Domani avvenne: da lunedì 28 marzo 2022 a domenica 3 aprile

28 Marzo 1922: a Fondi (Terra di Lavoro, ora Latina), giusto 100 anni fa, nasce Felice Chiusano. Chitarrista e batterista, ottiene il primo impiego presso la EIAR come cantante a disposizione delle orchestre radiofoniche: nel 1941 entra nel Quartetto Ritmo, che cambia subito nome in Quartetto Cetra, e in cui Chiusano resta fino alla morte, avvenuta nel 1990. Per intenderci, Chiusano è il calvo del quartetto!

29 Marzo 1979: per la A&M Records esce “Breakfast in America“, il sesto album del gruppo inglese Supertramp. Questo disco, scritto interamente da Rick Davies e Roger Hodgson, segna il passaggio dallo stile prog della prima fase a un sound più commerciale, e vende oltre 18 milioni di copie in tutto il mondo. In scaletta, oltre alla title track, “The Logical Song, “Goodbye Strangere “Take the Long Way Home“. Famosa la copertina, con una veduta surreale di New York in cui la Statua della Libertà (interpretata da un’attrice) regge un succo d’arancia e un menù, e i grattacieli sono ricavati da confezioni alimentari.

30 Marzo 1967: presso i Chelsea Manor Studios il fotografo Michael Cooper immortala i Beatles per la realizzazione di quella che diventerà la celeberrima copertina di “Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band”. Una delle realizzazioni pop più iconiche della storia raffigura i Beatles, vestiti come una band da parata coloratissima e psichedelica, circondati da un collage di più di 70 personaggi (fra cui Einstein, Brando, Marx, Poe, Lenny Bruce, Lewis Carrol, Mae West)… Il pubblico ideale davanti a cui avrebbero sognato di esibirsi. La copertina, inoltre, conterrebbe parecchie “prove” a supporto della teoria cospirazionista “Paul is Dead”.

31 Marzo 1948: ad Amsterdam nasce Thijs van Leer. Cantante, organista, flautista e autore, nel 1970 diventa noto come frontman e fondatore dei Focus, uno dei pochissimi gruppi olandesi famosi a livello mondiale. Il loro è uno prog ibrido, che unisce elementi classicheggianti a riff chitarristici e al caratteristico jodeling di van Leer.

1° Aprile 1984: a Los Angeles, a causa di una una revolverata, esplosa dal padre al termine dell’ennesima e burrascosa lite, ci lascia Marvin Gaye. Session man e autore in forze alla Tamla, passa al canto e trova il successo con pezzi come “Pride and Joy”, “How Sweet It is (To Be Loved by You)” e “I’ll Be Doggone”, e prosegue trionfalmente con “I Heard it Through the Grapevine” e “Sexual healing”… Ma il padre, tiranno domestico di inaudita crudeltà, non lascerà mai in pace il figlio, fino a segnarne la drammatica fine, a soli 45 anni.

2 Aprile 1942: a Lawton (Oklahoma) nasce Claude Russell Bridges, in arte Leon Russell. Polistrumentista, autore e produttore, nella sua carriera – iniziata come session man, e poi sviluppatasi in modo autonomo – ha composto alcuni top single come “A Song for You”, “This Masquerade” e “Tight Rope”, ha suonato negli album di Beach Boys, Dylan, Sinatra, Tina Turner, Rolling Stones, Joe Cocker, Eric Clapton, Ray Charles, e ha avuto anche una carriera solista di buon livello.

3 Aprile 1950: a New York, all’età di cinquant’anni, per un attacco cardiaco, ci lascia Kurt Weill. Il geniale compositore ha scritto la storia del musical tedesco prima (“L’opera da tre soldi” e “Mahagonny”, sempre con Bertolt Brecht) e americano poi (“The Fireband of Florence” e “Knickerbocker Holiday”), attraverso una tessitura sonora originalissima, contaminata da foxtrot, sincopi, dissonanze, canto e recitazione. Il rock e il pop attingeranno ad alcune sue composizioni, come farà Bobby Darin con “Mack the Knife” e Jim Morrison con “Alabama Song”.

Domani avvenne: da lunedì 14 dicembre 2020 a domenica 20 dicembre

14 Dicembre 1968: il singolo “I Heard It Through the Grapevine” raggiunge la vetta della Billboard 100, dove rimane per sette settimane: con le sue quattro milioni di copie vendute, è il maggior successo di sempre della Motown. Straordinario brano soul, scritto da  Norman Whitfield e Barrett Strong nel ’66, trova fortuna solo nella quarta versione, quella – avvolgente e sensuale – di Marvin Gaye: famosissima anche la cover dei Creedence Clearwater Revival.

15 Dicembre 1944: mentre sorvola il canale della Manica a bordo di un aereo militare, destinazione Parigi, il grande band leader jazz Glenn Miller scompare dai radar: il suo corpo non sarà mai ritrovato. L’ipotesi più credibile è che sia stato vittima del “fuoco amico” britannico; fra le varie teorie alternative, un suo rapimento da parte dei nazisti, che ne volevano fare un’esca per raggiungere il generale Eisenhower e ucciderlo. Fatto sta che il divulgatore della celeberrima “In the Mood”, e l’autore di “Moonlight Serenade”, quella tragica notte di Guerra sparisce per sempre: aveva solo 40 anni.

16 Dicembre 1988: a Oakland (California), stremato dall’HIV, ci lascia (a soli 41 anni) Sylvester James, per tutti semplicemente Sylvester. Cantante “disco”, omosessuale dichiarato, col suo falsetto lancia una serie di veri e propri fortunatissimi hit apripista degli anni Settanta, come “I (Who Have Nothing)”, “Do You Wanna Funk” e la famosa “You Make Me Feel (Mighty Real)“, più tardi riportata in auge da Jimmy Somerville.

17 Dicembre 1971: per la RCA esce “Hunky Dory“, il quarto album di David Bowie, e da molti critici considerato il suo “primo vero disco”, “un assortimento caleidoscopico di stili pop, un vasto melange cinematografico di arte alta e bassa, sessualità ambigua, kitsch e classe“. Il titolo è uno slang che significa “eccellente”. Iconica la copertina, ispirata a un ritratto di Greta Garbo: un primo piano di Bowie con lo sguardo sognante e malinconico, i lunghi capelli biondi raccolti tra le mani, ricolorato in studio. In scaletta, classici come “Changes”, “Life on Mars?” e “Queen Bitch”.

18 Dicembre 1954: a Düsseldorf (Germania) nasce Ulrich “Uli” Roth. Chitarrista elettrico di ispirazione hendrixiana, nel 1973 entra nella hard rock band degli Scorpions, in cui rimane fino al 1978. Successivamente intraprende una carriera solista di buona fortuna, espandendo la ricerca armonica verso la tradizione classica e dando spettacolo in giro per il mondo, con esibizioni di alto livello tecnico.

19 Dicembre 2010: a Maui (Hawaii), il chitarrista latin-rock Carlos Santana sposa Cindy Blackwell: ottima batterista rock e jazz che ha suonato – fra gli altri – con Lenny Krawitz, Ron Carter, Bill Laswell e lo stesso Santana. La proposta di matrimonio di Carlos le è arrivata pubblicamente, durante un suo concerto a Chicago.

20 Dicembre 1999: a Nashville (Tennessee), all’età di 85 anni, muore il cantante e autore di origine canadese Clarence Eugene “Hank” Snow, uno dei più famosi artisti country & western del secolo scorso. Al suo attivo, oltre 140 album, e 85 hit di Billboard, fra cui “I’m Moving On”, “The Rhumba Boogie” e “I Don’t Hurt Anymore”.

Domani avvenne: da lunedì 18 maggio 2020 a domenica 24 maggio

18 Maggio 1968: al Gulfstream Park in Hallandale (presso Miami, Florida) prende il via la due giorni del Miami Pop Festival. Nel cartellone troviamo rockstar come Jimi Hendrix, The Mothers of Invention di Frank Zappa, Blue Cheer, Chuck Berry, John Lee Hooker, The Crazy World of Arthur Brown. Il secondo giorno diluviò: e da questo Hendrix prese ispirazione per scrivere “Rainy Day, Dream Away”.

19 Maggio 1945: a Londra nasce Pete Townshend. Dopo le prime lezioni di banjo nella scuola, conosce il bassista John Entwhistle; nei corridoi i due incontrano il cantante Roger Daltrey, attivo nella band Detours, e uniscono le forze. Con il successivo ingresso del batterista Keith Moon nascono, nel 1964, The Who, uno dei gruppi più di successo e influenti della storia, in cui Pete ricopre il ruolo di chitarrista e principale autore del repertorio. Uno dei geni della canzone rock, senza alcun dubbio.

20 Maggio 1954: a Milwaukee (Winsconsin) nasce Guy Hoffman. Batterista e cantante, è noto per la partecipazione nelle band indie  Oil Tasters, BoDeans e Violent Femmes.

21 Maggio 1971: Marvin Gaye pubblica lo storico album “What’s Going On“, pietra miliare della musica black. Il disco (prodotto dalla Tamla-Motown) affronta temi come l’abuso di droga, la povertà e la guerra del Vietnam, narrati dal punto di vista dei veterani di ritorno dal conflitto e delusi dalla situazione in patria. Per la sua forte coerenza narrativa – una novità nel campo del Soul di Detroit – può esser considerato una sorta di concept album.

22 Maggio 1959: a Davyhulme, presso Manchester (UK) nasce Steve Patrick Morrissey. Ragazzo solitario, passa gran parte dell’adolescenza chiuso in casa, a leggere incessantemente Oscar Wilde, e a venerare James Dean e Virginia Woolf. Fra il 1977 e l’81 tenta l’avventura, come cantante e autore, in alcune band amatoriali, fino a quando l’incontro con il chitarrista Johnny Marr dà origine agli Smiths: leggendario gruppo alternative rock considerato fra i più influenti di sempre. Morrissey è ritenuto uno dei più grandi parolieri della storia della musica britannica e i suoi testi (sferzanti e mai banali) sono divenuti anche oggetto di studio accademico: bersagli preferiti sono la famiglia reale e il gotha della istituzioni politiche inglesi.

23 Maggio 1953: a Oxford vede la luce Rick Fenn. Chitarrista, è noto per la partecipazione al gruppo 10CC, bizzarro ensemble a cavallo fra art rock, progressive, glam e freak: negli anni 80 ha collaborato con Nick Mason, batterista dei Pink Floyd, con Mike Oldfield e Rick Wakeman.

24 Maggio 1947: a Chicago nasce Cynthia Albritton. Timida e inibita, alla fine degli anni Sessanta riesce a “sbloccarsi” e diventa una delle goupie più attive (e creative) di sempre. Prendendo spunto da una lezione d’arte al college, ha l’idea di fare dei calchi in gesso degli organi genitali maschili in erezione delle rockstar, e trova il suo primo cliente in Jimi Hendrix. Assunto il nome d’arte di Cynthia Plaster Caster, diventa un vero e proprio mito vivente, sovvenzionata anche da Frank Zappa: l’idea di una mostra dei suoi calchi dovrà però aspettare sino al 2000. I Kiss le hanno dedicato la canzone “Plaster Caster, e il nostro Caparezza l’ha citata all’interno del singolo “La rivoluzione del sessintutto“.

Domani avvenne: da lunedì 1 aprile 2019 a domenica 7 aprile

Pesce d’Aprile? No, il solito e affettuoso augurio di buona settimana.

 

1 Aprile 2017: Bob Dylan, dopo mesi di attesa, ritira a Stoccolma il Premio Nobel per la Letteratura, assegnatogli il 13 Ottobre 2016. Il tutto in una cerimonia privata, durante una sosta della sua tournée mondiale.

2 Aprile 1939: a Washington nasce Marvin Pentz Gay. Per allontanarsi dal padre (ministro di culto e tiranno domestico di inaudita crudeltà) ed evitare boccacceschi giochi di parole, adotta il nome d’arte di Marvin Gaye e diventa uno dei nomi di punta del Motown Soul.

3 Aprile 2007: in un’intervista al New Musical Express, il chitarrista degli Stones, Keith Richards, dichiara di aver fumato le ceneri del padre. I dubbi sulla veridicità dell’episodio restano, ma è bello pensare che sia capitato 🙂

4 Aprile 1913: a Jug’s Corner, in pieno Mississippi, nasce McKinley Morganfield. Bambino vivace, appena può scappa a sguazzare nel limo del Mississippi, meritandosi così il soprannome che lo renderà famoso: Muddy Waters. Quasi superfluo sottolinearlo, Muddy è il Re del blues di Chicago, e uno degli artisti più influenti della storia del rock.

5 Aprile 1934: a Napoli, all’età di 74 anni, ci lascia Salvatore Di Giacomo. Poeta, drammaturgo, saggista e novelliere nero, è uno degli artefici della stagione d’oro della canzone napoletana: sue le notissime “Marechiaro” e “Era de Maggio”.

6 Aprile 1942: a Roma, da una famiglia italo-tedesca, nasce Anita Pallenberg. Modella, attrice e stilista, deve parte della sua fama alle liason con l’artista Mario Schifano, e con i rocker Brian Jones prima, e Keith Richards poi (da cui ha tre figli).

7 Aprile 1920: Ravi Shankar nasce a Varanasi, India. Virtuoso del sitar, diviene noto ai rock fan per l’amicizia con George Harrison, e per le partecipazioni  ai festival di Monterey, di Woodstock e al Concerto per il Bangladesh. La cantante Norah Jones è sua figlia.