Domani avvenne: da lunedì 8 agosto 2022 a domenica 14 agosto

8 Agosto 1937: ad Asmara (Eritrea) nasce Bruno Lauzi. Cantante e autore della cosiddetta “scuola genovese”, ottiene i primi successi all’inizio degli anni Sessanta: abile a destreggiarsi fra poesia, sentimento, umorismo (“O frigideiro”) e canzoni per bambini (“La tartaruga”), rimane in attività anche quando – e siamo alla fine del secolo scorso – i sintomi del Morbo di Parkinson si fanno più evidenti, spendendosi in attività benefiche, album in dialetto friulano e un romanzo. Fra i suoi testi conto terzi, si ricordano “Piccolo uomo”, “Almeno tu nell’universo”, “L’appuntamento”; fra le cover, “Genova per noi” e “Onda su onda”; e, fra i suoi pezzi, il famosissimo “Il poeta”.

9 Agosto 1952: il poliedrico intellettuale Harry Smith convince la Folksway a pubblicare la famosissima “Anthology of American Folk Music”: uno zibaldone ecumenico (6 LP) compilato a partire dalla sua personale collezione di 78 giri, una raccolta monumentale di voci del passato che va da Blind Lemon Jefferson alla Carter Family, dal country al blues, dal bianco al nero, nella rivoluzionaria convinzione che il folk sia una lingua senza colori, razze o barriere stilistiche. Un colpo da maestro, e la Bibbia a cui tutti i folksinger degli anni Sessanta attingeranno a piene mani.

10 Agosto 1970: alla Dade County Courthouse di Miami si apre il processo “The State of Florida vs James Douglas Morrison”, nel quale il leader dei Doors è imputato per atti osceni: l’accusa è di aver esposto i genitali durante un concerto, simulando una masturbazione. Il processo si conclude in un nulla di fatto, 40 giorni dopo. Tiè!

11 Agosto 1954: a Burton upon Trent (UK) nasce David “Joe” Jackson. Musicista di formazione classica, presto devia verso il pop e la new wave: nel ’78 firma il suo primo contratto discografico, e inizia una carriera poliedrica, all’insegna di un forte eclettismo… I suoi dischi spaziano infatti fra pop, swing, jazz, punk, canzone d’autore, soul, salsa, reggae e anche musica classica: un piccolo genio, insomma.

12 Agosto 1968: in uno scantinato dell’ufficio postale al 39 di Gerrard Street, Londra, suonano, per la prima volta assieme,  Jimmy Page, Robert Plant, John Paul Jones e John Bonham. Al momento si chiamano ancora The New Yardbirds: ma, di lì a poco, cambieranno nome nel tonante e celebre Led Zeppelin.

13 Agosto 1982: a Navasota (Texas), a soli 49 anni, ci lascia Joseph Arrington Jr., in arte Joe Tex. Cantante soul, merita un posto nella storia della musica black grazie a canzoni come “Show me” e “I Gotcha”: pezzi in cui, nelle intro o durante il bridge, il cantato è sopraffatto da un parlato estremamente popolare e colorito. Non a caso sarà lo stesso Joe Tex a bollare i suoi pezzi col neologismo “Rap, acronimo di “Rhythm And Poetry”: “ritmo e poesia”.

14 Agosto 1952: a Pompei (Napoli) nasce Giuseppe Chierchia, in arte Pino D’Angiò. Cantante e autore, diventa famoso nel 1980 col singolo “Ma quale idea”, che vende 12 milioni di copie nel mondo, e si propone come uno dei primissimi esempi di Rap in italiano, seppur autoironico e lontano dai toni di protesta del Rap americano. E’ inoltre l’unico musicista italiano ad aversi aggiudicato il prestigioso Rhythm & Soul Music Awards.

Domani avvenne: da lunedì 23 maggio 2022 a domenica 29 maggio

23 Maggio 2002: a Roma, stremato da anni di malattia, e povero in canna, ci lascia Umberto Bindi. Nato a Bogliasco (GE), è uno dei più storici e importanti esponenti del cantautorato genovese: sono sue “Il nostro concerto”, “Arrivederci” e “La musica è finita”. Ma, nonostante un talento cristallino, incontra l’ostracismo dello show biz a causa della sua omosessualità: massacrato dai media bigotti del tempo, entra in un cono d’ombra che non lo lascerà più. Alla morte ha da poco compiuto 70 anni.

24 Maggio 1968: per il mercato inglese esce il singolo “Jumping Jack Flash“, dei Rolling Stones. Il vinile raggiunge presto la vetta della classifica di madrepatria, e arriva al terzo posto di quella americana. Registrato durante le sessions dell’album “Beggars Banquet”, è inoltre uno dei brani più noti e incisivi degli Stones, tanto da meritare un posto fisso in ogni scaletta live, sino ai giorni nostri.

25 Maggio 1974: a Los Angeles, a causa di un’overdose di eroina, ci lascia Pamela Susan Courson, meglio nota come “Pam” Morrison, compagna storica del leader dei Doors, e sua erede universale. La sua morte scatena un’aspra controversia legale tra i suoi genitori e la famiglia Morrison per la gestione della notevole eredità.

26 Maggio 1990: le prime cinque posizioni della Billboard Hot 100 dei singoli sono tutte appannaggio di artiste o gruppi femminili: ed è una primizia assoluta. In ordine: 1. Madonna – “Vogue”; 2. Heart – “All I Wanna Do Is Make Love To You”; 3. Sinaed O’Connor – “Nothing Compares 2U”; 4. Wilson Phillips – “Hold On”; 5. Janet Jackson – “Alright”.

27 Maggio 1943: a Liverpool nasce Priscilla Maria Veronica White. Cantante, inizia a farsi le ossa nei locali cittadini, e nel contempo diventa guardarobiera al Cavern Club, ma nei momenti di pausa sale sul palco e improvvisa qualche canzone. Un giornalista, in piena confusione, inavvertitamente sostituisce il “White” del suo cognome con “Black”: è appena nata Cilla Black. John Lennon la trascina in studio: “Anyone Who Had a Heart” balza sino al primo posto, seguita a breve distanza da “You’re My World” (cover dell’italiana “Il mio mondo” di Umberto Bindi), che miete successi in tutto il mondo.

28 Maggio 1968: a Melbourne nasce Kylie Minogue. Cantante in erba, trova il primo successo come attrice tv: la sua cover di “The Locomotion”, incisa quasi per gioco, diventa il singolo più venduto in Australia di tutti gli anni 80, e la convince a dedicarsi alla musica. Il primo album arriva nel 1988, ma è solo col terzo, “Rhythm of Love”, che sposa un’immagine più sexy e matura: “Fever” (2001) è il disco che la lancia definitivamente nello stardom pop, di cui tutt’ora resta una delle icone più notevoli. La Minogue è l’unica cantante della storia ad aver piazzato un album al numero uno in cinque decenni differenti in Inghilterra, dagli anni ottanta ai duemilaventi.

29 Maggio 1942: agli studi Decca, Bing Crosby, assieme alla John Scott Trotter Orchestra e ai Ken Darby Singers, incide in soli 18 minuti lo storico singolo “White Christmas“. Canzone famosissima, scritta dal grande autore Irving Berlin nel 1940, vede nella versione di Crosby la sua cover più nota: per sopperire al deterioramento della traccia del ’42, cinque anni dopo Crosby inciderà nuovamente il pezzo, senza cambiare nemmeno una virgola.

Domani avvenne: da lunedì 9 marzo 2020 a domenica 15 marzo

9 Marzo 1987: esce “The Joshua Tree“, il quinto album della rock band irlandese U2 e uno dei capolavori della pop music di tutti i tempi. Prodotto da Daniel Lanois e Brian Eno, e registrato in parte negli studi Sun di Memphis (per intenderci, quelli del primo Presley), vende oltre 28 milioni di copie: in scaletta, hit come “Where the Streets Have No Name” , “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “With or Without You”, “Red Hill Miming Town” e “Mother of the Disappeared”. Il titolo dell’album fa riferimento alla Yucca brevifolia, l’albero di Giosuè, pianta originaria del sud ovest degli Stati Uniti.

10 Marzo 1903: a Davemport (Iowa) nasce Leon Bismarck “Bix” Beiderbecke. Affascinato dalla musica che risuona sui battelli che da Memphis risalgono il Mississippi, a 15 anni si avvicina alla cornetta, e rapidamente mette in mostra un talento cristallino. Un colore sonoro delicato, calmo e centrato, il vibrato pieno di relax, il respiro naturale, pochi virtuosismi: in confronto alla spinta hot di Armstrong, Bix può apparire un conservatore… Ma un conservatore straordinario. Bix mostra come il jazz, pur mantenendosi fedele alle radici afroamericane, possa essere anche lirico, gentile e dolce: insegnamento ripreso, agli inizi degli anni Cinquanta, dalla scuola cool di Chet Baker e Lennie Tristano.

11 Marzo 1971: Jim Morrison, il leader dei Doors, giunge all’Hotel George’s, a Parigi. La settimana seguente si trasferisce in un appartamento al 17 di Rue Beautreillis: e nella Ville Lumière rimarrà sino al 3 Luglio, data della sua morte.

12 Marzo  2013: a Londra, a 56 anni, ci lascia Clive Burr. Batterista dal feeling inimitabile e dalle performance ultra dinamiche, entra prima nei Samson e, nel 1979, negli Iron Maiden, con cui resta sino al 1982, incidendo tre album. Durante il tour The Beast on the Road riceve la notizia della morte improvvisa del padre: al ritorno dalle esequie scopre di esser stato sostituito dall’amico Nicko McBrain, tutt’oggi il batterista della band. Dopo una ventina d’anni passati in formazioni minori dell’heavy britannico, nel 2001 scopre di avere la sclerosi multipla: dovrà arrendersi dopo 12 anni di battaglia.

13 Marzo 1971: a Treviso nasce Giulio Casale. Giulio, a meno di 10 anni, legge “L’Apologia di Socrate” e frequenta Tenco, Endrigo; al liceo ripudia, per partito preso, le materie scientifiche e, per l’atteggiamento intransigente, si guadagna il soprannome di “Estremo”, che diventa la sua firma; a 19 anni rifiuta un ingaggio nella serie B di basket (e uno stipendio di 50 milioni di lire) perché “sarebbe dire si a una vita programmata”. E, nel 1991, fonda la band Estra: una delle migliori realtà del rock italiano. Ne ho parlato qui.

14 Marzo 1949: a Southport (UK) nasce John “Ollie” Halsall. Chitarrista di impronta rock-fusion, ha lavorato con The Rutles, Mike Patto, i Timebox, i Tempest e Kevin Ayers, conquistando ovunque l’apprezzamento dei colleghi: è, inoltre, uno dei pochissimi vibrafonisti d’ambito rock.

15 Marzo 1912: a Centerville (Texas) nasce Sam “Lightnin'” Hopkins. Chitarrista blues, dopo anni passati sulla strada, nel 1946 vince un’audizione col pianista Wilson Smith: nasce il duo “Thunder” Smith e “Lightin’” Hopkins, il “tuono e il fulmine”.  Hopkins rappresenta il passaggio fra la naturalezza del blues rurale (l’arpeggio Piedmont, il rifiuto per la rigida scansione in dodici battute) e la modernità (i testi, che affrontano temi come la follia della guerra e il rombo della città). La vera fama arriverà solo negli anni Sessanta: nessun hippy resisterà al suo look cool, con occhiali scuri, cappello da cowboy e cicatrici da forzato sulle caviglie.

Domani avvenne: da lunedì 1° luglio 2019 a domenica 7 luglio

Luglio, col bene che ti voglio…

1° Luglio 1935: a Tunica, Mississippi, nasce James Cotton. Armonicista di talento, oltre che cantante e autore, ha suonato coi più famosi e notevoli esponenti del Chicago blues, come Howlin’ Wolf, Muddy Waters e Otis Spann, e ha capitanato una band a proprio nome.  Il solo di armonica inventato per il Newport Jazz Festival sull’arrangiamento di “Got My Mojo Workin’ di Muddy Waters rimane una pagina di storia blues indelebile.

2 Luglio 1949: nel quartiere newyorkese del Queens nasce Roy Bittan. Soprannominato “The Professor”, è noto per la sua storica permanenza nella E Street Band, nella quale – e ancor oggi, a 45 anni dalla sua fondazione – ricopre il ruolo di pianista e tastierista. Da ricordare, inoltre, il lavoro di session man con artisti del calibro di Dire Straits, Peter Gabriel e David Bowie.

3 Luglio 1971: nel suo alloggio parigino, al terzo piano del n. 17 di rue de Beautreillis, Jim Morrison esala il suo ultimo respiro. Il suo corpo è trovato nella vasca da bagno dalla compagna di sempre, Pamela Courson: in assenza di autopsia, le cause della morte sono attribuite ad una vita di abusi e alla sua ormai cronica depressione. E si apre il mistero…

4 Luglio 1982: con lo splendido scenario naturale dell’isola hawaiana di Maui, Ozzy Osborne, lo storico cantante e frontman dei Black Sabbath, sposa Sharon Arden, figlia del promoter musicale Don Arden. Fra reality show, droghe, alcol, minacce di divorzio, tre figli e clamorose riappacificazioni,  la coppia è ancora in pista.

5 Luglio 1993: esce, per l’etichetta One Little Indian, “Debut“, l’album di debutto internazionale della cantante e autrice islandese Björk, appena fuoriuscita dai Sugarcubes. Fra world music, electro-pop, house e sprazzi di jazz, emergono le hit “Big Time Sensuality” e “Violently Happy”.

6 Luglio 1971: un mese prima di compiere 70 anni, e a undici mesi dal famoso show al Waldorf-Astoria, ci lascia l’immenso trombettista, e padre del jazz, Louis Armstrong. Let the music play…

7 Luglio 1948: in Florida nasce Larry Reinhardt. Chitarrista, dopo una fugace esperienza con i futuri membri della Allman Brothers Band, Dickey Betts e Berry Oakley, nel 1969 si unisce agli Iron Butterfly, in sostituzione del fuoriuscito Erik Brann. Successivamente approda nei Captain Beyond di Rod Evans, prima di prestare la sua chitarra al cantante soul Bobby Womack.

Domani avvenne: da lunedì 17 giugno 2019 a domenica 23 giugno

Un giorno dopo l’altro…

17 Giugno 1971: a tre mesi dalla sua uscita per la Ode Records, l’album “Tapestry“, della cantautrice americana Carole King, aggancia il primo posto della classifica di Billboard. Documento storico della canzone pop d’autore di lingua inglese, il disco (nella cui scaletta compaiono gemme come “You’ve Got a Friend” e “(You Make Me Feel Like) A Natural Woman”) ha venduto più di 20 milioni di pezzi, e si è aggiudicato ben 4 Grammy Awards.

18 Giugno 1963: a Hinsdale, Illinois, nasce Darren Arthur “Dizzy” Reed. Tastierista, entra nel giro dei Guns N’Roses nel 1985, ed è assunto in pianta stabile nella band nel ’90, durante l’incisione di “Use Your Illusion”. Attualmente affianca le performance nei Guns a quelle nel supergruppo australiano-americano The Dead Daisies.

19 Giugno 1961: a Iglesias nasce Mariano Deidda. Musicista, autore e interprete, fedelissimo del sound acustico, si distingue per la messa in musica di testi poetici e letterari di autori come Fernando Pessoa, Grazia Deledda e Cesare Pavese. Il “Cantapoeta”, con il suo progetto musico-letterario, è uno degli esponenti più interessanti della nuova musica d’autore italiana. 

20 Giugno 1924: a Luttrell, Tennessee, nasce Chester Burton “Chet” Atkins. Chet è, in una parola, “il country”: rivoluzionario della chitarra, autore prolifico come pochi (ottanta gli album al suo attivo), produttore di celebrità come Presley, Como e Jennings, collaboratore degli Everly Brothers e di Les Paul, session man in centinaia di dischi, co-inventore del Nashville-sound… e forse ho pure tralasciato qualcosa!Sul suo caminetto campeggiano meritatamente 11 Grammy Awards e il prestigiosissimo Century Award.

21 Giugno 1970: Jim Morrison sposa, durante una cerimonia celtico-pagana handfasting, la giornalista Patricia Kennealy, conosciuta l’anno precedente durante un’intervista. L’handfasting è un rituale di nozze riconosciuto agli effetti civili in alcuni stati degli USA, in Gran Bretagna e Irlanda: come suggerisce il nome, durante la celebrazione le mani degli sposi sono allacciate da un nastro, a rappresentare allegoricamente la loro unione e l’impegno reciproco.

22 Giugno 1961: a Glasgow nasce Jimmy Sommerville. Cantante dal riconoscibile falsetto, nel 1983 fonda il gruppo pop dei Bronski Beat (“Smalltown Boy”), e nell’85 – assieme alla cantante Sarah Jane Morris – mette in piedi i Communards (“Don’t Leave This Way”). Jimmy – dichiaratamente omosessuale, e militante di sinistra – ha spesso caratterizzato le sue canzoni per un forte impegno nella lotta per le libertà civili.

23 Giugno 1959: a soli 39 anni, durante la proiezione della versione cinematografica del suo controverso romanzo “J’irai cracher sur vos tombes”, Boris Vian muore, per un attacco cardiaco. Artista poliedrico e animato da un forsennato vitalismo, scrittore, ingegnere, gestore di locali notturni, traduttore di autori stranieri, trombettista jazz e narratore di scenari musicali, è anche l’autore di canzoni a sfondo pacifista (la più nota è “Le déserteur”), tradotte in Italia da Fausto Amodei, Luigi Tenco e Ivano Fossati.