Domani avvenne: da lunedì 7 aprile 2025 a domenica 13 aprile

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

7 Aprile 1915: a Philadelphia (Pennsylvania) vede la luce Eleanora Fagan. Nata da una madre-bambina, attraversa i primi anni di vita nella povertà e in famiglie adottive: ma il talento di cantante è cristallino, e nel ’33 debutta con Benny Goodman. Nel ’36 assume il suo nome d’arte, Billie Holiday, per tutti “Lady Day”, e inizia una tenera amicizia col saxofonista Lester Young. Nel ’39 incide la straziante “Strange Fruit”, una denuncia anti-razzista che fa venire i brividi ancora oggi. Un’artista gigantesca, una vita complessa e sofferta, e una voce indimenticabile.

8 Aprile 2010: a Bellinzona (Svizzera), a 64 anni, muore Malcolm McLaren. Artista e modista, all’inizio dei Settanta apre una boutique a Londra, e appronta il look per la band newyorkese New York Dolls; nel ’75 inizia a vendere abiti punk e sadomaso, e attira l’attenzione di alcuni giovani musicisti, che presto organizza in gruppo col nome di Sex Pistols. Diventato il loro manager, ne dirige la breve ma fulminante carriera, condendo con provocazioni, dichiarazioni a effetto e spille da balia la loro ascesa al successo. Di rilievo la sua carriera fuori dai Pistols, con curiosi lavori in bilico fra hip-hop, dance e riferimenti alla musica colta.

9 Aprile 1965: per la EMI esce “Ticket to Ride”, singolo dei Beatles. Nato dalla penna di John Lennon – ma con un importante contributo di Paul McCartney – e inciso in una sola sessione il 15 Febbraio, questo brano rappresenta un importante momento di crescita nello stile della band: il singolo ottiene subito successo, e va a far parte dell’imminente album “Help!”. Sul retro, “Yes It Is”.

10 Aprile 1959: a Massapequa (New York) nasce Brian Setzer. Cantante e chitarrista di ottima tecnica (spesso un po’ trascurata da pubblico e critica), nel ’79 fonda gli Stray Cats, dediti a un revival rockabilly di successo, verace e brillante; negli anni Novanta, sciolti i Gatti Randagi, fonda la Brian Setzer Orchestra, una big band di matrice swing.

11 Aprile 1961: il giovane Bob Dylan fa il suo debutto assoluto al Gerde’s Folk City di New York, aprendo il concerto del mitico bluesman John Lee Hooker.

12 Aprile 1915: a Natchez (Mississippi) nasce Theodore Roosevelt “Hound Dog” Taylor. Bluesman e cantante itinerante, nel ’42 arriva a Chicago, ma deve attendere il ’57 per ottenere il successo in patria, e il ’67 per il trionfo europeo. Il soprannome “hound dog” (“segugio”) è un ironico omaggio alla sua passione per le donne.

13 Aprile 1946: a Forrest City (Arkansas) nasce Al Green. Cantante passato dal gospel alla musica secolare, trova l’agognata via al successo nel 1970: “Let’s Stay Together” e “Take Me to the River” sono i suoi più grandi successi profani… Eh si, perché nel ’74 si converte nuovamente, diventa pastore e torna ai canti gospel. Ma non è finita: nell’88, infatti, riprende il feeling con il rhythm and blues!

Domani avvenne: da lunedì 15 luglio 2024 a domenica 21 luglio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

15 Luglio 1989: in occasione della Festa del Redentore, i Pink Floyd tengono un concerto gratuito a Venezia, Il palco è piazzato su alcune zattere galleggianti, in pieno Bacino di San Marco: il responso del pubblico – per lo più posizionato su rive e imbarcazioni – è entusiasta (200.000 persone), e lo show è trasmesso in mondovisione; ma veementi sono le polemiche, per timore dell’impatto dell’evento su una città così particolare come Venezia, e sui suoi monumenti. A questa situazione, i veneziani Pitura Freska dedicano l’ironico brano “Pin Floi”.

16 Luglio 1966: Eric Clapton, che ha da pochissimo lasciato i Bluesbreakers, è avvicinato dal fuoriclasse della batteria “Ginger” Baker,  che gli propone una collaborazione. Eric non ci pensa nemmeno un momento, ma pone una condizione: l’ingresso in squadra di Jack Bruce, bassista e cantante… O così, o niente. Visto che i tre sono considerati la “crema” del blues inglese, si chiameranno – poco modestamente – Cream. E’ appena nata una delle band più importanti di sempre, e uno dei primi “supergruppi” della storia.

17 Luglio 1959: a New York, Billie Holiday, dopo 2 settimane di ospedale, e letteralmente vittima del razzista direttore del Bureau of Narcotics (che, dopo averla perseguitata per 20 anni, la fa ammanettare al letto, e sospende le indispensabili dosi di metadone), cede alla malattia e ci lascia, a soli 44 anni. Una vita tremenda, la sua, fra prostituzione minorile, debiti, divorzi e alcol: ma un’artista gigantesca, e una voce indimenticabile. La sua “Strange Fruit” è un capolavoro, una denuncia anti-razzista che fa venire i brividi ancora oggi. Al suo biopic ho dedicato QUESTO post.

18 Luglio 1939: a New York, in famiglia di evidente origine italiana, nasce Don DiMiucci. Figlio d’arte, debutta nel ’58 come leader del trio vocale Dion & The Belmonts, e nel ’60 spicca il volo in solitaria, come Dion: e qui arrivano successi come “Runaround Sue”, “The Wanderer” e “Ruby Baby”. Una curiosità: è uno dei sopravvissuti al tragico schianto aereo del ’59, che pone fine alle vite di Buddy Holly e Ritchie Valens, di cui ho parlato QUI.

19 Luglio 1944: a New York, a 75 anni, si spegne Will Marion Cook. Afroamericano, abilissimo violinista di studi classici, all’inizio degli anni Novanta dell’Ottocento si scopre autore di commedie musicali: la sua New York Syncopated Orchestra è molto famosa, ed espone un lessico rag vocale e orchestrato, elegante ma non stucchevole, e di straordinario successo internazionale. Suo è il famoso spettacolo “Clorindy, or the Origin of the Cakewalk”.

20 Luglio 1964: a Seattle (Stato di Washington) nasce Chris Cornell. Batterista, passa al microfono quando, nel 1984, assieme a Hiro Yamamoto e Kim Thayi, fonda il complesso dei Soundgarden, di cui diviene anche frontman e autore. Voce straordinaria e inconfondibile, Chris ha anche fatto parte dei side-projects Temple of the Dog e Audioslave, e si è cimentato in una buona carriera solista. La morte arriva, in circostanze poco chiare, a soli 53 anni.

21 Luglio 2023: a New York, a 97 anni, e dopo una vita di successi, ci lascia il crooner Anthony Dominick Benedetto, in arte Tony Bennett. Tony è una star di prima grandezza (ben 20 i Grammy Awards vinti): per soddisfare i suoi fans, arriverà a tenere fino a sette spettacoli al giorno e, con l’avvento del rock’n’roll, si sposta sulla sua passione, il jazz. Una curiosità: la nota catena di supermercati Bennet deve il suo nome proprio a lui, cui il fondatore – da devoto fan – ha voluto rendere omaggio.

“Billie” – Il film

La sera del 6 Febbraio 1978, il corpo della giornalista americana Linda Lipnack Kuehl è rinvenuto su un marciapiede di Washington: la polizia sospetta che Linda si sia lanciata, con intento suicida, dal balcone del suo hotel, dopo aver assistito a un concerto di Count Basie. Nei suoi archivi, centinaia di ore di registrazioni, interviste (si stimano circa 200 le persone coinvolte) e documenti: la speranza di pubblicare la biografia della cantante Billie Holiday, cui stava lavorando da anni, muore con lei.

Nel 2019, il regista James Erskine decide di metter mano all’imponente mole di documentazione, e farne un film: il risultato è il bel documentario “Billie“, che dopo la premiere dell’anno scorso al Telluride Film Festival, è in questi giorni passato in visione al Torino Film Festival 38 (edizione on-line, ovviamente…). La regia ricostruisce la dolorosa storia della Holiday sbobinando (letteralmente) i nastri audio e intervallandoli con (poche) esibizioni televisive e moltissime fotografie: tutto il resto, o quasi, è la voce off dei testimoni, e della Holiday stessa. Ripercorriamo così le tappe della sua vita: ed è un percorso durissimo, che inizia con l’assenza del padre, uno stupro a 11 anni, e continua con la “carriera” di prostituta-bambina, e un altrettanto precoce debutto come cantante. Prima con Benny Goodman, e poi con Count Basie, Artie Shaw e Lester Young: e, da lì, la fama, le dipendenze da droghe e alcol, le innumerevoli storie d’amore e di sesso, e la morte di cirrosi epatica, a soli 44 anni. Continua a leggere ““Billie” – Il film”