Domani avvenne: da lunedì 23 agosto 2021 a domenica 29 agosto

23 Agosto 1994: per la Columbia esce “Grace“, il debutto discografico del figlio d’arte Jeff Buckley. Costruito sulla voce, espressiva e personale, al limite del mistico, di Jeff, l’album mette in mostra un forte eclettismo stilistico (come argutamente dichiarò la rivista musicale Rolling Stone, un lavoro «a metà strada fra metallo e angeli»). In scaletta, “Mojo Pin”, “Grace”, “Eternal Life” e la dolcissima rilettura di “Hallelujah” di Cohen. 

24 Agosto 1943: a Berkeley (California), da madre spagnola e padre di origini italiane, nasce John Cipollina. Chitarrista di grande originalità e creatività, e dal sound unico, è principalmente conosciuto per la sua partecipazione ai Quicksilver Messenger Service, uno dei gruppi più rappresentativi dell’Acid Rock californiano. Non si contano i progetti estemporanei e le collaborazioni.

25 Agosto 1967: a Belleville (Illinois) nasce Jeff Tweedy. Polistrumentista e autore, assieme all’amico Jay Farrar inizia la carriera nel gruppo rockabilly The Plebes, che nel 1987 cambia nome nel definitivo Uncle Tupelo: band seminale, titolare di una formula originale, a cavallo fra country, indie e rock alternativo. Artista poliedrico, Jeff ha successivamente fondato i Wilco.

26 Agosto 1981: a Croton-on-Hudson (New York), all’età di 67 anni, ci lascia Lee Hays. Artista poliedrico (attore, poeta, folksinger, agitatore sindacale, insegnante e polemista), nel 1940 è reclutato da Pete Seeger per l’avventura degli Almanac Singers, sorta di primordiale “comune” musicale di stanza al Greenwich Village. Lee segue poi l’amico nella fondazione della People’s Song (l’ala musicale del sindacato comunista americano), e nel gruppo dei Weavers: sua è la firma sulla famosissima “If I had a hammer”.

27 Agosto 1991: per la Epic Records esce “Ten“, l’album d’esordio dei Pearl Jam. Vero e proprio manifesto (assieme a “Nevermind” dei Nirvana) del movimento grunge, il disco esibisce veri e propri classici della band, come “Jeremy”, “Alive”, “Even Flow” e “Once”. Molti brani sono nati come strumentali cui Eddie Vedder ha aggiunto le parole, pochi mesi dopo essersi unito alla formazione. Il titolo “Ten” è un riferimento al numero di maglia del giocatore di pallacanestro Mookie Blaylock, dal quale il gruppo aveva inizialmente preso il nome.

28 Agosto 1991: a Lutry (Svizzera) ci lascia, a soli 52 anni, Brian Maurice Holden, in arte Vince Taylor. Giovane teddy boy inglese col mito di Elvis e Gene Vincent, nel 1959 trova la fama col singolo autografo “Brand New Cadillac“, sorretto da un pulsante giro di chitarra. Straordinario cantante, autentico animale da palcoscenico, con la sua immancabile giacca di pelle e catena da biker al collo, non incontra purtroppo la meritata fortuna: e dopo una manciata d’anni cade nell’oblio… Ma del suo straordinario singolo si ricorderanno i Clash, nel 1979, con la brillante cover presente in “London Calling”.

29 Agosto 1955: a San Diego (California), da una famiglia di immigrati greci, nasce Diamanda Galas. Artista performativa e cantante dal canto espressionista, straziante e demoniaco, inizia la carriera a fianco del Living Theatre, per poi imboccare una strada personale, estrema e di non facile orecchiabilità. I suoi lavori, in cui ampia parte recita l’elettronica, sono esplorazioni del subconscio, fra magia e storia, ossessive e sperimentale: fra tutti svetta “Litanies Of Satan“, ispirato ai versi maledetti di Baudelaire.

La musica ribelle

L’entusiasmo per i teen-idol tiene compagnia ai giovani inglesi per circa quattro anni, dal 1958 al ’62, ma inizia presto a mostrare la corda: quel pubblico nato col rock’n’roll, e che per qualche tempo ha dovuto sopportare Steele e Faith, non si è dimenticato dei brividi trasmessi da Berry e Richard, e ha continuato a tenersi aggiornato: chi rincorrendo sulle frequenze radio i suoni non addomesticati del recente passato, chi seguendo i consigli delle poche riviste specializzate, chi ascoltando i dischi prestati da un amico, e chi passando le serate nei club.

Qualcuno è pure diventato un musicista… Ma non è una vita facile. Non che manchino gli spazi per suonare – e i numerosi Skiffle Club prima, e i Folk Club dopo, ne sono un esempio: è che, in questi anni, passare dal dilettantismo al successo è davvero un’impresa. Negli Stati Uniti al rock’n’roll (e alla teen music in genere) ci si era arrivati gradualmente, attraverso il rapporto continuo fra pubblico e artista, mediato da una rete capillare ed efficiente di radio specializzate e disc jockey indipendenti. In Inghilterra questo non è possibile: quattro major e due radio, per natura conservatrici, e null’altro. Se spettatori e musicisti vogliono comunicare, devono necessariamente bypassare il sistema e concentrarsi sulla faticosa trafila delle esibizioni dal vivo: banco di prova senza cui nessuna casa discografica scommetterà mai su un certo cantante.

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Domani avvenne: da lunedì 8 luglio 2019 a domenica 14 luglio

Ciaooooo…

8 Luglio 1914: a Pittsburgh nasce Billy Eckstine. Divenuto famoso come cantante dal profondo timbro baritonale, polistrumentista e leader di una big band, ha una importante influenza sul jazz moderno, e sul Be Bop in particolare: nella sua orchestra hanno infatti trovato ospitalità talenti non ancora noti come Dexter Gordon, Charlie Parker, Dizzy Gillespie, Miles Davis, Art Blakey e Sarah Vaughan. Billy è inoltre il primo nero a firmare un contratto (principesco) con una major, la MGM.

9 Luglio 1946: in Scozia vede la luce Ronald “Bon” Scott. Emigrato, a 6 anni, in Australia a seguito della famiglia, entra come cantante nella band Fraternity: poco dopo il loro scioglimento, e ripresosi da un brutto incidente motociclistico, Bon conosce i fratelli Angus e Malcolm Young, dei neo-formati AC/DC. Impressionati dal talento e dall’energia del ragazzo, gli Young licenziano il cantante Dave Evans e assumono in pianta stabile Scott: che rimarrà negli AC/DC in qualità di frontman e paroliere fino alla sua morte, nel 1980.

10 Luglio 2000: per la Parlphone, esce l’album di debutto dei Coldplay, “Parachutes“: a breve tempo dalla pubblicazione il disco arriva in testa alla classifica inglese, e ai primi posti di quelle mondiali. Fra i brani, dominati da sonorità acustiche e da testi molto intensi e personali, troviamo “Shiver”, “Yellow” e “Trouble”.

11 Luglio 1993: a Manhattan ci lascia, all’età di 82 anni, Mario Bauzá. Di nascita cubana, trombettista, autore e arrangiatore, grazie al lavoro con la band The Afro-Cubans si propone fra i più importanti responsabili della nascita del latin-jazz: genere di frontiera che accosta il jazz americano e i vivaci ritmi della tradizione cubana, e la cui onda d’urto si propagherà a lungo, investendo a cascata tutta la produzione moderna.

12 Luglio 1950: a Brooklyn nasce Paul Charles Caravello. Figlio di immigrati siciliani, per imitare il suo idolo Ringo Starr si fa comprare una batteria, e si sistema dietro alle pelli in alcune band amatoriali. Nel 1980, dopo un’audizione indetta per trovare un sostituto all’appena fuoriuscito Peter Criss, entra in pianta stabile nei Kiss col nome d’arte di Eric Carr, e adotta il travestimento della volpe.

13 Luglio 1939: sul 78 giri della Brunswich Records “The Bottom of My Heart” / “Melancholy Mood”, a nome di Harry James and His Orchestra, fa il suo debutto discografico assoluto il ventitreenne cantante Frank Sinatra. E sono passati 80 anni…

14 Luglio 1939: nel Middlesex nasce Brian Maurice Holden. Sponsorizzato dal cognato Joe Barbera (sì, quello dei cartoon), l’inquieto Brian si lancia nell’ardua impresa di portare il rock’n’roll nella fredda Inghilterra. Con lo pseudonimo di Vince Taylor pubblica, nel ’59, la grandiosa “Brand New Cadillac”, e sbanca le classifiche di mezza Europa. Un’accoppiata fantastica: Vince è uno straordinario cantante, un animale da palcoscenico che, con la sua immancabile giacca di pelle e catena da biker al collo, fa il verso all’americano Gene Vincent; mentre la canzone, torva quanto basta, e sorretta da un pulsante giro di chitarra, beneficia di un brillante assolo dell’ottimo Joe Moretti. E della sua canzone si ricorderanno i Clash, giusto vent’anni dopo.