Domani avvenne: da lunedì 29 settembre 2025 a domenica 5 ottobre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

29 Settembre 2015: la copia originale del contratto di management firmato il 24 Gennaio 1962 fra Brian Epstein e gli allora sconosciuti Beatles è venduto all’asta da Sotheby’s per 365.000 sterline.

30 Settembre 1985: per la Island esce “Rain Dogs“, nono album del cantautore statunitense Tom Waits. Con questo disco, Tom prosegue e radicalizza il discorso poetico iniziato col precedente “Swordfishtrombones”: su sonorità sperimentali ed espressioniste, ricche di incursioni folk, blues, orientali, latine e jazz, si dispiegano storie di surreale disperazione e di vite ai margini. In scaletta, “Time”, “Jockey Full of Burbon”, la title track, “Big Black Mariah”, “Dowtown Train” e la straziante “Anywhere I Lay My Head”.

1° Ottobre 2018: a Mouriès (Francia) muore Shahnourh Varinag Aznavourian, in arte Charles Aznavour. Nato 94 anni prima a Parigi da genitori armeni, nel ’46 è scoperto da Édith Piaf, e segue la mitica cantante in tour: nel ’52, grazie ai concerti all’Olympia, e al brano “Sur ma vie”, raggiunge la fama internazionale… Fama confermata negli anni Sessanta con “Que c’est triste Venise” e “La Bohème”. Capace di cantare in sei lingue diverse, e grazie a una voce tenorile dal caratteristico vibrato, a una bulimica capacità di scrittura (mille le canzoni firmate), e a buone doti di attore, diventa una sorta di divinità pop francese, e di simbolo della memoria del genocidio armeno.

2 Ottobre 1995: per la Creation esce “(What’s the Story) Morning Glory?“, secondo album degli inglesi Oasis. Inciso in soli quindici giorni, questo disco incarna pregi e limiti del Britpop e, con i suoi 22 milioni di copie vendute, rappresenta il maggior successo commerciale della band dei fratelli Gallagher. In scaletta, hit fenomenali come “Wonderwall”, “Morning Glory”, “Don’t Look Back in Anger” e “Champagne Supernova”.

3 Ottobre 1962: ad Atene, da madre greca (Miss Grecia 1962, per l’esattezza) e padre gallese, nasce Tommy Lee. Arrivato a Los Angeles nel ’63, all’età di 9 anni si avvicina alla batteria, mostrando subito un gran talento: nel 1981, avvicinato dal bassista Nikki Sixx, si unisce a Vince Neil e Mick Mars, dando vita al famoso gruppo glam metal dei Mötley Crüe. Negli anni Novanta, Lee si fa notare per la turbolenta relazione con Pamela Anderson, e per gli abusi di alcol e droghe: uscito dalla tossicodipendenza, continua la carriera fra reunion e progetti estemporanei.

4 Ottobre 1975: a meno di un mese dalla sua uscita “Wish You Were Here”, nono album dei Pink Floyd, raggiunge il primo posto della classifica inglese.

5 Ottobre 1950: a Twickenham (UK) nasce “Fast” Eddie Clarke. Chitarrista elettrico, dopo anni di modesta visibilità e successo, nel 1975 si unisce ai Motörhead, in sostituzione del fuoriuscito Larry Wallis, dando vita alla formazione “classica” del gruppo, rimasta invariata sino al 1982.

Domani avvenne: da lunedì 6 gennaio 2025 a domenica 12 gennaio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

6 Gennaio 1999: a New York, a soli 36 anni, per complicazioni polmonari, si spegne il pianista francese Michel Petrucciani. Colpito alla nascita dalla malattia genetica nota come “Sindrome delle ossa di cristallo”, si dedica fin da bambino al pianoforte, rivelandosi un talento portentoso del jazz: nella sua breve ma folgorante carriera suona con tutto il gotha della musica sincopata e si aggiudica premi e riconoscimenti a non finire. I suoi resti riposano  al cimitero parigino di Père-Lachaise, accanto alla tomba di Fryderyk Chopin.

7 Gennaio 1972: per la RCA esce “Changes“, singolo di David Bowie estratto dall’album “Hunky Dory”, di cui è anche il primo brano in scaletta. Accompagnato dal pianoforte di Rick Wakeman, Bowie incide uno dei brani più noti e significativi della sua carriera: e sarà l’ultima canzone eseguita live da David, il 9 novembre 2006 , prima del ritiro dalle scene.

8 Gennaio 1935: a Tupelo (Mississippi), novant’anni fa, nasce Elvis Aaron Presley. Ma davvero occorre aggiungere altro? The King: e tanto basta.

9 Gennaio 1950: a New York nasce David Johansen. Cantante, nel 1971 incontra Sylvain Sylvain e Johnny Thunders, e fonda i New York Dolls: gruppo seminale del genere Glam, e con cui David resta fino al 1977, in qualità di autore e frontman. Lasciate le Bambole, dopo qualche anno riemerge con la geniale invenzione dell’alter ego Buster Poindexter: un crooner ironico e istrionico d’altri tempi, che gli dona una seconda giovinezza artistica.

10 Gennaio 2018: a Londra, a 68 anni, per una polmonite, muore “Fast” Eddie Clarke. Chitarrista elettrico, dopo anni di modesta visibilità e successo, nel 1975 si unisce ai Motörhead, in sostituzione del fuoriuscito Larry Wallis, dando vita alla formazione “classica” del gruppo, rimasta invariata sino al 1982.

11 Gennaio 1964: a oltre sei mesi dalla sua uscita il singolo “Louie Louie“, nella versione dei Kingsmen, arriva al secondo posto della classifica statunitense e – per la sua semplice brutalità – diventa uno dei brani preferiti dei college, e fonda virtualmente il movimento del Garage Rock. Ben 1.500 le cover registrate negli anni da ogni tipo di artista!

12 Gennaio 1993: il grande Van Morrison snobba la Rock and Roll Hall od Fame, declinando senza tanti complimenti la premiazione: “E’ una manifestazione troppo commerciale“, sbotta. Il burbero e imprevedibile cantante e autore irlandese mette a segno un altro “colpo”: è il primo artista vivente a fare una pernacchia alla famosa istituzione statunitense. Tutto il mio rispetto!

Domani avvenne: da lunedì 26 dicembre 2022 a domenica 1° gennaio 2023

26 Dicembre 1951: a Dayton (Ohio) nasce John Scofield. Chitarrista e autore jazz, dopo i primi anni di “jazz puro”, grazie a Billy Cobham si avvicina al nascente mondo del jazz-rock, e successivamente approda al funk: ma, sempre curioso, a fine anni 80 prima si approccia allo swing, e poi al soul-jazz del Sud… Un vero nomade stilistico, e sempre di altissimo livello.

27 Dicembre 1975: a poco più di un mese dalla sua pubblicazione, il quarto album dei Queen, “A Night at the Opera“, vola al primo posto della classifica inglese. Disco multiforme ed eclettico, annovera in scaletta “I’m in Love with My Car”, “Love of My Life”, “You’re My Best Friend” e il singolo-capolavoro “Bohemian Rhapsody”.

28 Dicembre 2015: a Los Angeles, a 70 anni, muore Ian Fraser Kilmister, in arte Lemmy. Bassista elettrico, nel 1971 è negli Hawkwind, storico gruppo space rock inglese, che lascia dopo 4 anni per fondare il trio dei Motörhead, che propone un innovativo crossover fra metal, punk, speed e rock’n’roll: e inizia la leggenda. Il suo look dai baffoni ottocenteschi e simboli prussiani, la voce roca, il cappello da cowboy, la testa protesa costantemente verso il microfono (appeso in alto) ne fanno una delle icone più truci e assieme simpatiche del rock.

29 Dicembre 1984: a poco più di tre settimane dalla sua uscita, il singolo di beneficenza “Do They Know It’s Christmas?“, della Band Aid, va al primo posto della classifica inglese, dove resta 5 settimane: in Inghilterra vende tre milioni di copie in meno di un mese, e si piazza alle top hit di altri 13 paesi. La cifra raccolta sfiora gli 8 milioni di pounds!

30 Dicembre 1952: a Tunica (Mississippi), a soli 52 anni, muore Willie Brown, bluesman rurale sodale del mitico Son House. Nonostante una discografia ridottissima, Willie è una figura fondamentale, un nodo centrale nella rete di scambi e comuni elaborazioni su cui il Delta Blues si forma e vive.

31 Dicembre 1942: a Poulton-le-Fylde (UK) nasce Andrew “Andy” Summers. Chitarrista elettrico, attraversa gli anni Sessanta e inizio Settanta come turnista, fra Eric Burdon, Zoot Money, Soft Machine e Jon Lord: la svolta arriva nel 1977, quando entra nei Police e conquista la fama mondiale. Il suo è uno stile particolare, con un sound ricco di riverbero, accordi sospesi e aperti, che si inserisce fra il basso di Sting e la batteria di Copeland in modo unico e magistrale.

1° Gennaio 2003: a Montemagno di Camaiore (Lucca), poco prima di compiere 64 anni, ci lascia Giorgio Gaberščik , in arte Giorgio Gaber. Chitarrista, autore, cantante, attore, pensatore lucido e disincantato, amico di Jannacci e Celentano, inventore – assieme a Sandro Luporini – del “teatro canzone”, titolare di una trentina di album… Uno dei vertici non solo del cantautorato, ma anche del pensiero italiano.

Domani avvenne: da lunedì 20 dicembre 2021 a domenica 26 dicembre

20 Dicembre 1957: a Barking (UK) nasce Billy Bragg. Dopo i primi passi nel gruppo punk Riff Raff, Billy inizia a girare i pub armato di sola chitarra, come un vecchio protest songster del Village. E tale resta per tutta la sua lunga carriera: Bragg si spende per una canzone decisamente politicizzata, anti Thatcher prima e pro Labour dopo, a favore della working class e contro le ideologie di destra. Dice di sé: “ Io non sono un cantautore politico. Sono un cantautore onesto e cerco di scrivere onestamente su ciò che vedo intorno a me in questo momento”. Chapeau!

21 Dicembre 1960: negli studi della Atlantic, il sassofonista Ornette Coleman incide “Free Jazz: a Collective Improvvisation“. Opera complessa e ostica, consta di un’unica improvvisazione free form di 40 minuti, gestita in contemporanea da due quartetti (uno collocato sul canale destro dello stereo, l’altro sul sinistro): il disco, pubblicato nel 1961, è considerato il punto di partenza per lo sviluppo del movimento “Free Jazz”. D’altronde, basta leggere il titolo!

22 Dicembre 1948: a Chicago nasce Rick Nielsen. Chitarrista elettrico, nel 1973 fonda i Cheap Trick: dopo aver aperto per artisti di fama mondiale, la band riesce a stringere un contratto con la Epic, e nel 1977 ottiene i primi successi. Il live “At Budokan” (1979) proietta i Cheap Trick verso la fama mondiale, grazie a un Power Pop citazionista e fracassone. Famose le loro “I Want You To Want Me” e “Surrender”.

23 Dicembre 1941: a Eugene (Oregon) nasce Tim Hardin. Cantante e autore di spirito folk, fra i più assidui frequentatori del Greenwich Village, riesce a ottenere un contratto solo nel 1966, ma ottiene subito buona notorietà con brani come “If I Were a Carpenter” e “Reason to Believe”… Ma purtroppo la dipendenza da eroina, forse contratta durante il periodo nei Marines, ne mina la salute e la costanza: e nel 1980 ne segnerà la fine.

24 Dicembre 1945: a Stoke-on-Trent (UK) emette il primo grugnito Ian Fraser Kilmister. A 10 anni guadagna il soprannome di Lemmy (“caprone”), che lo accompagnerà per tutta la vita: bassista elettrico, nel 1971 entra negli Hawkwind, storico gruppo space rock inglese, che deve lasciare dopo 4 anni, a causa di un arresto per uso di anfetamine. Subito dopo fonda il trio dei Motörhead, che propone un innovativo crossover fra metal, punk, speed e rock’n’roll: e inizia la leggenda. Il suo look dai baffoni ottocenteschi e simboli prussiani, la voce roca, il cappello da cowboy, la testa protesa costantemente verso il microfono (appeso in alto) ne fanno una delle icone più truci e assieme simpatiche del rock.

25 Dicembre 2006: ad Atlanta, provato da un tumore alla prostata, e stroncato da un’aritmia cardiaca sopravvenuta a seguito di una polmonite, a 73 ci lascia James Brown. Il “padrino del Soul”, l’uomo di “Sex Machine”, “I Got You” e “It’s a Man’s Man’s Man’s World”, il fiero Repubblicano che rifugge ogni paternalismo e il “Soul Brother Number One” della comunità nera, si è meritato fino alla fine il titolo di “hardest working man in show business“: il suo ultimo concerto avviene il 21 Dicembre 2006, quattro giorni prima della morte.

26 Dicembre 1976: i Sex Pistols, ai Wessex Studios di Londra, incidono lo storico singolo “God Save the Queen“. Uno dei brani più famosi e provocatori del punk inglese doveva in origine chiamarsi “No Future”, ma l’astuto manager Malcolm McLaren convince la band a cambiarne il titolo e a ritardarne l’uscita, per farla coincidere con il Giubileo per il 25° anniversario della salita al trono di Elisabetta II. Dichiarò il leader Johnny Rotten: “Non si scrive una canzone così perché si odiano gli inglesi. Si scrive una canzone come questa perché si amano e si è stanchi di vederli maltrattati”.

Domani avvenne: da lunedì 9 novembre 2020 a domenica 15 novembre

9 Novembre 1941: a Berkeley (California) nasce Tom Fogerty. Dopo l’esperienza in gruppi amatoriali di rock’n’roll, nel 1962 entra nel gruppo del fratello minore John, The Blue Velvets: complesso che, nel ’65, diventa The Golliwogs, e nel ’68 assume il definitivo e leggendario nome di Creedence Clearwater Revival. Invidioso del talento compositivo e dalla iconica voce del più dotato fratello, Tom lascia i Creedence nel ’71 e intraprende un’incerta carriera solista: il resto della vita – terminata nel 1990 – sarà spesa in continue liti personali e giudiziarie con John.

10 Novembre 2015: all’età di 77 anni, dopo aver tenuto un concerto a Madrid (Spagna) ci lascia Allen Toussaint. Pianista e compositore, a 17 anni inizia a suonare nei nightclub di New Orleans, e a fine degli anni Cinquanta fonda una casa discografica prestando il suo  genio di autore e produttore ad alcuni talenti locali (Irma Thomas, Ernie K-Doe Benny Spellman e i Neville Brothers), con brani (“Pain in My Heart”, “Time is On My Side”, “Fortune Teller”) che troveranno fama tardiva nelle cover milionarie di rocker del calibro di Rolling Stones, Yardbirds, Otis Redding, The Who e Ringo Starr.

11 Novembre 2015: a Londra, dopo una lunga malattia, muore “Philthy Animal” Taylor. Batterista, nel 1975 si unisce alla hard-rock band Motorhead, sostituendo Lucas Fox. Nel 1980, dopo la registrazione di “Ace of Spades”, ha un incidente al collo, che ne inibisce la capacità performativa per più di un anno. La sua carriera nei Motorhead si interrompe nel 1984, per poi riallacciarsi nel 1987 e fino al ’92 (undici gli album incisi).

12 Novembre 1945: a Toronto (Canada) nasce Neil Young. Colpito da poliomielite infantile, si approccia alla musica da adolescente, passando prima attraverso gruppi garage e poi sposando il filone folk: emigrato negli Stati Uniti, nel ’66 fonda i Buffalo Springfield, e successivamente al loro scioglimento inizia ad alternare la carriera solistica (in compagnia della backing band Crazy Horse) alla collaborazione con Stephen Stills, Graham Nash e David Crosby. Una carriera di altissimo livello, la sua, e caratterizzata da un continuo rimbalzo fra gli amori della giovinezza: delicatissimi acquerelli folk, e chitarre elettriche rudemente strapazzate… Non per nulla, è stato insignito del titolo morale di “padre del grunge”.

13 Novembre 1964: i Rolling Stones pubblicano il singolo “Little Red Rooster“: cover dell’omonimo blues di Willie Dixon (già pubblicato da Howlin’ Wolf), è inciso ai Chess Studios di Chicago durante il tour negli States. Si tratta di un’eccellente rivisitazione, con una scintillante performance di Brian Jones alla slide, premiata da un numero uno in classifica (rarità assoluta per un pezzo blues).

14 Novembre 1952: la rivista New Musical Express pubblica la prima “Record Hit Parade” mai data alle stampe nel Regno Unito. Al primo posto troviamo “Here in My Heart” di Al Martino.

15 Novembre 1966: i Doors firmano un contratto discografico con la Elektra, che prevede la realizzazione di 7 album. Il presidente della casa discografica, Jac Holzman, è introdotto ai Doors dalle raccomandazioni di Arthur Lee, cantante dei Love (già sotto contratto Elektra): dopo alcune settimane di titubanze, grazie ad alcune performance magnetiche cui assiste, alla fine Jac si convince: e il resto è storia.

Domani avvenne: da lunedì 16 settembre 2019 a domenica 22

“Settembre, è tempo di dominare il fuoco”

16 Settembre 1977:  il frontman e chitarrista dei Tyrannosaurus Rex, ispiratore di David Bowie e primo demiurgo del Glam Rock, Marc Bolan (nome d’arte di Mark Feld), muore a Londra, a sole due settimane dal trentesimo compleanno. Dopo una cena, alla guida una Mini, perde il controllo e va a sbattere contro un albero: anni prima, scherzando, aveva dichiarato che non sarebbe morto a bordo di una Porsche, come il suo idolo James Dean, ma che essendo basso di statura gli sarebbe potuto capitare guidando una Mini…

17 Settembre 1926: a Memphis nasce William “Billy” Black. Contrabbassista semi-professionista di ambito honky-tonk (per mantenersi lavora alla fabbrica Firestone), nel 1954 è chiamato dal produttore Sam Phillips per accompagnare, assieme al chitarrista Scotty Moore, un giovane di belle speranze, tal Elvis Presley. I “Blue Moon Boys” (così si faranno chiamare) sono il gruppo con cui Elvis sale alla ribalta, e passa dalla piccola Sun Records alla major RCA: ma nel ’57, complici i diktat del Colonnello Parker, arriva la rottura. Black fonda allora un piccolo complesso, il Bill Black’s Combo, che ottiene un discreto successo col singolo “Smokie”. Il suo stile al contrabbasso, carico di slap, e il suo modo di stare sul palco, dall’allegria contagiosa, sono una delle chiavi del successo del giovane Presley.

18 Settembre 1899: il pianista di colore Scott Joplin deposita lo spartito di “Maple Leaf Rag“, per l’editore “John Stark and Son”. Questa composizione contende a “The Entertainer”, dello stesso Joplin, il primato di partitura ragtime strumentale più famosa e venduta della storia: si parla di oltre un milione di spartiti in tutti gli Stati Uniti, cifra che ha poi permesso a Scott di vivere di diritti d’autore per il resto della sua breve vita.

19 Settembre 2006: a 77 anni passa a miglior vita (forse…) Danny Flores, in arte Chuck Rio. Saxofonista e chitarrista, nel ’57 con l’aiuto di altri professionisti fonda il gruppo The Champs: durante una session col cantante rockabilly Dave Burgess, i tre compari prendono una pausa e si lanciano in una jam infuocata: un riff dalla sbalorditiva orecchiabilità, immerso in un tripudio di umori latini e con un caldissimo assolo di sax nel break… Il testo è un trionfo di minimalismo: la parola “Tequila”, pronunciata per tre volte con tono torvo e cavernoso, è anche un titolo perfetto. Il disco di Burgess esce a Gennaio del 1958, ma è il lato B, “Tequila”– scoperto e lanciato da un dj di Cleveland – a scalare le hit e  volare al primo posto della Hot100.

20 Settembre 1947: a Bagnara Calabra nasce Domenica Rita Adriana Bertè. Mimì (questo il suo soprannome infantile) debutta nel ’62 come “cantante yè-yè”, ma trova la sua strada solo nel ’71: adotta il nome d’arte di Mia Martini (“Mia” come “Mia Farrow”, e “Martini” perchè è una delle parole italiane più famose all’estero), pubblica l’importante album “Oltre la collina”, e inizia una carriera di alterne fortune commerciali (“Minuetto”, “Piccolo uomo”, “Almeno tu nell’universo”, “Gli uomini non cambiano”), sempre all’insegna dell’unanime apprezzamento della critica e di una voce di grande duttilità ed espressività. Ma la vita non sarà facile: anzi…

21 Settembre 1954: a Chesterfield (UK) nasce Phil Taylor. Batterista di furiosa esuberanza, nel 1975 si unisce alla rock’n’hard band Motorhead, e si guadagna il nomignolo di Philthy Animal Taylor: la sua permanenza nel complesso, fra liti, riappacificazioni e progetti paralleli, si protrae sino al 1992.

22 Settembre 1985: a Champaign, Illinois, prende il via il primo Farm Aid, concerto di beneficenza per raccogliere fondi a sostegno delle imprese agricole familiari, in grave crisi finanziaria. Grazie alla partecipazione volontaria di star come Bob Dylan, Billy Joel, B.B. King, Roy Orbison, Bon Jovi, Carole King, Willie Nelson, Lou Reed, Neil Young e Tom Petty, riesce a raccogliere ben 9 milioni di dollari. Fatta eccezione per il 1991, il Farm Aid è diventato da allora un evento a cadenza annuale.