Domani avvenne: da lunedì 5 dicembre 2022 a domenica 11 dicembre

5 Dicembre 1980: al Warfield Theatre di San Francisco, i tre virtuosi della chitarra – l’americano Al Di Meola, lo spagnolo Paco de Lucia, e l’inglese John McLaughlin – si esibiscono in una serata magica, una spettacolare jam session in cui alternano sonorità affascinanti, momenti di puro virtuosismo e assoli tecnicamente spaventosi. Un anno dopo, la performance sarà pubblicata come “Friday Night in San Francisco“: la sua traccia più famosa è “Mediterranean Sundance/Rio Ancho“.

6 Dicembre 1988: a Hendersonville (Tennessee) ci lascia, a soli 52 anni, per il più classico dei problemi cardiaci, Roy Orbison. Cantante e autore dalla voce impressionante (Springsteen la definì “non di questo mondo”), The Big-O è la classica celebrità anonima: vendite stellari, conosciuto da tutti (anche i non appassionati hanno canticchiato la sua “Oh, Pretty Woman“) ma senza mai uno scandalo, un pettegolezzo, una copertina. E dire che la vita non è stata tenera con lui: la morte della moglie in un incidente motociclistico, e il decesso di due figli in un incendio…

7 Dicembre 1910: a New Orleans, da famiglia di origine siciliana, nasce Louis Prima. Negli anni Trenta il giovane Louis si trasferisce a New York in qualità di trombettista, cantante e capo banda: la sua voce, capace di uno scat vivace, e appoggiata su un timbro roco alla Armstrong, diventa un marchio di fabbrica: nel ’36 la sua “Sing, Sing, Sing” ottiene un grande successo, e diventa uno degli standard più eseguiti. Da ricordare anche la sua versione del classico “Just a Gigolo/I Ain’t Got Nobody”, così azzeccata da diventare a sua volta riferimento per nuove interpretazioni.

8 Dicembre 2004: a Columbus (Ohio) Darrell Lance Abbott, in arte Dimebag Darrell – chitarrista e fondatore del gruppo “groove metal” dei Pantera – trova la morte. Ma come? Dunque, abbandonati i Pantera, proprio nel 2004, assieme al fratello Vinnie Paul fonda i Damageplan: durante usa serata, sale sul palco un ex militare, Nathan Gale, che esplode improvvisamente 15 colpi… Oltre ad altre tre persone, ci lascia la pelle proprio Dimebag, colpito cinque volte. Aveva 38 anni. Le motivazioni del folle gesto sono ancora un mistero.

9 Dicembre 1966: per la Reaction Records esce “Fresh Cream“, album di debutto del supergruppo Cream, di Clapton, Baker e Bruce. Disco fondamentale, esprime perfettamente la formula approntata dai tre fuoriclasse: lunghe jam libere su base blues, riff stentorei con basso e chitarra all’unisono, sound robusto e pesante, e tanta classe strumentale. In scaletta, “N.S.U.”, “Spoonful”, “I’m so Glad” e “Toad”.

10 Dicembre 2016: Bob Dylan ringrazia l’Accademia del Premio Nobel per la Letteratura… per procura! Come promesso, non si reca a Stoccolma per la cerimonia di consegna, ma scrive una lettera di ringraziamento, letta durante la cerimonia da Azita Raji, ambasciatrice statunitense in Svezia. Ritirerà il premio solamente a fine Marzo 2017, in una rapida cerimonia privata.

11 Dicembre 1964: l’enfant prodige del Soul, Sam Cooke, muore a Los Angeles, ucciso da un colpo di arma da fuoco esploso da Bertha Franklin, direttrice del motel Hacienda: la versione ufficiale, lacunosa e tuttora incerta, afferma che si tratta di legittima difesa contro un’aggressione a scopo di violenza carnale. Si dice che Bertha, in realtà, fosse stata minacciata da Cooke per aver favorito la fuga dal motel di una ragazza appena rimorchiata e portata in camera: da qui il drammatico diverbio. Fatto sta che Sam ha soli 33 anni: ai funerali accorrono circa duecentomila persone, e cantano i colleghi Bobby Bland e Ray Charles.

Domani avvenne: da lunedì 1° novembre 2021 a domenica 7 novembre

1° Novembre 1947: a Hewlett Harbor (New York) nasce James Richard, in arte Jim Steinman. Pianista e compositore, dopo alcune prove di minor rilievo in alcuni musical, nel 1976 incontra il cantante Meat Loaf, che si innamora delle sue ultime composizioni e lo assolda a tempo pieno: esce così, dopo un anno di rifiuti da molte major, l’album “Bat Out of Hell“, che diventa uno dei maggiori successi commerciali di sempre. Autore dallo stile pomposo e “wagneriano”, assai lento e meticoloso, Jim ha scritto hit anche per Barbra Streisand, Bonnie Tyler, Cèline Dion e Boyzone.

2 Novembre 1967: per la Atlantic Records esce il secondo album dei Cream di Eric Clapton, Jack Bruce e Ginger Baker, “Disraeli Gears“. Registrato a Maggio in poco più di 3 giorni, presenta una copertina in pieno stile psichedelico, illustrata da Martin Sharp, e contiene al suo interno classici assoluti come “Sunshine of Your Love”, “Strange Brew”, “Tales of Brave Ulysses” e “SWLABR”… Ed è, ovviamente, uno dei più grandi e importanti dischi della storia.

3 Novembre 1967: a Hemel Hempstead (UK) nasce Steven Wilson. Folgorato dai Pink Floyd e Donna Summer (sic!), polistrumentista, cantante e autore, entra nel mondo della musica quasi per caso, quando con un amico inventa una finta rock band leggendaria chiamata Porcupine Tree, con tanto di biografia e membri immaginari: per dare sostanza al sogno, deve però anche inventarsi un repertorio… Nascono così i “veri” Porcupine Tree, band neo-psichedelica che debutta nel 1987 ed è tutt’ora in vita. Wilson è anche coinvolto in numerosi side-projects, fra cui Blackfield e No-Man.

4 Novembre 1969: a New York nasce Sean Love Combs, in arte Puff Daddy. Produttore e cantante di ambito Rap, nel ’93 fonda la Bad Boy Records, con cui fa debuttare Notorious B.I.G. e Craig Mack. Negli anni Novanta è protagonista della faida East Coast vs West Coast, conclusa con le morti di due affiliati. Molto attivo in progetti di sostegno e beneficenza, ha vinto due BET Hip Hop Awards e 3 Grammy.

5 Novembre 1956: sulla NBC debutta il “Nat King Cole Show“: con una cadenza settimanale e una durata oscillante fra i 15 e i 30 minuti, è uno dei primi varietà televisivi in assoluto condotto da un artista afroamericano. Nonostante gli ospiti di alto livello (Harry Belafonte, Tony Bennett, Ella Fitzgerald, Frankie Laine, Cab Calloway, Mahalia Jackson), lo show è costretto a interrompersi dopo un solo anno, per il boicottaggio di sponsor nazionali: ma resta uno dei momenti più significativi della lotta per l’integrazione dei neri in ambito artistico.

6 Novembre 1966: a Carbondale (Illinois) nasce Paul Gilbert. Giovane chitarrista, a 13 anni fonda una cover band, e a 16 anni manda un suo nastro al talent scout Mike Varney che, stupito dalla sua tecnica, lo pubblica tramite la rivista Guitar Player. Nel 1985 fonda i Racer X, e nell’88 i Mr. Big: ed è il suo spinto virtuosismo a farne uno dei chitarristi di area pop-metal più talentuosi e rapidi di sempre.

7 Novembre 1942: a New York vede la luce John Henry Ramistella, in arte Johnny Rivers. Dopo l’esperienza di autore al soldo di Ricky Nelson, trova una cifra stilistica originale nella fusione fra il funky di New Orleans e duri riff chitarristici (“Memphis”, “Seventh son” e “Secret agent man”), e proponendosi come energico diffusore del rock’n’roll più viscerale (da manuale la sua cover di “Memphis, Tennessee” di Berry).

Domani avvenne: da lunedì 16 agosto 2021 a domenica 22 agosto

16 Agosto 1939: a Brooklyn nasce Eric Weissberg. Polistrumentista di stampo bluegrass, entra nel gruppo folk The Tarriers, ma il grosso della sua fama è dovuto all’intensa attività di session man: suona infatti con Doc Watson, Billy Joel, Bob Dylan, Talking Heads, Art Garfunkel e John Denver. Il suo più grande successo arriva grazie alla colonna sonora di “Un tranquillo weekend di paura” (“Deliverance“) di John Boorman, per cui incide e suona il leggendario e virtuosistico “duello” di banjo, “Dueling Banjos“.

17 Agosto 1939: a Widener (Arkansas) nasce Luther Allison. Chitarrista di blues elettrico, debutta con il meglio della scena di Chicago (Howlin’ Wolf, James Cotton e Muddy Waters), e prende il volo. Famoso negli States come in Europa, e vero stakanovista del palco, si distingue per lunghissimi assolo e per il vezzo di legare la chitarra ad una lunghissima corda, che getta divertito fra il pubblico dei live.

18 Agosto 1991: a Petaluma (California), in seguito alle conseguenze di un incidente di moto, ci lascia a soli 47 anni Rick Griffin. Artista grafico e illustratore, ha realizzato molti poster dell’era psichedelica e diverse copertine storiche, come “Aoxomoxoa” dei Grateful Dead, il debutto dei Quicksilver, “Tales from the Sky” di Jackson Browne e vari dischi dei Cult.

19 Agosto 1939: a Londra nasce Peter Edward “Ginger” Baker. Soprannominato “Ginger” per i capelli rossi, talento naturale delle percussioni, a 16 debutta nelle orchestre jazz londinesi, e presto sposta il suo interesse verso la scena blues, approdando alla corte del guru Alexis Korner: qui conosce l’organista Graham Bond, ed entra nella sua band, assieme al bassista Jack Bruce. Finita l’esperienza con Bond, assieme a Bruce ed Eric Clapton, Ginger fonda i Cream, leggendario supergruppo con cui può dar sfoggio di tecnica e versatilità. Carattere ribelle e spigoloso (storici i litigi con Bruce), passa tutta l’esistenza seduto dietro le pelli, alternando con classe rock, afro e jazz.

20 Agosto 1965: l’iconico singolo dei Rolling Stones, “(I Can’t Get No) Satisfaction”, è infine pubblicato per il mercato inglese. Già rilasciato negli Stati Uniti a Maggio dello stesso anno, per alcuni mesi rimane inedito in madre patria, boicottato dalle radio ufficiali che ritengono il testo troppo esplicito. Sul lato B campeggia il blues canonico “The Spider and the Fly”.

21 Agosto 1952: ad Ankara (Turchia), figlio di un diplomatico inglese, nasce John Graham Mellor. Giunto a Londra con la famiglia, inizia ad appassionarsi alla musica, si allontana dalla scuola e diventa un musicista di strada. A causa della tecnica chitarristica piuttosto rozza si dà il soprannome di “strummer”, “strimpellatore”: è appena nato Joe Strummer! Folgorato dal punk, nel 1976 entra nei neonati Clash, e ne diventa uno dei leader (scrive quasi tutti i testi, suona la chitarra e ne è il frontman). Resta con i Clash sino al 1985, anno del loro scioglimento, firmando fra le pagine più belle del rock: seguono 17 anni trascorsi fra fallimenti, silenzi e lavori interessanti, fino alla morte, avvenuta nel 2002 per un infarto.

22 Agosto 1967: a Kirkland (Washington) nasce Layne Staley. Ragazzo dall’infanzia tormentata e dal carattere problematico, incline alle dipendenze, si dedica presto al canto: nel 1987, assieme a Jerry Cantrell forma gli Alice in Chains, uno dei gruppi più originali e profondi del nascente Grunge di Seattle. I suoi fantasmi sono purtroppo più forti di lui: e, dopo un lungo calvario, ci lascia nel 2002, per una overdose di speedball. Ma la sua voce e le sue canzoni rimarranno per sempre.

Domani avvenne: da lunedì 13 maggio 2019 a domenica 19 maggio

Ciaoooo….

 

13 Maggio 1966: in Inghilterra, in ritardo di una settimana rispetto al mercato statunitense, è pubblicato il 45 giri “Paint it black“, dei Rolling Stones. Accreditato alla solita accoppiata Jagger-Richards, è il sesto “numero uno” delle Pietre: ed è il primo pezzo contenente una parte di sitar ad arrivare in vetta alle classifiche. Il titolo originale, “Paint it, Black” (con la virgola!) fu frutto di un errore di stampa della Decca, ma attirò sulla canzone assurde accuse di razzismo (poteva sembrare ordinasse: “Dipingilo, negro!”…sic).

14 Maggio 1943: in una paesino nelle vicinanze di Glasgow nasce John Symon AsherJack” Bruce. Nel ruolo di bassista, nel ’62 entra alla corte dell’eminenza grigia del blues inglese, Alexis Korner: l’anno seguente trasloca presso la Graham Bond Organization, dove conosce il virtuoso batterista Ginger Baker. Fra i due inizia una guerra senza esclusione di colpi, con aggressioni sul palco e sabotaggi: prese strade diverse, Ginger e Jack si troveranno nuovamente a condividere musica, litigate furiose e dollari nel ’66, convocati da Eric Clapton nei Cream, il primo supergruppo della storia… Band cui Bruce darà anima e corpo, scrivendo – in collaborazione col paroliere Pete Brown – buona parte del repertorio, e ricoprendo anche il ruolo di voce solista.

15 Maggio 2008: in California, all’età di 88 anni, ci lascia Alexander Courage. Autore e direttore d’orchestra, lavora come arrangiatore per le colonne sonore di numerosi film e telefilm: fra i molti ricordiamo “My Fair Lady”, “Some Like It Hot”, “Superman” e “Jurassic Park”. Dalla sua penna è inoltre uscito il tema principale della serie tv “Star Trek“.

16 Maggio 1964: da una famiglia di emigratici croati nasce, in California, Krist Novoselic. Bassista autodidatta, trasferito ad Aberdeen (stato di Washington), nel ’85 viene in contatto con un giovane di belle speranze, Kurt Cobain, con cui dà vita ai Nirvana. Dopo la morte del leader, nel ’94, tenta la breve esperienza dei Sweet 75, cui seguono partecipazioni in diversi progetti, e anche la discesa in campo nel Libertatian Party. Con i suoi 2,01 metri di altezza, è la rock star più alta di cui si abbia notizia.

17 Maggio 1959: nell’hinterland londinese nasce Paul Andrews. Cantante dalla spinta punk, nel 1978 entra nel nucleo originario degli Iron Maiden, e adotta il nome d’arte di Paul Di’Anno. Con la band registra i primi due album ma, a causa dei problemi derivati dall’abuso di droga e alcol, alla fine del 1981 è licenziato e sostituito da Bruce Dickinson. Inizia, per l’instabile Paul, una carriera ai margini dello show biz, ma sempre convinto di essere il più grande frontman metal di sempre. E oggi, con tanto di panza, barba lunga e calvizie, compie 60 anni!

18 Maggio 1911: nasce Joseph Vernon “Big Joe” Turner. Uomo dalla mole enorme (1 metro e 90 per 110 kg) e dalla voce roboante, si fa notare  nell’insolito ruolo di barista-cantante nei club della natia Kansas City. Verso il 1930 nasce la storica partnership col virtuoso pianista boogie Pete Johnson che dura, ininterrotta, per tredici anni (“Roll ‘em Pete”). Fra il 1951 e il ’58, sotto l’illuminata guida dell’Atlantic Records, il “grosso Joe” sforna una serie di hit mozzafiato dal respiro blues come ”Flip, Flop and Fly”, “Chains of Love”, “Sweet Sixteen” e “Shake, Rattle and Roll” (1954): pezzo che, riproposto in versione white da Bill Haley, diventa un million seller mondiale.

19 Maggio 1969: a 65 anni muore Coleman Hawkins, uno dei pionieri del sax tenore in ambito jazzistico. Il suo timbro caratteristico, secco e dinamico, è dato dallo “slap tongue”, il colpo di lingua: cui si oppone lo stile soft e melodico del suo grande rivale, Lester Young. Dopo una tournée europea – in cui è accolto dai fans come un eroe – torna in patria, e registra il suo brano simbolo, “Body and soul”: strumentale che tira le fila di tutte le precedenti ricerche di Coleman in un unico, grandioso, assolo di 64 battute.