Domani avvenne: da lunedì 3 gennaio 2022 a domenica 9 gennaio

3 Gennaio 1945: a Dallas (Texas) nasce Stephen Stills. Chitarrista, cantante e autore, dopo diverse esperienze amatoriali, nel 1966 assieme a Neil Young fonda i Buffalo Springfield, autori di tre album e del celeberrimo singolo “For What It’s Worth”. Tre anni dopo, assieme a David Crosby (ex Byrds) e a Graham Nash (ex Hollies) costituisce il celebre e fondamentale super-trio “Crosby, Stills & Nash“, che occasionalmente – con la partecipazione di Neil Young – diventa un altrettanto famoso quartetto. Di rilievo anche la sua discografia solista.

4 Gennaio 1967: per la Elektra Records esce l’omonimo album di debutto della band californiana The Doors. Disco straordinario, registrato in meno di un mese, scala lentamente ma inesorabilmente le classifiche americane sino a giungere, a Settembre, al secondo posto. In scaletta, il singolo “Light My Fire”, la cover blues “Back Door Man”, la rilettura di “Alabama Song” di Kurt Weill, l’incalzante opening “Break on Through” e, soprattutto, il capolavoro “The End”, un viaggio allucinato e insinuante fra decadentismo, simbolismo e il mito di Edipo.

5 Gennaio 1962: in Inghilterra è pubblicato il singolo “My Bonnie“, a nome Tony Sheridan & Beat Brothers, già uscito in Germania a Ottobre 1961. Ma cos’è “My Bonnie”? E’ la versione rock’n’roll dello standard folk “My Bonnie Lies over the Ocean”. E chi Sheridan? Un cantante inglese che opera spesso nei club di Amburgo. E chi sono i Beat Brothers? Quattro musicisti di Liverpool (McCartney, Lennon, Harrison e Best) senza contratto che, a Giugno, avevano accompagnato Sheridan in alcune incisioni alla Polydor tedesca, e che per l’occasione avevano accantonato il nome Beatles per il più neutro Beat Brothers! Il disco arriva al quinto posto della classifica tedesca: e, stampato in UK, conquista Brian Epstein, che si propone come manager degli imberbi Beatles… E il resto è storia. Oh ragazzi, si parla di 60 anni fa!

6 Gennaio 1937: ad Asti nasce Paolo Conte. Studente di legge con la passione del jazz, a metà degli anni Sessanta – in coppia col fratello Giorgio – inizia a proporre alcuni spartiti ai grandi della nostra canzone pop: nascono così “Azzurro”, “Mexico e nuvole”, “Insieme a te non ci sto più”, “Genova per noi” e “Onda su onda”. Nel 1974, spinto dagli amici, tenta l’avventura solista: inizia così una delle carriere più nobili, fortunate e creative della musica italiana, che ha visto Paolo trionfare anche a Parigi e New York. Artista a tutto tondo, compone musica (e che musica…), testi (e che testi…), canta, scrive gli arrangiamenti, e disegna spesso anche le proprie copertine! QUI il link per il mio post sul docu-film a lui dedicato.

7 Gennaio 1964: a Londra, muore Cyril Davies. Armonicista e cantante blues, a inizio anni Cinquanta incontra il polistrumentista Alexis Korner: i due nel 1955 aprono a Soho il primo club inglese dedicato al Chicago Blues, e nel ’61 fondano la leggendaria Blues Incorporated, sorta di “formazione aperta” in cui si farà le ossa il meglio del rock inglese. A fine ’62 Cyril, il purista della situazione, lascia Korner per fondare i Cyril Davies All-Stars, ma contrae una brutta pleurite. Per onorare a tutti i costi gli impegni e obbedire alla sua missione, si getta nell’alcol: la sua fragile salute non regge e, complice una crisi di endocardite, ci lascia a soli 32 anni.

8 Gennaio 1904: ad Albany (Georgia) nasce Hudson Woodbridge Whittaker. Da bambino emigra a Tampa, Florida: dopo un rapido apprendistato, si reca nella fredda Chicago, per tentare la fortuna come chitarrista blues sotto lo pseudonimo di Tampa Red (dovuto alla capigliatura rossastra), e diventa una delle stelle del City Blues. Assieme al pianista Georgia Tom scrive e interpreta l’oscena e vendutissima “It’s Tight Like That” (1928). Dopo la Depressione, Tampa Red si ritaglia un ruolo di assoluta preminenza come il miglior interprete di chitarra slide di Chicago.

9 Gennaio 1987:  a Paisley (UK), da padre di ascendenze toscane e madre britannica, nasce Paolo Nutini. Consigliato dal genitore, Paolo intraprende la carriera di cantante, e nel 2003 arriva la svolta tanto attesa, frutto di uno di quegli strani scherzi del destino, e che lo porta a Londra. Ma saranno i video pubblicati su Internet, e pubblicizzati da un frenetico passaparola, a lanciarlo verso il successo: “These Streets” (2006) supera i 2 milioni di copie e propone al mondo il suo stile, fatto di un morbido soft rock venato di tenui tinte blues.

Domani avvenne: da lunedì 15 marzo 2021 a domenica 21 marzo

15 Marzo 1941: a Los Angeles nasce Mike Love. Cugino da parte di madre della famiglia Wilson, entra presto nel gruppo vocale dei cugini Brian, Dennis e Carl e assume – assieme a Brian – il ruolo di cantante principale, frontman e autore di testi dei Pendletons: complesso che a fine ’61 cambia nome nello storico Beach Boys. Sua è la voce in classici come “Surfin’ Safari”, “Surfin’ USA”, “I Get Around” e “California Girls”. Da sempre additato come il membro più conservatore della band, Mike è però anche uno dei primi musicisti pop (assieme a Beatles e Donovan) ad abbracciare le religioni orientali. Attualmente Love, assieme a Bruce Johnston e ad anomimi session man, continua a fare tour sotto il nome Beach Boys.

16 Marzo 1968: a due mesi dalla sua uscita, il singolo di Otis Redding, “(Sittin’ on) the Dock of the Bay” raggiunge la vetta della Top 100 di Billboard. Composto da Redding a Giugno ’67, e completato con Steve Cropper a Novembre, è inciso fra il 6 e il 7 Dicembre: tre giorni dopo, Redding muore in un incidente aereo. Il successo del disco è postumo, quindi: e, in modo beffardo ma anche scontato, risulta il suo successo più longevo di sempre.

17 Marzo 1972: a Montreal (Canada) nasce Melissa Auf der Maur: il padre è un politico canadese di origini svizzere, e la madre una giornalista e (in gioventù) la prima rock DJ della città. Bassista, a un concerto conosce per caso Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, che convoca lei e la sua band (The Tinker) come spalla per un concerto. Nel 1994 entra nelle Hole di Courtney Love; successivamente al loro scioglimento, collabora ancora con Corgan, Rick Ocasek e Rufus Wainwright, e nel 2003 debutta come solista, dandosi anche al canto. Melissa è anche una fotografa professionista.

18 Marzo 1963: a Livorno nasce Roberto “Bobo” Rondelli. Cantante e autore, nel 1992 fonda il gruppo “Ottavo Padiglione” (il nome richiama il reparto di psichiatria dell’ospedale labronico), con cui incide quattro album: nel 2002 Bobo debutta come solista, vince il Premio Tenco e prosegue una carriera di minoranza, in direzione ostinata e contraria, con ampio consenso di critica. Spirito irrequieto e “maledetto”, ma venato da profonda ironia mediterranea, ha inoltre all’attivo un bel disco-omaggio al suo concittadino Piero Ciampi, diverse partecipazioni al cinema, e interessanti reading letterari.

19 Marzo 1981: a Chicago, all’età di 77 anni, ci lascia Tampa Red. Nato in Georgia come Hudson Woodbridge Whittaker, e vissuto a Tampa (Florida) per tutta l’infanzia, arrivato a Chicago assume il suo nome d’arte, ispirato alla capigliatura rossastra: qui, come chitarrista blues, si unisce al pianista Georgia Tom, con cui incide la scandalosa e fortunatissima “It’s Tight Like That” (1928), uno dei più autorevoli e possibili antenati del rock’n’roll. Dalla sua penna escono altri classici, fra cui lo standard “It Hurts me Too”.

20 Marzo 1991: il figlio di Eric Clapton e Lory Del Santo, Conor Clapton, muore accidentalmente, cadendo dal 53° piano di un grattacielo, a New York, dove si trova con la madre. Fatalità: una finestra è stata lasciata aperta per sbaglio, e il bambino ci si è infilato… Aveva solo 4 anni e mezzo. In suo onore e memoria, Eric scriverà uno dei suoi pezzi più belli e commoventi, “Tears in Heaven“.

21 Marzo 1965: a Houston (Texas) nasce Steve Turner. Chitarrista elettrico, emigrato presto a Seattle, inizia a bazzicare nel sottobosco hardcore fino a incontrare il cantante Mark Arm: dopo l’esperienza nei Green River i due, nel 1988 fondano i Mudhoney: uno dei primi gruppi a potersi fregiare dell’etichetta “grunge” e a dargli una forma compiuta, e ancora attivi dopo ben 33 anni.