I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Quinta e ultima parte

Ed eccoci, finalmente… Il racconto della morte / non-morte di Paul McCartney – la famosa “Teoria P.I.D.” – è arrivato alla sua conclusione! Negli scorsi episodi – che i più arditi vorranno “ripassare”… – abbiamo parlato di tutto un po’: copertine, targhe automobilistiche, funerali, macellai e trichechi. E’ giunto il momento di tirare le fila, e chiudere la questione. Questo post si articolerà in tre parti, corrispondenti a tre scenari differenti: i “perché si”, i “perché no”, e l’esposizione di quella che ai miei occhi pare l’ipotesi più realistica e probabile.

Pronti? Si parte!

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I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Quarta parte

Ci siamo quasi… La questione della morte / non-morte di Paul McCartney – la famosa “Teoria P.I.D.” – è alle battute finali. Negli scorsi episodi abbiamo descritto il contesto generale della questione, ed esaminate le “prove” contenute nelle copertine (e nei testi) dei dischi dal ’67 in poi: in questa, che è la penultima puntata, esamineremo tre questioni, che completano il quadro, e preparano la conclusione.

  1. Gli indizi nei dischi pre-morte;
  2. L’identità del rimpiazzo;
  3. Le incongruenze somatiche.

Seguitemi, il gioco continua! Continua a leggere “I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Quarta parte”

I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Terza parte

Buongiorno a tutti! Eccoci a una nuova puntata dedicata alla Teoria P.I.D.: ormai lo sapete tutti, quella sulla presunta morte di Paul McCartney e del suo rimpiazzo con un sosia. Non vi chiedo di crederci o no (ovvio che no!), ma di stare al gioco!

Dopo la scorsa puntata, proseguiamo nell’esame degli “indizi” contenuti in dischi e copertine: siamo ora arrivati al famoso “Tricheco” (“Walrus” in inglese”)… Uno dei momenti più intricati e sfuggenti della questione, e che si dispone addirittura attraverso due dischi differenti. Seguitemi, cercherò di essere chiaro! Continua a leggere “I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Terza parte”

I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Seconda parte

Eccoci arrivati alla seconda parte della “Teoria P.I.D.“, quella che sostiene che Paul McCartney sarebbe morto in un incidente e sostituito da un sosia. Nella scorsa puntata abbiamo fatto un quadro generale della questione, chiudendo con la promessa che saremmo presto passati alle presunte “prove” contenute in canzoni e copertine… Promessa che mi accingo a mantenere!

Di indizi a sostegno, gli appassionati (o i maniaci!) ne hanno trovati almeno duecento (non scherzo!): ma tranquilli, lungi da me di ammorbarvi con una tale pletora di suggestioni (spesso al limite dell’assurdo). Mi limiterò alle più interessanti e, a loro modo, coerenti, un po’ per volta.

A) “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band” (Giugno 1967): disco epocale per musiche, testi, confezione e copertina… E il primo album concepito dopo la morte di Paul. Ecco gli indizi principali contenuti nella copertina: Continua a leggere “I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Seconda parte”

I falsi miti della musica #6 – P.I.D. (Paul Is Dead) – Prima parte

Vedi com’è la vita? Sir Paul McCartney ha appena compiuto 80 anni, sabato scorso, eppure è morto nel 1966. Proprio vero: mai festeggiare i compleanni!

Per quanto ai più possa sembrare una follia, la teoria per cui Paul McCartney sarebbe morto nel ’66, e sostituito da un sosia, è una delle più bislacche, discusse e articolate leggende di ambito rock di sempre. Tanto che la medesima si è meritata un acronimo (P.I.D. “Paul is Dead”), l’ipotetico sostituto il nomignolo di “Faul” (Fake Paul), ed esistono siti, libri, trasmissioni e quant’altro che continuano a discettare sulla questione.

I contributi sono innumerevoli, e non potrò certo io dipanare la matassa: ma vi fornisco un riassunto essenziale della vicenda (articolato in 3 – 4 puntate, di meno non si riesce!), attingendo al documentatissimo ed equilibrato libro di Glauco Cartocci, “Paul is Dead? Il caso del doppio Beatle“, davvero illuminante e ben fatto, e che vi consiglio. E, alla fine, vi dirò la mia opinione in merito.

Ma cosa dice, in sintesi, la “Teoria PID”? La principale sostiene che Paul sarebbe morto decapitato in un incidente stradale, alla guida di una Aston Martin, la notte di mercoledì 9 Novembre 1966: il suo decesso sarebbe stato immediatamente messo a tacere per motivi commerciali, e Paul sostituito da un sosia. I Beatles, da lì in poi, avrebbero inserito indizi nelle canzoni e nelle copertine dei dischi, spinti dal senso di colpa. Una teoria parallela incolpa invece la CIA, d’intesa coi servizi segreti britannici (ah, i complottisti… poca fantasia!)

In questa puntata ci occuperemo degli elementi di contesto che costituiscono la griglia su cui i vari “indizi” ritrovati successivamente si dispongono. Pronti? Si parte!

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Domani avvenne: da lunedì 23 dicembre 2019 a domenica 29

…E buon Natale a tutti!

23 Dicembre 1956: a Londra, da una famiglia di umili origini, nasce Dave Murray. A 15 anni, rapito dall’ascolto di “Voodoo Child” di Jimi Hendrix, molla la scuola e passa alla chitarra. Fino al 1974 è negli Evil Ways, con Adrian Smith, nel ’76 entra nei neonati Iron Maiden, li lascia, ritrova Smith negli Urchin, fino a tornare – e siamo al ’78 – nei Maiden, per non lasciarli più (e dopo un solo disco sarà raggiunto da… Smith!). Chitarrista dallo stile rapido e fluido, assieme al bassista e fondatore Steve Harris è l’unico membro sopravvissuto della formazione originale della band.

24 Dicembre 1946: ad Amsterdam nasce Jan Akkermann. Chitarrista, nel ’69 – assieme al tastierista Thijs van Leer – fonda il gruppo prog dei Focus, titolari di un rapido ma acceso successo nei primi anni Settanta. Successivamente si dà alla carriera solista, approdando a uno stile di impronta jazz-fusion.

25 Dicembre 1954: a Houston (Texas), a soli 25 anni, muore John Marshall Alexander Jr., in arte Johnny Ace. Cantante melodico di afflato Soul, la sera di Natale è nel backstage, durante la pausa di un concerto, quando inizia a giocherellare con una calibro 32: se la punta alla tempia, sghignazzando che “tanto non è carica”, preme il grilletto e… Bang! E se ne va così, stupidamente, una delle stelle più amate dal pubblico di colore di Memphis. Ne ho parlato anche qui.

26 Dicembre 1965: a Liverpool, Paul McCartney ha un banale incidente in motorino: ne esce con un dente rotto, un labbro ferito, e nulla più. Eppure, con tutta probabilità, è da qui che ha origine la leggenda della “morte di McCartney” e della sua sostituzione con un sosia… La famosa teoria complottistica detta “PID” (Paul Is Dead).

27 Dicembre 1952: a Marino (Roma) nasce Gianni Nocenzi. Polistrumentista, ma per vocazione tastierista, assieme al fratello Vittorio a fine ’68 fonda il noto complesso prog Banco del Mutuo Soccorso. Rimarrà nella band sino al 1984: successivamente, affiancherà la carriera solista e a quella di esperto di campionamenti per la ditta giapponese Akai.

28 Dicembre 1968: a Gulfstream Park, a nord di Miami, prende il via la tre giorni del Miami Pop Festival. Con un pubblico stimato di centomila persone, e la partecipazione di oltre 30 artisti – fra cui Canned Heat, Grateful Dead, Marvin Gaye, Iron Butterfly, Joni Mitchell e Procol Harum – è considerato il più grande festival della East Coast. E’, inoltre, il primo festival a presentare due palchi posti a diverse centinaia di metri di distanza (The Flower Stage e The Flying Stage), ma operanti in simultanea.

29 Dicembre 1965: a Garden Grove (California) nasce Bryan “Dexter” Holland. Cantante e chitarrista, nel 1984 – assieme al bassista Greg Kriesel – fonda il gruppo punk degli Offspring. Autore principale della band, è titolare anche di un dottorato in biologia molecolare, è proprietario della linea di salse alimentari “Gringo Bandito”, ha una licenza di pilota d’aereo e ha fondato la piccola ma attiva Nitro Records.