Domani avvenne: da lunedì 5 maggio 2025 a domenica 11 maggio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

5 Maggio 2016: i Rolling Stones intimano a Donald Trump, in corsa per la presidenza statunitense, di non usare per il suo tour promozionale la loro famosa canzone del 1967 “You Can’t Always Get What You”: ma il tycoon se ne sbatte allegramente, e continua (come volevasi dimostrare…). E, nonostante il divieto, l’aveva già fatto anche con canzoni di Queen, R.E.M. e Adele.

6 Maggio 1965:  i Rolling Stones (si, di nuovo loro!) sono impegnati nel terzo tour americano: durante una pausa, Keith Richards – al risveglio da una pennichella alcolica – sente risuonare in testa una sequenza di note, accende il registratore portatile, e strimpella qualcosa, prima di riaddormentarsi. Al mattino seguente, ancora stordito dai postumi, preme il tasto “play”: 40 minuti di ininterrotto russare… Ma, anche, un breve riff di chitarra acustica. E’ appena nata (I Can’t Get No) Satisfaction”, una delle loro canzoni-simbolo. Ne ho parlato in questo post.

7 Maggio 2024: a Chicago ci lascia improvvisamente, a 62 anni, Steve Albini. Nato in California in una famiglia di origini torinesi, slalomando fra giornalismo e chitarre diventa uno dei riferimenti della scena hardcore di Chicago: dopo le esperienze nei Big Black e negli Shellac, inizia a dedicarsi alla produzione, e diviene uno dei nomi più noti del giro dell’indie rock statunitense. I suoi marchi di fabbrica sono il rifiuto del digitale, la voce mixata a volume ridotto e il basso predominante: altrettanto lapidarie le sue critiche all’industria musicale.

8 Maggio 1911: a Hazlehurst (Mississippi) nasce Robert Johnson. Cantante e chitarrista, è uno dei miti del blues pre-war: il periodo della sua formazione (1930-’31) passa fra un leggendario patto col diavolo e un altrettanto tenebroso apprendistato presso Ike Zinnerman, oscuro bluesman frequentatore di cimiteri. Sparito nel nulla per alcuni mesi, si ripresenta ai maestri, e li sconcerta mostrando un miglioramento che ha dell’incredibile: e nel ’36 e ’37 effettua le 29 incisioni che lo renderanno celebre… Brani cui Rolling Stones, Cream e Led Zeppelin si abbevereranno per anni.

9 Maggio 1965: appena terminate alcune riprese per l’imminente film “Help!”, i Beatles al gran completo si recano al Royal Albert Hall, per assistere al concerto di Bob Dylan. Segue una bella serata nella suite del Savoy Hotel, con ospite speciale il poeta beat Allen Ginsberg!

10 Maggio 1960: a Dublino nasce Paul David Hewson. Nella gang di giovani ribelli di cui fa parte, gli è attribuito il nome di Bono Vox (ispirato a un negozio di apparecchi acustici di Dublino, il “Bonavox”)… Nel 1976 Bono (sì, lui!) risponde a un annuncio di Larry Mullen per la formazione di un complesso: inserzione cui dà riscontro anche David Howell Evans, in arte The Edge. Sono appena nati gli U2.

11 Maggio 1885: a New Orleans nasce Joe King” Oliver, leggendario cornettista e band leader della Crescent City, è una (se non la prima) delle maggiori stelle del primo jazz, e artefice di una concezione polifonica di quintetto perfetta e inarrivabile. Nella sua band, nel 1922, debutta un giovanissimo Louis Armstrong: talento assoluto destinato a oscurare la stella, pur vivissima, del maestro.

Domani avvenne: da lunedì 13 giugno 2022 a domenica 19 giugno

13 Giugno 1972: a Teaneck (New York) ci lascia Clyde McPatther. Cantante di rhythm’n’gospel, nel 1950 entra nel quartetto Billy Ward & The Dominoes, dove licenzia l’allusivo e pepato “Sixty Minutes Man”. Lasciati i Dominoes nel 1953, Clyde entra nei Drifters, con cui incide “Such a Night” (uno dei primi crossover interrazziali della storia) e “Ruby Baby”. Prova poi la carriera solista ma, incapace di districarsi fra i maldestri consigli di alcuni produttori, e vittima di un carattere fragile e insicuro, si perde fra droga e alcol, trovando la morte a soli quarant’anni.

14 Giugno 1956: a Hvidovre (Danimarca) nasce Kim Bendix Petersen. Prima chitarrista, e poi cantante heavy metal, Kim nel 1978 assume il nome d’arte di King Diamond: nel 1981 fonda infine la band Mercyful Fate, con cui incide due album, prima di iniziare una carriera solista di buon successo. Lo stile di King Diamond si distingue per un timbro vocale in falsetto e molto acuto, per arrangiamenti che sposano il metal e il progressive, per testi horror e per un look eccessivo e istrionico.

15 Giugno 1968: nella natia Indianapolis, per un infarto, muore John Leslie Wes” Montgomery. Folgorato dal chitarrista jazz Charlie Christian, a 19 anni si getta anima e corpo nella musica: mentre lavora da saldatore in officina, e bada alla famiglia, passa le notti a ripetere alla perfezione i solo del suo idolo. La carriera professionale inizia tardi (incide il primo disco a 34 anni), ma è rapidissima: in poco tempo è nominato fra i massimi interpreti della chitarra jazz, e diventa subito un caposcuola, seguito e imitato ancora oggi. Alla morte ha solo 45 anni.

16 Giugno 1972: per la Island Records esce l’omonimo album d’esordio della band inglese Roxy Music. Pastiche postmoderno a cavallo fra elettronica, decadentismo, ritmi frenetici, melodia e cacofonie, è uno dei capolavori dell’art-rock, frutto della fusione fra il futurista Brian Eno, il teddy-boy Phil Manzanera e l’intellettuale decadente Brian Ferry. In scaletta, “Re-make/Re-model”, “Ladytron”, “If There Is Something”, “Sea Breezes” e “2 HB”.

17 Giugno 1930: a Norflok (Virginia) nasce Cliff Gallup. Chitarrista rockabilly, è reclutato dal manager Sheriff Tex Davis per sostenere, insieme ad altri musicisti avventizi, la giovane promessa rock’n’roll Gene Vincent: il suo stile, ben evidente in “Be-Bop-A-Lula” e “Race with the Devil”, lo fa balzare agli onori come uno dei musicisti più abili del tempo. Carattere schivo, non abbandona mai la chitarra ma lascia presto palchi e tour: al momento della sua morte, è il direttore della manutenzione e dei trasporti per il sistema scolastico cittadino di Chesapeake, Virginia (sic).

18 Giugno 1944: a Palos Verdes (California) nasce Rick Griffin. Grafico e illustratore di strisce animate a tema surf, nel 1966 si trasferisce a San Francisco ed entra in contatto con gli ideatori della Summer of Love: entra nella nostra storia grazie alle fantastiche copertine illustrate “psichedeliche” concepite per i Quicksilver Messenger Service e i Grateful Dead.

19 Giugno 1937: il mitico bluesman del Mississippi Robert Johnson inizia la sua seconda session di incisione, al terzo piano di un deposito del palazzo Vitagraph, a Dallas (Texas). Dalla session, durata 2 giorni, escono 13 tracce: che, assieme alle precedenti 16, incise nel 1936, costituiscono l’intero corpus johnsoniano, che ha influito in modo indelebile sulla storia del blues e del rock.

I miei dischi dell’anno #1 – Il 1961

Inizia oggi una nuova rubrica dedicata all’esame (sommario) delle uscite discografiche americane e inglesi di quegli anni che fanno “cifra tonda” con quello in corso…. Sì, è spiegato male: in parole povere, nel 2021 vi proporrò una panoramica a volo d’uccello sulle uscite del 1961, 1971, 1981, e così via.

Così, giusto per scoprire cosa piaceva (e vendeva) allora: e per ribadire che non sempre la classifica premia dischi o canzoni diventate poi dei classici, o dei momenti di svolta. A correttivo della Top One “ufficiale”, ho infatti deciso di inserire (a mio insindacabile giudizio, e in ordine di gradimento!) anche un breve elenco di titoli fuori menù che – magari snobbati dalle chart – si sono poi rivelati “importanti”, o che sono semplicemente di mio gusto. Liberi, ovviamente, di dire la vostra: anzi, aspetto suggerimenti.

Pronti? Si va! Continua a leggere “I miei dischi dell’anno #1 – Il 1961”