9 Marzo 1987: esce “The Joshua Tree“, il quinto album della rock band irlandese U2 e uno dei capolavori della pop music di tutti i tempi. Prodotto da Daniel Lanois e Brian Eno, e registrato in parte negli studi Sun di Memphis (per intenderci, quelli del primo Presley), vende oltre 28 milioni di copie: in scaletta, hit come “Where the Streets Have No Name” , “I Still Haven’t Found What I’m Looking For”, “With or Without You”, “Red Hill Miming Town” e “Mother of the Disappeared”. Il titolo dell’album fa riferimento alla Yucca brevifolia, l’albero di Giosuè, pianta originaria del sud ovest degli Stati Uniti.
10 Marzo 1903: a Davemport (Iowa) nasce Leon Bismarck “Bix” Beiderbecke. Affascinato dalla musica che risuona sui battelli che da Memphis risalgono il Mississippi, a 15 anni si avvicina alla cornetta, e rapidamente mette in mostra un talento cristallino. Un colore sonoro delicato, calmo e centrato, il vibrato pieno di relax, il respiro naturale, pochi virtuosismi: in confronto alla spinta hot di Armstrong, Bix può apparire un conservatore… Ma un conservatore straordinario. Bix mostra come il jazz, pur mantenendosi fedele alle radici afroamericane, possa essere anche lirico, gentile e dolce: insegnamento ripreso, agli inizi degli anni Cinquanta, dalla scuola cool di Chet Baker e Lennie Tristano.
11 Marzo 1971: Jim Morrison, il leader dei Doors, giunge all’Hotel George’s, a Parigi. La settimana seguente si trasferisce in un appartamento al 17 di Rue Beautreillis: e nella Ville Lumière rimarrà sino al 3 Luglio, data della sua morte.
12 Marzo 2013: a Londra, a 56 anni, ci lascia Clive Burr. Batterista dal feeling inimitabile e dalle performance ultra dinamiche, entra prima nei Samson e, nel 1979, negli Iron Maiden, con cui resta sino al 1982, incidendo tre album. Durante il tour The Beast on the Road riceve la notizia della morte improvvisa del padre: al ritorno dalle esequie scopre di esser stato sostituito dall’amico Nicko McBrain, tutt’oggi il batterista della band. Dopo una ventina d’anni passati in formazioni minori dell’heavy britannico, nel 2001 scopre di avere la sclerosi multipla: dovrà arrendersi dopo 12 anni di battaglia.
13 Marzo 1971: a Treviso nasce Giulio Casale. Giulio, a meno di 10 anni, legge “L’Apologia di Socrate” e frequenta Tenco, Endrigo; al liceo ripudia, per partito preso, le materie scientifiche e, per l’atteggiamento intransigente, si guadagna il soprannome di “Estremo”, che diventa la sua firma; a 19 anni rifiuta un ingaggio nella serie B di basket (e uno stipendio di 50 milioni di lire) perché “sarebbe dire si a una vita programmata”. E, nel 1991, fonda la band Estra: una delle migliori realtà del rock italiano. Ne ho parlato qui.
14 Marzo 1949: a Southport (UK) nasce John “Ollie” Halsall. Chitarrista di impronta rock-fusion, ha lavorato con The Rutles, Mike Patto, i Timebox, i Tempest e Kevin Ayers, conquistando ovunque l’apprezzamento dei colleghi: è, inoltre, uno dei pochissimi vibrafonisti d’ambito rock.
15 Marzo 1912: a Centerville (Texas) nasce Sam “Lightnin'” Hopkins. Chitarrista blues, dopo anni passati sulla strada, nel 1946 vince un’audizione col pianista Wilson Smith: nasce il duo “Thunder” Smith e “Lightin’” Hopkins, il “tuono e il fulmine”. Hopkins rappresenta il passaggio fra la naturalezza del blues rurale (l’arpeggio Piedmont, il rifiuto per la rigida scansione in dodici battute) e la modernità (i testi, che affrontano temi come la follia della guerra e il rombo della città). La vera fama arriverà solo negli anni Sessanta: nessun hippy resisterà al suo look cool, con occhiali scuri, cappello da cowboy e cicatrici da forzato sulle caviglie.