Domani avvenne: da lunedì 8 gennaio 2024 a domenica 14 gennaio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

8 Gennaio 1946: a West Hollywood nasce Robert “Robbie” Krieger. Al liceo inizia a interessarsi alla chitarra flamenco, e dal ’63 prende a esibirsi in band locali: dopo un concerto di Chuck Berry passa al RNB, ma poi cambia ancora, avvicinandosi alla musica indiana e al jazz. In questi anni conosce il batterista John Densmore e il tastierista Ray Manzarek, che lo convincono a unirsi in un nuova band assieme al cantante Jim Morrison. E’ il ’65 e sono appena nati i Doors: gruppo in cui Robbie resterà per tutta la loro carriera, scrivendo pagine famosissime (“Light My Fire”, “Love Me Two Times”, “Love Her Madly”) e contribuendo, col suo stile originale, ricco di improvvisazioni modali, glissati e pizzicati di richiamo spagnoleggiante, al particolare sound della band californiana.

9 Gennaio 1984: per la Warner esce “1984“, sesto album della rock band statunitense Van Halen. Scritto in copertina con la numerazione romana “MCMLXXXIV”, beneficia di un ingentilimento del sound e dell’ingresso delle tastiere, ed è il disco di maggior successo commerciale del gruppo: tastiere che guidano il singolo trainante, l’orecchiabile “Jump”. In scaletta, anche la famosa “Panama”, e la scatenata e ammiccante “Hot For Teacher”. Dopo questo disco, il frontman storico della band, David Lee Roth, lascerà la band.

10 Gennaio 1924: a Newland (North Carolina) nasce Max Roach. Arrivato con la famiglia a Brooklyn, si avvicina alla batteria jazz: il suo talento è cristallino, tanto che a 17 anni entra nell’orchestra di Duke Ellington, e nel ’42 inizia quel percorso che – in compagnia di Charlie Parker e Dizzy Gillespie – porterà il jazz classico al Bebop… Artista rivoluzionario e completo, innovativo ed eclettico, Max passa il resto della carriera fra didattica, composizione, incisioni, prese di posizione politiche, attività di talent scout e concerti.

11 Gennaio 1895: a Evanston (Illinois) nasce Laurens Hammond. Ingegnere e inventore, è famoso in ambito musicale per aver brevettato (e siamo nel 1934) l’omonimo organo elettrico: pensato come sostituto economico dei costosi organi a canne delle chiese, trova invece il successo mondiale in ambito jazz, blues, rock e pop.

12 Gennaio 1989: nella natia La Spezia ci lascia Franco Fanigliulo. Cantante e performer, a Sanremo 1979 si fa notare per la bizzarra “A me mi piace vivere alla grande“, eseguita con istrionismo e teatralità. Nel 1983 si ritira dal mondo della musica, pur continuando a scrivere e a mantenere contatti con autori del calibro di Vasco Rossi e Zucchero. Nel testo della sua canzone più famosa si legge il verso “Ho un nano nel cervello, un ictus cerebrale”: e proprio di ictus morirà, a soli 45 anni.

13 Gennaio 1964: per la Columbia esce “The Times They are a Changin’“, terzo album di Bob Dylan e uno dei dischi più importanti della storia. Pubblicato poco dopo la morte di Kennedy, sembra evocare – nella severa copertina, nelle canzoni e nei testi – il difficile momento del paese: scarse concessioni al sentimentalismo e all’ironia, strumentazione scarna, e vis polemica accesissima. In scaletta, la superba title track , il blues urbano “Ballad of Hollis Brown”, la murder ballad “The Lonesome Death of Hattie Carrol” e il capolavoro“With God on Our Side”, ritratto impietoso di un’umanità cieca e crudele, sempre pronta a giustificare i suoi crimini chiamando in causa il volere di Dio.

14 Gennaio 1959: a Stoccarda (Germania), da genitori statunitensi, nasce Jeffrey “Geoff” Tate. Tornato in patria, si dedica al canto rock, studiando accanto a uno dei più prestigiosi maestri del paese: dopo vari complessi, nel 1981 entra nei Queensrÿche, con cui aveva già intrapreso alcune collaborazioni, e che stanno per pubblicare il primo lavoro professionista. Grazie a un’estensione vocale di 4 ottave, e alla capacità di scrivere testi di ispirazione sociale e futuristica, Geoff e i Queensrÿche diventano una delle band progressive-metal più influenti della storia, e con cui Tate resta sino al 2012.

Domani avvenne: da lunedì 7 febbraio 2022 a domenica 13 febbraio

7 Febbraio 1952: a Zocca (Modena) nasce Vasco Rossi. Non c’è molto da aggiungere: che lo si ami, lo si odi, o si resti indifferenti, il Blasco è comunque uno dei personaggi e degli artisti più importanti della musica italiana. Finora, 18 album in studio, 191 canzoni, 40 milioni di dischi, oltre 800 concerti… Mica balle! La rivista Rolling Stone Italia considera l’album “Bollicine e il brano “Siamo solo noi” rispettivamente il disco e la canzone rock italiana migliori di sempre. Vasco è un sostenitore del Partito Radicale e delle campagne antiproibizioniste: e, sorpresa, è pure un appassionato di danza classica!

8 Febbraio 1977: per la A&A Recording esce “Marquee Moon“, il debutto della band newyorkese Television. Capitanati dal leader, chitarrista, cantante e autore Tom Verlaine, i Television con questo album definiscono i canoni del new wave-punk: sound tenebroso e con venature psichedeliche, chitarra acida, liriche simboliste e atteggiamento punk. In scaletta, le fenomenali “See No Evil”, “Venus”, “Elevation”, e le lunghe cavalcate “Marquee Moon” e “Torn Curtain”.

9 Febbraio 1944: a La Spezia nasce Franco Fanigliulo. Cantante e performer, a Sanremo1979 si fa notare per la bizzarra “A me mi piace vivere alla grande“, eseguita con istrionismo e teatralità. Nel 1983 si ritira dal mondo della musica, pur continuando a scrivere e a mantenere contatti con autori del calibro di Vasco Rossi e Zucchero. Nel testo della sua canzone più famosa si legge il verso “Ho un nano nel cervello, un ictus cerebrale”: e proprio di ictus morirà nel 1989, a soli 45 anni.

10 Febbraio 1942: il 78 giri di Glenn Miller, “Chattanooga Choo Choo”, a pochi mesi dalla sua uscita, supera il milione di copie vendute. Per celebrare l’incredibile traguardo la sua casa discografica – la Bluebird Records – dona al grande artista Swing un disco dipinto d’oro: è il primo disco d’oro della storia, titolo che d’ora in poi sarà ufficializzato come premio per chiunque superi l’onorevole cifra.

11 Febbraio 1963: agli Abbey Road Studios di Londra, in una sola seduta, i Beatles incidono tutti i 10 pezzi che andranno a comporre il loro esordio a 33 giri, “Please Please Me“, cui si aggiungeranno i 4 già usciti su 45 giri. Con un costo stimato di 400 sterline, i Beatles pubblicano uno dei debutti più fortunati, influenti e redditizi della storia. Aperto e chiuso da due rock’n’roll esplosivi – “I Saw Here Standing There” e “Twist and Shout” – è un vero e proprio punto di svolta per il rock: uno dei primi album pensato come progetto artistico, e non come mero assemblaggio di singoli.

12 Febbraio 1950: a Londra nasce Steve Hackett. Chitarrista elettrico dallo stile composito, dopo alcune esperienze professionali nel 1970 pubblica un’inserzione in cerca di altri musicisti con cui “andare oltre le attuali stagnanti forme musicali”: all’annuncio risponde Peter Gabriel, dei Genesis. Steve entra nel gruppo in sostituzione del fuoriuscito Anthony Phillips, e debutta nel terzo album della band, “Nursery Crime”: coi Genesis resta fino al 1977, incidendo 6 lp, e contribuendo in modo determinante al loro sound. Successivamente intraprende una carriera solista di buon successo, con ben 26 album all’attivo.

13 Febbraio 1972: all’Eden Theatre Off-Broadway debutta il musical “Grease”. Nato dall’idea di Tim Jacobs e Warren Casey sull’onda della nostalgia degli anni Cinquanta, dopo la “prima” a Chicago è notato dai produttori Ken Waissman e Maxine Fox e trasborda a New York. Il successo cresce di serata in serata e diventa un classico: nel 1978 ispira l’omonimo film, con John Travolta e Olivia Newton John come protagonisti.