I miei dischi dell’anno #1 – Il 1961

Inizia oggi una nuova rubrica dedicata all’esame (sommario) delle uscite discografiche americane e inglesi di quegli anni che fanno “cifra tonda” con quello in corso…. Sì, è spiegato male: in parole povere, nel 2021 vi proporrò una panoramica a volo d’uccello sulle uscite del 1961, 1971, 1981, e così via.

Così, giusto per scoprire cosa piaceva (e vendeva) allora: e per ribadire che non sempre la classifica premia dischi o canzoni diventate poi dei classici, o dei momenti di svolta. A correttivo della Top One “ufficiale”, ho infatti deciso di inserire (a mio insindacabile giudizio, e in ordine di gradimento!) anche un breve elenco di titoli fuori menù che – magari snobbati dalle chart – si sono poi rivelati “importanti”, o che sono semplicemente di mio gusto. Liberi, ovviamente, di dire la vostra: anzi, aspetto suggerimenti.

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Il Minstrel Show

L’attore e compositore Dan Emmett (1815-1904) nel 1843 organizza attorno a sé una compagnia itinerante blackface dal nome di Virginia Minstrels (quattro attori e musicisti professionisti – fiddle, banjo, bones e tamburello) [1]: è l’atto ufficiale di fondazione del Minstrel Show [2]. Su scenette comiche che ripetono gli stereotipi dello spettacolo “etiopico”, Emmett inserisce arie e melodie di proprio pugno… Canzoni che riscuotono un successo rilevante, e diventano classici popolari dalla straordinaria longevità: la famosissima “Dixie”, quasi vent’anni dopo, diventerà l’inno ufficiale dell’esercito Confederato, mentre titoli come “De Boatman’s Dance”, “Old Dan Tucker” e “Going Ober de Mountains” sono ancor oggi un punto fermo del repertorio per banjo.

Il banjo resta lo strumento principe, ma le percussioni (bones, tamburelli o jawbone [3]) acquisiscono visibilità, e la spinta ritmica inizia a farsi più evidente. La danza conquista spazio: prima il solo battito del piede, poi il fragore degli zoccoli, e infine l’intero corpo diventano i protagonisti dello spettacolo, con mosse e posizioni buffe o ardite che destano lo stupore, l’ammirazione o il divertimento del pubblico [4].

Se Emmett e le sue canzoni hanno aperto la strada al Minstrel, Edwin Pearce Christy (1815-’62) ne stabilisce la forma e gli standard. I primi spettacoli dei Christy’s Minstrels di cui resta testimonianza avvengono a New York nel 1846, e hanno già tutte le caratteristiche su cui il Minstrel si muoverà nei prossimi cinquant’anni.

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