Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!
9 Settembre 2014: a Howe (UK), a soli 50 anni, muore (per “cause sospette”) Robert “Throb” Young. A scuola conosce il cantante Bobby Gillespie e con lui, nel 1984, entra a far parte dei Primal Scream, inizialmente come bassista e poi come chitarrista. Nei Primal Scream, gruppo noto per un crossover continuo fra acid house, rock, indie, elettronica e britpop, Throb resta dalla fondazione sino al 2006, quando ne esce per motivi personali.
10 Settembre 2019: a Waller (Texas), a 58 anni, ci lascia Daniel Johnston. Spirito candido, minato da continui crolli nervosi, e lucidissimo talento della musica moderna, percorre la sua stravagante carriera attraverso incisioni amatoriali, ricoveri, una discografia frammentaria e l’incondizionata ammirazione di Kurt Kobain, David Bowie e Sonic Youth: in una parola, è “il più grande outsider dell’ultima scuola di cantautori americani”.
11 Settembre 1914: è pubblicato lo spartito di “St. Louis Blues“, a firma del cornettista e autore W.C. Handy. Uno dei primissimi blues a conquistare visibilità universale, vendite e autorevolezza, è un vero e proprio monumento della musica americana, eseguito da tutte le cantanti di genere degli anni Venti, e poi traghettato nel repertorio jazz. In Italia, durante il Fascismo, la canzone è tradotta – in ottemperanza all’isteria autarchica – col ridicolo titolo de “Le tristezze di San Luigi”. Ne ho parlato QUI.
12 Settembre 1989: per la Geffen Records esce “Pump“, decimo album degli statunitensi Aerosmith. Long playing vario e grintoso, mostra i “toxic twins” Tyler e Perry in grande spolvero: grazie anche all’aiuto del producer Desmond Child, gli Aerosmith confezionano un attraente compendio di rock diretti (“F.I.N.E.”), ballate elettriche (“What It Takes”), brani di denuncia (“Janie’s Got a Gun”) e canzoni acchiappa-classifiche (“Love in an Elevator”). Sette milioni le copie vendute.
13 Settembre 1922: a Texas City nasce Tony Russell “Charles” Brown. Cantante e pianista, nel 1943 entra nei Johnny Moore’s Three Blazers, e ne diventa il leader. Il blues di Charles è pacato, soffice, morbido: il ritmo imposto dai bassi del pianoforte è leggero, e la voce è chiara, rilassata, dalla dizione perfetta. Grazie a “Driftin’ Blues”, “Get Yourself Another Fool” e “Trouble blues”, Brown diventa il maestro incontrastato del nuovo stile da club, e influenza un’intera generazione di musicisti.
14 Settembre 1938: su un aereo che sorvola Tripoli, nasce Franco Califano. Personaggio eccentrico, donnaiolo, disincantato e ironico, conosce il primo successo con la scrittura dei testi di “E la chiamano estate” e “La musica è finita”: nel ’73 è l’ora di “Minuetto” e dei primi lavori solisti, con hit come “Tutto il resto è noia”. Accanto al successo arrivano i guai giudiziari, con l’accusa di spaccio di cocaina, poi rivelatasi senza fondamento. Il “Califfo”, sulla lapide, ha voluto apposto il titolo di una sua canzone: “Non escludo il ritorno”.
15 Settembre 2004: a Los Angeles, dopo una lunga battaglia contro un cancro alla prostata, a 56 anni muore John William Cummings, noto ai più come Johnny Ramone. Chitarrista, assieme al cantante Joey Ramone è l’unico membro rimasto nella storica punk band Ramones dalla sua fondazione sino al 1996, anno dello scioglimento. Contrariamente alla maggior parte degli artisti a stelle e strisce, Johnny si è sempre dichiarato fieramente repubblicano: Ronald Reagan e George Bush i suoi miti!