Domani avvenne: da lunedì 13 ottobre 2025 a domenica 19 ottobre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

13 Ottobre 1965: gli inglesi The Who, presso gli IBC Studios di Londra, incidono lo storico singolo “My Generation“. Raramente, in una canzone pop, testo, musica, arrangiamento e voce si sono sposati così bene: la chitarra di Pete è satura di feedback, il basso di John esegue un assolo (una primizia, nella storia del rock), e la coda ospita le furiose rullate di Keith: ma è la voce il vero asso nella manica. Con una sorta di frenetico balbettio, Roger esprime meglio di mille chiacchiere quel miscuglio di rabbia, insicurezza e spavalderia che agita i londinesi del tempo. E gli Who iniziano la loro leggendaria carriera!

14 Ottobre 1988: gli inglesi Def Leppard diventano la prima band a vendere sette milioni di copie con due album consecutivi (“Pyromania” del 1983 e “Hysteria” del 1987): il secondo titolo, in particolare, rimarrà il loro lavoro più venduto, con 20 milioni di copie totali.

15 Ottobre 1988: il quarto album dei Bon Jovi, “New Jersey“, arriva al primo posto della classifica statunitense, dove rimarrà per quattro settimane. Il disco diventerà il primo del genere hard rock a piazzare più singoli nella Top Ten.

16 Ottobre 1937: a Saint Lucia (Caraibi) nasce Michael Emile Telford Miller. Cantante e polistrumentista, giunge a Londra e nel ’59 assume lo pseudonimo di Emile Ford , fondando il gruppo Emile Ford & the Checkmates: il loro singolo doo-wop “What Do You Want to Make Those Eyes at Me For?” arriva al primo posto della classifica, e fa di Ford il primo artista di colore a piazzare in Inghilterra più di un milione di copie. Terminata la carriera di cantante, Emile intraprende quella producer.

17 Ottobre 1980: per la Columbia esce “The River“, quinto album di Bruce Springsteen. Con questo lavoro il Boss tenta di mettere sui microsolchi la forza e la passione dei suoi live: ne nasce un disco capace di miscelare testi impegnati, emozioni struggenti e sound elettrico, fra ballate da hobo, rock spigliati, canzoni folk, boogie, e omaggi alla figura del ribelle, dell’outsider, e dei tanti messi ai margini dalla crisi industriale. In scaletta, una marea di classici: “Hungry Heart”, “Fade Away”, “You Can Look” e la straziante title-track.

18 Ottobre 2021: nella sua Milano, a 95 anni, ci lascia Franco Cerri. Franco Riceve la sua prima chitarra in regalo dal padre a diciassette anni, e impara a suonarla da autodidatta. La sua carriera è subito travolgente: prima l’ingresso nell’orchestra di Gorni Kramer, poi i concerti con Django Reinhardt, Wes Montgomery, Chet Baker, Billie Holiday, cui seguono alcuni programmi Rai di divulgazione musicale, l’attività di session man per i più grandi cantanti italiani, e la creazione del Franco Cerri Quartet. Il più grande e autorevole chitarrista jazz d’Italia è noto ai più come “l’uomo in ammollo” del vecchio spot del bucato Bio Presto.

19 Ottobre 2020: a Los Angeles, a 81 anni, muore Spencer Davis. Chitarrista, nel ’63 a Birmingham fonda il Rhythm and Blues Quartette, in cui militano anche il batterista Pete York e i due fratelli Winwood: Muff al basso, e l’enfant prodige Steve Winwood. Nel ’64 il quartetto è notato dalla Island Records, firma un contratto, e cambia nome: nasce così lo Spencer Davis Group: band famosa per le torride “Gimme Some Lovin’” e “I’m a Man” ma che, prestissimo orfana del genio Steve Winwood, diretto verso i Traffic, nel ’67 chiuderà già i battenti.

Domani avvenne: da lunedì 27 gennaio 2020 a domenica 2 febbraio

27 Gennaio 1918: a Richland (Mississippi), figlio illegittimo di una bracciante quindicenne, nasce Elmore Brooks: in omaggio al presunto padre naturale, assume il nome d’arte di Elmore James e si dà al blues. Dopo alcune incisioni minori, piazza il colpo del ko con “Dust my broom” (1952), il cui riff di apertura, suonato con la slide, è uno dei passaggi sonori più noti di tutto il blues elettrico. Sulla chitarra, costruita con le sue stesse mani, compone altri classici del Chicago blues, come “The Sky is Crying”, “My Bleeding Heart” e “Shake Your Moneymaker”.

28 Gennaio 1943: a Dartford (UK) nasce Dick Taylor. Chitarrista e e bassista elettrico, è – assieme agli imberbi Mick Jagger e Keith Richards – uno dei tre Little Boy Blue and the Blue Boys.  A Luglio ’62 il trio si unisce ai Rollin’ Stones di Jones e Stewart, ma dopo soli quattro mesi Dick lascia: al suo posto subentra Bill Wyman, mentre Taylor approda ai Pretty Things di Phil May, con cui incide “S.F. Sorrow”, il primo (più o meno…) concept album della storia.

29 Gennaio 1926: a Milano vede la luce Franco Cerri. Riceve la sua prima chitarra in regalo dal padre a diciassette anni, e impara a suonarla da autodidatta. La sua carriera è subito travolgente: prima l’ingresso nell’orchestra di Gorni Kramer, poi i concerti con Django Reinhardt, Wes Montgomery, Chet Baker, Billie Holiday, cui seguono alcuni programmi Rai di divulgazione musicale, l’attività di session man per i più grandi cantanti italiani, e la creazione del Franco Cerri Quartet. Il più grande e autorevole chitarrista jazz d’Italia è noto ai più come “l’uomo in ammollo” del vecchio spot del bucato Bio Presto.

30 Gennaio 1969: sul tetto della sede della Apple Records, a Londra, avviene un’esibizione semi-estemporanea dei Beatles (assieme al tastierista Billy Preston), il cosiddetto “Rooftop Concert“. Nel corso dei suoi 42 minuti, troviamo tre versioni di “Get Back”, “Dig a Pony”, “Don’t Let Me Down”, “I’ve Got a Feeling”, “One After 909” e alcuni brevi spezzoni misti. All’arrivo della polizia, che scioglie il concerto, Lennon dichiara, sarcastico come sempre: “I’d like to say thank you on behalf of the group and ourselves and I hope we’ve passed the audition“. Nei fatti, questo sarà l’ultima esibizione della storia dei quattro di Liverpool.

31 Gennaio 1951: a Londra, da padre inglese e madre colombiana, nasce Philip Targett-Adams. Fin dalla prima infanzia segue la famiglia in giro per le Americhe, appassionandosi alla chitarra cubana e poi alle ritmiche latine, e soprattutto al suo idolo, il messicano Armando Manzanero, da cui mutua il suo nome d’arte: Phil Manzanera. Nel 1970 Phil fonda la sua prima band, i Quiet Sun, ma ben presto li lascia per approdare – dopo un paio d’anni di corteggiamento – al nuovo progetto art rock del vocalist Bryan Ferry: i Roxy Music. Phil rimarrà nei Roxy fino al loro scioglimento, nel 1983.

1° Febbraio 1956: a Chicago nasce Christene LeeExene” Cervenka. Cantante e front man di spudorata efficacia, nel 1977 si unisce alla neonata band punk californiana X, con cui incide sei album. E’ stata anche sposata con un (all’epoca) giovane e sconosciuto Viggo Mortensen.

2 Febbraio 1952: la versione del blues di Lowell Fulson, “3 O’Clock Blues“, da parte del ventisettenne B.B. King arriva al primo posto della classifica. Lo stile strumentale di B.B. si mostra subito fluido, a fuoco, e la sua voce un perfetto contrappunto melismatico e drammatico alle note di chitarra: King è ormai pronto per diventare uno dei massimi interpreti blues di tutti i tempi.