Riflessioni di Natale

Ciao a tutti. E buone feste, prima che me ne dimentichi! Eh si, il periodo è quello: e anche quest’anno siamo caduti nel solito giro di inviti, pranzi, cene, “ma non ci vediamo un attimo prima di?“, ecc ecc. Sarà l’età che avanza, ma questa volta ho vissuto alcuni di questi appuntamenti in modo diverso, più sentimentale e riflessivo, e mi sono sentito toccato da qualcosa di profondo, che ha lasciato un segno. E no, questa volta – ed è una rarità assoluta! – la musica non c’entra.

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Una giornata al mare

Ciao a tutti. In questi giorni sono (siamo) incasinati, in casa, per piccoli ma invasivi lavori di ristrutturazione, e quindi mi scuso se l’attenzione verso la blogsfera è un po’ carente: ma, nonostante tutto, non ho potuto fare orecchie da mercante all’accorato appello della mamma, quasi 87enne in buono stato di salute, che un pomeriggio, quasi fischiettando, fa cadere dal nulla questa frase: “Sai, prima di morire vorrei ancora una volta vedere il mare… E mangiare una bella frittura“.:-) Continua a leggere “Una giornata al mare”

Mamma al volante…

Ciao a tutti! In queste ultime due settimane sono stato parecchio assente dalla piattaforma, e mi scuso con gli amici di blog se non ho praticamente commentato o seguito, ma il tempo è stato davvero poco, e non sono di quei blogger capaci di scrivere e cliccare ovunque e comunque: se non ho testa, mi defilo. Non amo inoltre molto dire del mio privato, ma questa volta voglio proprio raccontarvi tutto.

Premessa: mia madre ha quasi 87 anni, riesce ancora a farsi 3 piani di scale, è abbastanza autonoma, e la testa è sufficientemente lucida: ma guida l’auto… E qui iniziano i problemi. La sua Cinquecento rossa del ’98 è un pezzo quasi storico, e la usa solo per andare al mercato rionale, in banca, al supermercato, e da sua sorella: 400 km l’anno, più o meno.

Due domeniche fa ero dagli suoceri a pranzo (per chi non lo sa: mamma abita a Asti, io a Torino, suoceri a Pinerolo, per cui mi alterno continuamente), e verso le 13 squilla il telefono: “Ho avuto un incidente a pochi metri da casa – Ma sto bene – La macchina l’ha presa il carroattrezzi – Non ho firmato nessun CID, ma qualcosa su un tablet – C’erano i vigili – Non so cosa è successo, ma ho preso un’auto parcheggiata – Ma tranquillo, sto bene”. Calma, ma ovviamente con le idee un po’ confuse… La vicina, che lavora nel campo infermieristico, va a trovarla, la vede a posto e mi rassicura. Ma è qui che inizia il casino.

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