Cazzeggiando per il Torino Film Festival41 #1

Ciao a tutti! Chi mi segue (forse) sa che da un bel po’ di anni (15) la mia metà e io, a fine novembre, ci prendiamo una settimana di pausa dal lavoro per una bella immersione nel Torino Film Festival (in gergo, il TFF): e quest’anno non fa eccezione. In questa puntata vi racconto un po’ come si struttura, cosa ci sta piacendo (penna blu) e cosa meno (penna rossa): la prossima settimana entrerò nel dettaglio dei film visti.

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Due film #13

Ciao a tutti. Vario un po’ il solito menù “3 film” e “un film” con un nuovissimo e imprevedibile format: “2 film” :-). Sono pellicole, come leggerete fra breve, non nuove, e che – per vari motivi – ho visto e rivisto da poche settimane: nulla, assolutamente nulla in comune l’una con l’altra, se non il fatto che entrambe mi sono piaciute, e che mi è venuta voglia di parlarvene. Si parte. Continua a leggere “Due film #13”

Un film – “A prova di errore”

Sono sincero: nonostante la mia passione per il cinema, questo film proprio non lo conoscevo. E devo dire grazie al mio amico Mauro per avermi regalato il dvd, che solo ora ho avuto tempo e modo di vedere, e che che mi ha dato occasione di scoprire un grande prodotto cinematografico… che, devo di nuovo essere sincero, mi ha lasciato con i nervi un po’ scossi.

A prova di errore” (traduzione letterale dell’originale “Fail-Safe“), per la regia di Sidney Lumet, è un film di fanta-politica che, pur prodotto in piena Guerra Fredda (1964), è purtroppo tremendamente attuale, così tanti sono i temi che tocca ed evoca, e che tutti abbiamo ben presenti: il conflitto permanente (ieri USA-URSS, oggi Ucraina-Nato-Russia) e le possibili derive nucleari; il fanatismo di certi “consiglieri strategici”; la logica e l’automazione versus il buon senso e il controllo umano; gli uomini di buona volontà che si scontrano contro l’ottusa ragion di stato; la predestinazione e l’imponderabile.

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Un film – “True Story”

E’ stato per puro caso che proprio in questi giorni, mentre in tv impazza lo straziante caso dell’omicidio di Giulia Tramontano, mi sia imbattuto in questo film: “True Story” (2015).

La pellicola di Rupert Goold – come il titolo “True Story” lascia intendere – è direttamente ispirata a un fatto di cronaca, e alle memorie del giornalista Michael Finkel: abile penna del New York Times reduce da un errore che gli ha stroncato la carriera, e che trova nella storia del killer Christian Longo l’occasione per riprendere fiducia in se stesso, e tornare in campo. La questione è semplice: in Messico, dopo una latitanza di un mese, la polizia ha rintracciato Longo, accusato dell’omicidio della moglie e dei 2 figli. E il sospettato, durante la clandestinità, non aveva trovato di meglio che nascondersi dietro al nome fittizio di  Michael Finkel: proprio come lui. Continua a leggere “Un film – “True Story””

Visto al cinema – “Marcel the Shell”

Scrivo a pochissime ore dalla visione di questo bel film: e ne scrivo subito perché non voglio che il grip emotivo e intellettuale che ne ho tratto si disperda, abbruttito da troppi ragionamenti, dalla quotidianità del lavoro e dalla normalizzazione indotta dal sonno.

Il film si propone, essenzialmente, come un prodotto di animazione: infatti, delle pochissime persone presenti in sala, i due terzi erano occupati da famiglie con prole; l’altro terzo eravamo la mia compagna ed io! Eppure, basta una sequenza per accorgersi che si tratta di ben altro.

Marcel, il protagonista della storia, è una piccola conchiglia, con un occhio di vetro e due minuscole gambette, con tanto di scarpe da ginnastica; nella casa in cui vive, un tempo c’era una comunità di suoi simili, ma ora è rimasto solo, con la nonna Connie. Nella villetta  è  da poco arrivato Dean, un essere umano, che inizia a riprendere la vita di Marcel con una telecamera, con l’idea di farne un documentario: chiacchiera con Marcel, lo osserva arrabattarsi mentre si procura il cibo, beve, corre e gioca, e lo intervista. La prima sequenza di “Marcel the Shell”, dopo un iniziale smarrimento, chiarisce subito che quanto stiamo vedendo sullo schermo non è una storia in oggettiva, ma sono le riprese di Dean, gli spezzoni catturati dalla sua camera, e i montaggi che sta eseguendo sul pc. Siamo, insomma, in un classico mockumentary, un “falso documentario”: espediente narrativo in cui una serie di eventi di fantasia sono presentati come fossero reali, utilizzando come grimaldello proprio la pratica del documentario. Continua a leggere “Visto al cinema – “Marcel the Shell””

Cazzeggiando per il Torino Film Festival40 #2

Come promesso, eccoci alla seconda (e ultima) puntata di questa brevissima serie sul TFF40.

Dunque, questa volta tocca ai film visti: ma prima, come l’anno scorso, debbo a mio malincuore sottolineare la reiterata assenza della retrospettiva. C’era, a onore del vero, un angolino dedicato ai western anomali del secondo Dopoguerra: ma una retrospettiva vera e propria era del tutto assente… E, a mio parere, un Festival che si rispetti dovrebbe metterla in agenda. La buona notizia è che, invece, le sezioni presenti sono state confezionate in modo coerente, e con una media prodotto di buona qualità.

Detto questo, veniamo ai (pochi) film che abbiamo visto: pochi perché 11– rispetto alla nostra media abituale – non è certo un record… Ma, considerato il caos nato dalla questione prenotazioni, abbiamo fatto fin troppo. Peccato solo esserci persi un paio di documentari, che sembravano davvero interessanti. Continua a leggere “Cazzeggiando per il Torino Film Festival40 #2”