Domani avvenne: da lunedì 24 febbraio 2025 a domenica 2 marzo

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

24 Febbraio 1940: a Paola (CS) nasce Guido Lamberti, in arte Ugolino. Cresciuto a Genova, intraprende presto la carriera di cantante e autore: il suo singolo “Ma che bella giornata” (1968), bissato da “La domenica”, conquista il pubblico con uno stile ironico e surreale. Nonostante la sua carriera declini presto, Ugolino è oggi considerato uno degli antesignani della canzone demenziale italiana.

25 Febbraio 2019: a Londra, a 64 anni, ci lascia il cantante e autore Mark Hollis. Assieme al fratello Ed, nel 1981, Mark fonda il gruppo dei Talk Talk: band di elettro-pop che nel 1984 trova il successo planetario coi singoli “It’s My Life” e “Such a Shame”. Spostatisi verso uno stile più astratto e sperimentale, perdono pian piano consensi, e nel 1992 si sciolgono: Mark, poco a suo agio con la mondanità, al volgere del nuovo Millennio si ritira completamente dalle scene.

26 Febbraio 1955: la prestigiosa rivista statunitense Billboard sancisce, per la prima volta, la supremazia di vendita dei 45 giri (brevettati dalla RCA nel 1949) rispetto ai 78 giri.

27 Febbraio 1890: a New Orleans nasce Freddie Keppard. Cornettista di jazz arcaico, nel ’14 si unisce a Bill Johnson nella Original Creole Orchestra: nel ’15, arrivati a New York, sono avvicinati dalla Victor per un’incisione… Ma Freddie, timoroso che qualcuno possa “copiare le sue note”, non accetta: e perde così l’occasione per diventare il primo musicista a incidere una matrice Jazz! I recordmen saranno infatti la Original Dixieland Jass Band col loro “Livery Stable Blues”, nel 1917.

28 Febbraio 1940: ad Atlanta (Georgia) nasce Joe South. Cantante, chitarrista e bassista di spirito country e folk, attraversa gli anni Sessanta e Settanta fra un’importante carriera solista, quella di autore conto terzi e il mestiere di session man di pregio (Bob Dylan, Aretha Franklin, Johnny Cash). Nel 1970 vince il Grammy per la miglior canzone con “Games People Play”.

1° Marzo 1980: per la Ricordi esce “Uffà! Uffà!“, sesto album di Edoardo Bennato. Pubblicato solamente 15 giorni prima del successivo “Sono solo canzonette”, esibisce un forte eclettismo che spazia dal rock’n’roll al doo-wop, dal canto a cappella a ritmi serrati: il tutto condito da una vis polemica urticante e ironica. La copertina riproduce un disegno del musicista e amico Tony Esposito. In scaletta, oltre alla title track, “Così non va Veronica”, “Sei come un juke-box” e “A Licola”.

2 Marzo 1955: uno dei padri del rock’n’roll, Bo Diddley, incide il suo primo singolo, intitolato – poco modestamente – proprio “Bo Diddley“. In questo brano fa il suo esordio uno dei ritmi più contagiosi di sempre, che Bo – di nuovo, senza alcuna modestia! – marchia col nome di “Bo Diddley Beat”: ritmo che foneticamente si può tradurre con un “chink-a chink-a chink a-chink-chink”, ma se ascoltate la traccia sonora qui linkata, tutto sarà più chiaro. Il singolo, uscito ad Aprile, arriva al primo posto della classifica, e inaugura la fortunata carriera di Bo.

Domani avvenne: da lunedì 1° febbraio 2021 a domenica 7 febbraio

1° Febbraio 1949: la Radio Corporation of America (RCA) pubblica il primo singolo a 45 giri della storia: “Texarkana Baby” del cantante country Eddy Arnold. Una curiosità: per un breve periodo i vinili avranno un colore specifico per genere: verde per il country, rosso per la classica, giallo per le favole e arancio per il R&B e gospel.

2 Febbraio 1927: a Philadelphia (Pennsylvania), in una famiglia ucraina-ebraica, nasce Stanley Gayetsky. Saxofonista, col nom de plume di Stan Getz debutta molto giovane nelle band di Jack Teagarden, Jimmy Dorsey e Benny Goodman, prima di approcciare (e siamo negli anni Cinquanta) a uno stile morbido e rilassato, debitore del lirismo di Lester Young, e che si inserisce nella corrente del Cool Jazz. Dopo avverse fortune, trova nuovo successo nella bossa nova, grazie alla collaborazione con Charlie Byrd e João Gilberto, Non pago, a fine carriera tenta anche l’approccio con la fusion. Un grande, senza se e senza ma!

3 Febbraio 1968: il singolo “Green Tamburine“, dei Lemonpipers, raggiunge la vetta della classifica americana, e rimane nella chart per 3 mesi. Prodotto dalla spregiudicata Buddah Records, è il prototipo della cosiddetta “bugglegum music“: un pop-rock leggero e disimpegnato, scritto a tavolino da autori professionisti, col deliberato scopo di creare una “one hit wonder”… Cosa che si è qui puntualmente verificata: dopo la loro clamorosa hit (1 milione di copie), i Lemonpipers non ripeteranno più l’esperienza, e si scioglieranno nel giro di un anno.

4 Febbraio 2009: a Glendale (California), all’età di 62 anni, ci lascia Erick Lee Purkhiser, in arte Lux Interior. Fondatore della band punk-psychobilly The Cramps, con cui rimane sino al 2006, e frontman provocatorio e dissacrante, muore per problemi cardiaci.

5 Febbraio 1956: a Brownsville (Pennsylvania) nasce Vincent “Vinnie” Colaiuta. Di origini italiane (i genitori sono abruzzesi), si approccia presto alla batteria, e a 22 anni entra nel gruppo di Frank Zappa: e non si ferma più, suonando come session man con gente del calibro di Asia, Joe Cocker, Chick Corea, Leonard Cohen, George Benson, Quincey Jones e molti altri. Batterista eccellente e molto versatile, ha vinto 18 premi “Drummer of the Year”.

6 Febbraio 2011: in una camera d’albergo di Estepona (Spagna), è rinvenuto il corpo senza vita di Gary Moore. Nato 59 anni prima a Belfast, Gary è stato uno dei più capaci e creativi chitarristi hard rock e rock blues di sempre: ha suonato con i Thin Lizzy, B.B. King, Albert Collins, Ginger Baker, Bob Dylan e Ozzy Osbourne, e come solista ha inciso venti album. Nel 2011 si prende una pausa, per preparare due nuovi album: e un infarto, probabilmente dovuto a un eccessivo consumo di alcol, ce lo porta via.

7 Febbraio 1887: a Baltimora (Maryland) nasce James Hubert “Eubie” Blake. Pianista e autore, è uno dei musicisti più importanti del suo tempo: con lui nasce l’Eastern ragtime, evoluzione virtuosistica del ragtime Classico, e perfetta espressione del competitivo e modernista clima urbano della grande metropoli. Le sue incisioni degli anni Sessanta, da vispo settantenne, sono inoltre uno dei contributi più importanti per la memoria storica e la sopravvivenza del ragtime.