Domani avvenne: da lunedì 29 agosto 2022 a domenica 4 settembre

29 Agosto 1924: a Tuscaloosa (Alabama) nasce Ruth Lee Jones, in arte Dinah Washington. Cantante, presto trasferitasi a Chicago, nel 1942 entra nel giro del canto jazz, notata da Lionel Hampton, e nel 1948 approccia il repertorio sofisticato della grande canzone americana. La voce penetrante, l’enunciazione cristallina e soprattutto un’impressionante versatilità consentono alla Washington di non soffermarsi troppo su un genere, e di spaziare nel vasto mare della canzone moderna, influenzandone i destini: il solo stile in cui non si cimenta è il gospel!

30 Agosto 1969: per la Columbia Records esce l’omonimo album di debutto dei Santana. In questo lavoro, in gran parte strumentale, assieme all’inimitabile chitarra solista del grande Carlos, sono anche in chiara evidenza l’organo di Gregg Rolie, e la batteria del giovane talento Mike Shrieve. L’album sfrutta con tempestività la grande impressione rilasciata al Festival di Woodstock, appena due settimane prima, e piazza subito 2 milioni di copie. In scaletta “Evil Ways”, “Jingo” e “Soul Sacrifice”. Bellissima la copertina, un quadro a china con testa di leone, al cui interno si possono rintracciare profili femminili.

31 Agosto 2002: a New York, alla venerabile età di 94 anni, ci lascia Lionel Hampton. Vibrafonista jazz, dà al vibrafono un linguaggio, una fisionomia espressiva precisa e autonoma: talento naturale, sulla scena riesce a coinvolgere il pubblico con performance giocose, piene di energia e entusiasmo, di fisicità, di inventiva vulcanica. Il suo stile al vibrafono – come al piano, che suona con una curiosa tecnica a due dita – è cinetico, spettacolare, ritmico, ricco di citazioni e ammiccamenti.

1° Settembre 1987: per la I.R.S. Records esce “Document“, il quinto album degli statunitensi R.E.M.. Disco vivace e fresco, e che non a caso rappresenta il loro primo disco d’oro, contiene una serie di piccoli e grandi classici, come “The One I Love”, “Finest Worksong” e “It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)”, ripresa fra gli altri anche da Ligabue col titolo di “A che ora è la fine del mondo?”.

2 Settembre 1957: ad Hartford (Connecticut) nasce Steve Porcaro. Tastierista, figlio del celebre percussionista Joe Porcaro, assieme al fratello e batterista Jeff, nel 1976 fonda il gruppo dei Toto: complesso con cui incide sette album, e ottiene il successo mondiale. Successivamente Steve si è dedicato alle colonne sonore, e a occasionali collaborazioni di prestigio.

3 Settembre 1942: a Lima (Ohio) nasce Al Jardine. Trasferito a San Francisco con la famiglia, durante una partita di football conosce Brian Wilson: amico che milita, assieme a due fratelli, in un gruppo familiare dilettante. Presto Al si unisce ai tre, in qualità di bassista ma soprattutto chitarrista: con l’arrivo di Mike Love la formazione è al completo. Con i Beach Boys – perché di loro si tratta – resta nei successivi 35 anni, fatta eccezione per il periodo 1962-’63.

4 Settembre 1962: agli Abbey Road Studios, i Beatles – e, per la prima volta, con Ringo Starr alla batteria – effettuano la loro seconda session professionale. Nella giornata saranno incise la cover “How Do You Do It?” e soprattutto “Love Me Do”, che dopo un mese andrà a costituire il loro singolo d’esordio.

Domani avvenne: da lunedì 18 ottobre 2021 a domenica 24 ottobre

18 Ottobre 1941: a Wheeling (Ohio) nasce Billy Cox. Bassista elettrico, nel 1961, durante il periodo di leva, conosce il giovane Jimi Hendrix: i due entrano in amicizia, suonando anche episodicamente in locali di modesta importanza. Poi si perdono di vista, e nel ’67 la stella di Jimi esplode: e nel 1969, quando Noel Redding lascia libero il posto nella Experience, Billy è chiamato al suo posto. Con Jimi, Billy suona a Woodstock, e a seguire nel progetto estemporaneo della Band of Gypsys. Billy è oggi l’unico artista ancora vivente ad aver suonato con una certa regolarità assieme a Jimi Hendrix.

19 Ottobre 1988: a Detroit, alla bella età di 86 anni, ci lascia Eddie “Son” House, uno dei grandissimi del blues rurale del Delta. Il suo è un blues estremo, viscerale, aspro come il suo spirito, sempre dilaniato fra l’incenso del sacro e i miasmi del peccato. Dopo i successi degli anni Venti, messo a terra dalla Depressione, sparisce dalla scena: creduto ormai morto, nel ’64 è rintracciato e riportato a forza sulle scene: è l’inizio di una seconda giovinezza.

20 Ottobre 1960: “Only The Lonely“, singolo di Roy Orbison, dopo aver ben figurato negli Stati Uniti, raggiunge a sorpresa il primo posto della classifica inglese. E’ l’inizio di una carriera di successo, che lo vede addirittura rivaleggiare con i Beatles durante i primi tour inglesi in comune.

21 Ottobre 1957: a Los Angeles nasce Steve Lukather. Folgorato dai Beatles, a sette anni si fa regalare una chitarra, e a 17 anni inizia la carriera professionistica. Nel 1976 entra nei neo-formati Toto, in cui resta ininterrottamente sino al loro scioglimento ufficiale, nel 2019. Solista dallo stile eclettico e vicino alla fusion, ha svolto anche il mestiere di producer e autore, e ha suonato come session man a fianco di Michael Jackson, Jeff Beck, Elton John, Joe Cocker e molti altri.

22 Ottobre 1921: a Sète (Francia), 100 anni fa, nasce Georges Brassens. Dal padre, ateo e anarchico, assorbe una precisa ideologia personale e sociale, e si appassiona in egual misura alla musica e alla poesia: in tempo di guerra ripara a Parigi, presso la famiglia Planche, dove rimane ospite sino al 1966, e dove scrive gran parte del suo repertorio. Tutta la sua opera è dedicata agli emarginati, agli ultimi, ai dissidenti: un esempio raro di coerenza. In Italia, parte del suo canzoniere è stato egregiamente tradotto da Fabrizio De Andrè, per cui lo stesso Brassens espresse parole di ammirazione.

23 Ottobre 1966: ai De Lane Lea Studios di Londra, la Jimi Hendrix Experience incideHey Joe“: uscito sul mercato inglese come singolo a Dicembre, diventa rapidamente una hit, tanto da costringere i produttori americani ad inserirlo nella versione a stelle e strisce del primo album hendrixiano, “Are You Experienced?”. Attribuita inizialmente a Chet Powers, la canzone è ora ufficialmente censita a nome Billy Roberts: anche se è innegabile che tutti (o quasi) la identifichino come prodotto hendrixiano, grazie all’iconica versione eseguita a Monterey.

24 Ottobre 1976: a Montevarchi (AR) nasce Enrico Gabrielli. Polistrumentista, entra nel giro della musica sperimentale e della scena indie italiana, collaborando assieme a Marco Parente, Mariposa, Morgan e Afterhours: successivamente fonda i Calibro 35, ensemble dedito a energiche rivisitazioni delle colonne sonore dei poliziotteschi italiani. E continua ancora adesso a fare il musicista e produttore migrante, saltellando fra Capossela, Zen Circus, Baustelle, Nada e P J Harvey.

Domani avvenne: da lunedì 3 agosto 2020 a domenica 9 agosto

3 Agosto 1969: per la Fantasy Records esce “Green River“, il terzo album della rock band Creedence Clearwater Revival, e loro primo “numero uno” americano. In scaletta, “Cross-Tie Walker”, “Wrote a Song for Everyone” e l’hit internazionale “Bad Moon Rising”, utilizzato più volte dal cinema (“An American Werewolf in London” e “The Big Chill” i titoli più famosi). E notare che, nello stesso anno di “Green River”, i Creedence pubblicano altri 2 album!

4 Agosto 1969: a Belo Horizonte (Brasile), da famiglia di origine italiana, nasce Massimiliano “Max” Cavalera. Chitarrista metal, nel 1984 – assieme al fratello Igor, Jairo Guedz e Paulo Jr. – fonda la band dei Sepultura, capace di contaminare il trash metal con poliritmie ritmiche brasiliane e richiami all’avanguardia. In seguito alla prematura morte del figlio, Max lascia i “Sepu” e fonda i Soulfly, con cui continua le sue ardite sperimentazioni.

5 Agosto 1992: a Hidden Hills (California) ci lascia Jeff Porcaro, il batterista degli Steely Dan e dei Toto. Mentre è intento a spruzzare un pesticida nel giardino di casa, improvvisamente cade a terra privo di sensi: e a nulla vale la corsa in ospedale. Sulle cause si è detto di tutto: pare che la verità stia in un “banale” infarto, favorito da precedenti abusi di cocaina. Aveva solo 38 anni.

6 Agosto 1960: al “Dick Clarke Show” il cantante Chubby Checker si esibisce nella canzone “The Twist“. In realtà il pezzo nel 1960 ha già due anni: scritto da Hank Ballard per i suoi Midnighters, è stato però spostato dal produttore sul lato B di un 45 giri: i Midnighters sono nel mirino dei perbenisti per la scandalosa “Work With Me, Annie”, e nessuno si fida. Il furbo anchor man Dick Clarke, allora, prende la canzone, la affida all’innocuo mestierante Chubby Checker, e grazie a un battage pubblicitario senza precedenti, trasforma il brano – e l’omonima danza – in una delle craze più pervasive di sempre.

7 Agosto 1942: a Santo Amaro da Purificação (Brasile) nasce Caetano Veloso. Cantautore e chitarrista, dall’iniziale adesione alla bossa nova gradualmente sposta la sua attenzione verso l’attivismo politico e sociale, sposando il “tropicalismo” (fusione fra sonorità brasiliane, canzone impegnata, rock ‘n’ roll, blues, jazz e psichedelia). Perseguitato dalla dittatura militare, ha conosciuto anche il carcere e l’esilio, assieme al collega di canti e d’armi Gilberto Gil.

8 Agosto 1920: a Chieri (Torino) nasce Leo Chiosso. Appassionato di jazz, nel 1936 conosce il giovane contrabbassista Fred Buscaglione: dopo la Guerra i due si ritrovano, e inizia una collaborazione destinata a fare la storia di quegli anni. Sulle musiche di Fred, ispirate al jazz americano, Leo dispone le sue storie surreali e comiche, che fanno il verso ai romanzi hard boiled e alle pupe fatali: “Che bambola”, “Che notte”, “Eri piccola così” e “Whisky facile” sono grandi successi, e segnano un’epoca. Dopo la precoce morte di Fred, Leo continua la carriera di paroliere (sono suoi i testi di “Parole, parole” di Mina, “Torpedo blu” di Gaber) e di autore televisivo e teatrale.

9 Agosto 1951: a Melegnano (Milano) vede la luce Roberto “Juri” Camisasca. Durante il servizio militare a Udine conosce il commilitone Franco Battiato, che lo introduce al mondo discografico. “La finestra dentro“, il suo album d’esordio, è un viaggio visionario e surreale nella psiche umana, e una delle opere più originali e disturbanti della discografia italiana. Sul finire degli anni Settanta Juri prende i voti e si fa monaco benedettino, vestendo la tonaca fino al 1988: notevoli le sue prove con l’amico Battiato, Alice, Milva, e i recenti concerti, all’insegna di una concezione spirituale e arcana della canzone.