I miei vinili #17 – La musica da viaggio

Ciao a tutti. In questo post della serie “I miei vinili” parliamo della musica da viaggio: intendendo con questo sia il piacere o meno di ascoltare canzoni mentre guidiamo un’auto, sia il tipo di musica da preferire come sottofondo.

Il rapporto fra guida e musica, almeno per me, è vecchio come la mia patente: appena superato l’esame installai un’autoradio (anzi, mi rivolsi a un amico più capace e attrezzato) sull’auto di mio padre (per meglio dire: su quella che aveva nel momento in cui, tre anni prima, morì) e iniziai la mia carriera di automobilista canzonettaro. L’autoradio era di quelle basiche, funzionava a cassette, ed era integralmente estraibile: di quelle insomma che dovevi portarti dietro a ogni sosta, per paura dei ladri, anche se l’ingombro era fastidioso. Qualcuno la nascondeva “astutamente” sotto il sedile, ma io preferivo non rischiare… Chi me ne avrebbe comprata un’altra? Ma sotto il sedile (quella sì!) tenevo una scatola in plastica dove erano alloggiate alcune cassette, così da averne una scorta.

Presto imparai una cosa fondamentale: se una cassetta ti cade mentre provi a inserirla e stai guidando, NON chinarti a prenderla! Il braccio sinistro istintivamente seguirà il resto del corpo, teso a recuperare l’oggetto caduto, e così ti ritroverai senza accorgertene in un fosso! Da ragazzo ero pirla, un po’ come adesso: e una volta mi capitò di trovarmi proprio a un pelo dal volare fuori strada… Uno spavento, si: ma di quelli utili a capire come vivere.

Poi, con un nuovo cambio auto, arrivò l’autoradio col frontalino estraibile, e soprattutto la possibilità di usare i cd. Ultima arrivata, con la terza auto (tre in 37 anni di patente ci stanno), la presa usb e la scheda SD, su cui possono stare comodamente centinaia di pezzi… Ma io, testone e retrogrado, ho chiesto espressamente ci fosse anche il lettore cd! E mi hanno guardato come un dinosauro.

E veniamo al secondo punto… Si chiamano autoradio, ok, ma cosa ci sentiamo sopra? Radio, cose registrate o altro? Per quanto mi riguarda, di radio – e soprattutto nei primi tempi – ne ho sempre sentita poca, pochissima: primo, perché non sopporto la pubblicità; e secondo, preferisco ascoltare musica scelta da me che quella decisa da un disc jockey (carattere insopportabile, lo so…).

E allora musica, e musica mia! Senza troppe barriere, e senza perdere la concentrazione, anzi: certo che un cd di classica o di musica minimalista, in auto, non sono adatti, se non altro per il livello sonoro. Ma Conte e Led Zeppelin, Blues Brothers e Iron Maiden, Bennato e Pink Floyd, artisti minori e maggiori, Afterhours e Dylan, ho ascoltato e ascolto di tutto, a seconda del periodo e del tipo di percorso. Ma una sola canzone mi è sempre sembrata la migliore, per iniziare un viaggio lungo: “Where the Streets Have No Name”, degli U2. L’arpeggio che apre il brano, il ritmo incalzante, la voce evocativa di Bono… Tutto, insomma, quadra alla perfezione: si mette la marcia, si innestano le cinture, e viva le ferie!

Recentemente ho scoperto la possibilità, oltre alla musica, di ascoltare in auto i podcast: e mi sono affezionato a quelli di storia, in particolare a un paio di canali. Ma la musica è sempre e comunque la mia prima passione, e la prima scelta.

E voi, che rapporto avete con l’autoradio e la musica da viaggio? Quali artisti o canzoni preferite? E programmi radio, o compilation scelte da voi? Buona giornata!

23 pensieri riguardo “I miei vinili #17 – La musica da viaggio

  1. Io continuo ad avere l’autoradio con lettore CD, ed i CD li ascolto con una certa frequenza, alternandoli ai programmi radiofonici. Mai mi priverei di un lettore CD in auto, dato che ho la casa piena di CD, ed in qualche modo mi piace potermeli ascoltare anche in viaggio.

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      1. Lo so che si potrebbe fare, ma io ho veramente troppi CD, trasferirli su chiavetta sarebbe per me impensabile (oltre al fatto che ci vuole tempo e poi, particolare non trascurabile, il mio PC non ha lettore CD).

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  2. Anche io come Kikka ho i miei cd irrinunciabili. La radio mi innervosisce perché starei sempre a cambiare stazione, cercando la musica che mi piace. Se e quando cambierò auto, dovrò convertirmi alla chiavetta…

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  3. allora

    i miei in macchina hanno un solo disco di una cantante spagnola, che riascoltano in loop (e io mi sparo)

    se guido io ho nel pandino di mio papà due dischi di sigle dei cartoni animati e musiche per bambini, le trovo rilassanti
    sennò, ho nel mio primissimo cellulare touch qualche decina di canzoni pop che ascolto in solitudine

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