Proprio 130 anni fa, il 20 Agosto 1890, a Providence (Rhode Island), nasceva Howard Phillips Lovecraft: uno dei più grandi scrittori di ambito horror e fantascientifico, creatore di cosmogonie aliene e sistemi mitologici arcani, e soprattutto una delle mie passioni più tenaci.
Per me si: ma non per tutti. C’è chi non digerisce il suo universo, cupo, a-morale e materialistico, chi il suo congenito razzismo, chi la sua fantascienza così cerebrale e relativistica; e c’è, soprattutto, chi non sopporta la sua prosa involuta, e il puntuale fuggire le descrizioni delle divinità – eccezion fatta per un paio – scegliendo invece il ricorso a perifrasi, all’ “innominabile”, a un non ben identificato “orrore cosmico”. Questa è la croce e delizia del mondo di HPL: rapportarsi con una mitologia allucinante, estrema e affascinante; e la difficoltà a raccontarla con mezzi consueti. Ne sanno qualcosa gli innumerevoli epigoni, che solo occasionalmente hanno saputo avvicinarsi ai vertici del Maestro, e in generale tutti coloro che hanno provato a tradurne le idee in altri ambiti espressivi, cinema in primis.
Perché è inutile voler calligraficamente riproporre quanto è – per definizione – indicibile: soprattutto nella narrazione attuale, ammorbata dalla voglia di spiegare e mostrare tutto. Sono andati vicino alla perfezione il cineasta John Carpenter, il geniale fumettista Alan Moore, alcuni racconti a tema di Robert Bloch, Stephen King e Frank Belknap Long… E qualche musicista. D’altronde, se non alla musica, la più immateriale delle arti, a chi si potrebbe chiedere di evocare ciò che le parole non riescono? Perchè, non dimentichiamolo, è lo stesso HPL a infarcire i suoi racconti di idiomi alieni (Cthulhu fhtagn ph’nglui mglw’nafh), violinisti impazziti (Eric Zann) e di quel “sottile, monotono lamento d’un flauto demoniaco” che accompagna le danze che circondano il dio cieco e idiota Azathoth. Complice il 130° compleanno di Howie – e i post dei blogger Lucius Etruscus, Austin Dove e Celia – proviamo a dare un’occhiata alla questione, proponendo alcune suggestioni. Continua a leggere “The Crawling Chaos: Howard Phillips Lovecraft e il rock” →