I miei vinili: #11 – I mezzi tecnici di ascolto

Ciao a tutti. La serie “I miei vinili“, dopo la puntata dedicata al concetto di “ascolto” della musica, ora prosegue approfondendo un altro aspetto: e, cioè, i mezzi tecnici di ascolto della musica. Non quelli storici, ovviamente: ma quelli che mi hanno accompagnato nel tempo.

L’elenco, in sé, è semplice. Fino all’adolescenza, sono campato usando un impianto comprato da mio padre negli anni Sessanta (con un piatto dischi a 4 velocità e due casse in legno), un registratore a bobine e a una radiolina da tavolo, di quelle piccole, da usare anche la domenica pomeriggio per seguire le partite. Faceva un po’ strano ascoltare “Made in Japan” dei Deep Purple su uno stereo in legno preso a rate vent’anni prima… Ma quello c’era!

Con la Maturità, arriva l’unico (giusto così!) regalo mai ricevuto per i “successi” scolastici, ovvero un piccolo impianto: il classico mobiletto compatto Pioneer, con piatto, radio e doppia cassetta, piazzato in salotto! In camera, invece – ed era il congegno che, per praticità, era più in funzione – una radio-stereo, con cui devo aver assordato i pazienti vicini di casa. Nell’auto, ovviamente, l’autoradio estraibile: sembra incredibile, eppure eravamo abituati, quando scendevamo dall’auto, a portarci sottobraccio quell’ingombro, e anche con una certa vanità… oppure a nasconderla astutamente sotto il sedile!

Negli anni, pochissime variazioni: il lettore cd, un’autoradio col frontalino estraibile, e – una volta comprata casa – un essenziale impianto cd. Basta.

Il fatto è che, per quanto ami la musica (e sapete quanto!), non sono per nulla un fanatico dell’alta fedeltà, degli impianti di “categoria”, o della continua rincorsa alle migliorie tecnologiche. E’ vero che sentire “bene” la musica è importante, soprattutto per certi generi e artisti: ma per me ha sempre contato più la ciccia, le canzoni stesse: merito, forse, dell’imprinting ricevuto da ragazzo, quando una radio/cassetta sgalfa era tutto quel che avevo! Un mio collega, invece, ha un impianto stellare, preso “a pezzi”, negli anni, di almeno 35.000 euro di valore: per sentire la musica si isola, come un rito sacro, e una volta l’anno dedica un giorno intero alla pulizia dei contatti, all’ordine dei cavi, ecc. Nulla da dire: ognuno ha i suoi “pallini”, e spende tempo e soldi come vuole. Dico solo che quello non è proprio il mio stile!

Anche con l’ascolto in cuffia, o coi walkman, lettori mp3 e simili, non ci azzecco molto: mai avuti gli ultimi, e usate pochissimo le prime. Diverso il caso dell’auto: prima le cassette, poi i cd, ora una scheda SD, ma in auto ho ascoltato letteralmente migliaia di ore di roba, e continuo a farlo, seppur meno di prima (ho scoperto la magia dei podcast!)… A dir la verità, molto più il lettore che la radio: sarò un po’ antipatico, ma preferisco poter scegliere cosa ascoltare che lasciare il compito a un dj!

Ultimo pensiero, il volume. Con gli anni, ho pian piano ridotto il livello d’ascolto: per dare un’idea, il potenziometro del volume raggiunge a malapena i 55. Un po’ come me: sono andato lentamente abbassando il tono della voce, e anche se sono ancora un discreto chiacchierone, parlo molto ma molto meno di una volta.

E voi, cosa avete da raccontarmi in merito? Siete amanti dell’HI-FI, o ve ne frega poco? Ascoltate la musica in radio, a spasso, con le cuffiette o sparata a mille? Avete un impianto fighissimo o un lettore semi-scassato? Attendo notizie!

 

10 pensieri riguardo “I miei vinili: #11 – I mezzi tecnici di ascolto

  1. io la radio l’ascolto pochissimo perke ci sono gli speakers; se sto ascoltando musica, cosa me ne frega degli speakers, che spesso tagliano la fine della canzone???

    in casa abbiamo ancora il registratore per musicassette e CD, anche se quello per le prime funziona solo in montagna (nel senso che in quella casa abbiamo un modello che funziona)

    personalmente sono della generazione del MP3; fino alle medie ne avevo uno che conservo ancora, ma che dopo essere finito nell’acqua del cesso non funziona più -_-
    ora uso un android vecchio in cui ho importato la musica, ma mi sa che prossimamente dovrò buttarlo, si è staccato il pulsante del volume e per regolare il volume devo usare la punta di una penna

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