Domani avvenne: da lunedì 3 febbraio 2025 a domenica 9 febbraio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

3 Febbraio 1960: all’alba, mentre rientra da una serata in un night club, nel quartiere Parioli a Roma, il cantante torinese Ferdinando “Fred” Buscaglione – a bordo della sua Ford Thunderbird color lilla – si scontra contro un camion: nonostante i rapidi soccorsi, giunge all’ospedale già morto. Ci lascia così, a soli 39 anni, uno dei cantanti e autori più interessanti del Dopoguerra: assieme al paroliere Leo Chiosso, confeziona una serie di piccoli  gioielli di ironia e brio, macchiati di jazz, swing e parodie hard boiled, come “Che bambola!!”, “Teresa non sparare”, “Eri piccola così” e “Che notte”.

4 Febbraio 1965: il singolo romantico “You’ve Lost That Lovin’ Feelin'”, pubblicato da poco più di un mese a nome degli americani Righteous Brothers, arriva in vetta alla classifica inglese. Secondo molte e affidabili fonti, si tratta del brano più trasmesso dalle radio nel Ventesimo Secolo, e oggetto di infinite cover.

5 Febbraio 1998: mentre è a bordo della sua auto, sulla Route 96, Tim Kelly, chitarrista del gruppo metal Slaughter, è travolto da un TIR, e muore durante il trasporto verso l’ospedale di Bagdad (Arizona). Il conducente del mezzo, trovato positivo all’assunzione di anfetamine, è condannato a tre anni di reclusione: Tim, all’epoca, ha solo 35 anni. E questo, nel post di oggi, è già il secondo artista a morire per una collisione stradale…

6 Febbraio 1970: a soli 10 giorni dalla sua ideazione, il singolo di John Lennon, “Instant Karma!(We All Shine On)” è lanciato sul mercato. La canzone è uno dei singoli più velocemente scritti, prodotti e pubblicati nella storia della musica pop, e diventa il primo disco di un ex-Beatle a vendere oltre un milione di copie negli Stati Uniti.

7 Febbraio 1962: a Tulsa (Oklahoma) nasce Garth Brooks. Cantante e autore di spirito country-rock, inizia la carriera professionista nel 1989, ispirato da James Taylor e dal Boss, e col primo album centra subito il bersaglio: è nata una delle leggende della musica americana, capace di vendere oltre 160 milioni di copie, di aggiudicarsi 9 dischi di diamante, e di realizzare un concerto gratuito a New York con un pubblico stimato di 900.000 persone… Importanti sono il suo continuo sostegno a cause di beneficenza, e l’appoggio a movimenti civili liberali.

8 Febbraio 1961: a Los Angeles nasce Vince Neil. Cantante di vocazione hard, nel 1981 entra nei neo-formati Mötley Crüe: band hair metal di straordinario successo che percorre gli anni Ottanta a decibel e dollari. Famoso per i suoi eccessi, fra incidenti d’auto, scazzottate, divorzi, droga e la perdita di una figlia, è stato nei Mötley sino al 1989, prima di affrontare il resto della carriera fra reunion, nuovi progetti, fallimenti e piccoli successi.

9 Febbraio 1960: a Liverpool nasce William “Holly” Johnson. Bassista del gruppo punk Big in Japan, alla fine degli anni Settanta incontra Brian Nash e Paul Rutherford: nel giro di pochi mesi nasce così il nucleo originale del pop group Frankie Goes to Hollywood, in cui Holly assume il ruolo di frontman. Grazie alla “scandalosa” hit “Relax”, e alle polemiche censorie, i FGTH arrivano a dominare la hit-parade britannica del 1984 piazzando ben tre singoli al primo posto: cosa riuscita in precedenza solo a Gerry and the Pacemakers, nel 1964.

Domani avvenne: da lunedì 20 novembre 2023 a domenica 26 novembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

20 Novembre 2005: in vista del suo tour mondiale del 2006, con la vendita di 1 milione e seicentomila biglietti in un solo giorno di prevendita, Robbie Williams batte il record assoluto di vendite giornaliere, certificato dal Guinnes dei Primati.

21 Novembre 1960: il brano doo-wop “Stay“, degli americani Maurice Williams and The Zodiacs, raggiunge la vetta della classifica statunitense: con i suoi soli 1 minuto e 36 secondi di durata, è il brano più breve della storia ad aver conquistato il primo posto in Hit Parade. Lo conoscete, ne sono certo: chi ha visto “Dirty Dancing” sa benissimo di cosa parlo!

22 Novembre 1963: per la Parlophone esce il secondo album dei Beatles, “With the Beatles“. Sorta di “fotocopia” strutturale del primo disco, presenta 14 brani, di cui 6 cover: in scaletta, le famosissime “I Won’t Be Long”, “All My Loving”, “Money (That’s What I Want)” e “I Wanna Be Your Man”. In copertina, un serioso scatto in bianco nero dei Fab Four. Questo album è il primo 33 giri a raggiungere il milione di copie vendute nel Regno Unito.

23 Novembre 1921: a Torino nasce Ferdinando “Fred” Buscaglione. Ancora adolescente, inizia a suonare nei locali notturni cittadini, come cantante jazz e polistrumentista: durante una serata incontra lo studente e paroliere Leo Chiosso, con cui inizia una fruttuosa collaborazione. Dopo anni di gavetta, a fine anni Cinquanta perfeziona il suo personaggio (un “duro” dal cuore tenero in gessato e baffetti) e le sue canzoni (storie di matrice hard boiled narrate in chiave ironica su brillanti accompagnamenti swing): brani come “Che bambola!!”, “Teresa non sparare”, “Eri piccola così”, “Che notte” e la romantica “Guarda che luna” sono dei piccoli gioielli di ironia e brio, ancora oggi conosciuti.

24 Novembre 1993: a Las Vegas, all’età di 61 anni, muore Albert Collins. Texano e lontano parente di Lightnin’ Hopkins, è un notevolissimo chitarrista rock blues: famosi i suoi assolo in fingerstyle (“Freeze”, 1958, e “Frosty”, 1962), condotti su tappeti armonici in minore, e le sue performance infuocate.

25 Novembre 1974: a Tanworth-in-Arden (UK), all’età di 26 anni, per un’overdose di antidepressivi, ci lascia Nick Drake. Nato in Birmania 26 anni prima, e tornato in patria ancora bambino, nel 1968 incide l’album di debutto. La carriera di Nick dura poco (3 dischi): anche se in vita le sue opere venderanno pochissimo, saranno col tempo rivalutate, fino a diventare uno degli esempi più importanti e singolari di un’arte a cavallo fra folk, minimalismo, decadentismo e malinconia.

26 Novembre 1948: a Senigallia (AN) nasce Gianfranco Manfredi. Cantante e autore, debutta nel mondo discografico nel 1972: le sue canzoni si rivolgono al mondo, agli ideali e alle azioni della sinistra extraparlamentare, con album come “La crisi” e “Zombie di tutto il mondo unitevi”. Dagli anni Novanta si avvicina alla sceneggiatura cinematografica, e alla scrittura di fumetti.

L’ultima luna: #3 – Luna calante

La luna e l’amore, quando non crescono più, calano

La luna calante incarna il momento in cui la natura e lo spirito rallentano, si radicano e si purificano, preparandosi alla rinascita: psicologicamente, siamo nel territorio dell’introspezione e della riflessione, e se vogliamo della malinconia.

Ed è sicuramente con malinconia che il grande Fred Buscaglione intona, con virile garbo da crooner, “Guarda che luna“:

Guarda che luna, guarda che mare,
da questa notte senza te dovrò restare
folle d’amore vorrei morire
mentre la luna di lassù mi sta a guardare

Stupisce un po’ una tale seriosità in chi per anni ha incarnato il personaggio del gangster dal cuore buono, impacciato e quasi comico nel voler riprodurre in salsa italiana le suggestioni hard boiled americane… Ma Fred, nel ’59, è un po’ stanco del ruolo che – con la complicità del geniale paroliere e amico Leo Chiosso – si è cucito addosso, e dichiara: «Prima che la gente mi volti le spalle, Fred il duro sparirà, ed io tornerò ad essere solo Ferdinando Buscaglione». E arrivano canzoni melodiche, come “Non partir”, “Al chiar di luna porto fortuna” (sempre lei, in cielo…) e appunto “Guarda che luna”: scritta da Cesare Pallesi e Walter Malgoni, è una canzone dalla melodia facilmente memorizzabile e dal forte impatto emotivo, anche se un filo troppo melodrammatica. Una canzone che è piaciuta (a Milva), piace (anche all‘insospettabile Paolo Nutini) e piacerà, e che – nella versione dell’altro Fred, Bongusto – è stata scelta da Pedro Almodovar per il suo film “La legge del desiderio”.

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