Domani avvenne: da lunedì 18 novembre 2024 a domenica 24 novembre

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

18 Novembre 1954: Ray Charles incide il singolo “I Got a Woman”. Chiaramente ispirato al gospel “It Must Be Jesus” dei The Southern Tones, Ray trasforma il dialogo vocale gospel in un call-and-response latineggiante fra voce solista e sezione fiati, lo carica di un incedere più deciso e di un sound più denso, e converte l’amor sacro dell’originale in un terreno amor profano per la donna richiamata dal titolo. Uno scandalo: ma anche un successo travolgente.

19 Novembre 1964: a circa due mesi dalla pubblicazione, il singolo soul “Baby Love” delle Supremes di Diana Ross raggiunge il primo posto della classifica inglese. Grazie a questa canzone, scritta dal principale team produttivo della Motown, Holland-Dozier-Holland, le Supremes diventano il primo gruppo femminile di sempre a conquistare le chart d’Inghilterra.

20 Novembre 1947: a Wichita (Kansas) nasce Joe Walsh. Cantante e chitarrista, nel ’69 entra nei James Gang, poi passa nei Barnstorm e nel 1976 entra negli Eagles, debuttando con lo storico lp “Hotel California”: band con cui Joe resta sino allo scioglimento, avvenuto nel 1980. Come solista ha inciso 11 album, e ha collaborato in qualità di session man con decine di altri artisti.

21 Novembre 1904: a St. Joseph (Missouri) nasce Coleman Hawkins, uno dei pionieri del sax tenore in ambito jazzistico. Il suo timbro caratteristico, secco e dinamico, è dato dallo “slap tongue”, il colpo di lingua: cui si oppone lo stile soft e melodico del suo grande rivale, Lester Young. Dopo una tournée europea – in cui è accolto dai fans come un eroe – torna in patria, e registra il suo brano simbolo, “Body and Soul”: strumentale che tira le fila di tutte le precedenti ricerche di Coleman in un unico, grandioso, assolo di 64 battute.

22 Novembre 2021: nella natia Roma, all’età di 76 anni, muore Paolo Pietrangeli. Figlio del regista Antonio, negli anni Sessanta inizia a scrivere e cantare canzoni con forti riferimenti politici, alcune delle quali divengono veri e propri inni di protesta: famosissime sono “Valle Giulia” e soprattutto “Contessa”. Parallelamente all’attività di cantante, esercita anche il mestiere di aiuto-regista e regista, cinematografico e televisivo.

23 Novembre 2008: il primo album della cantante britannica Leona Lewis, “Spirit“, arriva al primo posto della classifica di madre patria. L’album ha stabilito, all’epoca, il record per le più alte vendite sul canale digitale in una settimana per un artista al debutto assoluto, e con i suoi 7 milioni di copie è stato il sesto più venduto nel mondo nel 2008.

24 Novembre 1991: a New York, a soli 41 anni, stremato da un tumore al cuore, ci lascia Paul Charles Caravello, in arte Eric Carr. Figlio di immigrati siciliani, per imitare il suo idolo Ringo Starr si fa comprare una batteria, e si sistema dietro alle pelli in alcune band amatoriali. Nel 1980, dopo un’audizione indetta per trovare un sostituto all’appena fuoriuscito Peter Criss, entra in pianta stabile nei Kiss, adottando il travestimento della volpe.

Domani avvenne: da lunedì 13 maggio 2019 a domenica 19 maggio

Ciaoooo….

 

13 Maggio 1966: in Inghilterra, in ritardo di una settimana rispetto al mercato statunitense, è pubblicato il 45 giri “Paint it black“, dei Rolling Stones. Accreditato alla solita accoppiata Jagger-Richards, è il sesto “numero uno” delle Pietre: ed è il primo pezzo contenente una parte di sitar ad arrivare in vetta alle classifiche. Il titolo originale, “Paint it, Black” (con la virgola!) fu frutto di un errore di stampa della Decca, ma attirò sulla canzone assurde accuse di razzismo (poteva sembrare ordinasse: “Dipingilo, negro!”…sic).

14 Maggio 1943: in una paesino nelle vicinanze di Glasgow nasce John Symon AsherJack” Bruce. Nel ruolo di bassista, nel ’62 entra alla corte dell’eminenza grigia del blues inglese, Alexis Korner: l’anno seguente trasloca presso la Graham Bond Organization, dove conosce il virtuoso batterista Ginger Baker. Fra i due inizia una guerra senza esclusione di colpi, con aggressioni sul palco e sabotaggi: prese strade diverse, Ginger e Jack si troveranno nuovamente a condividere musica, litigate furiose e dollari nel ’66, convocati da Eric Clapton nei Cream, il primo supergruppo della storia… Band cui Bruce darà anima e corpo, scrivendo – in collaborazione col paroliere Pete Brown – buona parte del repertorio, e ricoprendo anche il ruolo di voce solista.

15 Maggio 2008: in California, all’età di 88 anni, ci lascia Alexander Courage. Autore e direttore d’orchestra, lavora come arrangiatore per le colonne sonore di numerosi film e telefilm: fra i molti ricordiamo “My Fair Lady”, “Some Like It Hot”, “Superman” e “Jurassic Park”. Dalla sua penna è inoltre uscito il tema principale della serie tv “Star Trek“.

16 Maggio 1964: da una famiglia di emigratici croati nasce, in California, Krist Novoselic. Bassista autodidatta, trasferito ad Aberdeen (stato di Washington), nel ’85 viene in contatto con un giovane di belle speranze, Kurt Cobain, con cui dà vita ai Nirvana. Dopo la morte del leader, nel ’94, tenta la breve esperienza dei Sweet 75, cui seguono partecipazioni in diversi progetti, e anche la discesa in campo nel Libertatian Party. Con i suoi 2,01 metri di altezza, è la rock star più alta di cui si abbia notizia.

17 Maggio 1959: nell’hinterland londinese nasce Paul Andrews. Cantante dalla spinta punk, nel 1978 entra nel nucleo originario degli Iron Maiden, e adotta il nome d’arte di Paul Di’Anno. Con la band registra i primi due album ma, a causa dei problemi derivati dall’abuso di droga e alcol, alla fine del 1981 è licenziato e sostituito da Bruce Dickinson. Inizia, per l’instabile Paul, una carriera ai margini dello show biz, ma sempre convinto di essere il più grande frontman metal di sempre. E oggi, con tanto di panza, barba lunga e calvizie, compie 60 anni!

18 Maggio 1911: nasce Joseph Vernon “Big Joe” Turner. Uomo dalla mole enorme (1 metro e 90 per 110 kg) e dalla voce roboante, si fa notare  nell’insolito ruolo di barista-cantante nei club della natia Kansas City. Verso il 1930 nasce la storica partnership col virtuoso pianista boogie Pete Johnson che dura, ininterrotta, per tredici anni (“Roll ‘em Pete”). Fra il 1951 e il ’58, sotto l’illuminata guida dell’Atlantic Records, il “grosso Joe” sforna una serie di hit mozzafiato dal respiro blues come ”Flip, Flop and Fly”, “Chains of Love”, “Sweet Sixteen” e “Shake, Rattle and Roll” (1954): pezzo che, riproposto in versione white da Bill Haley, diventa un million seller mondiale.

19 Maggio 1969: a 65 anni muore Coleman Hawkins, uno dei pionieri del sax tenore in ambito jazzistico. Il suo timbro caratteristico, secco e dinamico, è dato dallo “slap tongue”, il colpo di lingua: cui si oppone lo stile soft e melodico del suo grande rivale, Lester Young. Dopo una tournée europea – in cui è accolto dai fans come un eroe – torna in patria, e registra il suo brano simbolo, “Body and soul”: strumentale che tira le fila di tutte le precedenti ricerche di Coleman in un unico, grandioso, assolo di 64 battute.