La canzoni di Cochi e Renato

Ciao a tutti. Poche sere fa stavo facendo zapping su Youtube in cerca di video di cagnolini (…sì, proprio così: una mia debolezza!) quando, vai di qui vai di là, l’algoritmo del Tubo mi ha portato su una scena di “Testa o croce” in cui Renato Pozzetto, nelle vesti di un sacerdote smemorato, cade dritto dritto nelle acque del Lago d’Orta, e inizia a tirare giù cristi come non ci fosse un domani… E da lì il mio algoritmo personale, che rispetto ben di più, mi ha istantaneamente condotto al Pozzetto in bianco e nero di “Il buono e il cattivo” e “Il poeta e il contadino“, in coppia con l’amico di sempre Cochi: ero appena un bambino, allora, capivo a malapena le battute, eppure mi scompisciavo dal ridere a guardare in tv le loro gag surreali, con i ricorrenti tormentoni “Bravo, sette più”, “Qui siamo su a milletre” e “Elamadonna!”.

Di pezzi e frammenti di Cochi e Renato, in rete, se ne trovano: e, come sa chiunque abbia almeno la mia età, una bella fetta del loro repertorio comico era costituita da canzoni… Canzoni che inevitabilmente aprivano e/o chiudevano la trasmissione, e che punteggiavano la sequenza dei loro sketch, con Cochi alla chitarra e Renato, nella parte del sempliciotto, a declamare assurdità. La più famosa è “Canzone intelligente“, cui ho dedicato un post ben tre anni fa (eccolo QUI): cui fa eco l’altrettanto nota “E la vita, la vita“. Ma sono molte le perle regalate da questo duo comico: un duo rivoluzionario, che (forse) per primo ha portato sugli schermi e nei teatri uno humor mai irrisorio verso i “difetti” degli altri (lo zoppo, il cieco, l’omosessuale, il cornuto, ecc) e sempre stralunato, dadaista e indiscutibilmente meneghino; e per il cui successo sono stati fondamentali la folle verve e l’imprevedibile eclettismo del “genio” Enzo Jannacci… Che, all’inizio degli anni Sessanta, non solo li nota all’Osteria dell’Oca di Milano e li sprona a darsi al cabaret, ma scrive con loro, a sei mani, quasi tutto il loro repertorio.

Cochi e Renato hanno una discografia che comprende sei album, tredici singoli e varie raccolte: e certo, non si tratta di album organici, ma una di sorta di compilation non dichiarate che raccolgono pezzi sparsi, più o meno nuovi, e spesso gravitanti attorno agli spettacoli televisivi dell’epoca. Le canzoni di Cochi e Renato si possono suddividere grossolanamente in due gruppi: le rivisitazioni caricaturali di pezzi tradizionali (spesso dialettali), e i brani di propria penna. Continua a leggere “La canzoni di Cochi e Renato”