I miei dischi dell’anno #28 – Il 1995

Ciao a tutti, e ben trovati a un nuovo appuntamento della rubrica “I miei dischi dell’anno“: ora è la volta del 1995, anno degli Accordi di Schengen, dell’attentato neo-nazista a Oklahoma City, della nascita di Ebay, dell’oscar a “Forrest Gump”, della firma dell’Accordo di Dayton, dell’omicidio del premier israeliano Yitzhak Rabin (troppo pacifista…), del delirante attentato alla Metropolitana di Tokyo (quello dei fanatici della setta “Sublime verità”), di “Toy Story”, “Seven”, “I Ponti di Madison County” e “Viaggi di nozze”, e di una buona serie di primizie musicali.

Nulla di nuovo: un estratto dalle classifiche ufficiali di vendita statunitensi, inglesi e italiane, e le mie numerose integrazioni “fuori menù”: che, a dirla tutta, è la parte che amo di più scrivere! Continua a leggere “I miei dischi dell’anno #28 – Il 1995”

Domani avvenne: da lunedì 9 giugno 2025 a domenica 15 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

9 Giugno 1915: a Waukesha (Winsconsin) nasce Lester William Polsfuss, in arte Les Paul. Chitarrista, cantante e inventore, assieme alla moglie Mary Ford dà vita al celeberrimo e omonimo duo: a loro si deve il perfezionamento di alcune tecniche di incisione multitraccia e di microfonaggio, poi diventate degli standard. Ma, soprattutto, Les Paul è inoltre uno dei pilastri della liuteria moderna: brevetta alcuni pick-up, l’echo delay e la “Gibson Les Paul” (1952), una delle chitarre solid-body più famose al mondo.

10 Giugno 1910: a West Station (Mississippi) nasce Chester Arthur Burnett, in arte Howlin’ Wolf. Cantante e musicista blues, riesce a conquistare una buona popolarità nel Sud grazie alle sue performance istrioniche, alimentate da una fisicità prorompente (due metri di altezza per oltre centotrenta chili di peso): e, arrivato a Chicago, alla soglia dei quarant’anni, trova il successo. Il “lupo ululante” attraversa gli anni Sessanta come un iracondo e sismico missionario del blues: imitato ma ineguagliato, sospettoso e litigioso, geloso della propria popolarità e mai incline al compromesso, firma capisaldi assoluti come “Killing Floor”, “Spoonful”, “Smokestack Lighting” e “Little Red Rooster”.

11 Giugno 2002: nella chiesa di St. Salvator, presso Glaslough (Irlanda), Paul McCartney sposa l’ex modella Heather Mills. La coppia divorzierà quattro anni dopo: a fine processo, a Heather saranno accordati “solo” 24 milioni di sterline, al posto dei 125 milioni richiesti…

12 Giugno 2019: i Radiohead pubblicano online, a poco prezzo, 18 ore di musica registrata durante la realizzazione del loro classico album “OK Computer”. I nastri delle sessioni erano stati rubati da hacker che ne chiedevano infatti la restituzione per 150.000 dollari: la band, invece, con questa trovata aggira il goffo tentativo di ricatto e devolve i profitti a gruppi di attivisti ecologici.

13 Giugno 1995: per la Maverick Records esce “Jagged Little Pill“, terzo album della cantante canadese Alanis Morissette. Composto quasi di getto assieme al producer Glen Ballard, esibisce un sound debitore del post-grunge e dell’indie rock, in cui si inseriscono le storie di Alanis, in bilico fra rabbia e tenerezza. Lp di grande successo (il più venduto degli anni Novanta), vede in scaletta brani come “Ironic”, “All I Really Want”, “Hand in My Pocket” e “You Learn”.

14 Giugno 1940: a Modena nasce Francesco Guccini. Cresciuto sulle montagne tosco-emiliane, nel ’60 si trasferisce a Bologna: dopo qualche anno passato come cantante in un’orchestra da balera, inizia a scrivere canzoni, che attirano l’attenzione di Nomadi ed Equipe 84. Nel ’67 avviene l’esordio su lp, e all’inizio degli anni Settanta la sua carriera prende il volo: Guccini diventa così uno dei più rappresentativi e popolari cantautori italiani, abilissimo nell’affiancare registri linguistici diversi e dall’indiscutibile verve poetica. Cantante e autore, ma anche romanziere, insegnante e amabilissimo entertainer, ha pure l’onore di vedersi dedicare una specie di farfalla (“Parnassius mnemosyne guccinii”).

15 Giugno 1965: presso Studio A della Columbia Records (New York) avviene la prima seduta di incisione di “Like a Rolling Stone”, di Bob Dylan… Session zoppicante e incerta, dove il capolavoro fluviale di Bob non riesce a trovare ancora un punto di equilibrio. Tutto cambia il giorno dopo: nato nel magma di una session asimmetrica, anarchica e aperta, anche grazie alle intuizioni di Al Kooper, il nuovo singolo di Dylan diventa uno di quei brani capaci, letteralmente, di cambiare la storia.

Domani avvenne: da lunedì 24 giugno 2024 a domenica 30 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

24 Giugno 1944: a Londra nasce Jeff Beck. Chitarrista elettrico, inizia la carriera come session man, e nel ’65 è reclutato negli Yardbirds al posto di Clapton: con lui alla guida, gli Yardbirds sposano un sound più sperimentale e grintoso, ma presto il gruppo si scioglie. Nel ’68 Beck fonda il Jeff Beck Group con Rod Stewart alla voce, spingendo su tinte hard, e dal ’71 si sposta sulla fusion: e da qui prosegue, senza mai fermarsi sino alla morte improvvisa, avvenuta nel ’23. Beck è unanimemente considerato uno dei più grandi chitarristi rock di tutti i tempi.

25 Giugno 1943: a New York nasce la cantante e autrice Carly Simon. Abbandonato il duo familiare Simon Sisters, nel ’71 pubblica il primo album, e l’anno dopo sfonda con “You’re So Vain”: arriva poi il matrimonio con James Taylor e una serie di buoni lavori, fra cui primeggiano “Coming Around Again” e “Let the River Run”, inserita nel film “Una donna in carriera”.

26 Giugno 1990: per la Def American esce “Danzig II: Lucifuge“, secondo album dei Danzig. Straordinario esempio di hard rock gotico e horror, riesce a fondere una vocalità profonda, alla Jim Morrison, con il carattere più nero e drammatico del blues, il sound da palude voodoo con la distorsione e la potenza sonora. In scaletta, “Long Way Back from Hell”, “Devil’s Plaything”, “Blood and Tears”.

27 Giugno 1994: gli Aerosmith sono la prima rock band sotto contratto di una major a consentire ai fan di scaricare gratuitamente da internet una nuova canzone (“Head First”, una outtake dall’album “Get a Grip”): il download, alla luce della tecnologia dei tempi, può durare sino a 90 minuti!

28 Giugno 1997: a poco più di un mese dalla sua pubblicazione “OK Computer“, terzo album dei britannici Radiohead, raggiunge il primo posto della classifica inglese. Unanimemente considerato fra i più importanti album degli anni Novanta, estende la popolarità del complesso a livello mondiale. In scaletta, “Paranoid Android”, “Exit Music”, “Karma Police”, “No Surprises” e “Lucky”.

29 Giugno 1979: ad Arlington (Virginia), a soli 34 anni, stremato da un’epatite e stroncato da un’overdose, ci lascia Lowell George. Chitarrista maestro della slide, inizia la carriera alla corte di Frank Zappa e poi, nel 1969, fonda i Little Feat: band dedita a un’originale impasto speziato e rilassato di blues, country, soul, funk e rock.

30 Giugno 1951: a Philadelphia nasce Stanley Clarke. Bassista elettrico di straordinario talento, e uno dei più influenti della sua generazione, passa senza sforzo dal jazz tradizionale alla fusion, dal pop al funk, e sempre con altissimi risultati: storiche le collaborazioni con Chick Corea, Gil Evans, John McLaughlin, George Duke e Marcus Miller.

Domani avvenne: da lunedì 27 maggio 2024 a domenica 2 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

27 Maggio 1957: per la Brunswich Records esce “That’ll Be the Day“, di Buddy Holly. Questo rhythm’n’blues caracollante, rilassato e orecchiabile, nel giro di pochi mesi conquista il secondo posto della classifica rnb, il primo di quella pop di Billboard (e il numero 3 di quella inglese), e apre a Holly le porte della popolarità. Una curiosità: i Quarrymen di Lennon e McCartney sceglieranno proprio questo pezzo, nel 1958, per la loro prima incisione semi-professionale.

28 Maggio 1966: durante il tour inglese del ’66, in un post-concerto, nella sua stanza d’hotel, Bob Dylan incontra i Beatles… Dal precedente incontro di due anni prima, in cui i Fab Four furono introdotti all’hashish proprio da Bob, molto è cambiato: Dylan ha intrapreso la “svolta elettrica”, e i Beatles hanno ormai mollato il beat per un rock barocco di rara perfezione… Ma sono ancora devotissimi, e timidi, devoti del menestrello di Duluth!

29 Maggio 2022: a Peterborough (Canada), a 87 anni, muore Ronnie Hawkins. Cantante rockabilly molto famoso in patria, è ricordato per la sua band di supporto, The Hawks, che lo ha accompagnato nei primi anni di carriera: gli Hawks, infatti, nel ’65 diventeranno la spalla di Dylan, e successivamente cambieranno nome in The Band, una delle leggende della roots music a stelle e strisce.

30 Maggio 2001: per la EMI esce “Amnesiac“, quarto album degli inglesi Radiohead. Con questo lavoro la band di Thom Yorke porta a termine il processo di decostruzione della canzone pop iniziato col precedente “Kid A”, per sposare un flusso disturbante di elettronica, ambient, noise, ritmi dilatati e voci spettrali. In scaletta, “Pyramid Song”, “I Might Be Wrong” e “Knives Out”.

31 Maggio 2019: a Austin (Texas), a 72 anni, ci lascia Roky Erickson. Cantante e chitarrista, nel 1965 fonda il seminale gruppo psico-garage 13th Floor Elevators, ma presto la sua personalità inizia a deragliare: la diagnosi di schizofrenia paranoide lo condanna a trattamenti di elettroshock e a chili di pillole… L’Erickson che, nel ’72, è restituito al mondo è un uomo completamente svuotato, ossessionato dalle cose più assurde, e che solo raramente ritroverà la lucidità e la pace necessaria a tornare in studio e in scena.

1° Giugno 1934: a Jacksonville (Florida) nasce Charles “Pat” Boone. Cantante, nel ’55 sfonda con la cover di “Ain’t That a Shame” di Fats Domino, e di fatto stabilisce le coordinate della sua carriera… Quelle di amatissimo e popolare interprete “bianco” di successi rhythm’n’blues, come “I Almost Lost My Mind” e “Tutti Frutti”, e di brillanti novelty (“Speedy Gonzales”). Aiutato anche da una buona vena di attore leggero, in carriera vende oltre 45 milioni di dischi.

2 Giugno 1960: a Londra nasce Tony Hadley. Cantante, nel 1976 – assieme ai fratelli Kemp – fonda la band The Cut: che, dopo l’interlocutorio The Makers, assume il nome definitivo di Spandau Ballet. Da un sound in stile Rolling Stones il gruppo si sposta verso un pop elettronico orecchiabile e raffinato, e nel 1980 firma il primo contratto: gli Spandau iniziano così una carriera stellare, in parallelo ai rivali giurati Duran Duran, che li afferma come una delle realtà più in vista dei primi anni Ottanta e del filone “New Romantic”.

Domani avvenne: da lunedì 16 maggio 2022 a domenica 22 maggio

16 Maggio 1966: per la CBS esce “Blonde on Blonde“, il settimo album di Bob Dylan. Questo disco doppio (uno dei primi in assoluto della storia) segna un limite di demarcazione netto, separando l’epoca del dilettantismo per vocazione da quella dell’arte consapevole. I testi abbandonano il registro retorico e polemico, e si distendono in struggenti, tenere e malinconiche dichiarazioni d’amore attraverso brani che rinascono in continuazione dalle proprie ceneri, e sembrano non aver mai fine. Moltissimi i capolavori: “I Want You”, “Rainy Day Women #12 & 35”, “Visions of Johanna”, “Sad Eyed Lady of the Lowlands”, “Temporary Like Achilles”, “Leopard-skin Pill-box Hat”…

17 Maggio 2012: a Naples (Florida) ci lascia LaDonna Adrian Gaines, in arte Donna Summer. Cantante e modella, grazie al sodalizio con Giorgio Moroder ottiene il primo successo nel 1975 con la provocante “Love to Love You Baby”, cui seguono infiniti successi di ambito soft-pop e disco, come “I Feel Love”, “Hot Stuff”, “Rumor Has It”. Nella sua carriera vende circa 150 milioni di dischi, e vince 6 American Music Awards e 5 Grammy Awards. La morte arriva a 63 anni per un cancro ai polmoni.

18 Maggio 2017: a Detroit, nella sua camera d’hotel, ci lascia a soli 53 anni Chris Cornell. Nato a Seattle, batterista, passa al microfono quando, nel 1984, assieme a Hiro Yamamoto e Kim Thayi, fonda il complesso dei Soundgarden, di cui diviene anche frontman e autore: e, nel 1991, arriva anche il successo mondiale. Oltre ai Soundgarden, Chris ha anche fatto parte dei side-projects Temple of the Dog e Audioslave, e si è cimentato in una buona carriera solista. Secondo alcune fonti, il suicidio per impiccagione sarebbe stato indotto dalla dipendenza da psicofarmaci.

19 Maggio 1949: a Dallas (Texas) nasce Joseph “Dusty” Hill. Bassista elettrico e occasionalmente cantante, nel 1969 lascia gli American Blues per unirsi al chitarrista Billy Gibbons: sono appena nati gli ZZ Top, alfieri di un rovente incontro fra rock e blues chitarristico. Dusty, assieme a Billy, sfoggia una fluente e caratteristica barba: nel 1984 un’azienda di rasoi offrì a Hill e a Gibbons un milione di dollari per radersi la barba per uno spot pubblicitario 🙂

20 Maggio 2012: a Londra muore, all’età di 63 anni, il cantante e autore Robin Gibb. Gemello di Maurice, assieme al terzo fratello Barry è stato membro dei Bee Gees, in cui ha militato dal 1963 sino allo scioglimento, nel 2003. Oltre alla ultradecennale e stellare carriera nei Bee Gees, ha avuto all’attivo anche una rilevante discografia solista.

21 Maggio 1997: per la Parlophone esce “OK Computer“, il terzo album dei britannici Radiohead. Unanimemente considerato uno dei più importanti album degli anni Novanta, sposta lo stile della band di Thom Yorke da un rock chitarristico a tratti più sperimentali e indie, ed estende la popolarità del complesso a livello mondiale. Co-prodotto da Nigel Godrich, vede in scaletta brani come “Paranoid Android”, “Exit Music”, “Karma Police”, “No Surprises” e “Lucky”.

22 Maggio 1950: a Sleaford (UK) nasce Bernie Taupin. Ragazzo ribelle ma con innato talento per la scrittura, nel 1967 conosce Elton John, e diventa il suo paroliere di fiducia: i due artisti collaborano nella realizzazione di oltre 30 album, in un sodalizio diventato leggendario.

I miei dischi dell’anno #6 – Il 2011

La rubrica “I miei dischi dell’anno” si arricchisce di un nuovo capitolo.

Passo dopo passo, siamo arrivati nel 2011! E sono cazzi… Almeno per me, che bazzico volentieri – e non è motivo di orgoglio, sia ben chiaro – territori più d’antan: ottima occasione, quindi, per metter mano a cose che conosco meno, e che al termine dell’esperienza conoscerò di più!

Come al solito, vi propongo un estratto dalle classifiche ufficiali di vendita, e le mie integrazioni “fuori menù”, esposte in ordine assolutamente casuale. 🙂 Continua a leggere “I miei dischi dell’anno #6 – Il 2011”