Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!
15 Luglio 1989: in occasione della Festa del Redentore, i Pink Floyd tengono un concerto gratuito a Venezia, Il palco è piazzato su alcune zattere galleggianti, in pieno Bacino di San Marco: il responso del pubblico – per lo più posizionato su rive e imbarcazioni – è entusiasta (200.000 persone), e lo show è trasmesso in mondovisione; ma veementi sono le polemiche, per timore dell’impatto dell’evento su una città così particolare come Venezia, e sui suoi monumenti. A questa situazione, i veneziani Pitura Freska dedicano l’ironico brano “Pin Floi”.
16 Luglio 1966: Eric Clapton, che ha da pochissimo lasciato i Bluesbreakers, è avvicinato dal fuoriclasse della batteria “Ginger” Baker, che gli propone una collaborazione. Eric non ci pensa nemmeno un momento, ma pone una condizione: l’ingresso in squadra di Jack Bruce, bassista e cantante… O così, o niente. Visto che i tre sono considerati la “crema” del blues inglese, si chiameranno – poco modestamente – Cream. E’ appena nata una delle band più importanti di sempre, e uno dei primi “supergruppi” della storia.
17 Luglio 1959: a New York, Billie Holiday, dopo 2 settimane di ospedale, e letteralmente vittima del razzista direttore del Bureau of Narcotics (che, dopo averla perseguitata per 20 anni, la fa ammanettare al letto, e sospende le indispensabili dosi di metadone), cede alla malattia e ci lascia, a soli 44 anni. Una vita tremenda, la sua, fra prostituzione minorile, debiti, divorzi e alcol: ma un’artista gigantesca, e una voce indimenticabile. La sua “Strange Fruit” è un capolavoro, una denuncia anti-razzista che fa venire i brividi ancora oggi. Al suo biopic ho dedicato QUESTO post.
18 Luglio 1939: a New York, in famiglia di evidente origine italiana, nasce Don DiMiucci. Figlio d’arte, debutta nel ’58 come leader del trio vocale Dion & The Belmonts, e nel ’60 spicca il volo in solitaria, come Dion: e qui arrivano successi come “Runaround Sue”, “The Wanderer” e “Ruby Baby”. Una curiosità: è uno dei sopravvissuti al tragico schianto aereo del ’59, che pone fine alle vite di Buddy Holly e Ritchie Valens, di cui ho parlato QUI.
19 Luglio 1944: a New York, a 75 anni, si spegne Will Marion Cook. Afroamericano, abilissimo violinista di studi classici, all’inizio degli anni Novanta dell’Ottocento si scopre autore di commedie musicali: la sua New York Syncopated Orchestra è molto famosa, ed espone un lessico rag vocale e orchestrato, elegante ma non stucchevole, e di straordinario successo internazionale. Suo è il famoso spettacolo “Clorindy, or the Origin of the Cakewalk”.
20 Luglio 1964: a Seattle (Stato di Washington) nasce Chris Cornell. Batterista, passa al microfono quando, nel 1984, assieme a Hiro Yamamoto e Kim Thayi, fonda il complesso dei Soundgarden, di cui diviene anche frontman e autore. Voce straordinaria e inconfondibile, Chris ha anche fatto parte dei side-projects Temple of the Dog e Audioslave, e si è cimentato in una buona carriera solista. La morte arriva, in circostanze poco chiare, a soli 53 anni.
21 Luglio 2023: a New York, a 97 anni, e dopo una vita di successi, ci lascia il crooner Anthony Dominick Benedetto, in arte Tony Bennett. Tony è una star di prima grandezza (ben 20 i Grammy Awards vinti): per soddisfare i suoi fans, arriverà a tenere fino a sette spettacoli al giorno e, con l’avvento del rock’n’roll, si sposta sulla sua passione, il jazz. Una curiosità: la nota catena di supermercati Bennet deve il suo nome proprio a lui, cui il fondatore – da devoto fan – ha voluto rendere omaggio.