4 Novembre 1951: a Kingston upon Hull (UK) nasce Christine Carol Newby. Artista performativa col nome d’arte di Cosmosis, nel ’73 adotta il più iconico Cosey Fanni Tutti, storpiatura del “Così fan tutte” di Mozart, e sciocca le platee britanniche con mostre dal contenuto estremo, con evidenti richiami al pornografico. Nel 1976, assieme a Genesis P-Orridge, fonda il gruppo dei Throbbing Gristle, considerato fra i pionieri del filone industrial: indimenticabili i loro show, con l’uso programmatico di immagini disturbanti, fotografie pornografiche e istantanee dei campi di concentramento nazisti.
5 Novembre 1956: a Los Angeles ci lascia Art Tatum, uno dei più straordinari pianisti jazz di tutti i tempi. Semicieco, fin dal primo debutto desta un’impressione fortissima: la tecnica è stupefacente (riesce a suonare stride, boogie e Swing con velocità e scioltezza inaudite), applicando concezioni armoniche che anticipano di decenni lo sviluppo del jazz. Rachmaninov lo definisce “il più grande pianista vivente”, i colleghi lo idolatrano, ma ne temono anche il confronto diretto, evitando qualunque contest live. Art, a soli 46 anni, muore a causa di un’insufficienza renale, causata dall’abuso di alcol.
6 Novembre 1814: a Dinant (Belgio) nasce Adolphe Sax. Figlio d’arte, si appassiona alla costruzione e invenzione di strumenti musicali: nel 1844 espone la sua celebre legge acustica per cui “il timbro di un suono è determinato dalle proporzioni della colonna d’aria e non dal materiale del corpo che la contiene”. Inizia poi a perfezionare una nuova famiglia di strumenti, i saxhorns, curioso ibrido fra clarini e ottoni. Ma è il saxofono a diventare la sua più grande invenzione: questo “ibrido”, pur appartenendo alla famiglia dei legni ed avendone la flessibilità tecnica, permette un grande volume di suono, paragonabile a quello degli ottoni.
7 Novembre 2016: a 82 anni, a Los Angeles, muore Leonard Cohen. Di origine ebraica, e cresciuto nel Canada francofono, inizia la carriera come poeta, per poi dirottare la sua arte sulla professione di cantautore: nel ’67 debutta con “Songs of Leonard Cohen”, il primo di 14 album. Autore universalmente apprezzato per la profondità di scrittura e per una voce “di rasoio arrugginito”, si spegne a seguito di un incidente domestico: poco prima di morire riesce a fare pervenire alla sua compagna, deceduta pochi mesi prima, questo messaggio: “Goodbye old friend. Endless love, see you down the road”.
8 Novembre 1949: a Burbank (contea di Los Angeles) nasce Bonnie Raitt. Cresciuta in una famiglia di musicisti, fin da bambina si appassiona alla chitarra blues, specializzandosi nell’uso dello slide, di cui è oggi riconosciuta come una delle massime autorità in materia. Un risultato incredibile, nel mondo essenzialmente maschilista della chitarra.
9 Novembre 2015: alla non disprezzabile età di 85 anni muore, a Caldwell (New Jerset), il batterista inglese Andy White. A 32 anni arriva l’occasione per cui passa alla storia: George Martin, non ancora convinto delle capacità di Ringo Starr, lo chiama a suonare la batteria nelle incisioni di “Love Me Do” e “P.S. I love you” dei Beatles… Almeno di quelle inserite nell’album d’esordio: nelle versioni a 45 giri, invece, tornerà alle pelli Ringo Starr.
10 Novembre 1891: a Lexington (MIssouri) nasce Carl Stalling. Pianista per il cinema muto, diventa direttore d’orchestra e durante gli anni Venti incontra Walt Disney, che lo coinvolge in un nuovo progetto: le “Silly Symphonies”, illustrazioni animate costruite intorno a brani pop o strumentali. Dopo due, rivoluzionari, anni di lavoro con Disney, nel 1936 passa alla Warner Bros., dove tra le tante musiche scrive anche quella che ancora oggi accompagna i cartoni animati dei Looney Tunes. Le sue tracce sonore sono molto innovative, e procedono attraverso continue fratture armoniche, ritmiche e timbriche, mescolando con disinvoltura elementi jazz, classici e d’avanguardia.