Il pudore della bellezza

Ciao a tutti.

Qualche post fa (precisamente QUI) vi ho raccontato di un momento particolarmente toccante delle mie recenti vacanze in Scozia. Come ho detto, ci sono state occasioni in cui mi sono sentito profondamente in pace, in quei giorni, come se appartenessi a quel posto, a quei paesaggi, a quel ritmo. Oltre alle sensazioni provate al porto di Ullapool, e ad altri istanti preziosi vissuti davanti al mare e alle scogliere, un’altra circostanza mi ha lasciato un ricordo vivissimo: e vedrete che la musica, come sempre, avrà la sua parte.

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I miei vinili: #10 – L’ascolto

L’ascolto della musica

Ciao a tutti. Ripassando i contenuti della serie “I miei vinili” mi sono accorto di una mancanza: e cioè che, zigzagando fra dischi e vhs, acquisti agognati e armadi traboccanti cd, non ho ancora parlato di una componente essenziale della musica. E, cioè, il suo ascolto. Ovviamente non il “come si dovrebbe ascoltare la musica”: ma come la ascolto io, cosa significa per me ascoltare, e come negli anni ho cambiato, in modo e momenti.

All’inizio fu la radio. Mi ricordo, in particolare, di una radio locale che, alla sera, mandava in onda un nastro preinciso con un’ora abbondante di canzoni, senza interventi parlati. Non sempre era facile, senza suggerimenti, internet e app, riconoscere artisti e titoli!: ma sentivo, cantavo, ripetevo, memorizzavo. Ed è in quel momento, forse, che ho iniziato ad appassionarmi all’ascolto della musica: immaginando i volti di quei cantanti a me ignoti, investendoli di un’importanza che magari non avevano, e immagazzinando parole, note, suoni. Continua a leggere “I miei vinili: #10 – L’ascolto”