Ciao a tutti. I Queen non sono una band di cui conosca tutto a menadito: e non mi definirei un fan di stretta osservanza. Non ho album interi, ma solo le tre raccolte: ma il complesso di May e Mercury accompagna la mia vita da parecchi anni… Con l’andazzo funky di “Another One Bites the Dust” a colpire le mie orecchie di dodicenne; con lo show del Live Aid, da ragazzotto; e con la morte di Freddie e il bellissimo Memorial del 1992, da giovanotto ormai maturo. Ho sempre trovato la produzione dei loro dischi (almeno, di una buona parte) eccessivamente barocca e magniloquente: mentre mi hanno sempre entusiasmato i live, più asciutti e diretti.
Ed è con questo sentimento che, appena letto che al cinema avrebbero proiettato il concert-film “Rock Montreal”, ho contattato il mio amico Vincenzo, e giovedì sera siamo andati alla proiezione. Poca gente, in sala, giusto una manciata di persone: ma questo è l’unico appunto negativo.
“Rock Montreal” è un prodotto ben costruito e ottimamente girato: grazie alla regia “immersiva” e studiata di Saul Swimmer, si entra davvero nel vivo di quella potente e colorata esperienza che doveva essere un concerto dei Queen. Il palco, le luci e l’allestimento sono, se paragonati ai carrozzoni ipertecnologici dei nostri tempi, abbastanza modesti: ma l’energia dei quattro è straripante, e basta e avanza.
Freddie, innanzitutto: ammiccante e istintivo, rigoroso e vanitoso, magnetico, generoso e divertito. Un’icona moderna fatta e finita: scarpe da ginnastica, pantaloni bianchi stretti, canotta, giacchetta bianca e baffo nero, il microfono dall’asta spezzata, movenze provocatorie e una voce della Madonna. Tanto per usare un modo di dire mai sentito prima, un autentico animale da palcoscenico!
Brian May, sepolto dai suoi stessi capelli ricci, sforna riff, assolo e seconde voci: assieme alla chitarra costruita con le sue mani, e alla ormai mitica moneta da 6 pence come plettro, è l’altro polo di attrazione del concerto. Un musicista dallo stile personale, riconoscibilissimo, e che mi ha sempre colpito per understatement e pacatezza. Certo, mai come il bassista John Deacon: figura che sul palco, schiacciato fra Freddie e Brian, sembra quasi una comparsa: ma che è un motore ritmico inarrestabile, oltre che il responsabile di buona parte del sound della band, e autore di diverse hit.
La vera sorpresa, almeno per me, è stato il batterista Roger Taylor: una furia, dietro le pelli, un tellurico motore perpetuo, e una voce d’accompagnamento coi controcazzi… Tanto per dirne una, le voci più acute dei “cori lirici” di Bohemian Rhapsody” sono tutte sue. E si sa quanto suonare la batteria e contemporaneamente cantare sia cosa molto complicata!
Ma è l’insieme dei quattro, ovviamente, a risultare esplosivo: in concerto, i Queen erano davvero una di quelle cose per cui ringraziare gli Dei del Rock. Magniloquenti, a volte; piacioni, spesso; ma signori, che tiro, che classe, che musica!
La scaletta è molto ampia, e include il meglio del loro repertorio di allora, con un occhio particolare al da poco uscito lp “The Game”, e a due chicche: la prima, la cover di “Jailhouse Rock” di Elvis; la seconda, la “nuova” “Under Pressure“, pubblicata da appena un mese e finora mai suonata dal vivo!
Canzone dopo canzone, e arrivati ai 90 minuti di spettacolo, ecco la più classica delle chiusure: la sequenza “We Will Rock You” – “We Are the Champions“, con un Freddie scalzo, in hot pants, foularino e berretto, sudato e sculettante come non mai! E, sulle note di “God Save the Queen”, il concerto – e il film – finiscono. E avrei voglia di alzarmi in piedi e applaudire, tanto la musica dei Queen, e l’abile regia di Saul Swimmer, mi hanno fatto sentire “dentro” allo show.
Uno show che è in realtà un collage di due spettacoli tenuti al Forum di Montreal, il 24 e 25 Novembre 1981: serate organizzate appositamente dal regista Saul Swimmer con l’intento di registrare (e poi pubblicare) le loro performance. Ma, per quanta pianificazione impose il regista, i Queen riuscirono lo stesso a svicolare, variando scalette e abiti (che invece Swimmer avrebbe voluto identici, per dare illusione di continuità) da una serata all’altra, e senza avvisarlo!
Il film, l’unico live della band mai registrato interamente su pellicola, non è una primizia: pubblicato su VHS nel 1982 col titolo di “We Will Rock You”, ha avuto negli anni almeno altre quattro riedizioni, la più importante nel 2007, con la versione parallela in CD; e quest’anno è tornato direttamente al cinema… Un’esperienza davvero intensa: il rock dei Queen, visto e ascoltato sul grande schermo e con una bella amplificazione, è davvero impressionante. Almeno per me, appassionato di rock d’antan: non so cosa ne possa pensare un ragazzo d’oggi… Ma non è affar mio!
Dicevo poco fa che l’unica nota negativa della serata è stata la poca gente in sala: ma dimenticavo l’altro punto dolente… Un fan, seduto proprio alle mie spalle, che ha praticamente “doppiato” Freddie per tutto il concerto… E con risultati assai modesti, oltretutto!
Ma pazienza… Gran concerto, in ogni caso, e bella esperienza. God Save the Queen!
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Abbiamo parlato di:
- “Queen – Rock Montreal” (2007, USA/UK – 98 min)
- Registrato il 24 e 25 Novembre 1981 al Forum de Montréal
Regia: Saul Swimmer
Setlist
- Intro
- We Will Rock You (Fast)
- Let Me Entertain You
- Play the Game
- Somebody to Love
- Killer Queen
- I’m in Love with My Car
- Get Down, Make Love
- Save Me
- Now I’m Here
- Dragon Attack
- Now I’m Here (Reprise)
- Love of My Life
- Under Pressure
- Keep Yourself Alive
- Drum And Tympany Solo
- Guitar Solo
- Crazy Little Thing Called Love
- Jailhouse Rock
- Bohemian Rhapsody
- Tie Your Mother Down
- Another One Bites the Dust
- Sheer Heart Attack
- We Will Rock You
- We Are the Champions
- God Save the Queen
Formazione
- Freddie Mercury – voce, pianoforte, chitarra
- Brian May – chitarra, pianoforti/tastiere, cori
- John Deacon – basso, cori
- Roger Taylor – batteria, voce e cori
C’ erano le partite
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Ho amato i Queen per un periodo della mia vita. Mi chiedo sempre cosa sarebbero oggi.
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Grigi e imbolsiti di sicuro! Come ho scritto, li preferisco dal vivo, dove erano una macchina da guerra
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Concordo…
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Ciao Chicco. Ho perso l’occasione, ma spero che prima o poi passi in tv, anche se al cinema l’effetto è più coinvolgente. I Queen sono entrati nel mio cuore dalla prima canzone, li amo e Freddie è il mio mito. Loro quattro insieme formavano l’incastro di un ingranaggio perfetto.
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Su YouTube si trovano parecchi “pezzi” del concerto, lo trovi come “live Montreal”
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Ho visto. Grazie! 😀
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