Domani avvenne: da lunedì 21 settembre 2020 a domenica 27 settembre

21 Settembre 1947: a Gainesville (Florida) nasce Don Felder. Chitarrista, a 15 anni collabora già con Stephen Stills: con lui suona anche Bernie Leadon, che dopo brevissimo tempo (parliamo del 1971) sarà fra i fondatori degli Eagles… Gli stessi Eagles che Felder raggiungerà nel 1974 in qualità di secondo chitarrista: e con loro rimarrà fino al 2001, suonando anche parti di mandolino, banjo e pedal-steel guitar, e prestando la sua penna alla hit “Hotel California”.

22 Settembre 1969: per la Capitol Records esce l’omonimo secondo album del gruppo musicale The Band. Insuperato esempio di equilibrio, versatilità e autenticità, il disco allinea alcuni fra i brani più famosi del complesso, come “Rag Mama Rag”, “Up on Cripple Creek” e “The Night They Drove Old Dixie Down”. Il gruppo sfrutta a fondo gli archetipi culturali americani, vagando fra bivacchi di emigranti e meridione razzista, e attingendo avidamente alla più umile musica dei decenni ruggenti, fra gospel, blues, country, cajun, rock’n’roll e un pizzico di sacralità barocca: un condensato antologico dell’America leggendaria noto come “Roots Rock”.

23 Settembre 1934: a Monfalcone (Gorizia) nasce Gino Paoli. Presto trasferito con la famiglia a Genova, si appassiona perdutamente della musica, e si lega a un gruppo di aspiranti artisti che conta nomi come Tenco, Lauzi, De André, Bindi e i fratelli Reverberi… Della cosiddetta “scuola cantautorale genovese” – e di quella italiana in generale – Paoli diventa uno degli esponenti più eminenti, attraversando diverse le generazioni senza perdere mai di mordente. Famosissime le sue hit (“Il cielo in una stanza”, “Sassi”, “Senza fine”, “Sapore di sale”, “Quattro amici”), le turbolente relazioni sentimentali (Ornella Vanoni, Stefania Sandrelli), il tentativo di suicidio (che gli lascia il proiettile infisso nel pericardio) e le scoperte in qualità di talent scout (Lucio Dalla e Faber). E canta ancora oggi, alla tenera età di 86 anni.

24 Settembre 1893: a Coutchman (Texas) nasce Lemon Henry Jefferson, in arte Blind Lemon Jefferson. Forse meticcio, (quasi) sicuramente cieco, pingue, attaccabrighe e alcolista, giramondo vestito da damerino, è il primo, più popolare e venduto fra i country bluesmen: le sue canzoni riescono a raccontare storie universali ponendosi dal punto di vista dell’ascoltatore, in una visione del mondo che travalica il comune “feeling the blues” per accedere a una forte coscienza individuale. Fra le sue hit – perché di vere e proprie hit si tratta, con milionate di copie vendute! – annoveriamo ”Match Box Blues”, “Jack O’Diamonds Blues”, “Black Snake Moan” e “See That My Grave is Kept Clean”.

25 Settembre 1975: a sole due settimane dalla pubblicazione, l’album “Wish You Were Here” dei Pink Floyd balza al primo posto della classifica inglese, e diviene uno dei successi più clamorosi della band. Dolente meditazione sull’assenza, sulle contraddizioni del successo e sul declino mentale del fondatore Syd Barrett, annovera in scaletta la famosa title track, e la lunga cavalcata “Shine On You Crazy Diamond”.

26 Settembre 1945: a Washington (UK) nasce Brian Ferry. Cantante, nel 1971 – assieme a Brian Eno e Phil Manzanera – fonda i Roxy Music, uno dei più importanti ensemble della storia del rock, capaci di una fusione in chiave estetico-decadente fra elettronica, ritmo e concettualità psicotica. Nel giro di pochi anni, lasciati i Roxy Music, Ferry sposta il suo canto verso un crooning  un po’ dandy e un po’ manierista: una ricetta che vende e piace, come testimoniato dall’hit internazionale “Slave to Love”, ma lontana anni luce dalla sfrontatezza degli esordi.

27 Settembre 1924: a New York vede la luce Earl Rudolph “Bud” Powell. Figlio e nipote d’arte, pianista di studi classici, si appassiona presto al jazz e diviene un assiduo frequentatore del Minton’s Playhouse: assieme a lui, Charlie Christian, Thelonious Monk, Dizzy Gillespie… In parole povere, gli artefici del BeBop. Pianista di straordinario virtuosismo, e ottimo compositore, è unanimemente considerato uno dei più grandi artisti della tastiera: ma gravi problemi di salute interrompono la sua vita a soli 44 anni.

2 pensieri riguardo “Domani avvenne: da lunedì 21 settembre 2020 a domenica 27 settembre

    1. Ciao. Grazie dell’invito: ma mi sa che non sono proprio la persona giusta! Il mio rapporto coi videogiochi è arcaico, parliamo della prima metà degli anni Ottanta, con Pac-Mac e Phoenix… E poi basta! Mi spiace non essere d’aiuto: ma resto disponibile per altri inviti! 🙂

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