ’74 si trasferisce nel Massachusetts: chitarrista, nel 1986 – assieme a Frank Black, compagno di università di Boston – fonda un gruppo che, inizialmente chiamato Things on Fire, prende presto il nome di Pixies. Nel 1987 arriva il primo album, e i Pixies si avviano a diventare una delle più influenti rock band indie della storia, ammirate anche da Kurt Cobain e David Bowie. Lo stile chitarristico di Santiago è irregolare e spigoloso, con un feedback a tratti maniacale, e ampio ricorso a bendig e distorsioni.

11 Giugno 1934: a Des Moines (Iowa) nasce James “Pookie” Hudson. Cantante, nel ’48 forma il quartetto vocale The Four Bees: ma è nel ’53, con la nascita del gruppo doo-wop degli Spaniels, che la sua carriera prende il volo. Con la indie (interamente afroamericana) Vee Jay, il quartetto licenzia successi straordinari come “Baby It’s You” e “Goodnight, Sweetheart, Goodnight”, tutte a firma Hudson. Secondo gli storici, gli Spaniels sono il primo quartetto vocale con un frontman chiaramente identificato.

12 Giugno 1992: trent’anni fa, per la Sony, esce “Italyan, Rum Casusu Çıktı“, il secondo album di Elio e le Storie Tese. Disco geniale, rappresenta al meglio l’eclettica mistura della band italiana, che allinea ballate pop, metal, disco, collage stranianti, musichette da avanspettacolo e suite citazioniste. Al disco collaborano Le Mystère des Voix Bulgares, Riccardo Fogli, Enrico Ruggeri, Diego Abatantuono, Massimo Riva e una valanga di altri ospiti. La copertina è una citazione ironica di “Atom Earth Mother” dei Pink Floyd, mentre il titolo è la trascrizione del titolo di un quotidiano turco, che significa “La spia italiana dei greci è stata espulsa”.

Domani avvenne: da lunedì 17 gennaio 2022 a domenica 23 gennaio

17 Gennaio 1967: agli Abbey Road Studios di Londra il trombettista classico David Mason esegue, col suo “trombino” (sorta di piccola tromba intonata un’ottava superiore) il celebre assolo nel brano “Penny Lane”, dei Beatles. La parte solista è ispirata in parte a un momento del Secondo Concerto Brandeburghese di J.S. Bach. Per la sua performance, Mason fu pagato 27 sterline: ma, nel 1987, quella tromba fu venduta all’asta per 10.846 dollari!

18 Gennaio 1969: a Chicago nasce Jim O’Rourke. Polistrumentista e autore in continua evoluzione, è una delle figure più importanti del panorama Indie americano: è stato infatti membro di Gastr del Sol e Sonic Youth, e ha prodotto dischi per Wilco, Stereolab, Smog, Faust e Red Krayola. Un autentico nume tutelare per un’intera generazione.

19 Gennaio 1980: a Roma, a soli 46 anni, ci lascia uno degli autori più scomodi, atipici e sinceri della nostra storia: Piero Ciampi. Litigioso e inaffidabile, geniale e di cuore, alcolista e perennemente senza quattrini, l’unico vero “maudit” della canzone italiana muore per le conseguenze di un cancro all’esofago: il suo medico, che lo assiste fino all’ultimo, è l’amico e cantautore Mimmo Locasciulli.

20 Gennaio 1982: durante un concerto a Des Moines (Iowa) il cantante Ozzy Osbourne morde un pipistrello, gettatogli da un fan, staccandogli la testa. Peccato che Ozzy pensasse in buona fede si trattasse di un pupazzo: e, finito il concerto, di corsa in ospedale per farsi un’antirabbica d’urgenza! 🙂 Questo si che è “rock”!

21 Gennaio 1977: per la Harvest esce “Animals“, il decimo album della band inglese Pink Floyd: disco che, nel sound, più aspro e diretto, risente del clima plumbeo – politico e musicale – di quegli anni. Aperto e chiuso dalla tenera elegia di “Pigs on the Wing”, il resto dell’album si concentra su tre lunghe suite che dipingono un quadro cupo della società, orwellianamente divisa in classi, ognuna corrispondente a un gruppo di animali. Celebre la copertina, un maiale che vola fra le ciminiere della centrale elettrica londinese Battersea Power Station.

22 Gennaio 1962: a Milano nasce Davide Luca Civaschi. Chitarrista dalle ottime doti tecniche e dallo spiccato eclettismo, dopo l’esperienza negli Urania nel 1984 – col nome d’arte di Cesareo – entra negli Elio e le Storie Tese, per non lasciarli più. Oltre alla trentennale esperienza con gli Elii, Cesareo ha suonato come session man assieme a Daniele Silvestri, Massimo Riva e Claudio Bisio. Innumerevoli i suoi soprannomi alternativi, fra cui Ciobarelli, Ciuaschi, Fitasgi, Personacchi e Cicatricee 🙂

23 Gennaio 2016: il bassista Jimmy Bain, durante un volo sull’Atlantico durante il tour in supporto ai Def Leppard, cede al cancro ai polmoni che lo sta tormentando da mesi. Muore così, a 69 anni, un musicista che ha costruito un bel pezzo di storia dell’hard rock, avendo suonato con i Rainbow di Blackmore, Thin Lizzy, Gary Moore e Ronnie James Dio.

Domani avvenne: da lunedì 26 luglio 2021 a domenica 1° agosto

26 Luglio 1961: a Malden (Massachusetts) nasce Gary Cherone. Cantante dalla voce potente e versatile, nel 1979 insieme al batterista Paul Geary fonda la band The Dream: dopo 6 anni i due incontrano il virtuoso della chitarra Nuno Bettencourt e il bassista Pat Badger, e danno vita agli Extreme, band dedita a un funambolico mix di hard rock, funk e pop. Dopo l’incoronazione mondiale al Freddie Mercury Tribute Concert, e altri 2 album, Cherone – lasciati gli Extreme – entra nei Van Halen, dove resta per un solo album.

27 Luglio 1982: a Macerata nasce Beatrice Antolini. Artista poliedrica e polistrumentista, pubblica il suo primo album nel 2006 – “Big Saloon” – interamente suonato, cantato e prodotto in solitudine. Il plauso della critica specializzata la segue in tutta la sua carriera: una carriera di minoranza, percorsa da uno stile non corrivo e sperimentale, e che l’ha anche vista impegnata in progetti al alta visibilità, come un tour con Vasco Rossi e l’esperienza live con Lydia Lunch.

28 Luglio 1979: a pochi giorni dalla sua pubblicazione, il singolo “I Don’t Like Mondays“, degli irlandesi The Boomtown Rats di Bob Geldof, arriva al primo posto della classifica britannica. La canzone è ispirata a un fatto di cronaca nera:  lunedì 29 gennaio 1979, a San Diego, la sedicenne Branda Ann Spencer si era messa a sparare dalla finestra della sua camera contro i bambini in procinto di entrare a scuola. Dopo due omicidi e nove ferimenti, alla domanda del perché del suo gesto, aveva gelidamente dichiarato, senza rimorso: «I don’t like Mondays».

29 Luglio 1953: a Toronto (Canada) nasce Gary Lee Weinrib, in arte Geddy Lee. Bassista elettrico di grande tecnica e creatività, è fra i fondatori (e siamo nel 1968) della più famosa prog band canadese, i Rush, di cui è tutt’ora membro attivo. Oltre che bassista, Lee è anche il cantante della band: il suo stile vocale, molto acuto, non è però sempre stato gradito dalla critica, ancorché sia uno dei tratti distintivi della band.

30 Luglio 1961: a Milano, sessant’anni fa, nasce Stefano Belisari, per tutti Elio. Diplomato al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e laureato in ingegneria elettronica al Politecnico, nel 1980 è fra i fondatori del mitico complesso Elio e le Storie Tese, di cui è da sempre leader, cantante, autore e musicista (suona occasionalmente il flauto e la chitarra). Per anni il suo vero nome è rimasto segreto: agli sprovveduti giornalisti rispondeva infatti riferendo nomi inventati al momento, come “Roberto Moroni” o “Roberto Gustavivi” 🙂

31 Luglio 1982 il singolo “Eye of the Tiger“, della rock band americana Survivor, arriva al primo posto della classifica americana. La canzone, che vende oltre 9 milioni di copie, è spinta nelle charts dall’inserimento nel film “Rocky III”, di cui diventa uno dei simboli, ed è scritta su esplicita richiesta di Sylvester Stallone, che non era riuscito ad ottenere il permesso per utilizzare “Another One Bites the Dust” dei Queen.

1° Agosto 1971: al Madison Square Garden di New York, per iniziativa di George Harrison, si tiene il “Concert for Bangladesh“, con lo scopo di raccogliere fondi per sostenere la grave situazione di indigenza del paese. Oltre ad Harrison, nella line-up troviamo Ringo Starr, Ravi Shankar, Leon Russell, Billy Preston, Eric Clapton e Bob Dylan. I ricavi dall’album e dal film tratti dal concerto continuano tuttora ad andare alla George Harrison Fund, patrocinata dall’Unicef.

Domani avvenne: da lunedì 5 aprile 2021 a domenica 11 aprile

5 Aprile 1929: a Newent (UK) nasce Joe Meek: una delle più grandi intelligenze che abbiano mai calcato lo studio di registrazione. Geniale analfabeta dello spartito, tutto istinto, creatività e fantasia, nella sua breve carriera lavora a circa 245 singoli, portandone ben 45 nella Top 50, e insegnando a mezzo mondo come “si fa un 45 giri di successo”: disposizione dei microfoni, separazione fisica degli strumenti durante la registrazione, sovraincisioni, riverbero, compressione del suono, eco… Tutta roba sua! Fra i singoli di sua produzione, “Cumberland Gap” di Lonnie Donegan e “Telstar”, successo planetario dei Tornados.

6 Aprile 1927: a New York nasce Gerry Mulligan. Saxofonista jazz, si specializza nel sax baritono (trattato con un sound morbido e moderno), nell’arrangiamento e nella composizione. Gerry è considerato uno dei padri della corrente cool e delle sperimentali formazioni “piano-less”: sposato con un’italiana, e per lunghi periodi residente a Milano, al di fuori del jazz ha registrato il memorabile album “Summit-Reunion Cumbre”, assieme ad Astor Piazzolla e Tullio De Piscopo.

7 Aprile 1965: a Milano nasce Nicola Fasani, per tutti Faso. Bassista elettrico di grande tecnica ed eclettismo, è noto ai più per la sua storica militanza in Elio e le Storie Tese: ma, accanto alla partecipazione nel gruppo milanese, Faso è attivo nelle band jazz-funk Trio Bobo e Biba Band, ed è uno stimato session man (Mina, Battiato, Daniele Silvestri, Finardi). Inoltre, è presidente della Ares Milano Baseball, dove gioca saltuariamente come prima base.

8 Aprile 1977: per la CBS esce l’omonimo album di debutto dalla punk band inglese The Clash, e che da subito sottolinea la forte tensione politica che anima Joe Strummer e soci: sul retrocopertina l’immagine degli scontri a Notting Hill tra polizia e comunità giamaicane, e in scaletta le esplicite “White Riot”, “I’m so Bored with the U.S.A.” e “Police and Thieves“.

9 Aprile 1961: a Dublino nasce Mark Kelly. Tastierista, nel 1981 subentra a Brian Jelliman nella neo-prog band Marillion: e con loro suonerà in tutti gli album, dall’esordio del 1983 fino ai giorni nostri. 

10 Aprile 1982: l’album “The Number of the Beast“, degli inglesi Iron Maiden, raggiunge il primo posto della classifica di madre patria. Terzo lp del gruppo, e il primo con Bruce Dickinson alla voce, risulta tutt’ora il più grande successo commerciale della band, e uno dei “classici” del metal inglese. In scaletta, oltre alla title track, le epiche “Run to the Hills”, “Hallowed Be Thy Name” e “22 Acacia Avenue”.

11 Aprile 1971: a Schwerin (Germania) nasce Oliver “Olli” Riedel. Olli imbraccia il basso relativamente tardi, a 21 anni, e solo due anni dopo entra nei neonati Rammstein: storico gruppo industrial-metal in cui è tutt’ora attivo. Durante l’ultima canzone dei loro concerti è tradizione che Riedel sia messo su un canotto, trasportato poi dalla folla, a forza di braccia, per tutta la hall. Con i suoi 2,05 metri di altezza, è uno dei musicisti più alti del rock.

Canta che ti passa #4

Vedi come passa il tempo? Siamo già al quarto appuntamento, e manco ce ne siamo resi conto! (più o meno…). Ma bando alle ciance, che i cd spolverati e messi nel lettore si accumulano: e ogni tanto spunta qualcosa di mai sentito, o che mi pare tale. Dunque, in questa tornata vi parlerò di oggetti un po’ particolari: Continua a leggere “Canta che ti passa #4”