Sette note, un coniglio, una vecchia e un insetticida

Ciao a tutti. Immagino che più o meno ognuno di voi abbia visto, almeno una volta, lo spassoso “Chi ha incastrato Roger Rabbit?“: e che abbiate preso nota che il cattivo di Cartoonia, il Giudice Morton, per (VEDI QUI) stanare il coniglio, accenni al motivo di “Ammazza la vecchia…“, sicuro che la sua vittima, prima o poi, non potrà rinunciare a terminare la frase con “… col Flit!“, smascherando il suo nascondiglio.

Già: perché “Ammazza la vecchia” – almeno sino a pochi anni fa… chissà adesso? – era una di quelle minuscole frasi ritmico-musicali (sole 7 note) che tutti conoscevano! Ma da dove arriva questo brevissimo ma contagioso stacchetto? Se vi interessa, leggete ancora qualche riga!

L’autore di un motivetto così breve (e così remoto) non può che essere ignoto. Il primo uso documentato all’interno di una canzone (come semplice, breve, citazione) è lo spartito “At a Darktown Cakewalk” (1899), cui seguono “Hot Scotch Rag” (1911) e “Shave and a Haircut – Shampoo” (1939): ed è da qui che il motivo assume una propria autonomia e un titolo “ufficiale”, e cioè l’espressione “Shave and a Haircut… Two Bits” («Barba e capelli… 25 cents»), e si diffonde un po’ ovunque. Le varianti, diffuse in mezzo mondo, restano più o meno coerenti col suo spirito originale, allegro e ammiccante: fa eccezione la reinterpretazione messicana, sboccata e aggressiva:”Chinga tu madre, cabrón!” (“Fotti tua madre, stronzo!“). 🙂

In Italia girano invece ben due variazioni, nate entrambe all’interno del mondo pubblicitario: la prima nasce nel Dopoguerra, con la leggendaria réclame “Ammazza la mosca col Flit” (dove “Flit” è il nome commerciale dell’insetticida DDT)… Che uno spontaneo spirito nazional-burlone modifica in “Ammazza la vecchia col Flit!”, facendo spesso seguire la replica “E se non muore, col gas!” (si vede che la vecchia era tutt’altro che sopportabile…) :-). Una ventina d’anni dopo sarà invece il gorgonzola ad approfittare dello stacchetto, col famoso “Se c’è la goccia, è Gim“.

Ma non di sola musica vive questo mini-tormentone nato chissà dove e quando. Può infatti essere ridotto a semplice impulso ritmico: un allegro tamburellio alla porta (chi non l’ha mai fatto?), una scherzosa scarica di clacson, o un ironico commiato di un messaggio Morse amatoriale…

Ma torniamo alla colorata Cartoonia: perché il povero coniglio-cartoon Roger viene stanato proprio da questa musichetta? Per un paio di motivi, direi. Primo, perché una delle prime citazioni “storiche” di “Ammazza la mosca” risale a “Steamboat Willie” (1928), il primigenio cartoon di Topolino, in cui Mickey Mouse “suona” la melodia battendo i denti e la lingua di una mucca! E, dal lì, di cartoon in cartoon, si passa alla serie animata “Looney Tunes“, dove il nostro tormentone compare spesso, sia nel corpo della storia sia come giocosa chiosa finale.

Secondo, perché la micro-struttura del motivetto, diviso in due parti, fa si che la prima (“Ammazza la mosca/vecchia….”) crei un senso di attesa che DEVE istintivamente essere completato e risolto dalla seconda (“… col Flit!). Un “obbligo” cui nessun cartone (e Roger in particolare) sa resistere! E, direi, anche nessun umano!

Già… tanto che il tamburellio ritmico di “Ammazza la mosca” fu usato anche in alcuni campi di prigionia durante la Guerra del Vietnam, come sorta di parola d’ordine per capire se, al di là del muro, c’era davvero un detenuto americano (che avrebbe “risposto” completando il “tatta-ra-tatta” col suo “ta-tà!”) o un impostore vietnamita, incapace di cogliere l’allusione.

Chiudo questa breve chiacchierata confermando la natura e l’uso, quasi sempre giocoso, di questo motivetto, con tre citazioni musicali. La prima è l’ammiccante pop “Love and Marriage” (1955) di Frank Sinatra, in cui tocca alla nostra musichetta chiudere la canzone… Stessa cosa fa, con effetto straniante, la curiosa band di “heavy metal umoristico” Ugly Kid Joe, con una bella saturazione di chitarra elettrica in coda a “Everything About You” (1992). Ultimi ma non ultimi, come dice il poeta, sono i Gatti di Vicolo Miracoli di Smaila, Oppini e Salerno, con la loro “Koppa la vecia” (1983), che si rifà (in dialetto veneto) proprio alla storica “Ammazza la vecchia”.

8 pensieri riguardo “Sette note, un coniglio, una vecchia e un insetticida

  1. Un articolo davvero stupendo.A parte il fatto che non conoscevo le origini di questo “stacco” musicale, hai fatto degli ottimi riferimenti storici.Il senso di attesa dei due colpi finali, in effetti, creano una piccola “suspance” cui nessuno sa trattenersi.Bravo e grazie.

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  2. Davvero curioso. Tra l’altro sinceramente non ricordavo che si usasse questo trucco in Chi ha incastrato Roger Rabbit, non finché non lo hai ricordato tu. Simpatico. A volte usa questo stacco anche Crozza per terminare le sue battute.

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