Domani avvenne: da lunedì 30 maggio 2022 a domenica 5 giugno

30 Maggio 1966: a Santa Monica (California) nasce Stephen Malkmus. Ragazzo problematico, trova la sua salvezza nella chitarra, ed entra in  diversi gruppi amatoriali: nel 1989, assieme all’amico d’infanzia Scott “Spiral Stairs” Kannberg forma i Pavement, in cui riveste il ruolo di cantante, chitarrista e autore principale. Nel 1992 arriva il primo disco, e i Pavement diventano fra i più importanti esponenti della scena indie e lo-fi degli anni Novanta.

31 Maggio 1938: a New York nasce Peter Yarrow. Cantante e chitarrista, è reclutato dal manager Albert Grossman per dare vita, a tavolino, a un trio folk: è il 1961, assieme a lui sono Paul Stookey e Mary Travers, e sono appena nati Peter, Paul & Mary, una piccola e grande leggenda del Folk Revival. Sono loro “Lemon Tree”, “500 Miles”, “If I Had a Hammer”, “Puff, the Magic Dragon”: i tre saranno inoltre fra i più importanti partecipanti alla storica marcia di Washington di Martin Luther King, e sarà proprio Yarrow a presentare Bob Dylan nello scandaloso “concerto elettrico” di Newport.

1° Giugno 1985: per la A&M esce “The Dream of the Blue Turtles“, il primo album solista di Sting. Con questo lavoro Sting approfondisce la direzione intrapresa nell’ultimo lavoro dei Police, arricchendola di riferimenti a jazz e world music. Di primissimo piano i musicisti coinvolti: Brandford Marsalis, Darryl Jones e Omar Hakim. In scaletta, gran pezzi come “If You Love Somebody Set Them Free”, “Russians”, “Love is the Seventh Wave” e “Fortress Around Your Heart”.

2 Giugno 1972: per la EMI esce “Obscured by Clouds“, settimo album dei Pink Floyd e colonna sonora del film “La Vallée” di Barbet Schroeder. Scritto in poco più di una settimana, contiene 10 brani, pochissimi dei quali utilizzati in modo sostanziale nella pellicola. Dal disco è estratto il singolo “Free Four”, che – inaspettatamente – apre ai Floyd le porte delle radio americane, e prepara il successo planetario all’imminente “The Dark Side of the Moon”.

3 Giugno 1942: a Chicago nasce Curtis Mayfield. Chitarrista, polistrumentista, autore e vocalist, inizia la carriera nel 1958, negli Impressions, dove propone una una variante levigata, orchestrale e jazzata, del Detroit Soul. Oltre alla scrittura in proprio, negli anni 60 compone anche parecchi hit conto terzi, e con la colonna sonora funky di “Super Fly” (1972) dà nerbo a uno dei più influenti film della Blaxploitation. Nella sua carriera ha ottenuto nove nomination ai Grammy Awards.

4 Giugno 1962: a Nova Milanese nasce Stefano Zandri: modello e cantante, prende il nome d’arte di Den Harrow (storpiatura del termine “denaro”), e negli anni Ottanta trova il successo con singoli come “Don’t Break My Heart”, “Bad Boy” e “Catch the Fox”. Alcuni anni dopo si scoprirà che Den Harrow non era, come pubblicizzato, americano, ma italiano; e, peggio ancora, che Den era stonato, e non ha cantato nessun pezzo, ma nei video ha semplicemente mosso le labbra… Al suo posto, i professionisti Tom Hooker e Anthony James.

5 Giugno 2002: a Hollywood (California) ci lascia, a causa di una overdose di eroina, Douglas Glenn Colvin, in arte Dee Dee Ramone. Nato in Virginia, e cresciuto a Berlino, a 16 anni giunge a New York, dove conosce John Cummings e Tamás Erdélyi, i futuri Johnny e Tommy Ramone: nel 1974, assieme a Joey Ramone, fonda i Ramones, storico gruppo punk americano, in cui Dee Dee assume il ruolo di bassista e importante autore. Nel 1989 lascia il gruppo, e tenta la strada del rap, ma non lascia mai veramente il suo primo amore, il punk: la morte lo coglie a soli 51 anni.

L’ultima luna: #3 – Luna calante

La luna e l’amore, quando non crescono più, calano

La luna calante incarna il momento in cui la natura e lo spirito rallentano, si radicano e si purificano, preparandosi alla rinascita: psicologicamente, siamo nel territorio dell’introspezione e della riflessione, e se vogliamo della malinconia.

Ed è sicuramente con malinconia che il grande Fred Buscaglione intona, con virile garbo da crooner, “Guarda che luna“:

Guarda che luna, guarda che mare,
da questa notte senza te dovrò restare
folle d’amore vorrei morire
mentre la luna di lassù mi sta a guardare

Stupisce un po’ una tale seriosità in chi per anni ha incarnato il personaggio del gangster dal cuore buono, impacciato e quasi comico nel voler riprodurre in salsa italiana le suggestioni hard boiled americane… Ma Fred, nel ’59, è un po’ stanco del ruolo che – con la complicità del geniale paroliere e amico Leo Chiosso – si è cucito addosso, e dichiara: «Prima che la gente mi volti le spalle, Fred il duro sparirà, ed io tornerò ad essere solo Ferdinando Buscaglione». E arrivano canzoni melodiche, come “Non partir”, “Al chiar di luna porto fortuna” (sempre lei, in cielo…) e appunto “Guarda che luna”: scritta da Cesare Pallesi e Walter Malgoni, è una canzone dalla melodia facilmente memorizzabile e dal forte impatto emotivo, anche se un filo troppo melodrammatica. Una canzone che è piaciuta (a Milva), piace (anche all‘insospettabile Paolo Nutini) e piacerà, e che – nella versione dell’altro Fred, Bongusto – è stata scelta da Pedro Almodovar per il suo film “La legge del desiderio”.

Continua a leggere “L’ultima luna: #3 – Luna calante”