Saluti a tutti!
In questa tornata parlerò di tre film visti in questi mesi e che hanno tutti in comune la parentela col genere “giallo“: e il ricorso a finali alternativi.
- “Signori, il delitto è servito“: tratto dal celebre gioco di società “Cluedo” (che ammetto di non conoscere, eccezion fatta per il nome), e concepito a partire da un’idea di John Landis, è un giallo da camera, che segue una trama abbastanza risaputa: sei persone – identificate da uno pseudonimo – sono invitate a cena, l’una ignara dell’altra, in una villa del New England: dove, per liberarsi da un ricatto, dovranno commettere un omicidio… Ma le cose non andranno come previsto dal demiurgo della situazione, il signor Boddy. Fra gag scurrili (la cacca pestata dal maggiordomo), puntuali riferimenti alla meccanica del Cluedo (i differenti tipi di omicidi e di armi, i personaggi/giocatori invitati a scoprire il/i colpevoli, l’unità di luogo, ecc), giganteggia il maggiordomo, interpretato dal proteiforme Tim Curry. Il resto del cast è notevole, con nomi di primo piano come Christopher Lloyd, Eileen Brennan e Michael McKean, ma il film cade presto nel disordine, con un’eccessiva germinazione di colpi di scena, scivoloni slapstick e svolte non chiare: l’idea, peraltro interessante, dei tre finali alternativi, complica ulteriormente il quadro, e fa scivolare il film verso una poco piacevole confusione. Per la cronaca: nella versione televisiva i tre finali sono mostrati in sequenza (i primi due come possibili, e il terzo come vero), mentre il DVD offre un menù interattivo, lasciando allo spettatore, fin dall’inizio, la possibilità di sceglierne uno… La vecchia domanda “busta 1, 2 o 3?”, insomma.
- “Invito a cena con delitto“: precedente al… film precedente, ma di altra levatura. Lo script è di Neil Simon, e già questa è una garanzia: se poi aggiungiamo Peter Falk, David Niven, il divino Alec Guinness, Nancy Walker, il fenomenale Peter Sellers e lo special guest Truman Capote (in una delle sue rarissime apparizioni cinematografiche), e una trama che è assieme una parodia e un omaggio al giallo classico e ai suoi eroi più famosi, è quasi automatico immaginare un esito felice. Evidenti i rimandi a “Dieci Piccoli Indiani” della Christie, con i “cinque migliori investigatori del mondo” chiusi in un castello e minacciati di morte, e facili da indovinare i richiami a Miss Marple, Charlie Chan, Hercule Poirot, Sam Spade: la trama è spigliata e intrigante, i colpi di scena numerosi ma non invadenti, e certe gag – i proverbi di Peter Sellers/Sidney Wang, i dialoghi fra la cameriera sordomuta e il maggiordomo cieco, e i giochi di parole sul nome di quest’ultimo (Jamesignora Bensignore) sono da antologia. Un po’ eccessivo il ripetuto ricorso a maschere di gomma “alla Diabolik”; e, di nuovo, assistiamo a finali e sottofinali!
- “Assassinio sull’Orient Express“: un classico che più classico non si può! Tutto è da applausi: lo script originale (l’omonimo, famosissimo, romanzo della Christie), l’ambientazione (sui veri vagoni del mitico treno), il cast stellare (che assomma 58 nomination agli Oscar e 14 vittorie), la soluzione dell’enigma, e una regia solida, capace di destreggiarsi negli angusti spazi ferroviari, e di trasformare gli interrogatori di Poirot ai 12 sospetti in altrettante sfide di bravura fra attori… La Bergman, che scelse la parte di una impacciata missionaria, vinse l’Oscar per la miglior attrice non protagonista. E non è da meno Albert Finney-Poirot, che sostiene una “spiegazione” finale di 28 minuti attraverso un monologo lungo ben 8 pagine di sceneggiatura. A mio parere, la scelta di mostrare nel prologo la vecchia pagina di cronaca nera che si scoprirà essere il motore dell’omicidio rischia di indirizzare un po’ troppo i sospetti del pubblico. Piccola macchia per un film classico, assolutamente da non perdere. Ah, dimenticavo: pure qui, due le spiegazioni alternative del mistero!
Abbiamo parlato di:
- “Clue” (“Signori, il delitto è servito”) (1985, USA, 94 min)
Regia: Jonathan Lynn
Soggetto: John Landis, Jonathan Lynn
Sceneggiatura: Jonathan Lynn
Interpreti principali: Tim Curry (Wadsworth), Eileen Brennan (Miss Peacock), Madeline Kahn (Miss White), Christopher Lloyd (Professor Plum), Michael McKean (Mr. Green)
Musiche: John Morris
- “Murder by Death“(“Invito a cena con delitto”) (1976, USA, 94 min)
Regia: Robert Moore
Soggetto e sceneggiatura: Neil Simon
Interpreti principali: Peter Falk (Sam Diamante), Alec Guinness (Jamesignora Bensignore), Truman Capote (Lionel Twain), Nancy Walker (Yetta), Peter Sellers (Sidney Wang), David Niven (Dick Charleston), Maggie Smith (Dora Charleston)
Musiche: Dave Grusin
- “Murder on the Orient Express“(“Assassinio sull’Orient Express”) (1974, USA, 122 min)
Regia: Sydney Lumet
Soggetto: Agatha Christie
Sceneggiatura: Paul Dehn
Interpreti principali: Albert Finney (Hercule Poirot), Lauren Bacall (Mrs. Hubbard), Ingrid Bergman (Greta Ohlsson), Jacqueline Bisset (Contessa Andrenyi), Sean Connery (Colonnello Arbuthnot), John Gielgud (Beddoes), Wendy Hiller (Principessa Dragomiroff), Anthony Perkins (Hector McQueen), Vanessa Redgrave (Mary Debenham)
Musiche: Richard Rodney Bennett
di questi ho visto solo il terzo
e mi interessa il secondo
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il secondo è proprio carino!
"Mi piace"Piace a 1 persona
ne ho sentito parlare molto bene infatti^^
"Mi piace""Mi piace"
«Cluedo» non l’ho mai retto: l’ho visto troppo tardi…
"Mi piace"Piace a 1 persona