Ciao a tutti, e buon Natale. Buon Natale, si: ma non tutti i Natali sono buoni. Ci sono Natali trascorsi al capezzale di un caro, altri in cui sei sotto le bombe, altri ancora passati a dormire in un ricovero per sbandati, o semplicemente in cui tutto ti sembra inutile, triste e senza scopo. Al di là delle retoriche e delle frasi fatte, Natale può diventare uno dei giorni più tristi dell’anno, traboccante rimpianti, sogni e occasioni perdute.
E ben lo sanno Shane MacGowan e i suoi celtic-punk Pogues, che nel 1987 pubblicano “Fairytale of New York“: brano uscito prima come singolo, e poi incluso nell’album “I If Should Fall From Grace with God”, e che gronda irlandesità e alcol da ogni nota. La storia del pezzo è lunga, travagliata e piena di ostacoli: basti dire che, dall’idea iniziale, ci vogliono due anni per venirne a capo… Ma ne vale la pena.
Sebbene il singolo non guadagni mai il primato di “numero uno di Natale” nel Regno Unito, negli anni conquista così tanto affetto e rispetto da diventare, in quel pase, la canzone natalizia più ascoltata del 21° secolo. Come sapete non mi lascio trasportare troppo da confidenze e emozioni, nei miei post, ma qui lo devo ammettere: quando ascolto questa canzone, mi viene sempre il magone. Continua a leggere ““Fairytale of New York”: la non-favola di Natale”