I miei dischi dell’anno #6 – Il 2011

La rubrica “I miei dischi dell’anno” si arricchisce di un nuovo capitolo.

Passo dopo passo, siamo arrivati nel 2011! E sono cazzi… Almeno per me, che bazzico volentieri – e non è motivo di orgoglio, sia ben chiaro – territori più d’antan: ottima occasione, quindi, per metter mano a cose che conosco meno, e che al termine dell’esperienza conoscerò di più!

Come al solito, vi propongo un estratto dalle classifiche ufficiali di vendita, e le mie integrazioni “fuori menù”, esposte in ordine assolutamente casuale. 🙂

Qualche annotazione:

  • Al di là dell’Atlantico, e in Inghilterra, un nome solo si accaparra tutte le top10: la neo-soul woman Adele. Il suo album “21” è un successo travolgente, che conquista in egual misura States e UK, e che risulta il disco più venduto al mondo del 2011… e anche del successivo 2012! L’unica, piccola, differenza, è nei singoli best selling: in America preferiscono il suo Rolling in the Deep“, mentre l’Inghilterra (e anche l’Italia) premia “Someone Like You“. Una curiosità: l’album si intitola “21” in riferimento all’età dell’artista al momento della scrittura dei pezzi;
  • I fuori menù e le uscite dell’anno, ovviamente, sono la cosa più stimolante: anche se siamo in pieno periodo “post-qualcosa”, e di veramente nuovo – pur in presenza di buona qualità – c’è ben poco. La parola d’ordine è “indie“: termine che nel nuovo millennio non guarda tanto alla provenienza di una produzione (“indie”, indipendente), quanto a un determinato pensiero estetico… Gli artisti indie si concentrano sulla loro espressione artistica, “egocentrica”, mischiando il fai-da-te di matrice punk e hip-hop con sonorità lo-fi, leggermente sporche e imperfette. Qualunque genere può quindi coniugarsi con la griffe “indie”: l’indie folk di Bon Iver e The Decemberists, l’indie-pop dei Cults, di Dale Earnhardt Jr. Jr. e tUnE-yArDs, l’art rock-indie dei Tv on the Radio, l’hip hop di Drake e Shabazz Palaces, l’Americana di Lucinda Williams e Gillian WelchCon questi presupposti, nulla vieta di spingersi oltre: decostruire la forma canzone, spianarla a forza di spregiudicatezza e follia, elettronica ed esperimenti, e frullare il tutto: gli Gnod, ad esempio, si inventano un aspro acid-rock dal sound “kraut”; Oneohtrix Point Never crea una psichedelia moderna e astratta, attraverso campionamenti e loop (sampledelia“); i Gigan, invece, fondono death metal, espressionismo, noise rock e spunti space; La Dispute dotano il loro feroce hardcore progressive di sonorità “naturali”, senza riverberi o trucchi da studio, per riprodurre un genuino spirito “live”; e assieme a questi, tanti altri, tutti differenti, ma uniti dalla mancanza di qualsiasi complesso di inferiorità verso la tradizione;
  • E, infine, i soliti classici, più o meno recenti: come Tom Waits, Ryan Adams, i Radiohead, PJ Harvey e i Wilco. Cui si aggiungono le belle prove pop di Taylor Swift e Lady Gaga.

 

Ed ora, ecco gli elenchi

Stati Uniti

Singolo best selling: Adele – “Rolling in the Deep

Album best selling: Adele – “21

Regno Unito

Singolo best selling: Adele – “Someone Like You

Il mio singolo fuori menù

Ed Sheeran – “The A Team”

Album best selling: Adele – “21

I miei album fuori menù (USA + Regno Unito)

  • Julia Holter – “Tragedy
  • Giles Corey – “Giles Corey
  • Gnod – “Chaudelande Volume 1
  • Gigan – “Quasi-Hallucinogenic Sonic Landscapes
  • Bon Iver – “Bon Iver, Bon Iver
  • Cults – “Cults
  • Radiohead – “The King of Limbs
  • Dale Earnhardt Jr. Jr. – “It’s a Corporate World
  • Destroyer – “Kaputt
  • Drake – “Take Care
  • Wilco – “The Whole Love
  • Eric Church – “Chief
  • Fleet Foxes – “Helplessness Blues
  • Gillian Welch – “The Harrow and the Harvest
  • Girls – “Father, Son, Holy Ghost
  • J Mascis – “Several Shades of Why
  • PJ Harvey – “Let England Shake
  • James Blake – “James Blake
  • La Dispute – “Wildlife
  • Lamb – “5
  • Liturgy – “Aesthetica
  • Low – “C’mon
  • Lucinda Williams – “Blessed
  • Taylor Swift – “Speak Now
  • M83 – “Hurry Up, We’re Dreaming
  • My Morning Jacket – “Circuital
  • Oneohtrix Point Never – “Replica
  • Real Estate – “Days
  • Shabazz Palaces – “Black Up
  • St. Vincent – “Strange Mercy
  • Tom Waits – “Bad as Me
  • Lady Gaga – “Born This Way
  • The Decemberists – “The King is Dead
  • The Weeknd – “House of Balloons
  • Thurston Moore – “Demolished Thoughts
  • tUnE-yArDs – “w h o k i l l
  • Tv on the Radio – “Nine Types of Light
  • Social Distortion – “Hard Times and Nursery Rhymes
  • Ryan Adams – “Ashes and Fire
  • Paul Simon – “So Beautiful or So What

 

In Italia, intanto…

Singolo best selling: Adele – “Someone Like You
I miei singoli fuori menù:

  1. Fabri Fibra – “Tranne te
  2. Jovanotti – “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang

Album best selling: Modà – “Viva i romantici
I miei album fuori menù:

  1. Vinicio Capossela – “Marinai, profeti e balene
  2. Verdena – “Wow
  3. Caparezza – “Il sogno eretico”

 

Al prossimo giro, a Gennaio, riavvolgeremo il nastro e torneremo agli anni Sessanta: nel 1962, per la precisione.

E voi, cosa mi dite a proposito del 2011? Qualcuno ha qualche tirata d’orecchi da farmi, un consiglio/integrazione da fare, un artista da suggerire?

Alla prossima!

10 pensieri riguardo “I miei dischi dell’anno #6 – Il 2011

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