There’s an evil virus that’s threatening mankind
Sì, lo dico candidamente: approfitto della psicosi sull’epidemia del Coronavirus per raccattare gratis un po’ di “seo”… Strategia commerciale un po’ spregiudicata, direte: ma dovrò pure incrementare in qualche modo i miei pochi seguaci! E poi, come dicono i Maiden, “Only the Good Die Young”. 🙂
Dunque, è il 1996 e gli Iron Maiden sono reduci da “The X Factor“, il decimo lp della loro carriera e il primo dopo il traumatico abbandono di Bruce Dickinson: il sostituto – Blaze Bailey – nonostante l’ottima resa del disco, non va proprio giù a molta critica e pubblico. Steve Harris, il demiurgo della band, è un po’ incazzato… E tutti si mettono al lavoro per scrivere qualcosa che metta nero su bianco la loro rabbia. “Il brano è propriamente dedicato alla stampa britannica, celebre in tutto il mondo per il suo cinismo. “Virus” è una sorta di risposta alle persone che si sono divertite a umiliarci negli anni“.

“Virus“: bel titolo… E bel pezzo. Una lunga parte introduttiva, straniante e un po’ torbida, cui segue la più classica delle esplosioni di energia maideniane: ottimo riff, buon chorus, e un grandioso strumentale finale, armonizzato alla grande dalle due chitarre soliste su un tempo spezzato. Il testo, a dispetto della dichiarazione di Harris, è meno didascalico del previsto, e molto aperto a suggestioni e letture diverse, non ultima una critica al sistema tutto, infettato da un virus appunto: quello dell’apatia e della disuguaglianza.
Il pezzo, oltre a non essere per nulla male, merita la citazione per alcune curiosità. “Virus” è rilasciato unicamente come singolo, e non compare in nessun album di inediti: come – ma si parla di 16 anni prima – “Women in Uniform” (1980). La traccia è stampata in due differenti versioni: una intera (della durata di oltre 6 minuti) e una più breve, orba della intro (e qui sfioriamo i 4 minuti). E’, inoltre, l’unica occasione per vedere affiancate le firme dei due chitarristi Janick Gers e Dave Murray. Infine, non è mai stata eseguito dal vivo dai Maiden: ma Blaze Bailey, tornato alla carriera solista, l’ha inserita spesso e volentieri nei suoi spettacoli.
Perchè Bayley, nel 1999, sommerso dai dubbi e dalle critiche, è costretto a lasciare la band: al suo posto, il figliol prodigo Bruce Dickinson, che scaccia il rimpiazzo e si siede sul trono, per non abbandonarlo più. Un po’ stronzi i Maiden, diciamolo: in fondo Blaze aveva un range vocale meno tenorile di Dickinson, che avrebbe potuto (e qualche risultato c’era già stato) aprire ad un sound più dark; e non è stata colpa sua se, dopo l’ingaggio, è incorso in un brutto incidente motociclistico, che ne ha inficiato per mesi la brillantezza sul palco. Ma Harris e soci, nonostante le dichiarazioni di facciata, hanno ceduto proprio alla “stampa cinica” e alle esigenze del business: e Blaze è stato trattato esattamente come un virus… Un parassita da debellare senza troppe storie, per restituire vigore al corpo ospite. E far sì che continui a sfornare sterline.
Detto ciò, tornando alla stretta attualità: non laviamocene le mani ma laviamoci le mani… Wait and see, and good luck!
Iron Maiden – “Virus” (studio EP)
Pubblicazione: 2 Settembre 1996 (Emi Records)
Tracklist
Cd1
- Virus (Short version) (Harris, Gers, Murray, Bayley) – 3:54
- My Generation (The Who) – 3:38
- Doctor, Doctor (UFO) – 4:50
Cd2
- Virus (Edit) (Harris, Gers, Murray, Bayley) – 6:14
- Sanctuary (Harris, Di’Anno, Murray) – 3:34
- Wrathchild (Harris) – 3:07
12″ Vinyl
- Virus (Edit) (Harris, Gers, Murray, Bayley) – 6:14
- Prowler (Harris) – 4:20
- Invasion (Harris) – 3:07
Musicisti
- Blaze Bayley – lead vocals
- Dave Murray – guitar
- Janick Gers – guitar
- Steve Harris – bass guitar
- Nicko McBrain – drums
ben detto… bel pezzo !
"Mi piace""Mi piace"