Kevin Ayers/John Cale/Eno/Nico – “June 1, 1974”

I Quattro della Decadenza Selvaggia

Già sistemarlo nella mia rastrelliera, rigorosamente disposta in ordine alfabetico, non fu cosa semplice. ‘Sta storia dei dischi collettivi mi destabilizza sempre un po’: e qui di nomi ce ne sono ben quattro. E poi il titolo, strano pure lui: una data, scritta ovviamente all’anglosassone: June 1, 1974. Fra poco saranno passati quarantacinque anni:  decido di pubblicare l’articolo oggi, con due giorni d’anticipo. Volendo, c’è tutto il tempo per cercare il disco sul Tubo (o comprarlo!), e ascoltarselo.

In quel sabato di giugno Kevin Ayers & friends si trovarono al Rainbow Theatre per fare un po’ di musica… E iniziamo proprio raccontando chi era Kevin. “Era” perché parliamo di una roba di anni fa; ed “era” perché “ei fu”, essendo morto nel sonno, nel 2013. Dunque, Ayers era un bassista, chitarrista e autore inglese che potremmo definire poliedrico e seminale: sempre in mezzo alle rivoluzioni di quegli anni, inizia il suo viaggio nella straordinaria comune musicale dei Wilde Flowers (l’ideatrice del Canterbury Sound), fonda il proteiforme gruppo avant-garde jazz-rock dei Soft Machine, segue i Floyd di Barrett e la Hendrix Experience nel primo tour americano e nel ’69, stremato dalla vita on the road, molla tutto, regala il suo basso a Noel Redding e si ritira a Ibiza con l’amico Daevid Allen. E qui inizia il Kevin Ayers solista: un artista un po’ defilato, prolifico ed eccentrico, capace di canzoni malinconiche e romantiche, e di stramberie sperimentali di non facile ascolto. Nel ’74, per dare un po’ di lustro al suo ultimo album, “The Confessions of Dr. Dream and Other Stories”, indice un concerto a Londra: e, come si fa alle feste, invita amici, colleghi e amanti.

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Domani avvenne: da lunedì 4 marzo 2019 a domenica 10 marzo

Buon lunedì, martedì, mercoledì, ecc ecc … E domenica!

4 Marzo 1947, martedì:  nasce Jan Garbarek. Sassofonista e compositore norvegese, col suo fenomenale eclettismo ha toccato con uguale maestria il jazz, la world music e la musica classica.

5 Marzo 1958, mercoledì: a Manchester, UK, nasce Andy Gibb, il minore dei fratelli Barry, Robin e Maurice, noti ai più come i Bee Gees. La sua carriera di cantante pop, orgogliosamente solista, è stroncata a soli 30 anni da una miocardite.

6 Marzo 1932, domenica: a 78 anni ci lascia John Philip Sousa, compositore e direttore di banda statunitense, autore di “Stars and Stripes Forever“, la marcia nazionale degli Stati Uniti.

7 Marzo 2006, martedì: muore il chitarrista e cantante maliano Ali Farka Tourè, soprannominato “il John Lee Hooker del Mali” per il suo originale crossover fra la tradizione locale e il blues americano.

8 Marzo 1980, sabato: in Georgia, a Tbilisi, inizia il “Vesennye ritmy – Tbilisi-80: si protrarrà sino al 16 Marzo, e sarà il primo festival ufficiale di musica rock dell’era sovietica.

9 Marzo 1942, lunedì: a Carmarthenshire, Galles, nasce John Cale. Compositore d’avanguardia, polistrumentista (viola, organo, pianoforte) e produttore, nel ’63 giunge a New York e due anni dopo – assieme a Lou Reed – fonda i Velvet Underground.

10 Marzo 1981, martedì: la statunitense Kim Carnes pubblica “Bette Davis Eyes“, enorme successo discografico che vincerà il premio come “canzone dell’anno”, e consacrerà la roca Kim come la “Rod Stewart in gonnella”