Domani avvenne: da lunedì 3 novembre 2025 a domenica 9 novembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

3 Novembre 1972: nel suo appartamento di Manhattan, la cantante (e ricca ereditiera) Carly Simon celebra il suo matrimonio col cantautore James Taylor. Carly renderà pubblica la sua unione la sera stessa, durante un concerto al Radio City Music Hall di New York. La loro storia d’amore finirà 11 anni dopo.

4 Novembre 1970: per la Mercury esce “The Man Who Sold the World“, terzo album del cantautore inglese David Bowie. Con questo lavoro Bowie abbandona le atmosfere folk degli album precedenti per abbracciare un hard rock stratificato, su cui si dispongono testi ambigui e complessi, la voce di un immaginario schizoide e alterato. In scaletta, oltre alla celebre title-track, “The Supermen”, “All The Madmen” e “The Width of a Circle”. Suggestiva la copertina, in cui Bowie inizia a proporre una conturbante ambiguità sessuale.

5 Novembre 2005: a Copenhagen ci lascia Fred “Link” Wray. Nato 76 anni prima in North Carolina, riveste un ruolo importante nella storia del rock: lo strumentale “Rumble” (1958), dal ritmo minaccioso e dal suono possente, frutto di un maniacale lavoro sulle possibilità offerte dall’effettistica per chitarra elettrica, si afferma nelle classifiche e conquista alla causa della sei corde adolescenti di belle speranze come Jimmy Page, Pete Townshend, Ray Davies e Jeff Beck.

6 Novembre 2020: nella natia Roma, a 72 anni, ci lascia Stefano D’Orazio. Batterista in forza a diversi gruppi della capitale, nel 1971 entra a far parte dei Pooh, in sostituzione di Valerio Negrini: nella leggendaria band, Stefano – oltre al ruolo di batterista e corista – ricopre saltuariamente il ruolo di paroliere e voce solista. La sua carriera nei Pooh si interrompe, per scelta personale, nel 2009: come solista, oltre a collaborare con molti altri artisti, si è dedicato alla scrittura di quattro musical.

7 Novembre 1987: la quindicenne cantante Tiffany, grazie al singolo “I Think We’re Alone Now“, diventa la vocalist più giovane di sempre a conquistare la vetta della classifica statunitense.

8 Novembre 1927: a Claremore (Oklahoma) nasce Clara Ann Fowler, in arte Patti Page. Scoperta da Mitch Miller, sfonda nel 1950 con la cover di “Tennessee Waltz”, che balza al primo posto e vi rimane per ben 13 settimane consecutive. Durante i primi anni Cinquanta, Patti Page è la cantante di maggior successo della nazione (si parla, in tutta la carriera, di circa cento milioni di pezzi): famoso (e detestato dai rocker) è il lezioso novelty di  “(How much is that) Doggie in the window” (1953).

9 Novembre 2008: a Castel Volturno (CE), al termine di un concerto per la sensibilizzazione contro la camorra, ci lascia Miriam Makeba. Cantante sudafricana (il cui nome originale è…sterminato!), dopo i primi successi internazionali, nel 1963 subisce l’esilio imposto dal governo, che ne vieta il rientro in patria a causa del suo vibrante impegno anti-apartheid. “Mama Africa”, attraverso uno stile canoro che intreccia jazz, pop e afro-soul, attraversa così cinquant’anni di carriera, con collaborazioni con artisti di varia estrazione, e torna a casa solo nel 1990, invitata da Nelson Mandela.

Domani avvenne: da lunedì 18 agosto 2025 a domenica 24 agosto

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

18 Agosto 1985: per la EMI esce “Freaky Styley“, secondo album degli statunitensi Red Hot Chili Peppers. Con questo lavoro, prodotto dal leggendario George Clinton, i RHCP mettono a fuoco la loro formula, un incrocio potente di funk, punk, rock e rap, cui dà energia la presenza di una sezione fiati: i testi suscitano qualche polemica, tanto da indurre la EMI a vietare la pubblicazione di un brano, e cambiare il titolo di un’altro (da “Blowjob Park” a “Battleship”). In scaletta, “Jungle Man”, “Hollywood” e “Catholic School Girls Rule”.

19 Agosto 1972: David Bowie, nella sua incarnazione di “Ziggy Stardust”, tiene un concerto memorabile al Rainbow Theatre di Londra, registrando il tutto esaurito. Lo spettacolo – un vero e proprio evento multimediale, che incorpora rock, recitazione, provocazioni, arte mimica e musical – riceve critiche entusiastiche dai giornalisti specializzati e dal pubblico: platea in cui siedono anche Mick Jagger, Elton John, Rod Stewart e Alice Cooper.

20 Agosto 2020: a Los Angeles, a causa di un tumore al pancreas, a 69 anni ci lascia Frank Banali. Batterista di spirito hard rock nato in una famiglia di immigrati italiani, ha tenuto in mano le bacchette per i Quiet Riot, W.A.S.P. e Ozzy Osbourne.

21 Agosto 2024: la pop star Taylor Swift conclude la tappa europea del suo “Eras Tour” con uno spettacolo da record allo stadio di Wembley. Con questa serata (l’ottava consecutiva a Londra) eguaglia il record assoluto per il maggior numero di serate in quello stesso stadio, precedentemente stabilito dai Take That con il loro “Progress Tour” nel 2011.

22 Agosto 1968Cynthia Powell, moglie di John Lennon dal 1962, avvia la procedura di divorzio per infedeltà coniugale. Il decreto di separazione diventa effettivo tre mesi dopo: una brutta storia, con Lennon che – nel privato – si dimostra di tutt’altra pasta rispetto al mito peace&love che ancora ora incarna. Ma si sa, artista e persona raramente coincidono.

23 Agosto 1970: Lou Reed e i Velvet Underground (già orfani di John Cale) si esibiscono insieme per l’ultima volta nel leggendario club di New York, il Max’s Kansas City.

24 Agosto 1915: a Omaha (Nebraska) nasce Wynonie Harris. Dopo le prime esperienze da ballerino, Wynonie passa al canto nell’orchestra di Baron Moorehead, e nel ’46 si mette in proprio: “shouter”, diventa famoso per la briosa e sapida cover del classico di “Good Rockin’ Tonight” di Roy Brown, 1948,  che raggiunga la vetta della classifica dei “race record”, ed è considerata uno dei precursori del rock’n’roll.

Domani avvenne: da lunedì 7 luglio 2025 a domenica 13 luglio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

7 Luglio 1980: alla Eissporthalle di Berlino i Led Zeppelin tengono il loro ultimo concerto nella formazione classica. Poco più di due mesi e mezzo dopo, nella notte fra il 24 e il 25 Settembre, il batterista della band, John “Bonzo” Bonham, morirà, a soli 32 anni. Ancora qualche settimane, e i Led Zeppelin annunceranno il loro scioglimento.

8 Luglio 2010: nella natia Trieste, a 87 anni, ci lascia Lelio Luttazzi. Pianista, a 20 anni inizia a scrivere canzoni, e nel 1950 assume l’incarico di direttore dell’orchestra RAI: le sue composizioni sono leggere, piacevoli, ricche di swing e di gran successo (“Una zebra a pois”), e si affiancano a numerosi lavori per i varietà tv dell’epoca e alla conduzione dello storico programma radio “Hit Parade”. A causa di un equivoco è accusato di spaccio di stupefacenti, ma nonostante l’assoluzione perderà i contratti in corso, e dovrà limitare le sue presenze pubbliche: tornerà in RAI solamente nel 2006, dopo 36 anni.

9 Luglio 1975: a Detroit, ultimogenito di dieci figli, nasce John Anthony Gillis, in arte Jack White. Da sempre innamorato della musica, da adolescente si appassiona alla batteria e alla chitarra, attraversa diverse formazioni cittadine, e nel 1997 – assieme alla compagna Meg White – fonda i White Stripes: duo rock a cavallo fra indie, punk e blues, e che incide 6 album. Finita l’avventura nei White Stripes, Jack entra prima nei Racounters, e poi nei Dead Weather. Il nome “White Stripes” è ispirato a vecchie caramelle al gusto di menta, con la carta di colore bianco e rosso.

10 Luglio 2019: alla conclusione di un’asta tenuta in rete, Bill Pagel, super fan di Bob Dylan, acquista la casa d’infanzia del suo idolo, a Hibbing (Minnesota). Lo “sfizio” costa a Bill qualcosa come 82.000 dollari!

11 Luglio 1969: a tre settimane dalla sua incisione, è pubblicato “Space Oddity, il decimo singolo di David Bowie. Uscito giusto in tempo per la missione lunare dell’Apollo 11, è una canzone dal grande fascino e da testo ermetico, che si presta a innumerevoli interpretazioni… E che, soprattutto, lancia Bowie nel firmamento della pop music mondiale. All’inizio del 1970 viene pubblicata una versione cantata in italiano sempre da Bowie, intitolata “Ragazzo solo, ragazza sola”, col testo di Mogol.

12 Luglio 1983: nella natia Birmingham (UK), per una polmonite, ci lascia, a soli 39 anni, Chris Wood. Flautista, sassofonista e tastierista, grazie alla sorella entra in contatto col leader dei Traffic, Steve Winwood: con loro rimarrà per i primi quattro album, dando una mano anche in fase di composizione. Oltre alla carriera nei Traffic, Chris suonerà fra gli altri con Jimi Hendrix, i Free e Ginger Baker.

13 Luglio 1985: al Wembley Stadium di Londra e al John Fitzgerald Kennedy Stadium di Philadelphia si svolge in contemporanea il concerto di beneficenza “Live Aid“: evento seguito da circa 2 miliardi di persone, e di cui parlo in questo post.

Domani avvenne: da lunedì 2 giugno 2025 a domenica 8 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

2 Giugno 1981: a Roma, il cantautore Rino Gaetano è alla guida della sua Volvo, quando perde il controllo dell’auto e va a sbattere contro un camion: giunto al Policlinico Umberto I è però trasferito per competenza al Gemelli, dove alle sei del mattino chiude gli occhi per sempre, a soli 31 anni. Immediate – ma inutili – le polemiche per il ricovero tardivo. La sua morte ha poi innescato diverse teorie cospirazioniste: la più nota riguarda l’ipotetico coinvolgimento dei Servizi Segreti, mandati a tacitare un uomo che in varie canzoni “avrebbe citato nomi e fatti che sarebbero dovuti rimanere segreti”… Mah!

3 Giugno 1955: a Domodossola (VCO) nasce Alberto Fortis. Musicista, autore e cantante, abbandona gli studi universitari per la musica: ma, giunto a Roma, nonostante le promesse dei discografici, non riesce a combinare nulla. Tutto cambia con l’arrivo a Milano, dove grazie alla Polygram esordisce col disco omonimo: uno dei più bei debutti italiani di sempre, con le caustiche “A voi romani” e “Milano e Vincenzo” chiamate a colpire quel mondo capitolino che l’aveva rifiutato. Inizia così una carriera di buon successo, destinata però a farsi sempre più fioca nei decenni.

4 Giugno 1944: a Long Beach (California) nasce Holly Michelle Gilliam. Studentessa insoddisfatta, ondeggia fra la moda, la chitarra e la San Francisco di quegli anni… Conosce poi il cantautore John Phillips, lo sposa e cambia nome in Michelle Phillips. Nel ’65 lei e il marito sono fra i fondatori del quartetto “sunshine pop” The Mamas & the Papas, assieme a Cass Elliot e Denny Doherty. Sciolti i M&P nel ’71, prosegue la carriera fra cinema e televisione.

5 Giugno 1975: i Pink Floyd sono in studio per le registrazioni del disco “Wish You Were Here”: quando notano aggirarsi in regia un tipo strano, sovrappeso e completamente rasato. Qualche momento di incredulità e poi il colpo di scena: è lui, Syd Barrett, uscito dalla band 7 anni prima per problemi di schizofrenia alimentati da abuso di acidi… E – incredibile a dirsi – in quei giorni stanno proprio incidendo una canzone che parla di lui. “Che te ne sembra?“, gli chiedono. “E’ un po’ vecchia“, risponde. E dopo poco sparisce. Nessuno di loro lo vedrà mai più.

6 Giugno 1970: per la CBS esce “Third“, terzo album della prog band inglese Soft Machine. In questo doppio lp – uno dei pilastri della cosiddetta “scena di Canterbury” – svetta il lungo pellegrinaggio sonoro di “Moon in June”, composto e cantato dal batterista Robert Wyatt… Brano languido e dimesso, trasognato ed estatico, dadaistico e malinconico, che intreccia il soul e gli ondeggiamenti della psichedelia: un capolavoro assoluto.

7 Giugno 1977: David Bowie tiene un concerto a Berlino Ovest, di fronte al Reichstag, con gli altoparlanti puntati verso il vicino Muro di Berlino: al di là del quale migliaia di giovani berlinesi dell’Est si fermano, stupiti, ad ascoltare.

8 Giugno 1972: a New York, all’età di 71 anni, ci lascia Jimmy Rushing. Pianista e cantante in stile “shout”, nel 1937 si unisce alla Count Basie Orchestra, e ne diventa uno dei pilastri: la sua voce intensa, calda e penetrante riesce a conferire al blues un lirismo romantico e una chiarezza del tutto nuova, lontana sia dal ruggito del Profondo Sud che dagli addolcimenti dell’Est.

Domani avvenne: da lunedì 6 gennaio 2025 a domenica 12 gennaio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

6 Gennaio 1999: a New York, a soli 36 anni, per complicazioni polmonari, si spegne il pianista francese Michel Petrucciani. Colpito alla nascita dalla malattia genetica nota come “Sindrome delle ossa di cristallo”, si dedica fin da bambino al pianoforte, rivelandosi un talento portentoso del jazz: nella sua breve ma folgorante carriera suona con tutto il gotha della musica sincopata e si aggiudica premi e riconoscimenti a non finire. I suoi resti riposano  al cimitero parigino di Père-Lachaise, accanto alla tomba di Fryderyk Chopin.

7 Gennaio 1972: per la RCA esce “Changes“, singolo di David Bowie estratto dall’album “Hunky Dory”, di cui è anche il primo brano in scaletta. Accompagnato dal pianoforte di Rick Wakeman, Bowie incide uno dei brani più noti e significativi della sua carriera: e sarà l’ultima canzone eseguita live da David, il 9 novembre 2006 , prima del ritiro dalle scene.

8 Gennaio 1935: a Tupelo (Mississippi), novant’anni fa, nasce Elvis Aaron Presley. Ma davvero occorre aggiungere altro? The King: e tanto basta.

9 Gennaio 1950: a New York nasce David Johansen. Cantante, nel 1971 incontra Sylvain Sylvain e Johnny Thunders, e fonda i New York Dolls: gruppo seminale del genere Glam, e con cui David resta fino al 1977, in qualità di autore e frontman. Lasciate le Bambole, dopo qualche anno riemerge con la geniale invenzione dell’alter ego Buster Poindexter: un crooner ironico e istrionico d’altri tempi, che gli dona una seconda giovinezza artistica.

10 Gennaio 2018: a Londra, a 68 anni, per una polmonite, muore “Fast” Eddie Clarke. Chitarrista elettrico, dopo anni di modesta visibilità e successo, nel 1975 si unisce ai Motörhead, in sostituzione del fuoriuscito Larry Wallis, dando vita alla formazione “classica” del gruppo, rimasta invariata sino al 1982.

11 Gennaio 1964: a oltre sei mesi dalla sua uscita il singolo “Louie Louie“, nella versione dei Kingsmen, arriva al secondo posto della classifica statunitense e – per la sua semplice brutalità – diventa uno dei brani preferiti dei college, e fonda virtualmente il movimento del Garage Rock. Ben 1.500 le cover registrate negli anni da ogni tipo di artista!

12 Gennaio 1993: il grande Van Morrison snobba la Rock and Roll Hall od Fame, declinando senza tanti complimenti la premiazione: “E’ una manifestazione troppo commerciale“, sbotta. Il burbero e imprevedibile cantante e autore irlandese mette a segno un altro “colpo”: è il primo artista vivente a fare una pernacchia alla famosa istituzione statunitense. Tutto il mio rispetto!

Domani avvenne: da lunedì 10 giugno 2024 a domenica 16 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

10 Giugno 2004: a Beverly Hills, per le complicanze di una malattia al fegato, ci lascia Ray Charles. Nato 74 anni prima in Georgia, e rimasto cieco a 7 anni, è uno dei monumenti della musica mondiale: perfino l’egocentrico Frank Sinatra deve cedere le armi, e ammettere che “Charles è l’unico, vero, genio dello show business”. Il soprannome “The Genius” è quanto mai azzeccato: non c’è campo della musica americana – dal jazz al blues, dal country al gospel, dal soul alla canzone d’autore – che, toccato dalla sua grazia, non ne esca trasfigurato in un qualcosa di nuovo. “I Got a Woman”, “What I’d Say”, “Georgia on My Mind”, “Halleluja I love her so”, “The Right Time”: vengono i brividi solo a nominarle!

11 Giugno 1966: il singolo dei Rolling Stones, “Paint It Black“, a un mese dalla sua uscita, raggiunge la vetta della classifica statunitense: è il primo brano della storia a conquistare il “numero uno” accogliendo l’indiano sitar nel suo sound… Un vezzo che presto diventerà moda!

12 Giugno 1949: a Derby (UK) nasce John Wetton. Cantante, bassista e chitarrista, nel ’72 entra nei King Crimson, con cui incide tre album, poi continua come turnista con varie band, e nel ’81 – assieme ad altri grandi nomi del Progressive inglese – fonda gli Asia: band che ottiene un improvviso successo (13 milioni di copie), ma che presto si sgretola, e lascia Wetton libero di continuare come solista e session man.

13 Giugno 1989: per la Polydor esce “Oro, Incenso e Birra“, quinto album di Zucchero e uno dei suoi lavori più completi e di successo. Attraverso un’equilibrata miscela di soul, rhythm and blues, pop, gospel e rabbia rock, e la collaborazione di artisti quali Eric Clapton, Clarence Clemmons e Rufus Thomas, Zucchero sforna un disco che vende paccate di copie (9 milioni), e dalla scaletta-capolavoro: “Overdose d’amore”, “Nietzsche che dice”, “Diavolo in me”, “A Wonderful World”, “Diamante”.

14 Giugno 1954: a Siena nasce Gianna Nannini. Figlia di un importante industriale dolciario, incide il primo album nel ’76, e diventa nota tre anni dopo, col singolo “America”, che sdogana il tema della masturbazione femminile. Il suo successo, che supera i patrii confini e arriva sino in Germania, si conferma con “Fotoromanza” e il successivo “Bello e impossibile”, e attraverso fortunate collaborazioni (Bennato e Jovanotti): icona della trasgressione, del femminismo e della libertà, Gianna continua ancora adesso a sgolarsi e a tenere alta la bandiera del rock italiano al femminile. Suo fratello Alessandro è stato un noto pilota di F1.

15 Giugno 1996: a Beverly Hills, a 79 anni, muore Ella Fitzgerald. La sua infanzia misera è riscattata da una carriera stellare: voce straordinaria e inimitabile, dotata di un’estensione di più di tre ottave; artista di enorme versatilità e longevità, in grado di duettare alla pari con le arditezze cromatiche e ritmiche degli strumentisti Bebop; vincitrice di 14 Grammy; e leggenda immortale dello scat. Non aggiungerei altro…

16 Giugno 1972: per la RCA esce “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars“, quinto album di David Bowie. Sorta di concept album, narra di un ragazzo che vive in un mondo sull’orlo dell’apocalisse e – promosso rockstar grazie a un legame con forze di un’altra dimensione – diventa una sorta di messia: arrangiata dal fido Mick Ronson, questa metafora in musica del divismo rappresenta uno dei vertici del “primo Bowie” ed uno dei simboli del Glam Rock. In scaletta, “Starman”, “Rock and Roll Suicide”, Suffragette City” e “Five Years”.