24 Gennaio 1941: a New York, settant’anni fa, nasce Neil Diamond. Cantante e autore di morbida ispirazione folk e country, ha ottenuto i maggiori successi fra la metà degli anni Sessanta e gli Ottanta, con brani come “I’m a Believer” (per i Monkees), “Solitary Man”, “Red Red Wine” e “September Morn”. Nel 2018 annuncia il ritiro, a causa dei problemi derivati dal Morbo di Parkinson.
25 Gennaio 1927: a Rio de Janiero nasce Antônio Carlos Jobim. Figlio di un diplomatico, da ragazzo si avvicina al pianoforte: presto è assunto come arrangiatore per la Continental, dove mostra un talento eccentrico per le armonizzazioni. Nel ’56 incontra il poeta e musicista Vinícius de Moraes, con cui intesse un sodalizio destinato a fare la storia: la colonna sonora di “Orfeo” (teatro) e del film “Orfeo Negro” sono un colpo da maestro, ma il grande salto avviene con l’invenzione di un nuovo stile, in collaborazione con João Gilberto… La Bossa Nova! Titoli come “Desafinado”, “Samba de uma nota só”, “Dindi”, “Garota de Ipanema”, “Corcovado” e “Insensatez” sono veri e propri monumenti, eseguiti da artisti di ogni estrazione, dal pop al jazz.
26 Gennaio 1955: ad Amsterdam nasce Edward “Eddie” Van Halen. Figlio di un sassofonista jazz, a 7 anni emigra con la famiglia in California: assieme al fratello maggiore, Alex, si appassiona al rock, e prende in mano la prima chitarra elettrica. Nel 1974, con l’arrivo del cantante David Lee Roth e del bassista Michael Anthony – e col fratello Alex alla batteria – nasce la storica formazione dei Van Halen: e, quattro anni dopo, il debutto discografico. Eddie è un chitarrista virtuoso e spettacolare, noto soprattutto per la tecnica del tapping, che perfeziona a livelli siderali fino a farne un tratto unico e distintivo: oltre che leader del suo gruppo, Eddie ha anche suonato come session man (“Beat It” di Michael Jackson, ad esempio…)
27 Gennaio 1972: al Morehouse Glee Club di Atlanta (Georgia) avviene la prima mondiale dell’opera “Treemonisha”, scritta da Scott Joplin nel 1910. Composta dal geniale autore dei più famosi ragtime pianistici della storia, è nelle intenzioni una commedia musicale con libretto, favola allegorica sull’emancipazione… Ma Joplin, ai tempi già malato di sifilide, non ebbe mai la soddisfazione di vederla degnamente rappresentata: nel 1972, a 62 anni dall’ideazione, finalmente l’opera è riscoperta, e messa in scena con l’orchestrazione di T. J. Anderson. Fra il pubblico, il vecchio ma arzillo Eubie Blake, uno dei ragtimer più influenti di sempre.
28 Gennaio 1963: a Rockland County (New York) nasce Danny Spitz. Chitarrista elettrico, nel 1981 si unisce alla trash band Overkill, e nel 1983 entra negli Anthrax: con lui alla solista, la band pubblica l’album d’esordio e si impone fra le più influenti del filone dello speed metal. Danny resta con gli Anthrax fino al 1994.
29 Gennaio 1991: per la Epic Records esce il quinto album degli Screaming Trees, “Uncle Anestesia“. Con questo disco storico la band di Mark Lanegan abbandona il rock psichedelico delle origini per un sound più diretto e scabro, che prepara la strada all’imminente fenomeno del Grunge. In scaletta, “Bed of Roses”, “Something About You” e “Closer”.
30 Gennaio 1961: il singolo delle Shirelles, “Will You Love Me Tomorrow“, raggiunge il primo posto della classifica di Billboard. Scritto dalla “premiata ditta” Gerry Goffin & Carole King, è il prima canzone di un gruppo di ragazze dalla pelle nera a conquistare la vetta. Questo morbido soul è un successo senza tempo, interpretato da moltissimi artisti, fra cui la stessa autrice, la grande Carole King, e usato in numerosi film, da “Dirty Dancing” a “Scuola di polizia”!
Buona settimana
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🐾
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Bellissimo Uncle Anesthesia, ha anche una copertina da paura! Il mio prossimo libro da leggere è la biografia di Mark Lanegan, non vedo l’ora di tuffarmici! :–)
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Io adoro il cd solista “Whisky for the Holy Ghost”
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Me lo segno perché non lo conosco! Grazie! :–)
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Mi sono ascoltato un po’ di volte questo Whiskey ed è davvero un signor album, grazie ancora per il consiglio! Si capisce che è Lanegan, e pur essendo diverso come stile dagli Screaming Trees (che adoro) la sua continua ad essere una musica davvero affascinante.
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Contento di averti dato un buon suggerimento!
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