Domani avvenne: da lunedì 16 giugno 2025 a domenica 22 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

16 Giugno 1970: a Toronto (Canada), a 71 anni, muore Alonzo “Lonnie” Johnson. Polistrumentista (oltre alla chitarra suona ad alto livello violino e pianoforte) e musicista di bordello a New Orleans, accompagna in sala di registrazione, indifferentemente, anarcoidi campagnoli, le dive del classic blues, stelle del jazz e brillanti string band… Ma è nel blues che trova la fama: un blues “moderno” e urbano, che unisce voce limpida, pulizia chitarristica e disincanto a partecipazione emotiva e profondo senso di verità.

17 Giugno 1985: per la EMI esce “Misplaced Childhood“, terzo lp della band neo-prog Marillion. Questo concept album, ideato dal frontman Fish durante (così dichiarò) “dieci ore di viaggio da LSD“, è il loro primo grande successo, con una permanenza di ben 41 settimane nella hit parade inglese: in scaletta, le famose “Kayleigh”, “Lavander” e “Heart of Lothian”.

18 Giugno 1979: per la Capitol esce “My Sharona“, singolo del gruppo statunitense The Knack, tratto dal loro album d’esordio. Scritto dal chitarrista Berton Averre, il brano si ispira a una ragazza, Sharona Alperin, della quale il cantante Doug Fieger si era perdutamente innamorato: ragazza che poi, in effetti, si fidanzerà con Doug! Canzone efficace, diretta e fresca, diventa il più grande successo degli Knack, tanto da diventare il singolo più venduto dell’anno.

19 Giugno 1928: a Belleville (New Jersey) nasce Gaetano “Tommy” DeVito. Ultimo di nove figli, musicista e vocalist, nel 1954 incontra il cantante Frankie Valli, con cui due anni dopo fonda il quartetto dei Four Lovers: ma è solo nel ’60, con l’ingresso del compositore Bob Gaudio,  che i quattro trovano il successo, col nome di Four Seasons e con grandi hit come “Sherry”, “Beggin’”, “Rag Doll” e “Big Girls Don’t Cry”.

20 Giugno 1980: nelle sale cinematografiche americane fa il suo debutto “The Blues Brothers”, per la regia di John Landis: interpretato da John Belushi e Dan Aykroyd, è uno dei film musicali più noti e amati, capace di unire comicità surreale, performance coinvolgenti e un cast stellare, con la partecipazione di musicisti come Ray Charles, James Brown, Aretha Franklin e Cab Calloway… Una dichiarazione d’amore per il soul e il rhythm’n’blues traboccante energia e sincerità.

21 Giugno 1950: a New York nasce Joey Kramer. A 13 anni, dopo un incidente in bici, per ripicca vende il mezzo e compra una batteria: alla Roosevelt High-School incontra il cantante-batterista Steven Tyler, allora nei Chain Reaction, e lo sostituisce alle pelli; e nel 1969, grazie all’incontro con il chitarrista Joe Perry, nascono gli Aerosmith… Band cui sarà proprio Kramer a dare il nome, ispirato a una parola da lui inventata all’epoca della scuola: e nella cui formazione resta dalla fondazione fino ai giorni nostri.

22 Giugno 1953: a New York emette il primo vagito Cynthia “Cyndi” Lauper. A 12 anni inizia a scrivere le prime canzoni, ed entra in diverse cover band: nel ’78 fonda i Blue Angel, e nel 1981, mentre per sbarcare il lunario lavora part-time come commessa, riesce a firmare un contratto con la Columbia. Due anni dopo esce il disco del debutto, “She’s So Unusual”, all’insegna di un piacevole pop-rock, e che grazie ai singoli “Girls Just Want to Have Fun” e “Time After Time” fa della Lauper una dei simboli degli anni Ottanta.

Domani avvenne: da lunedì 3 giugno 2024 a domenica 9 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

3 Giugno 1939: a Oswestry (UK) nasce Ian Hunter. Cantante, chitarrista e tastierista, dopo anni in oscure band locali, nel ’69 – soprattutto grazie alla sua eccentrica presenza scenica – entra come frontman nei Mott the Hoople: band che nel 1972, scoraggiata da tre anni di fiaschi, sta per annunciare il ritiro, ma che si salva in corner grazie al loro fan David Bowie, che gli regala la canzone “All the Young Dudes”… Brano che ottiene un successo clamoroso, e rilancia le loro ambizioni. Dopo lo scioglimento dei Mott, Hunter intraprende una carriera solista di buon successo.

4 Giugno 1984: per la CBS esce “Born in the U.S.A.“, settimo album di Bruce Springsteen.  Registrato nell’arco di due anni, presenta un Boss che, pur svoltando verso un sound più rock e pop, mantiene il lirismo pessimista e critico del precedente e folk “Nebraska”: la stessa title track, spesso scambiata per inno patriottico, è il realtà un brano polemico e disilluso. Disco di straordinario successo, regala inoltre al Boss il primo ingresso trionfale nella terra della Regina Elisabetta.

5 Giugno 1954: nel sobborgo londinese di Hackney nasce Michael “Nicko” McBrain. A 12 anni inizia ad avvicinarsi alla batteria, e dopo una gavetta nei pub e in formazioni semi-professionistiche, nel 1981 si accasa nella hard rock band francese Trust. Durante un tour di spalla agli Iron Maiden si fa notare per il suo stile quadrato e potente, e nel 1982 è chiamato a sostituire il dimissionario Clive Burr… E con la Vergine di Ferro resta per tutta la loro carriera, ancora attiva nel momento in cui scriviamo.

6 Giugno 2019: nella natia New Orleans, a 78 anni, ci lascia Malcolm John “Mac” Rebennack Jr, in arte Dr. John. Pianista della più pura tradizione neworleansiana, ma anche cantante, inizia la carriera come prestigioso session man, autore e arrangiatore: verso la metà degli anni Sessanta si mette in proprio proponendo un mix speziato di blues, jazz, folk, soul, zydeco e cajun, attraverso coloratissimi spettacoli ispirati al folklore cittadino e alle cerimonie voodoo. Leggenda della musica della Big Easy, ha ricevuto 5 Grammy Awards: il suo maggior successo è “Right Place Wrong Time.

7 Giugno 1958: a Minneapolis nasce Prince Rogers Nelson, per tutti semplicemente Prince. Produttore, polistrumentista, cantante, autore: il “Genio di Minneapolis”, figlio d’arte e bambino prodigio, debutta nell’agone discografico nel 1978, e ottiene successo mondiale sei anni dopo, grazie al progetto multimediale “Purple Rain”. Da allora Prince si impone come uno dei talenti più interessanti, provocatori e istrionici del pop recente, attraverso un sound che mescola ritmi disco, sintetizzatori, chitarrismo hendrixiano, funk e canto in falsetto, e una bulimia produttiva di altalenante equilibrio.

8 Giugno 2011: nella natia New York, all’età di 68 anni, muore Alan Rubin. Trombettista conosciuto nel circuito musicale come Mr. Fabulous, ha collaborato a centinaia di dischi e con decine di artisti, fra cui Frank Sinatra, Frank Zappa, Sting, Rolling Stones, Eric Clapton, Aretha Franklin e James Brown. E’ noto al grande pubblico per la partecipazione – nei panni di se stesso – nel film The Blues Brothers: band con cui ha suonato live per anni.

9 Giugno 1891: a Peru (Indiana) nasce Cole Porter. Autore di musical di eccezionale talento, deve attendere sino al 1928 per il primo apprezzamento, ma da allora non si ferma più: sono suoi “Gay Divorce” (con la celebre “Night and Day”), “Anything Goes” (con la spumeggiante “I Get a Kick out of You”), “Jubilee” (con la famosa “Begin the Beguine”), e il capolavoro “Kiss me, Kate”, tratto da “La bisbetica domata”. I suoi musical sono sempre di successo, le canzoni sono ricche di versi stravaganti, mentre le musiche toccano il jazz e la canzone europea. Un vero fuoriclasse.

Lou Marini – Live al FolkClub, Torino, 16/02/2024

Lou Marini lo conoscete (quasi) tutti, dai… Se vi dico che è un saxofonista americano di 78 anni, che spazia fra soul e jazz, che suona anche flauto e clarinetto, compone e arrangia, magari farete una faccia a punto interrogativo: ma se pensate ai Blues Brothers, alla friggitoria in cui lavora Aretha Franklin, e al lavapiatti che – durante “Think” – si mette a suonare il sax sul bancone, forse forse le cose si fanno più chiare.

Si, perché “Blue Lou” Marini è proprio lui: baffoni, capelli lunghi, fisico asciutto, sax a tracolla, e tanta musica dentro da riempire una vita. Nella sua carriera, che dura dal 1971, il nostro Lou ha suonato nella house band del Saturday Night Live, nella Blues Brothers Band, con James Taylor e un’infinità di altri artisti (Frank Zappa, Stevie Wonder, Diana Ross, Peter Tosh), e ha calcato i palchi di tutto il mondo, mentre in parallelo continuava a sfornare dischi in proprio: e lo scorso venerdì ha fatto tappa al FolkClub di Torino.

Io, che sono sempre disattento ai calendari musicali, me lo sarei perso: ma per fortuna la mia signora ha preso i biglietti, e così abbiamo potuto vederlo. Per chi non lo sapesse, il FolkClub di Torino è una leggenda della musica live non solo piemontese, ma oserei dire europea: aperto nel 1998, ha proposto sinora oltre 1.700 concerti, tutti di alto se non altissimo spessore musicale, principalmente riferibili a jazz, folk, canzone d’autore e world music. Era da 4 anni (pochissimo prima del Covid, insomma) che non ci mettevo piede: quando – ed era Gennaio – assistetti allo strepitoso live di Rhiannon Giddens (QUI la rece).

E’ con parecchia emozione e curiosità, quindi, che entro nell’antro del Folk Club: perché davanti a me suonerà una leggenda. Dentro c’è tanta gente da scoppiare: e mentre scendo le scale, mi immagino di rotolare giù, proprio come Joliet Jack / John Belushi, spinto in cantina da una suora bizzosa, con la bacchetta in mano! Continua a leggere “Lou Marini – Live al FolkClub, Torino, 16/02/2024”

Domani avvenne: da lunedì 22 gennaio 2024 a domenica 28 gennaio

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

22 Gennaio 1960: a Sidney (Australia) nasce Michael Hutchence. Nel ’77, tornato in patria a seguito della famiglia dopo un lungo periodo a Hong Kong, fonda gli INXS: band alle prese con un mix di new wave e pop elettronico, a quattro anni dal debutto discografico riesce a superare i confini nazionali per diventare un fenomeno mondiale, grazie ai singoli “Need You Tonight” e “New Sensation”. Michael, leader dalla presenza scenica carismatica, avrà – fra le altre – una lunga relazione con Kylie Minogue: ma la sua vita terminerà, in circostanze controverse, nel 1997, a soli 37 anni.

23 Gennaio 1986: con una cerimonia a New York, si apre la premiazione della prima Rock and Roll Hall of Fame, sorta di “accademia” informale cui sono ammessi (anche postumi) artisti e personalità che hanno giocato un ruolo di significativa influenza nella storia del rock. Fra i premiati di questa prima edizione, Chuck Berry, Jerry Lee Lewis, Buddy Holly, Elvis e Little Richard.

24 Gennaio 1949: a Chicago, da famiglia di origini albanesi, nasce John Belushi. Considerato come uno dei talenti comici più straripanti degli anni Settanta, trova la fama al Saturday Night Live: e qui conosce – fra i molti – Dan Aykroyd, che lo introduce al blues e al soul. John ne diventa un vero e proprio fanatico: da qui la Blues Brother Band, cui collaborano le stelle del Memphis Soul, con tanto di concerti, tour e canzoni, e il film “The Blues Brothers”, con le storiche partecipazioni di Aretha Franklin, Ray Charles e James Brown.

25 Gennaio 1994: per la Columbia esce “Jar of Flies“, extended play della grunge band Alice in Chains. Questo lavoro, che presenta un sound più morbido rispetto ai dischi precedenti, allinea in scaletta piccoli grandi classici come “Rotten Apple”, “No Excuses” e “Nutshell”: è inoltre il primo EP della storia a conquistare la vetta delle classifiche statunitensi.

26 Gennaio 1985: a Parigi, all’età di 71 anni, ci lascia Kenny Clarke. Batterista jazz, è considerato – al pari di Dizzy Gillespie e Charlie Parker – uno degli inventori del Bebop: negli anni Cinquanta è fra i fondatori del Modern Jazz Quartet, e successivamente emigra a Parigi, dove continua la carriera, fra insegnamento, concerti e incisioni. Kenny, uno dei più importanti batteristi della storia della musica sincopata, ha poi abbracciato l’Islam, mutando il nome in  Liaquat Ali Salaam.

27 Gennaio 1957: a Hartlepool (UK) nasce Janick Gers. Giovane promessa dello sport, a 18 incontra la chitarra elettrica, e non la lascia più: attivo in alcune band della nuova onda Heavy Metal, collabora con l’ex Deep Purple Ian Gillan, e poi incontra Bruce Dickinson, che lo coinvolge nel suo progetto solista. Ormai nell’orbita degli Iron Maiden, entra definitivamente nella storica band metal nel 1990: complesso di cui è ancora uno dei tre chitarristi, e co-autore di una discreta parte del repertorio più recente.

28 Gennaio 1984: a tre mesi dalla sua uscita il singolo “Relax“, dei Frankie Goes to Hollywood, raggiunge la vetta della classifica inglese. Prodotto da Trevor Horn, grazie a un testo sessualmente esplicito, e a un videoclip altrettanto decadente e allusivo, trova il successo: la messa al bando dalle programmazioni diurne della BBC non fa che stimolare ulteriormente gli acquirenti, tanto che il brano rimane tutt’ora il settimo singolo più venduto nella storia della discografia britannica.

Domani avvenne: da lunedì 12 giugno 2023 a domenica 18 giugno

Quale musicista è nato oggi? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto dieci anni fa? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

12 Giugno 2018: a Sutton (UK), a 74 anni, ci lascia John Hiseman. Batterista inglese, nella seconda metà degli anni Sessanta e nei Settanta si propone come uno dei musicisti più capaci e innovativi della sua generazione: suona con John Mayall, Allan Holdsworth, fonda i Colosseum, gruppo seminale nel campo del jazz rock e del prog, e ottiene ben 6 nomination come miglior batterista del mondo.

13 Giugno 2017: a Chichester (UK) se ne va Anita Pallenberg. Nata 75 anni prima a Roma, da una famiglia italo-tedesca, modella, attrice e stilista, deve parte della sua fama alle liaison con l’artista Mario Schifano, e con i rocker Brian Jones prima, e Keith Richards poi (da cui ha tre figli, fra cui la famosa “Angie” della canzone).

14 Giugno 1968: per la ATCO Records esce il secondo album dei californiani Iron Butterfly, “In-A-Gadda-Da-Vida“. Lp che arriverà a vendere milionate di copie, e guidato dalla lunga e notissima title track, è uno degli emblemi della tarda psichedelia americana: il titolo è una storpiatura della frase “In the Garden of Eden”.

15 Giugno 2018: a Miami (Florida), a 89 anni, muore Matthew Tyler Murphy, in arte Matt Guitar Murphy. Chitarrista di ambito blues, nei ’60 è partner di stelle come Howlin’ Wolf, James Cotton, Otis Rush, Etta James, Sonny Boy Williamson II, e acquista definitiva notorietà con la partecipazione alla Blues Brothers Band: nel film di John Landis ricopre il ruolo di cuoco nel fastfood gestito dalla moglie Aretha Franklin.

16 Giugno 1967: a Monterey (California) inizia la 3 giorni del “Monterey Pop Festival“. Organizzato da Paul Simon e dai Mamas & Papas, questo festival rappresenta uno dei vertici del rock anni Sessanta: fra i partecipanti, Jefferson Airplane, Who, Otis Redding, e due quasi esordienti fenomenali… Janis Joplin e soprattutto Jimi Hendrix: la sua performance, che culminerà nell’incendio della chitarra, è una delle più iconiche di sempre.

17 Giugno 1983: per la A&M Records esce “Synchronicity“, quinto e ultimo album della band inglese The Police. Lavoro maturo e sperimentale, vede rarefarsi il riferimento al reggae dei primi lavori per una scrittura e una tessitura sonora più elaborata e completa: in scaletta, la hit mondiale “Every Breath You Take”, “King of Pain”, “Wrapped Around Your Finger” e le (due) title-tracks. Il titolo allude alla teoria della sincronicità di Carl Gustav Jung.

18 Giugno 2020: a Ditchling (UK) se ne va, a 103 anni,  Vera Margareth Welch, in arte Vera Lynn. Vera inizia la professione nel 1935 come cantante di orchestra Swing, prima di passare alla carriera solista. Il pezzo forte del repertorio sarà la commovente “We’ll Meet Again” (1939), che in tempo di Guerra inzupperà di lacrime i fazzoletti delle mamme e della fidanzate, in straziante attesa di notizie dal fronte. Di lei si ricorderà Stanley Kubrick (che userà “We’ll Meet Again” nel finale di “Dr. Strangelove”), e i Pink Floyd: la canzone “Vera”, dell’album “The Wall”, è proprio riferita a lei.

Domani avvenne: da lunedì 6 febbraio 2023 a domenica 12 febbraio

Quale musicista è nato il tal giorno? Quale disco è uscito in quella data? Quale rocker è morto proprio oggi? Ecco, per la settimana entrante, qualche risposta!

6 Febbraio 1998: a San Felipe de Puerto Plata (Repubblica Dominicana), a 41 anni, ci lascia Johann “Hans” Hölzel , in arte Falco. Cantante austriaco eccentrico, negli anni 80 diventa improvvisamente famoso col proto-rap “Der Kommissar”, e con le hit internazionali “Rock Me Amadeus” e “Vienna Calling”, ma presto entra in crisi di consensi. Trasferitosi in Repubblica Dominicana, trova la morte in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale con un bus di linea: l’autista del bus viaggiava ad alta velocità e fu condannato a tre anni di prigione. La sua salma torna in patria su un aereo della Lauda Air, denominato “Falco” in suo onore.

7 Febbraio 2007: a San Diego, alla bell’età di 94 anni, ci lascia Francesco Paolo Lo Vecchio, in arte Frankie Laine. Cantante leggero dalla classe infinita ed estremamente versatile, di chiare origini italiane (suo padre è stato anche il barbiere di Al Capone!), è uno degli artisti americani più popolari di sempre: una carriera continuata sino al 2005 con centocinquanta milioni di pezzi venduti e ben ventuno dischi d’oro, fra cui sempreverdi come “Satan Wears a Satin Grow”, “Jezebel” e “Jealousy”.

8 Febbraio 1973: a Marathon (Florida) muore Max Yasgur. Max non è un musicista, un cantante, un produttore o un dj: ma un semplice allevatore e artigiano caseario, che nel 1969 concede il terreno di Bethel per quello che, con sorpresa degli organizzatori, diventerà il mitico Festival di Woodstock. Max è tutto fuorché un freak: è un repubblicano di origine ebraica, e fiero sostenitore della Guerra in Vietnam… Ma sarà il primo a capire l’intento pacifico del festival, e a coccolare il pubblico. Ma le cose, per lui, non andranno bene: citato in giudizio dai confinanti per danni, vende la fattoria e si trasferisce in Florida dove, passati 18 mesi, muore di infarto a 53 anni. Riceverà un necrologio a tutta pagina sulla rivista “Rolling Stone”: onore toccato a pochissimi altri non-musicisti.

9 Febbraio 2009: alla 51° edizione dei Grammy Awards trionfa la strana ma azzeccata accoppiata  Robert Plant / Alison Krauss, titolare del bel disco “Raising Sand”: i due vincono cinque premi nella categoria “Disco dell’anno”, “Registrazione dell’anno”, “Miglior duetto vocale pop”, “Miglior duetto vocale country” e “Miglior disco di folk contemporaneo”.

10 Febbraio 1978: per la Warner esce il primo, omonimo album dei Van Halen. Si tratta di una delle pietre miliari dell’hard rock statunitense: un disco dominato in lungo e in largo dal virtuosismo del chitarrista Eddie van Halen, e dall’istrionismo del cantante David Lee Roth. In scaletta, classici come “Runnin’ with the Devil”, le cover di “Ice Cream Man” e “You Really Got Me”, e l’impressionante strumentale “Eruption”.

11 Febbraio 1943: a New York nasce Alan Rubin, noto nel circuito musicale come Mr. Fabulous. Trombettista, ha collaborato a centinaia di dischi e con decine di artisti, fra cui Frank Sinatra, Frank Zappa, Sting, Rolling Stones, Eric Clapton, Aretha Franklin e James Brown. E’ noto al grande pubblico per la partecipazione – nei panni di se stesso – nel film “The Blues Brothers“: band con cui ha suonato live per anni.

12 Febbraio 1950: a Cuggiono (Milano) nasce Angelo Branduardi. Prestissimo si trasferisce a Genova con la famiglia, e a soli 16 anni si diploma in violino: ma è attratto dal folk inglese, e inizia a comporre le prime canzoni. Nel 1974 debutta col primo album, e nel ’77 raggiunge il successo, attraverso uno stile che affianca folk, musica barocca e rinascimentale e umori etnici: la sua ricerca musicale continua ancora oggi, anche se i numeri non sono più quelli dei tempi d’oro.