Domani avvenne: da lunedì 25 luglio 2022 a domenica 31 luglio

25 Luglio 2020: a Canvey Island (UK), all’età di 74 anni, ci lascia Peter Allen Greenbaum, in arte Peter Green. Cantante e chitarrista, inizia la carriera nei Bluesbreakers di John Mayall, nei quali sostituisce il fuoriuscito Clapton: ma è con la fondazione dei Fleetwood Mac, nel 1967, che trova la vera fama. La sua “Black Magic Woman“, nella storica interpretazione di Santana, diventa una hit mondiale: ottimo solista di spirito rock blues, ammirato anche da B.B. King, cade purtroppo nella spirale dell’abuso di acidi e droghe, da cui riemerge solamente nei primi anni Ottanta.

26 Luglio 1986: il singolo “Sledgehammer“, di Peter Gabriel, estratto dall’album “So”, arriva al primo posto della classifica americana. Prodotto da Daniel Lanois, e caratterizzato da evidenti doppi sensi di natura sessuale, è accompagnato da un videoclip molto famoso, realizzato con la tecnica della stop motion.

27 Luglio 2021: a Houston (Texas) muore, nel sonno, Dusty Hill. Bassista elettrico e occasionalmente cantante, nel 1969 lascia gli American Blues per unirsi al chitarrista Billy Gibbons: sono appena nati gli ZZ Top, alfieri di un rovente incontro fra rock e blues chitarristico. Dusty, assieme a Billy, sfoggia una fluente e caratteristica barba: nel 1984 un’azienda di rasoi offrì a Hill e a Gibbons un milione di dollari per radersi la barba per uno spot pubblicitario 🙂

28 Luglio 1954: a Hamilton (Ohio) nasce Steve Morse. Chitarrista elettrico, inizia la carriera professionista nel 1972 con i Dixie Dregs, band che fonde southern rock a toni jazz e funky, e in cui Morse mette in mostra un grande virtuosismo tecnico a abilità compositive. Nel 1985 lascia i Dixie per i Kansas, e nel 1993 entra in pianta stabile nei Deep Purple, sostituendo il bizzoso Ritchie Blackmore: band in cui milita ancora oggi.

29 Luglio 1974: a Londra ci lascia Ellen Cohen, in arte Mama Cass” Eliot: cantante, entra nel giro del revival folk nel 1963, e nel ’65 fonda il quartetto folk-rock The Mamas & The Papas. Dopo 7 anni di attività, in cui licenziano fra l’altro la famosissima “California Dreamin'”, inizia una soddisfacente carriera solista (9 album all’attivo). La morte avviene nel sonno: un infarto dovuto a una malformazione cardiaca, a sua volta influenzata dall’obesità della quale la cantante soffriva da tempo.

30 Luglio 1936: a Lettsword (Louisiana) nasce George Buddy” Guy. Chitarrista e cantante , nel 1957 giunge a Chicago, e inizia una carriera che lo vede fra i maggiori esponenti del blues elettrico cittadino. I suoi assolo raramente cedono alla tentazione della via mediana, ma oscillano continuamente fra massima tensione emotiva e improvvisi rilasci: famose sono “First Time I Met the Blues” e la rielaborazione di una vecchia filastrocca, “Mary Had a Little Lamb”.

31 Luglio 2012: a Helsinki (Finlandia) Bruce Springsteen tiene il suo concerto più lungo di sempre, con 38 canzoni, e che dura ben 4 ore e 6 minuti! Lo spettacolo include anche un mini-set acustico di 5 canzoni, per omaggiare i fan arrivati in anticipo. Dello show esiste il bootleg ufficiale “Olympiastadion, Helsinki, July 31, 2012”.

Domani avvenne: da lunedì 6 giugno 2022 a domenica 12 giugno

6 Giugno 1902: a Fulton (Mississippi) nasce Jimmie Lunceford. Giunto a Denver, si dedica al sax e al ruolo di band leader, e nel 1927 dà vita alla sua orchestra. Dal 1934 Jimmie diventa ospite fisso al Cotton Club di Harlem, e grazie all’arrangiatore Sy Oliver fa il botto: i suoi pezzi swing si basano su un sincopato in 2/4, il cosiddetto bounce (dall’inglese “to bounce”, rimbalzare), dal fascino sbalorditivo. Assieme a quella di Duke Ellington, la band di Lunceford è una delle novità più eccitanti di quegli anni, e unisce perfezione tecnica, disciplina, divertimento e spirito swing.

7 Giugno 1977: i Sex Pistols, il giorno esatto del Giubileo della Regina Elisabetta, suonano sul Tamigi a bordo del battello “Queen Elizabeth”, e proprio davanti a Westminster, il loro recentissimo singolo “God Save the Queen”… Una “provocazione punk” bella e buona, interrotta dalla polizia con undici arresti.

8 Giugno 1985: per la Polidor esce “Our Favourite Shop“, il secondo disco degli inglesi Style Council di Paul Weller. Album eclettico, allinea soul, rap, rock e sound jazzato, e testi riflessivi e pessimistici. In scaletta, “Boy Who Cried Wolf”, “The Lodgers”, “Walls Come Tumbling Down!” e “Homebreakers”. Negli Stati Uniti, il pezzo esce col titolo di “Internationalists”.

9 Giugno 1972: il giovane Bruce Springsteen incontra John Hammond, lo storico producer della Columbia: lo stesso che, una decina d’anni prima, aveva scoperto Bob Dylan. Il manager del Boss, Mike Appel, ha la faccia tosta di irridere Hammond dicendogli “Vediamo se dieci anni fa ha solo avuto fortuna…”. Appena sente due pezzi, Hammond resta folgorato e mette la firma sul contratto di Springsteen: e il resto è storia.

10 Giugno 1965: a Manila (Filippine) nasce Joey Santiago. Nel 1972 arriva con la famiglia negli States, e nel ’74 si trasferisce nel Massachusetts: chitarrista, nel 1986 – assieme a Frank Black, compagno di università di Boston – fonda un gruppo che, inizialmente chiamato Things on Fire, prende presto il nome di Pixies. Nel 1987 arriva il primo album, e i Pixies si avviano a diventare una delle più influenti rock band indie della storia, ammirate anche da Kurt Cobain e David Bowie. Lo stile chitarristico di Santiago è irregolare e spigoloso, con un feedback a tratti maniacale, e ampio ricorso a bendig e distorsioni.

11 Giugno 1934: a Des Moines (Iowa) nasce James “Pookie” Hudson. Cantante, nel ’48 forma il quartetto vocale The Four Bees: ma è nel ’53, con la nascita del gruppo doo-wop degli Spaniels, che la sua carriera prende il volo. Con la indie (interamente afroamericana) Vee Jay, il quartetto licenzia successi straordinari come “Baby It’s You” e “Goodnight, Sweetheart, Goodnight”, tutte a firma Hudson. Secondo gli storici, gli Spaniels sono il primo quartetto vocale con un frontman chiaramente identificato.

12 Giugno 1992: trent’anni fa, per la Sony, esce “Italyan, Rum Casusu Çıktı“, il secondo album di Elio e le Storie Tese. Disco geniale, rappresenta al meglio l’eclettica mistura della band italiana, che allinea ballate pop, metal, disco, collage stranianti, musichette da avanspettacolo e suite citazioniste. Al disco collaborano Le Mystère des Voix Bulgares, Riccardo Fogli, Enrico Ruggeri, Diego Abatantuono, Massimo Riva e una valanga di altri ospiti. La copertina è una citazione ironica di “Atom Earth Mother” dei Pink Floyd, mentre il titolo è la trascrizione del titolo di un quotidiano turco, che significa “La spia italiana dei greci è stata espulsa”.

Domani avvenne: da lunedì 14 febbraio 2022 a domenica 20 febbraio

14 Febbraio 1922: a New York, giusto 100 anni fa, nasce Murray Kaufman, in arte “Murray the K“. Disc jockey, nel 1958 si trova al posto giusto al momento giusto: poco dopo il suo arrivo alla radio WINS/1010, lo storico DJ Alan Freed è cacciato con l’accusa di corruzione, e Murray prende il suo posto in prima serata. Il suo stile è frenetico e brillante, e diventa popolarissimo: promuove concerti r’n’r multirazziali e soprattutto è il primo conduttore radio americano a intrattenere rapporti amichevoli coi Beatles, trasmettendo in diretta dalla suite in cui i quattro di Liverpool – appena giunti in America – soggiornano, e seguendoli nella prima tournée… Prende così il soprannome scherzoso di “quinto Beatles“, in barba a George Martin!

15 Febbraio 1979: alla 21° edizione del Grammy Award, il brano “Just the Way You Are” di Billy Joel si aggiudica il premio come miglior canzone dell’anno, davanti a “Stayin’ Alive” dei Bee Gees. Scritta come regalo di compleanno per la prima moglie del cantante, e pubblicata nel 1977, è anche il primo disco d’oro del grande artista newyorkese.

16 Febbraio 1985: “Born in the U.S.A.“, il settimo album di Bruce Springsteen, balza al primo posto della classifica inglese: disco di straordinario successo, regala al Boss il primo ingresso trionfale della sua carriera nella terra della Regina Elisabetta.

17 Febbraio 1991: ad Halifax (UK) nasce Ed Sheeran. Polistrumentista, autore e cantante, Ed debutta nel mondo discografico nel 2005, a soli 14 anni; nel 2010, dopo anni di tentativi, entra nelle grazie di Jamie Foxx, mentre la sua fama cresce attraverso video pubblicati su Youtube. Nel 2011 esce il suo primo album, “+”: da allora Ed è una stella della canzone mondiale, attraverso uno stile che coniuga folk, soul e atteggiamento indie, arrivando a vendere oltre 150 milioni di copie. Il “÷ Tour” è il tour più redditizio e visto nella storia della musica.

18 Febbraio 1947: a Novellara (Reggio Emilia) nasce Augusto Daolio. Cantante, ancora adolescente, in compagnia dell’amico e tastierista Beppe Carletti, fonda il gruppo dei Monelli: nel 1963 i due, assieme ad altri musicisti, daranno vita ai Nomadi. Beppe, nei Nomadi, assume anche il ruolo di autore dei testi, che si fanno via via più carichi di riferimenti politici: il sodalizio con Francesco Guccini completerà l’opera, facendo diventare i Nomadi uno dei gruppi più importanti della canzone d’autore italiana.

19 Febbraio 1963: a Londra, da una famiglia mista di origini nigeriane e brasiliane, nasce Henry Olusegun Adeola Samuel, in arte Seal. Cantante e autore, nel 1990 – grazie al produttore Adamski – incide il singolo “Killer”, le cui vendite favoriscono la firma con la ZTT e la pubblicazione dell’omonimo album di esordio, che vende milioni di copie. Il suo è un soul sofisticato e intenso, condotto da una voce profonda e immediatamente riconoscibile. Seal è affetto da lupus eritematoso discoide, causa delle numerose cicatrici che ha sul volto.

20 Febbraio 1967: ad Aberdeen (Stato di Washington) nasce Kurt Cobain. Innamorato sin dall’infanzia di Beatles e Ramones, a 8 anni subisce il primo trauma, il divorzio dei genitori: il bambino solare e allegro diventa introverso e arrabbiato, e per curare la sua iperattività inizia ad assumere psicofarmaci. Carattere problematico, rompe i ponti con la famiglia e si mette on the road: nel 1987 conosce il bassista Krist Novoselic, con cui fonda un gruppo. Dopo numerosi cambi di nome e formazione, nel 1987 la band – con l’ingresso del batterista Chad Channing – assume il nome definitivo di Nirvana. Nel 1989 arriva il primo album, “Bleach”, e nel 1990, al posto di Channing – alle pelli subentra Dave Grohl: e il resto, nel bene e nel male, è storia.

Domani avvenne: da lunedì 7 giugno 2021 a domenica 13 giugno

7 Giugno 1940: a Pontypridd (Galles, UK) nasce Thomas Jones Woodward, per tutti Tom Jones. Tom, ancora bambino, inizia a cantare in chiesa, ma a 12 anni contrae la tubercolosi: dopo due anni di sanatorio, finalmente guarito, prende la decisione di dedicarsi professionalmente alla musica. Nel ’64 firma il suo primo contratto con la Decca, e nel ’65 sfonda con l’hit “It’s Not Unusual”: inizia così una carriera che lo vede diventare confidente di Presley, e stella delle serate di Las Vegas. La sua voce prorompente, l’ispirazione Soul mediata col pop, il carisma e l’esplicita sensualità delle sue performance, trasformano Jones in una star e in un sex symbol, il cui mito continua ancora oggi e le cui canzoni (“Delilah”, “Thunderball”, “Sex Bomb”) hanno venduto circa 100 milioni di pezzi.

8 Giugno 1954: a Tucson (Arizona) nasce Greg Ginn. Chitarrista, autore e cantante, è famoso per aver fondato, nel 1976, i Black Flag, una delle primissime band Hardcore, di cui è peraltro l’unico membro stabile della loro lunga storia. Oltre che nei Black Flag, Ginn ha collaborato in un’infinità di dischi solisti e progetti paralleli, usando spesso lo pseudonimo di Dale Nixon.

9 Giugno 1991: Bruce Springsteen sposa la corista Patty Scialfa. Dalla loro unione, che dura tutt’ora (e auguri per i loro 30 anni di matrimonio) sono nati tre figli e parecchie canzoni, fra cui la famosa “Red Headed Woman”.

10 Giugno 1966: a sei giorni dal suo ingresso nella band Big Brother & The Holding Company, Janis Joplin fa la sua prima apparizione all’Avalon Ballroom di San Francisco… Ed inizia la leggenda.

11 Giugno 1949: a Frankston (Texas) nasce Frank Beard. Batterista, nel ’69 si unisce ai Moving Sidewalks, che di lì a poco muteranno nome in ZZ Top, e di cui Frank è membro fisso. Nonostante il cognome “Beard” significhi “barba”, è l’unico del trio a non sfoggiare una lunga barba, ma solo un bel paio di baffi!

12 Giugno 1941: ad Andover (UK) nasce Reginald Maurice Ball, in arte Reg Presley. Cantante dalla voce ruvida e autore, è famoso per la sua militanza nella garage band The Troggs, con cui incide la leggendaria “Wild Thing” (1966), e per cui scrive “I Can’t Control Myself” e “Love Is All Around”.

13 Giugno 1986: a New York, a 77 anni, ci lascia Benny Goodman. Il grande clarinettista e bandleader, e uno dei simboli della Swing craze degli anni Trenta, malato da tempo, continua a suonare e a fare tour sino alla sua morte, avvenuta per un arresto cardiaco nella sua casa newyorkese.

Domani avvenne: da lunedì 17 maggio 2021 a domenica 23 maggio

17 Maggio 1961: a Gaoth Dobhair (Irlanda) nasce Eithne Pádraigín Ní Bhraonáin, in arte Enya. Dopo l’ingresso nella storica band dei Clannad, con cui incide due album, nel 1982 si mette in proprio: il tempo di trovare una propria cifra stilistica, e nel 1988 – con l’album “Watermark” e il singolo “Orinoco Flow” – si impone a livello mondiale. Il merito è di un canto assieme delicato e incisivo, di un folk malinconico ed etereo, e di arrangiamenti originali, basati su un uso intensivo dell’overdub.

18 Maggio 1966: The Castiles incidono il loro primo acetato allo studio Mr Music Inc di Brick Town (New Jersey). Sul disco si trovano due canzoni, “Baby I” e “That’s What You Get”, scritte e cantate dai due fondatori del gruppo, gli amici George Theiss e Bruce Springsteen, allora diciassettenne. Si tratta della prima testimonianza registrata del Boss!

19 Maggio 2016: a soli 53 anni, dopo una lunga malattia neuro-degenerativa, ci lascia John Berry. Chitarrista newyorkese di matrice hardcore, a scuola incontra Adam Yauch e Kate Schellenbach, con cui entra nei The Young Aborigines: gruppo punk che a breve (su iniziativa dello stesso Berry) cambia nome nell’iconico Beastie Boys. John lascia la band nel 1982, dopo la pubblicazione del primo EP, e soprattutto prima dell’esplosione planetaria del gruppo, avvenuta con l’album “Licensed to Ill” (1986). Al suo posto entra Adam “Ad-Rock” Horovitz.

20 Maggio 1979: Elton John si imbarca su un aereo della Aeroflot, direzione Mosca, per intraprendere il primo tour oltre Cortina di un artista rock occidentale (beh, quasi: prima di lui, ci erano riusciti Boney M e Cliff Richard!). Il tour è segnato da un successo faraonico, e nel primo tempo vede Elton da solo, al pianoforte, e nel secondo lo scarno ma brillante accompagnamento del percussionista Ray Cooper. Dalla fortunata tournée è tratto il video “To Russia with Elton”.

21 Maggio 1955: agli Universal Recording Studio di Chicago, Chuck Berry incide il suo 45 giri d’esordio, “Maybellene“. Ispirato da un vecchio classico country, “Ida Red”, il pezzo esibisce tutti i marchi di fabbrica di Berry: beat robusto, un riff chitarristico d’apertura, un arpeggio country e un assolo veloce e squillante, il tutto sul giro blues di dodici battute. “Maybellene” è il pezzo più “bianco” di tutto il repertorio del primo Berry, e apre la strada ad una carriera straordinaria.

22 Maggio 1914: a Birmingham (Alabama) nasce Herman Poole Blount, in arte Sun Ra. Figura eccentrica ed enigmatica, pianista, compositore, poeta e filosofo, Sun sostiene di essere nato su Saturno, mescola concetti come il rosacrocianesimo, la cabala e i miti egizi, e con la sua Arkestra produce un jazz inclassificabile – anche se maniacalmente studiato nota per nota… Una specie di free jazz razionale impregnato di avanguardia, tensioni cosmiche, cromatismi esasperati, elettronica e performance pittoresche. Sterminata la sua discografia, con un centinaio di album all’attivo.

23 Maggio 1921: cent’anni fa, al Daly’s 63rd Street Theatre (Broadway) va in scena la “prima” del musical “Shuffle Along”. Su una trama leggera, e con un cast costituito per intero da artisti di colore (fra cui una sedicenne Joséphine Baker) si muovono le canzoni di Eubie Blake e Noble Sissle: una serie di numeri ispirati al lessico jazz, ritmati e allegri. Il successo è travolgente (ben 484 repliche in oltre 15 mesi), e apre le porte al definitivo affermarsi dello spettacolo musicale black.

Domani avvenne: da lunedì 3 giugno 2019 a domenica 9 giugno

Buona settimana (e intanto compio gli anni pure io…)

3 Giugno 1964: a Los Angeles nasce Kerry King. Lo studente modello, incaricato dalla scuola di tenere il discorso conclusivo alla cerimonia dei diplomi, nel 1981 cambia pelle: chitarrista ritmico e solista di furibonde dissonanze, è fra i fondatori degli Slayer, una delle band più estreme, innovative e violente del thrash metal.

4 Giugno 1984: esce, per CBS Records, “Born in the USA“. Settimo album di Bruce Springsteen, grazie alla title track e alle hit “Dancing in the Dark”, “I’m on Fire” e “Glory Days”, diventa il suo più grande successo commerciale, con circa 30 milioni di copie vendute.

5 Giugno 1964: la Decca lancia sul mercato il singolo “Liza Jane“, a nome Davie Jones with the King Bees… Nome d’arte dietro cui si nasconde un ancora sconosciuto (e diciassettenne) David Bowie, qui al suo debutto assoluto. Per “Space Oddity” la strada è ancora lunga…

6 Giugno 1939: a Jacksonville (Florida) nasce Gary Levone Anderson. Cantante afroamericano di vocazione soul blues, guidato dal produttore bianco Frank Guida, nel ’61 si impone con lo pseudonimo di Gary U.S. Bonds e con lo straordinario trittico “New Orleans”, “Quartet to three” e “School’s out”. Molto curioso il suo nome d’arte: “U.S. Bonds” si potrebbe tradurre, da noi, come “Buoni ordinari del Tesoro italiani”.

7 Giugno 2014:  a 65 anni si spegne a Genova Pier Niccolò “Bambi” Fossati. Chitarrista elettrico di chiara ascendenza hendrixiana, leader del gruppo prog Garybaldi, firma la sua opera più riuscita con “Nuda” (1972), album che beneficia di una copertina apribile in tre parti disegnata da Guido Crepax.

8 Giugno 1884: ad Hartford (Connecticut), all’età di 52 anni (ma con un bel barbone carducciano) muore Henry Clay Work. Attivo antischiavista e autore di canzoni popular di successo, che si rifanno con tono sentimentale alle vicende della Guerra di Secessione, introduce nel lessico della musica popolare il linguaggio da piantagione, e piazza milioni e milioni di spartiti. Le sue canzoni più note sono state riciclate nei musical novecenteschi (“Kingdom Coming”), o sopravvivono ancora come inni da stadio (“Marching Through Georgia”).

9 Giugno 1969: dopo anni di incomprensioni, liti e comportamenti nevrotici, acuiti dall’abuso di stupefacenti, Brian Jones è estromesso dai Rolling Stones. Dalla stessa band che – assieme a Mick Jagger e Keith Richards – ha fondato nel 1962, e cui ha dato il nome. Sic transit gloria mundi: e proprio 50 anni fa.