Domani avvenne: da lunedì 2 marzo 2020 a domenica 8 marzo

2 Marzo 1942: a New York, stremato da una tubercolosi che lo perseguita da tre anni, ci lascia Charlie Christian, padre indiscusso della chitarra jazz e – indirettamente – del solismo RNB. I resti furono traslati a Bohnam (Texas), la città natale, per la sepoltura, ma lapide non fu mai incisa, lasciando quindi un alone di mistero sul luogo esatto di inumazione. Aveva solo 26 anni.

3 Marzo 1953: a Londra nasce Robyn Hitchcock. Cantante, autore e stralunato performer, inizia la carriera nel 1975 con i Soft Boys, gruppo new wave: allo scioglimento della band inizia un percorso solista costellato da una discografia varia ed eclettica, all’insegna della neo-psichedelia. Al suo fianco, a fasi alterne, la band degli Egyptians.

4 Marzo 1963: a Battle Creek (Michigan) nasce Jason Newsted. Bassista elettrico, dopo l’esordio nella trash band Flotsam & Jetsam, nel 1987 entra nei Metallica al posto del defunto Cliff Burton: dopo la fine del sodalizio, nel 2001, Jason fonderà in gruppo degli Echobrain, prima di collaborare con i Voivod e Ozzy Osborne. Una curiosità: una delle cause del temporaneo ritiro dalle scene furono seri problemi al collo, dovuti – come lui stesso dichiarò – a “25 anni di headbanging”…

5 Marzo 1995: a Londra, a 52 anni, muore il cantante, pittore e poeta “Viv” Stanshall. Famoso per la partecipazione alla surreale compagine avant-garde Bonzo Dog Doo-Dah Band, è anche la “voce narrante” di Tubular Bells di Mike Oldfield (quella che annuncia i singoli strumenti). La morte avviene per un incendio, causato da un guasto all’impianto elettrico del suo alloggio.

6 Marzo 2006: a New Orleans ci lascia King Floyd. Autore e cantante soul, tenta la fortuna con un album co-scritto con Dr. John, ma fallisce e trova lavoro alle Poste. Nel 1970 ci riprova: e “Groove Me” scala prima le classifiche locali, e poi le nazionali, diventando disco d’oro. La sua carriera, nonostante il talento, si spegne lentamente dopo questo hit: il suo nome riemergerà nel 1995, quando Shaggy userà un campionamento della sua “Baby Let Me Kiss You” nella famosa “Boombastic”.

7 Marzo 1946: a Croydon (UK) nasce Matthew Fisher. Inizialmente bassista, ma poi tastierista, inizia la carriera professionale con il teen idol inglese Bill Fury: nel 1966 si sposta sull’organo Hammond, ed entra nell’organico dei Procol Harum, in cui starà sino al ’69 (e, dopo un lungo esilio, dal 1991 al 2004). Dopo una battaglia legale durata anni, nel 2009 Fisher ottiene il 40% dei diritti sul notissimo hit “A Wither Shade of Pale”.

8 Marzo 1973: a soli 28 anni ci lascia Ronald Charles McKernan, meglio noto col soprannome di Pigpen. Californiano, figlio d’arte e innamorato della musica black, Ronald conquista l’ammirazione del giovane Jerry Garcia che – in riferimento al suo aspetto stropicciato – prende a chiamarlo come il sudicio personaggio dei Peanuts, Pig Pen. Membro fondatore dei Grateful Dead, rimane nel gruppo in qualità di armonicista, cantante e organista sino al 1971: la sua salute, minata da eccessi alcolici, peggiora rapidamente, fino alla morte prematura, avvenuta per un’emorragia gastrica.

Domani avvenne: da lunedì 29 luglio 2019 a domenica 4 agosto

Uffff…. si comincia di nuovo… Si, sono tornato 😦

29 Luglio 1916: a Bonham, Texas, nasce Charlie Christian. Ventitreenne, debutta nella band di Benny Goodman e – nel solo spazio di tre anni, prima della precocissima morte – rivoluziona totalmente la chitarra jazz. L’approccio chitarristico di Christian attinge in egual misura alle hot string bands, a Eddie Lang, a Lonnie Johnson e al jazz di Kansas City; il suo stile è fatto di linee melodiche chiare e ariose, di una struttura di assolo equilibrata e variata, e del ricorso a espedienti mutuati dalla chitarra hawaiana.

30 Luglio 2003: a 80 anni ci lascia Sam Phillips. Appassionato e cultore di blues, imprenditore musicale e talent scout, a capo della mitica Sun Records di Memphis forgia quasi dal nulla il sound rockabilly. Impressionante l’elenco dei suoi protetti: B.B. King, Howlin’ Wolf, Elvis Presley, Carl Perkins, Johnny Cash e Jerry Lee Lewis. Due frasi meritano di essere ricordate: “Se trovassi un bianco che canta con l’anima di un nero, diventerei miliardario” (e fu Elvis); “Produzione? Non ne so niente. Ma se vuoi fare del rock’n’roll, arrivo io e te lo cavo fuori dal buco del culo” (e furono tutti gli altri).

31 Luglio 1959: “Living Doll” dell’idolo inglese Cliff Richard, arriva al primo posto nella chart di madre patria. Canzone morbida e orchestrata, rappresenta il primo sintomo del pernicioso distacco di Cliff dal vigoroso rock’n’roll degli inizi a favore di un banale pop melodico.

1° Agosto 1940: a Bologna nasce Andrea Mingardi. Autore e cantante, ha alternato prove nel filone demenziale (“Pus”, “Un boa nella canoa”) a veementi brani RNB, ha scritto per Mina, ed è fra i fondatori della benemerita Nazionale Italiana Cantanti.

2 Agosto 1944: nel Worchestershire, da genitori di origine italiana, nasce Jim Capaldi. Batterista, è fra i membri fondatori dei Traffic di Steve Winwood, per cui ha scritto buona parte dei testi e alcuni successi (“Paper Moon”). Come session man ha collaborato con Jimi Hendrix, Eric Clapton, George Harrison e Cat Stevens; di rilievo, inoltre, la carriera solista.

3 Agosto 1959: a Coventry, UK, nasce Martin Atkins. Batterista, sullo scemare degli anni Settanta è nella band post-punk Public Image Ltd.; negli anni Novanta, dopo la militanza nei Killing Joke, ha contribuito alla scena industrial collaborando attivamente con Ministry e Nine Inch Nails.

4 Agosto 1958: debutta la “Billboard Hot 100“… Una classifica che, pesando i dati provenienti dalle vendite nei negozi e dei passaggi in radio, esprime una sintesi dei gradimenti del pubblico: e che, soprattutto, esclude qualunque separazione razziale e di genere, finora dominanti. Un segno che i tempi stanno davvero cambiando. Per la cronaca, in quel 4 Agosto troviamo al primo posto “Poor Little Fool” del teen idol Ricky Nelson.