Canzoni al profumo di caffè

Fra un bicchiere di neve e un caffè come si deve quest’inverno passerà” (Ivano Fossati)

Ah, che bel sogno, una donna con me, al buon profumo di caffè” (Paolo Conte)

Ciao a tutti, e buon 2025!

Parliamo subito di caffè: sì perché il caffè è diventato una delle mie ultime piccole manie! Caffè ne ho sempre preso, anche se con parecchia moderazione (raramente oltre le 2 tazzine al giorno): ma come gesto fra l’abitudinario e il rito sociale, privo di vero interesse. Ultimamente però mi sono fatto stregare da alcuni dettagli, e così ho iniziato a curare la preparazione casalinga in modo più preciso: innanzitutto comprando caffè mono-origine in chicchi, macinandolo alla bisogna, e lavorandolo poi nella caffettiera napoletana. Pian piano (se non mi stufo prima!) ho intenzione di provare caffè di origini diverse, e fare qualche esperimento.

Naturale, quindi, proporvi una breve serie di canzoni a tema caffè: canzoni che conosco e che mi piacciono, perché di brani coffee-oriented ce ne sono quanti volete, fin troppi! E infatti parecchi ne sono rimasti fuori. Per ogni pezzo vi ho messo anche un link di ascolto, attivabile cliccando sul titolo: vedete voi se approfittarne o meno.

Tanti – io no – si alzano dal letto e come prima cosa si fanno un caffè. Per un inizio di giornata dolce e sornione vi  propongo allora:

  • The Ink Spots – “Java Jive” (1940): ottimo esempio di quartetto rhythm’n’gospel che qui si esprime in un vocalizzo a quattro voci rilassante e pacato… proprio come dovrebbe essere ogni risveglio;
  • Mississippi John Hurt – “Coffee Blues” (1966): una bella canzone che mescola il desiderio di una bella tazzona di caffè (americano) al rimpianto per l’amata, fuggita di casa, espresso (sic!) da uno dei maggiori esponenti del Piedmont Blues: il blues suonato, attraversi intricati arpeggi e richiami al Ragtime, nelle zone Est degli States;
  • John Sebastian Bach – “Coffee Cantata” (1732?): ma si, tiriamocela un po’, e mettiamo anche un brano di musica classica: una cantata profana che ci presenta il lato meno austero di Bach, e che ben mi figuro in un caffè mitteleuropeo.

In viaggio verso l’ufficio, proviamo a prendere la giornata con leggerezza: l’ottimismo è il profumo della vita, diceva qualcuno… E anche del caffè!

  • Frank Sinatra – “The Coffee Song” (1946): un bello swing dal sapore caraibico, allegro e ottimistico, il cui testo ironizza sull’archetipo del Brasile “terra di solo caffè”… e poi alle corde vocali c’è The Voice!
  • Blur – “Coffee and TV” (1999): piacevole pezzo di Brit Pop, che – più che di caffè – parla della lotta del chitarrista Graham Coxon contro l’alcolismo… E il video è tutto da gustare!

Intanto arriviamo al lavoro… L’ufficio è ancora deserto, e ci prendiamo un (pessimo) caffè alla macchinetta, da soli: mentre ci culliamo nel sogno di una fuga in luoghi lontani ed esotici

  • Bob Dylan – “One More Cup of Coffee” (1976): un brano evocativo, fra tex-mex, il violino di Scarlet Rivera, carovane di zingari e ombre del passato e del presente.

Intanto la giornata prosegue, e – come no! – arrivano le prime incazzature!

  • Ike and Tina TurnerBlack Coffee” (1972): un blues grintoso, nero e amaro (come qualcuno dice dovrebbe essere un buon caffè), reso poi famoso dal rock dagli Humble Pie;
  • Pino Daniele – “Na tazzulella ‘e cafè (1977): quando lo sdegno civile si traveste da acida ironia… Uno strale contro i potenti, che lasciano nell’ignoranza e nella povertà il popolo, concedendogli la magra consolazione di una tazzina di caffè.

Il dopo pranzo, come sempre, porta con sé la seconda botta di sonno della giornata… Ci vuole una bella sveglia! Con una rovente miscela di funky e rock (Red Hot Chili Peppers – “Coffee Shop” (1996)) o con un macinato scuro di punk e hardcore (Black Flag – “Black Coffee” (1984))… Fate voi, basta che la caffeina spinga bene!

La giornata è finita: si torna a casa, e ci proviamo con la procace vicina (o con il vicino, dipende dai gusti)

  • Riccardo Del Turco – “Ma cosa hai messo nel caffè” (1969): canzone ammiccante, da accompagnare a un corteggiamento sbarazzino e senza troppe pretese, da “poi si vedrà”… Anche se il caffè, di sera, non a tutti è gradito o consigliato.

Ma può anche darsi che la serata sia solitaria, e che ci assalgano amarezze e brutti pensieri. Meglio non indugiarci su, raramente serve. Ma se proprio vogliamo farci del male:

  • Fiorella Mannoia – “Caffè nero bollente” (1981): un caffè sorbito nella solitudine e nel rancore per l’asciutto ritratto di una donna inquieta e rabbiosa, in un classico scritto da Mimmo Cavallo e che ho imparato ad apprezzare solo di recente.

E la giornata (e il post) finiscono qui.

Ma impossibile non ricordare (fra i moltissimi brani esclusi) una delle citazioni più assurde di sempre a tema caffè, e che tutti ricorderanno: “Furia cavallo del west che beve solo caffè per mantenere il suo pelo il più nero che c’è“.

Ciao ancora, e buona giornata! E se qualcuno vuole sbizzarrirsi a ricordarmi altri pezzi, sono qua!

15 pensieri riguardo “Canzoni al profumo di caffè

  1. Cavolo Chicco, lo sai che da tempo ho nel cassetto un posto sulle canzoni legate al caffé?
    😀
    Hahaha.
    Già scritto e pronto, ma mai messo on-line.

    Ovviamente, più o meno, le canzoni son quelle. Forse, ora non ce l’ho sotto mano, avevo inserito anche Britti.

    La mia preferita, anche per lo straordinario video, è quella dei Blur.

    Ciao

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    1. Ti ho bruciato sul tempo! Ma si, ce ne sono davvero tante, se poi pensiamo alle citazioni o ai versi, da Battisti in poi se ne trovano… Ho messe quelle che mi sono venute in mente e più affini ai miei gusti
      Buona giornata, assonnata o nervosa che sia

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