Il juke box dei ricordi

Ottobre, per me, è un mese zeppo di ricordi e date care: e, in particolare, la seconda decade. Mio padre è nato il 13, mia madre il 17, si sono sposati il 14, e in più la Mia Signora fa gli anni il 19! Quest’anno, se ci fosse stato, mio padre avrebbe compiuto 100 anni: e così sabato mattina (giorno del loro anniversario) sono tornato in città, con la mamma siamo andati assieme al cimitero, e poi a mangiare qualcosa… Per l’occasione ho scelto la trattoria del paesello di campagna dove ho passato le estati dai 6 ai 29 anni. Un posto che, per motivi diversi, ci suscita tanti ricordi: molti piacevoli, qualcuno spassoso, altri nostalgici e altri ancora (pochi, per fortuna) dolorosi… Un paesello davvero piccolo: una frazione di frazione in pieno Monferrato, che conta si e no centocinquanta abitanti, ma che ha appunto una trattoria.

Aperta nel 1979 come bar e negozio, pian piano, grazie al figlio minore e all’inossidabile mamma, si è trasformata in un piccolo ristorantino dove trovare i classici piatti piemontesi, poca scena e tanta sostanza. Io ci ero tornato un paio di volte: ma mia madre era da 30 anni che non ci passava nemmeno davanti. E’ stato bello che mamma e figlio (noi) incontrassero, dopo tanto tempo, figlio e mamma (loro): tanti ricordi, chiacchiere, “ma come sta bene“, “non siete cambiati per niente“, “anche voi non scherzate“, un abbraccio… E l’immancabile flash!

All’ingresso, ora come allora, c’è ancora il vecchio juke box. Un apparecchio – così mi racconta il “ragazzo di 52 anni” – che risale al 1969, e comprato quando aprirono il locale: e, anche se spento, ancora funzionante. Mi ricordo di tante, tante sere passate al bar, a prendere un gelato, e a mettere 100 (o 200?) lire nel macchinario, per ascoltare una canzone assieme agli amici del cortile: e molte di quelle canzoni sono ancora lì, a fianco degli immancabili pezzi di liscio e dei ballabili anni Sessanta. Ecco qualche foto (la qualità è quella che è…) Continua a leggere “Il juke box dei ricordi”