Domani avvenne: da lunedì 11 maggio 2020 a domenica 17 maggio

11 Maggio 1941: a Newcastle upon Tyne (UK), opprimente città carbonifera e porto di mare, nasce Eric Burdon. Eric conosce il blues americano grazie ai dischi importati da un vicino di casa, marinaio sulle tratte transatlantiche, e se ne innamora: la storia di Burdon, nel 1962, si lega a doppio filo a quella degli Animals, guidato dell’ottimo organista Alan Price, in cui assume il ruolo di cantante… Ed è un vocalist dallo straordinario timbro e dalla furiosa presenza scenica, come testimonia l’impressionante performance del classico “The House of the Rising Sun”. Un cantante da applausi, il classico “bianco dalla voce nera”.

12 Maggio 1940: ad Harlem, New York, vede la luce Norman Whitfield. Produttore discografico, paroliere e autore, è uno degli artefici del “Motown Sound“: a lui si devono veri e propri capolavori del Soul, come “Ain’t Too Proud to Beg”, “(I Know) I’m Losing You”, “I Heard It Through the Grapevine”, “Cloud Nine” e “Papa Was a Rollin’ Stone”, passati a turno ai vari artisti di casa.

13 Maggio 1996: le prevendite dei concerti degli Oasis a Knewborth e a Loch Lomand, per un totale di 330.000 biglietti, vanno esaurite in solo nove ore… Un vero e proprio record.

14 Maggio 1976: il cantante, chitarrista e armonicista Keith Relf, noto per la sua permanenza negli Yardbirds, di cui è uno dei fondatori, muore all’interno della sua abitazione, a Londra, per un corto circuito causato dalla sua chitarra elettrica. Aveva solo 33 anni.

15 Maggio 1948: a Woodbridge (UK) nasce Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno, per gli amici Brian Eno! Durante gli studi si appassiona alla musica e – cosa assai indicativa delle sue future aspirazioni – nelle prime esperienze usa un magnetofono… Ispirato dalla musica contemporanea, ma senza abbandonare velleità di grafico e tecnico multimediale, nel 1971 assieme a Phil Manzanera e Bryan Ferry fonda il gruppo glam e art-rock Roxy Music. Oltre a un’intensissima carriera solista, caratterizzata da esperimenti ambient ed elettronici, e che hanno influenzato la new wave e la new age, ha collaborato in modo spesso decisivo con John Cale, David Bowie, Ultravox!, Talking Heads, David Byrne e U2. Ha inoltre scritto il jingle utilizzato all’avvio del sistema operativo Windows 95!

16 Maggio 2010: a Houston (USA) ci lascia Ronald James Padavona, in arte Ronnie James Dio. Cantante e autore di ambito rock-metal, è stato il vocalist del periodo d’oro dei Rainbow: dopo una breve collaborazione coi Black Sabbath, ha intrapreso una carriera solista di ottimo livello, terminata nel 2010 a seguito di un cancro allo stomaco.

17 Maggio 1965: a Mercer (Pennsylvania) nasce Trent Reznor. Precoce talento musicale, inizia presto a militare in diversi gruppi della scena underground di Cleveland: nel 1989 fonda il gruppo industrial-metal Nine Inch Nails, di cui è il principale autore, produttore, cantante e strumentista, e unico membro fisso. Alla sua attività con i Nails ha affiancato anche la scrittura di colonne sonore: quella di “The Social Network” ha vinto il Golden Globe e il Premio Oscar.

Kevin Ayers/John Cale/Eno/Nico – “June 1, 1974”

I Quattro della Decadenza Selvaggia

Già sistemarlo nella mia rastrelliera, rigorosamente disposta in ordine alfabetico, non fu cosa semplice. ‘Sta storia dei dischi collettivi mi destabilizza sempre un po’: e qui di nomi ce ne sono ben quattro. E poi il titolo, strano pure lui: una data, scritta ovviamente all’anglosassone: June 1, 1974. Fra poco saranno passati quarantacinque anni:  decido di pubblicare l’articolo oggi, con due giorni d’anticipo. Volendo, c’è tutto il tempo per cercare il disco sul Tubo (o comprarlo!), e ascoltarselo.

In quel sabato di giugno Kevin Ayers & friends si trovarono al Rainbow Theatre per fare un po’ di musica… E iniziamo proprio raccontando chi era Kevin. “Era” perché parliamo di una roba di anni fa; ed “era” perché “ei fu”, essendo morto nel sonno, nel 2013. Dunque, Ayers era un bassista, chitarrista e autore inglese che potremmo definire poliedrico e seminale: sempre in mezzo alle rivoluzioni di quegli anni, inizia il suo viaggio nella straordinaria comune musicale dei Wilde Flowers (l’ideatrice del Canterbury Sound), fonda il proteiforme gruppo avant-garde jazz-rock dei Soft Machine, segue i Floyd di Barrett e la Hendrix Experience nel primo tour americano e nel ’69, stremato dalla vita on the road, molla tutto, regala il suo basso a Noel Redding e si ritira a Ibiza con l’amico Daevid Allen. E qui inizia il Kevin Ayers solista: un artista un po’ defilato, prolifico ed eccentrico, capace di canzoni malinconiche e romantiche, e di stramberie sperimentali di non facile ascolto. Nel ’74, per dare un po’ di lustro al suo ultimo album, “The Confessions of Dr. Dream and Other Stories”, indice un concerto a Londra: e, come si fa alle feste, invita amici, colleghi e amanti.

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